Перевод: со всех языков на все языки

со всех языков на все языки

mi contento del mio

  • 1 mio

    mio I. agg.poss. 1. (al singolare: maschile) mon; (al singolare: femminile) ma ( davanti a consonante), mon ( davanti a vocale o h muta); ( al plurale) mes: il mio gatto mon chat; il mio migliore amico mon meilleur ami; cara mia ma chère, ma chérie; fallo per amor mio! fais-le par amour pour moi!; l'ho visto con i miei occhi je l'ai vu des mes yeux; in vece mia à ma place. 2. (posposto: proprietà) à moi: questa penna è mia ce stylo est à moi. 3. ( preceduto da aggettivi numerali e pronomi indefiniti) de mes: due miei amici deux de mes amis; molti miei amici beaucoup de mes amis; alcuni miei colleghi quelques-uns de mes amis, quelques amis à moi. 4. ( preceduto da pronomi dimostrativi) (al singolare: maschile) mon; (al singolare: femminile) ma ( davanti a consonante), mon ( davanti a vocale o h muta); ( al plurale) mes: questi miei pensieri mes pensées. 5. ( nelle espressioni ellittiche) (al singolare: maschile) mon seguito dal sostantivo appropriato; (al singolare: femminile) ma ( davanti a consonante) seguito dal sostantivo appropriato, mon ( davanti a vocale o h muta) seguito dal sostantivo appropriato; ( al plurale) mes seguito dal sostantivo appropriato: voglio dire anch'io la mia ( opinione) je veux aussi donner mon opinion; loro stanno dalla mia ( parte) ils sont de mon côté; anche io ho avuto le mie moi aussi j'ai eu mes problèmes, moi aussi j'ai eu ma part; hai ricevuto la mia del 5 aprile? as-tu reçu ma lettre du 5 avril? II. pron.poss. (al singolare: maschile) le mien; (al singolare: femminile) la mienne; (al plurale: maschile) les miens; (al plurale: femminile) les miennes: questa casa è più grande della mia cette maison est plus grande que la mienne; le tue penne sono più belle delle mie tes bics sont plus beaux que les miens; le sue lettere sono meno lunghe delle mie ses lettres sont moins longues que les miennes; il tuo fratello è meno simpatico del mio ton frère est moins sympathique que le mien. III. s.m. 1. ( averi) mes moyens, ce que j'ai: vivo del mio je vis de mes propres moyens; mi contento del mio je me contente de ce que j'ai; ci ho rimesso del mio j'y ai mis de ma poche. 2. ( ciò che mi spetta di diritto) ce qui me revient de droit. 3. al pl. ( genitori) mes parents: passerò il Natale coi miei je passerai Noël avec mes parents. 4. al pl. ( parenti) ma famille f.sing., les miens: passerò le vacanze con i miei je passerai Noël avec ma famille. 5. al pl. ( sostenitori) mes supporters, les miens.

    Dizionario Italiano-Francese > mio

  • 2 talvolta

    avv.
    порой, иной раз, бывает, случается

    talvolta non dorme fino all'alba — случается, он засыпает только под утро

    talvolta sono contento del mio lavoro, talvolta decisamente no — иной раз я бываю доволен тем, что делаю, а бывает - решительно нет

    Il nuovo dizionario italiano-russo > talvolta

  • 3 -Discussing university-

    Education Discussing university
    Have you applied to go to university? Hai fatto domanda per l'università?
    My first choice is Manchester to study modern languages. La mia prima scelta è Manchester per studiare lingue moderne.
    What did Manchester offer you? Che offerta ti ha fatto l'università di Manchester?
    They gave me a conditional offer of two As and a B. L'offerta che mi hanno fatto è condizionata da due A e una B.
    What offers have you had? Che offerte hai ricevuto?
    I did surprisingly well in my mocks and Leeds gave me an unconditional offer. Sono andato molto meglio del previsto alle simulazioni d'esame e l'università di Leeds mi ha fatto un'offerta senza condizioni.
    I'd rather go to Bristol. Preferirei andare a Bristol.
    When did you get back from Manchester? Quando sei tornato da Manchester?
    I got back yesterday by train. Sono tornato ieri in treno.
    I came down from Edinburgh a couple of days ago. Sono tornata da Edimburgo un paio di giorni fa.
    So how's life in Manchester treating you? Allora come ti sta andando la vita a Manchester?
    I'm having a great time. Mi sto divertendo un mondo.
    I've met so many people and I'm really enjoying the course. Ho conosciuto tanta gente e il corso mi sta piacendo molto.
    I think I picked the wrong course. Credo di aver scelto il corso sbagliato.
    I'm thinking of dropping out. Sto pensando di ritirarmi.
    I wasn't too happy the first few weeks of university. Non ero molto contento nelle prime settimane all'università.
    I've settled in now and I've got to like it here. Ora mi sono ambientato e questo posto ha cominciato a piacermi.
    I'm going to give it a real go this year. Ce la metterò tutta quest'anno.
    I spoke to my course tutor about the problem. Ho parlato del problema con il responsabile del mio corso.
    She advised me to finish the first year and then think about changing course. Mi ha consigliato di finire il primo anno e poi di pensare se cambiare corso.
    Economics is not for me. Economia non fa per me.
    I can look into changing course at the end of the year. Posso valutare di cambiare corso alla fine dell'anno.
    I'll do my best to pass the end-of-year exams. Farò del mio meglio per passare gli esami di fine anno.
    If I fail the exams I might get kicked out of college. Se non passo gli esami potrei essere espulso dall'università.
    It doesn't sound like you're too happy. Non mi sembri molto contento.
    What was Freshers Week like? Com'è stata la settimana delle matricole?
    I had a scream, I went out every night and met loads of people. È stata uno spasso, sono uscito tutte le sere e ho conosciuto un sacco di gente.
    I'm not a good mixer. Non lego facilmente con le persone.
    I don't find it that easy to make friends quickly. Non è facile per me fare amicizia rapidamente.
    I had a great laugh and met tons of people too. Mi sono divertito un mondo e ho anche conosciuto una marea di gente.
    I had a really good time. Mi sono divertito davvero tanto.
    There were a few good gigs on at the Student Union. Ci sono stati un paio di concerti molto belli al circolo studentesco.
    Manchester is good for bands. Manchester è un buon posto per i gruppi musicali.
    Where are you from? Di dove sei?
    How are you handling the course? Come te la stai cavando con il corso?
    I'm handling the course quite well. Con il corso me la sto cavando abbastanza bene.
    Make sure you get all your assignments in on time. Fa' in modo di consegnare tutti i lavori in tempo.
    I've done presentations for all my tutorials. Ho fatto una presentazione per ogni seminario.
    The first presentation was quite nerve-wracking, but it was easier after that. Ero molto tesa per la prima presentazione ma dopo è stato tutto più facile.
    I'm not used to speaking in front of lots of people. Non sono abituata a parlare davanti a tanta gente.
    How many hours of lectures do you have a week? Quante ore di lezione hai a settimana?
    I've got twelve hours of lectures and four tutorials a week. Ho dodici ore di lezione e quattro seminari alla settimana.
    I had to ask for an extension for my economics assignment. Ho dovuto chiedere una proroga per il mio compito di economia.
    Did they give you an extension? Ti hanno dato una proroga?
    My tutor was really understanding. Il mio insegnante è stato molto comprensivo.
    I told my tutor I was having problems because I had been ill. Ho detto all'insegnante che avevo problemi perché ero stata malata.

    English-Italian dictionary > -Discussing university-

  • 4 di

    1. prep of
    di ferro (made of) ironic
    io sono di Roma I'm from Rome
    l'auto di mio padre my father's car
    una tazza di caffè a cup of coffee
    di giorno by day
    parlare di politica talk about politics
    d'estate in the summer
    di questo passo at this rate
    di chi è questo libro? whose is this book?, who does this book belong to?
    più bello di prettier than
    2. art some
    interrogativo any, some
    del vino some wine

    * * *
    di prep.
    1 ( specificazione) of: il calore del sole, the heat of the sun; l'inizio della primavera, the beginning of spring; il capo dei ribelli, the leader of the rebels (o the rebel leader); il profumo delle rose, the scent of roses; l'altezza di un edificio, the height of a building; la fine di un film, the end of a film; il centro della città, the centre of town (o the town centre); il senso dell'umorismo, a sense of humour; una folla di dimostranti, a crowd of demonstrators; una serie di errori, a series of mistakes; la furia degli elementi, the fury of the elements; i vetri della finestra, window panes; gli impiegati delle poste, post office workers; il canto degli uccelli, birdsong (o the song of birds)
    2 (specificazione con valore di possesso; in inglese si esprime spesso con il 'caso possessivo'): la casa di Sara, Sarah's house; il fratello di Giacomo, James's brother; il figlio dei Rossi, the Rossi's son; le odi del Carducci, Carducci's odes; la riunione di martedì, Tuesday's meeting; la coda del gatto, the cat's tail; la maniglia della porta, the door handle; la porta della cucina, the kitchen door
    3 ( partitivo) some, (in frasi interrogative, dubitative e negative) any: mangiammo del pane, we ate some bread; è uscita con dei conoscenti, she went out with some people she knew; abbiamo visto delle belle scarpe, we saw some nice shoes; c'è ancora del vino?, is there any wine left?; alcuni degli alunni, some of the pupils; ciascuno di noi, each of us
    4 (retta da nomi che indicano quantità, numero) of: un chilo di pane, a kilo of bread; una dozzina di uova, a dozen eggs; ci vuole un minimo di buon senso, it takes a bit of common sense; un po' di coraggio, some courage // niente di bello, di interessante, d'importante, nothing nice, interesting, important; qualcosa di nuovo, something new
    5 (denominazione; talvolta in inglese non si traduce) of: la città di Roma, the city of Rome; l'isola di Capri, the isle of Capri; il mese di febbraio, the month of February; una ragazza di colore, a coloured girl; il nome di Giovanni, the name John
    6 ( qualità, condizione) at, in, by: sano di corpo, healthy in body; buono d'animo, good at heart; conoscere qlcu. di nome, to know s.o. by name
    7 ( argomento) about, of: discutere di sport, to talk about sport; parlare bene di qlcu., to speak well of s.o.; un testo di chimica, a chemistry text; un film di spionaggio, a spy film
    8 ( appartenenza) by: un libro di Calvino, a book by Calvino; un film di Fellini, a film by Fellini; un'opera di Raffaello, a work by Raphael; una sinfonia di Mahler, a symphony by Mahler; una poesia di Montale, a poem by Montale; un'opera di Verdi, an opera by Verdi
    9 ( per introdurre un secondo termine di paragone) than (dopo compar.); of, in (dopo superl.): Marco è più alto di Giorgio, Mark is taller than George; è il più simpatico dei fratelli, he's the nicest of the brothers; la più grande città del Giappone, the biggest city in Japan; il fiume più lungo del mondo, the longest river in the world
    10 ( modo): essere di buon umore, to be in a good mood; bere tutto di un fiato, to drink it all in one gulp; ridere di cuore, to laugh heartily; sollevare di peso, to lift up bodily; andarsene di corsa, to rush off
    11 ( materia): una statua di marmo, a marble statue; una tavola di legno, a wooden table; una borsa di pelle, a leather handbag; una crostata di mele, an apple tart // un cuore d'oro, a heart of gold // un pugno di ferro, an iron fist // castelli di carta, castles in the air
    12 ( età, valore, misura): un bambino di 6 anni, a 6-year-old child (o a child of 6); un uomo di mezza età, a middle-aged man; un assegno di 500 euro, a cheque for 500 euros; un edificio di 10 piani, a 10-storey building; un circuito di mille metri, a thousand metre circuit; una distanza di 8 km, a distance of 8 kilometres (o 5 miles); una parete di 4 metri, a 4 metre-long wall (o a wall 4 metres long); un appartamento di 150 mq, a flat of 150 square metres
    13 ( causa) of, for, with: morire di sete, to die of thirst; piangere di gioia, to cry for joy; accusare di furto, to charge with theft; reo di omicidio, guilty of murder
    14 ( mezzo) with, on: ungere di burro, to grease with butter; cospargere di sale, to sprinkle with salt; campare del proprio stipendio, to live on one's own earnings; vivere di illusioni, to live on illusions
    15 ( moto da luogo, origine, provenienza, anche fig.) from; out of: uscire di casa, to go (o to come) out of the house (o to leave home); essere di Roma, to be (o to come) from Rome; di dove sei?, where are you from? (o where do you come from?); era di buona famiglia, (s)he was from a good family; allontanati di lì, get away from there; lontano di qui, a long way from here (o a long way off) // uscire di strada, to leave the road // mi cadde di mano, it slipped out of my hand // smontare di sella, to dismount
    16 ( tempo): di mattina, di sera, in the morning, in the evening; di notte, at night; d'inverno, d'estate, in winter, in summer; di sabato, on Saturday (s); una sera di ottobre, an October evening; un corso di 3 mesi, a three-month course; una lezione di un'ora, an hour-long lesson; una gita di 2 giorni, a two-day trip; una vacanza di un mese, a month's holiday // di recente, recently // di giorno in giorno, from day to day // di anno in anno, from year to year // di tanto in tanto, every now and then (o every so often)
    17 ( limitazione, privazione): duro d'orecchio, hard of hearing; essere debole di cuore, to have a weak heart; a corto di soldi, short of money; privo di mezzi, without means; mancare di esperienza, to be without experience
    18 ( destinazione, scopo): stanza di soggiorno, living-room; sala di lettura, reading room ∙ Come si nota dagli esempi, nei significati 1, 2, 6, 7, 10, 11, 12, 16, 18 si usa spesso in inglese la forma aggettivale o avverbiale in luogo del compl. introdotto dalla prep. di
    19 (seguito da un verbo all'inf. in dipendenza da altro verbo): decidemmo di partire subito, we decided to leave at once; gli dissi di andarsene, I told him to go away; non avevo intenzione di offenderti, I didn't mean to offend you; credo di aver ragione, I believe I'm right; pensava di fare il medico, he thought of becoming a doctor
    20 (in unione con altra prep.): contro di lui, against him; dopo di te, after you; sopra, sotto di noi, above, below us; dietro di me, after (o behind) me
    21 (in unione con un avv.): di qua, over here (o on this side); di là, over there (o on that side); di dentro, inside; di fuori, outside.
    ◆ FRASEOLOGIA: di certo, surely; di frequente, often; di rado, seldom; di nuovo, again; di solito, usually; del resto, besides, moreover; di gran lunga, by far // di male in peggio, from bad to worse // ne ha combinati di guai, he caused a lot of trouble // dire di sì, di no, to say yes, no // credere di sì, di no, to think so, not.
    di s.f. o m. letter D.
    * * *
    [di] di + il = del, di + lo = dello, di + l' = dell', di + la = della, di + i = dei, di + gli = degli, di + le = delle
    1. prep
    1) (possesso) of, (composto da, scritto da) by

    la macchina del mio amico/dei miei amici — my friend's/friends' car

    la figlia dell'amica di mia madre — the daughter of my mother's friend, my mother's friend's daughter

    l'ultimo libro di Umberto Eco — Umberto Eco's latest book, the latest book by Umberto Eco

    2) (specificazione, denominazione) of

    il professore d'inglese — the English teacher, the teacher of English

    3)

    una casa di mattoni — a brick house, a house made of brick(s)

    4) (provenienza) from, out of, (posizione) in, on

    uscire di casato come out of o leave the house

    i negozi di Milano — the Milan shops, the shops in Milan

    i vicini del piano di sopra — the upstairs neighbours, the people who live on the floor above us

    sono di RomaI am o come from Rome

    5)

    di giorno — by day, during the day

    di notte — by night; at night; in the night

    6)

    (misura) un bimbo di 2 anni — a 2-year-old child, a child of two

    una stanza di 2 metri per 3 — a room measuring 2 metres by 3

    7)

    (mezzo, modo, causa) vestirsi di biancoto dress in white

    morire di cancro — to die of cancer

    spalmare di burro — to spread with butter

    sporcare qc di sugo — to get sauce on sth

    8) (argomento) about, of

    discutere del tempo — to talk about the weather

    parlare di qc — to talk about sth

    9)

    (abbondanza, privazione) pieno di — full of

    povero di carbone — poor in coal

    privo di — lacking in

    ricco di risorse naturali — rich in natural resources

    è meglio di me — he's better than me

    è il migliore di tutti — he is the best of all

    il migliore dei suoi libri — his best book, the best of his books

    il migliore della città — the best in the city

    11)

    ti chiedo di dirmi la verità — I beg you to tell me the truth

    2. art partitivo

    vuoi dei biscotti? — would you like some biscuits?, do you want any biscuits?

    non ho dei libri — I haven't any books, I have no books

    c'erano delle persone che non conoscevo — there were some people I didn't know

    c'è del vero in quello che dici — there's some truth in what you say

    vuoi del vino? — would you like some wine?, do you want any wine?

    * * *
    I [di]
    preposizione (artcl. del, dello, della, dell'; pl. dei, de' ant., degli, delle)
    1) (appartenenza, possesso)

    l'auto di Paolo, di tuo fratello, dei miei genitori — Paolo's, your brother's, my parents' car

    l'auto è di Paolo, di mio fratello — the car is Paolo's, my brother's, the car belongs to Paolo, to my brother

    il Primo Ministro del Giappone — the Japanese Prime Minister, the Prime Minister of Japan

    la riunione di lunedì, del 7 gennaio — Monday's meeting, the meeting on the 7th of January

    3) (autore) by

    le opere di Dante — Dante's works, the works of Dante

    4) (causa) with, for

    morire di cancroto die of o from cancer

    5) (materia) of, in

    un libro di 200 pagine — a 200-page book, a book 200 pages long o in length

    un interesse del 5% — a 5% interest

    7) (origine) from
    8) (argomento) about

    parlare di qcn., qcs. — to talk about sb., sth.

    ridere di qcn. — to laugh at sb

    alto di staturatall of o in stature

    di nascosto — out of sight, secretly

    di notte — at night, by night

    12) (in espressioni di moto, stato)

    è di sotto, di là — he's downstairs, in the next room

    qualche cosa, niente di nuovo — something, nothing new

    II [di]
    sostantivo maschile e sostantivo femminile invariabile (lettera) d, D
    * * *
    di2
    /di/
    m. e f.inv.
    (lettera) d, D.

    Dizionario Italiano-Inglese > di

  • 5

    1. prep of
    di ferro (made of) ironic
    io sono di Roma I'm from Rome
    l'auto di mio padre my father's car
    una tazza di caffè a cup of coffee
    di giorno by day
    parlare di politica talk about politics
    d'estate in the summer
    di questo passo at this rate
    di chi è questo libro? whose is this book?, who does this book belong to?
    più bello di prettier than
    2. art some
    interrogativo any, some
    del vino some wine

    * * *
    di prep.
    1 ( specificazione) of: il calore del sole, the heat of the sun; l'inizio della primavera, the beginning of spring; il capo dei ribelli, the leader of the rebels (o the rebel leader); il profumo delle rose, the scent of roses; l'altezza di un edificio, the height of a building; la fine di un film, the end of a film; il centro della città, the centre of town (o the town centre); il senso dell'umorismo, a sense of humour; una folla di dimostranti, a crowd of demonstrators; una serie di errori, a series of mistakes; la furia degli elementi, the fury of the elements; i vetri della finestra, window panes; gli impiegati delle poste, post office workers; il canto degli uccelli, birdsong (o the song of birds)
    2 (specificazione con valore di possesso; in inglese si esprime spesso con il 'caso possessivo'): la casa di Sara, Sarah's house; il fratello di Giacomo, James's brother; il figlio dei Rossi, the Rossi's son; le odi del Carducci, Carducci's odes; la riunione di martedì, Tuesday's meeting; la coda del gatto, the cat's tail; la maniglia della porta, the door handle; la porta della cucina, the kitchen door
    3 ( partitivo) some, (in frasi interrogative, dubitative e negative) any: mangiammo del pane, we ate some bread; è uscita con dei conoscenti, she went out with some people she knew; abbiamo visto delle belle scarpe, we saw some nice shoes; c'è ancora del vino?, is there any wine left?; alcuni degli alunni, some of the pupils; ciascuno di noi, each of us
    4 (retta da nomi che indicano quantità, numero) of: un chilo di pane, a kilo of bread; una dozzina di uova, a dozen eggs; ci vuole un minimo di buon senso, it takes a bit of common sense; un po' di coraggio, some courage // niente di bello, di interessante, d'importante, nothing nice, interesting, important; qualcosa di nuovo, something new
    5 (denominazione; talvolta in inglese non si traduce) of: la città di Roma, the city of Rome; l'isola di Capri, the isle of Capri; il mese di febbraio, the month of February; una ragazza di colore, a coloured girl; il nome di Giovanni, the name John
    6 ( qualità, condizione) at, in, by: sano di corpo, healthy in body; buono d'animo, good at heart; conoscere qlcu. di nome, to know s.o. by name
    7 ( argomento) about, of: discutere di sport, to talk about sport; parlare bene di qlcu., to speak well of s.o.; un testo di chimica, a chemistry text; un film di spionaggio, a spy film
    8 ( appartenenza) by: un libro di Calvino, a book by Calvino; un film di Fellini, a film by Fellini; un'opera di Raffaello, a work by Raphael; una sinfonia di Mahler, a symphony by Mahler; una poesia di Montale, a poem by Montale; un'opera di Verdi, an opera by Verdi
    9 ( per introdurre un secondo termine di paragone) than (dopo compar.); of, in (dopo superl.): Marco è più alto di Giorgio, Mark is taller than George; è il più simpatico dei fratelli, he's the nicest of the brothers; la più grande città del Giappone, the biggest city in Japan; il fiume più lungo del mondo, the longest river in the world
    10 ( modo): essere di buon umore, to be in a good mood; bere tutto di un fiato, to drink it all in one gulp; ridere di cuore, to laugh heartily; sollevare di peso, to lift up bodily; andarsene di corsa, to rush off
    11 ( materia): una statua di marmo, a marble statue; una tavola di legno, a wooden table; una borsa di pelle, a leather handbag; una crostata di mele, an apple tart // un cuore d'oro, a heart of gold // un pugno di ferro, an iron fist // castelli di carta, castles in the air
    12 ( età, valore, misura): un bambino di 6 anni, a 6-year-old child (o a child of 6); un uomo di mezza età, a middle-aged man; un assegno di 500 euro, a cheque for 500 euros; un edificio di 10 piani, a 10-storey building; un circuito di mille metri, a thousand metre circuit; una distanza di 8 km, a distance of 8 kilometres (o 5 miles); una parete di 4 metri, a 4 metre-long wall (o a wall 4 metres long); un appartamento di 150 mq, a flat of 150 square metres
    13 ( causa) of, for, with: morire di sete, to die of thirst; piangere di gioia, to cry for joy; accusare di furto, to charge with theft; reo di omicidio, guilty of murder
    14 ( mezzo) with, on: ungere di burro, to grease with butter; cospargere di sale, to sprinkle with salt; campare del proprio stipendio, to live on one's own earnings; vivere di illusioni, to live on illusions
    15 ( moto da luogo, origine, provenienza, anche fig.) from; out of: uscire di casa, to go (o to come) out of the house (o to leave home); essere di Roma, to be (o to come) from Rome; di dove sei?, where are you from? (o where do you come from?); era di buona famiglia, (s)he was from a good family; allontanati di lì, get away from there; lontano di qui, a long way from here (o a long way off) // uscire di strada, to leave the road // mi cadde di mano, it slipped out of my hand // smontare di sella, to dismount
    16 ( tempo): di mattina, di sera, in the morning, in the evening; di notte, at night; d'inverno, d'estate, in winter, in summer; di sabato, on Saturday (s); una sera di ottobre, an October evening; un corso di 3 mesi, a three-month course; una lezione di un'ora, an hour-long lesson; una gita di 2 giorni, a two-day trip; una vacanza di un mese, a month's holiday // di recente, recently // di giorno in giorno, from day to day // di anno in anno, from year to year // di tanto in tanto, every now and then (o every so often)
    17 ( limitazione, privazione): duro d'orecchio, hard of hearing; essere debole di cuore, to have a weak heart; a corto di soldi, short of money; privo di mezzi, without means; mancare di esperienza, to be without experience
    18 ( destinazione, scopo): stanza di soggiorno, living-room; sala di lettura, reading room ∙ Come si nota dagli esempi, nei significati 1, 2, 6, 7, 10, 11, 12, 16, 18 si usa spesso in inglese la forma aggettivale o avverbiale in luogo del compl. introdotto dalla prep. di
    19 (seguito da un verbo all'inf. in dipendenza da altro verbo): decidemmo di partire subito, we decided to leave at once; gli dissi di andarsene, I told him to go away; non avevo intenzione di offenderti, I didn't mean to offend you; credo di aver ragione, I believe I'm right; pensava di fare il medico, he thought of becoming a doctor
    20 (in unione con altra prep.): contro di lui, against him; dopo di te, after you; sopra, sotto di noi, above, below us; dietro di me, after (o behind) me
    21 (in unione con un avv.): di qua, over here (o on this side); di là, over there (o on that side); di dentro, inside; di fuori, outside.
    ◆ FRASEOLOGIA: di certo, surely; di frequente, often; di rado, seldom; di nuovo, again; di solito, usually; del resto, besides, moreover; di gran lunga, by far // di male in peggio, from bad to worse // ne ha combinati di guai, he caused a lot of trouble // dire di sì, di no, to say yes, no // credere di sì, di no, to think so, not.
    di s.f. o m. letter D.
    * * *
    [di] di + il = del, di + lo = dello, di + l' = dell', di + la = della, di + i = dei, di + gli = degli, di + le = delle
    1. prep
    1) (possesso) of, (composto da, scritto da) by

    la macchina del mio amico/dei miei amici — my friend's/friends' car

    la figlia dell'amica di mia madre — the daughter of my mother's friend, my mother's friend's daughter

    l'ultimo libro di Umberto Eco — Umberto Eco's latest book, the latest book by Umberto Eco

    2) (specificazione, denominazione) of

    il professore d'inglese — the English teacher, the teacher of English

    3)

    una casa di mattoni — a brick house, a house made of brick(s)

    4) (provenienza) from, out of, (posizione) in, on

    uscire di casato come out of o leave the house

    i negozi di Milano — the Milan shops, the shops in Milan

    i vicini del piano di sopra — the upstairs neighbours, the people who live on the floor above us

    sono di RomaI am o come from Rome

    5)

    di giorno — by day, during the day

    di notte — by night; at night; in the night

    6)

    (misura) un bimbo di 2 anni — a 2-year-old child, a child of two

    una stanza di 2 metri per 3 — a room measuring 2 metres by 3

    7)

    (mezzo, modo, causa) vestirsi di biancoto dress in white

    morire di cancro — to die of cancer

    spalmare di burro — to spread with butter

    sporcare qc di sugo — to get sauce on sth

    8) (argomento) about, of

    discutere del tempo — to talk about the weather

    parlare di qc — to talk about sth

    9)

    (abbondanza, privazione) pieno di — full of

    povero di carbone — poor in coal

    privo di — lacking in

    ricco di risorse naturali — rich in natural resources

    è meglio di me — he's better than me

    è il migliore di tutti — he is the best of all

    il migliore dei suoi libri — his best book, the best of his books

    il migliore della città — the best in the city

    11)

    ti chiedo di dirmi la verità — I beg you to tell me the truth

    2. art partitivo

    vuoi dei biscotti? — would you like some biscuits?, do you want any biscuits?

    non ho dei libri — I haven't any books, I have no books

    c'erano delle persone che non conoscevo — there were some people I didn't know

    c'è del vero in quello che dici — there's some truth in what you say

    vuoi del vino? — would you like some wine?, do you want any wine?

    * * *
    I [di]
    preposizione (artcl. del, dello, della, dell'; pl. dei, de' ant., degli, delle)
    1) (appartenenza, possesso)

    l'auto di Paolo, di tuo fratello, dei miei genitori — Paolo's, your brother's, my parents' car

    l'auto è di Paolo, di mio fratello — the car is Paolo's, my brother's, the car belongs to Paolo, to my brother

    il Primo Ministro del Giappone — the Japanese Prime Minister, the Prime Minister of Japan

    la riunione di lunedì, del 7 gennaio — Monday's meeting, the meeting on the 7th of January

    3) (autore) by

    le opere di Dante — Dante's works, the works of Dante

    4) (causa) with, for

    morire di cancroto die of o from cancer

    5) (materia) of, in

    un libro di 200 pagine — a 200-page book, a book 200 pages long o in length

    un interesse del 5% — a 5% interest

    7) (origine) from
    8) (argomento) about

    parlare di qcn., qcs. — to talk about sb., sth.

    ridere di qcn. — to laugh at sb

    alto di staturatall of o in stature

    di nascosto — out of sight, secretly

    di notte — at night, by night

    12) (in espressioni di moto, stato)

    è di sotto, di là — he's downstairs, in the next room

    qualche cosa, niente di nuovo — something, nothing new

    II [di]
    sostantivo maschile e sostantivo femminile invariabile (lettera) d, D
    * * *
    /di/
    m.inv.
    lett. day.

    Dizionario Italiano-Inglese >

  • 6 soddisfatto

    1. past part vedere soddisfare
    2. adj satisfied
    essere soddisfatto di qualcuno be satisfied with s.o.
    * * *
    1 satisfied (with s.o., sthg.); pleased (with s.o., sthg.), contented (with sthg.); content (with sthg.) (pred.): sorriso soddisfatto, satisfied smile; aveva uno sguardo soddisfatto, he had a contented look (o he looked contented); non ne sono soddisfatto, I am not pleased (o satisfied) with it; non sono soddisfatta della tua spiegazione, I am not satisfied with your explanation; non sono soddisfatto del mio lavoro, I am not pleased (o satisfied) with my work; sarebbe molto soddisfatto se lo lasciassimo a casa, he would be quite content to be left at home; sono molto soddisfatto di lui, I am very pleased (o satisfied) with him // mal soddisfatto, dissatisfied // e ora che l'hai fatto arrabbiare, sei soddisfatto?, (iron.) do you feel better, now that you have made him angry?
    2 ( pagato) paid up: debito soddisfatto, paid up debt.
    * * *
    [soddis'fatto] soddisfatto (-a)
    1. pp
    See:
    2. agg
    satisfied, pleased
    * * *
    [soddis'fatto] 1. 2.
    aggettivo (appagato) [persona, curiosità, bisogno] satisfied; [ desiderio] fulfilled; (contento) happy

    l'hai rotto, sei soddisfatto adesso? — you've broken it, are you happy now?

    * * *
    soddisfatto
    /soddis'fatto/
     →  soddisfare
      (appagato) [persona, curiosità, bisogno] satisfied; [ desiderio] fulfilled; (contento) happy; avere un'aria -a to look satisfied; essere soddisfatto di se stesso to be pleased with oneself; è soddisfatto della sua vita he's content with his life; sono soddisfatto di ciò che ho fatto I'm satisfied with what I've done; l'hai rotto, sei soddisfatto adesso? you've broken it, are you happy now?

    Dizionario Italiano-Inglese > soddisfatto

  • 7 estar

    v.
    1 to be.
    el dólar está a 10 pesos the dollar is at 10 pesos
    están a dos euros el kilo they're two euros a kilo
    está terminado it's finished
    2 to be.
    ¿dónde está la llave? where is the key?
    ¿está María? — no, no está is Maria there? — no, she's not here
    Ella estuvo aburrida She was bored.
    El edificio está en la calle tres The building is on third street.
    3 to be (expresa cualidad, estado).
    los pasteles están ricos the cakes are delicious
    esta calle está sucia this street is dirty
    estar de mudanza to be (in the process of) moving
    estamos de suerte we're in luck
    estar de vacaciones to be on holiday
    estar de viaje to be on a trip
    estar en uso to be in use
    estar en guardia to be on guard
    estamos sin agua we have no water, we're without water
    5 to be.
    están golpeando la puerta they're banging on the door
    6 to stay, to be.
    estaré un par de horas y me iré I'll stay a couple of hours and then I'll go
    7 to be ready (hallarse listo).
    ¿aún no está ese trabajo? is that piece of work still not ready?
    8 to be for.
    Me estuvo difícil el examen The exam was difficult for me.
    * * *
    Present Indicative
    estoy, estás, está, estamos, estáis, están.
    Imperfect Indicative
    estaba, estabas, estaba, estábamos, estabais, estaban.
    Past Indicative
    Future Indicative
    estaré, estarás, estará, estaremos, estaréis, estarán.
    Conditional
    estaría, estarías, estaría, estaríamos, estaríais, estarían.
    Present Subjunctive
    esté, estés, esté, estemos, estéis, estén.
    Imperfect Subjunctive
    Future Subjunctive
    Imperative
    está (tú), esté (él/Vd.), estemos (nos.), estad (vos.), estén (ellos/Vds.).
    * * *
    verb
    - estarse
    * * *
    Para las expresiones estar bien, estar mal, ver la otra entrada.
    1. VERBO INTRANSITIVO
    1) [indicando situación] to be

    ¿dónde estabas? — where were you?

    -las tijeras están en el cajón -no, aquí no están — "the scissors are in the drawer" - "no, they're not in here"

    -hola, ¿está Carmen? -no, no está — "hello, is Carmen in?" - "no, I'm afraid she isn't"

    está [fuera] — [de casa] she's out; [de la ciudad/en el extranjero] she's away

    [ya que] estamos — while we are at it

    2) [indicando un estado transitorio]
    a) + adj, adv to be

    estar enfermo {o} malo — to be ill

    ¿estás casado o soltero? — are you married or single?

    ¿cómo estamos? — [gen] how are we doing?; [a otra persona] how are you?

    con este frío, aquí no se puede estar — it's unbearably cold here

    ¡qué bueno está este café! — this coffee's really good!

    ¿está libre el baño? — is the bathroom free?

    ¿qué tal {o} cómo estás? — how are you?

    el récord anterior estaba en 33 segundos — the previous record was {o} stood at 33 seconds

    b) + participio to be
    c) + gerundio to be

    venga, ya nos estamos yendo, que es tarde — come on, it's time to go, it's late

    3) (=existir) to be

    [dejar] estar, déjalo estar — just leave him be

    4) [indicando el aspecto de algo] to look

    ¡qué elegante estás! — you're looking really smart!

    estás más delgado — you've lost weight, you look slimmer

    ese tío está muy bueno* that guy's gorgeous *, that guy's a bit of all right *

    5) (=estar listo) to be ready

    ¡ya está! ya sé lo que podemos hacer — that's it! I know what we can do

    ya estoy — I'm done, that's me *

    ¡ya estamos! — [después de hacer algo] that's it!; [dicho con enfado] that's enough!

    ¿estamos? — [al estar listo] ready?; [para pedir conformidad] are we agreed?, right?, OK? *

    ¡ya estuvo! — Méx that's it!

    6) [indicando fecha, distancia, temperatura]

    cuando estemos en verano — when it's summer, in the summer

    7) [en estructuras con preposición]
    estar a

    estamos a 8 de junio — it is 8 June {or} the 8th of June, today is 8 June {o} the 8th of June

    estábamos a 40°C — it was 40°C

    ¿a cuántos estamos? — what's the date?

    ¿a cuánto estamos de Madrid? — how far are we from Madrid?

    las uvas están a 1,60 euros — the grapes are one euro 60 cents

    ¿a cuánto está el kilo de naranjas? — how much are oranges per kilo?

    estar con

    está con la gripe — he's down with flu, he's got the flu

    estuvo con la enfermedad durante dos años — she had {o} suffered from the disease for two years

    estar con [algn], yo estoy con él — I'm with him

    estar de

    está de jefe temporalmente — he is acting as boss, he is the acting boss

    ¡estoy de nervioso! — I'm so nervous!

    estar en

    el problema está en que... — the problem lies in the fact that...

    yo estoy en que... — (=creer) I believe that...

    estar para

    para eso estamos[gen] that's why we're here, that's what we're here for; [respondiendo a gracias] don't mention it

    estar para [hacer] algo — (=a punto de) to be about to do sth, be on the point of doing sth

    [no] estoy para bromas — I'm not in the mood for joking

    si alguien llama, no estoy para nadie — if anyone calls, I'm not in

    estar por (=en favor de) [+ política] to be in favour {o} (EEUU) favor of; [+ persona] to support hueso 1) estar por ({+ infin})

    la historia de ese hallazgo está por escribir — the story of that discovery is still to be written {o} has yet to be written

    está todavía por hacer — it remains to be done, it is still to be done

    yo estoy por dejarlo — I'm for leaving it, I'm in favour of leaving it

    está por llover LAm it's going to rain

    estar sin ({+ infin})

    las camas estaban sin hacer — the beds were unmade, the beds hadn't been made

    ¿todavía estás sin peinar? — haven't you brushed your hair yet?

    estar sobre algn/algo

    hay que estar sobre el arroz para que no se pegue — you need to keep a close eye on the rice to make sure it doesn't stick to the pan

    estar sobre sí — to be in control of o.s.

    8) [en oraciones ponderativas]

    está [que] rabia — * he's hopping mad *, he's furious

    estoy que me caigo de sueño — I'm terribly sleepy, I can't keep my eyes open

    2.
    See:
    * * *
    I 1.
    1) ( seguido de adjetivos) [ Estar denotes a changed condition or state as opposed to identity or nature, which is normally expressed by ser. Estar is also used when the emphasis is on the speaker's perception of things, of their appearance, taste, etc. The examples given below should be contrasted with those to be found in ser 1 cópula 1] to be

    qué gordo está! — isn't he fat!, hasn't he got(ten) fat!

    la sopa está deliciosa/muy caliente — the soup is delicious/very hot

    está muy simpático conmigohe's being o he's been so nice to me (recently)

    todo está tan caro!things are o have become so expensive!

    está cansada/furiosa/embarazada — she is tired/furious/pregnant

    2) (con bien, mal, mejor, peor)

    están todos bien, gracias — they're all fine, thanks

    está mal que no se lo perdones — it's wrong of you not to forgive him; ver tb bien, mal, mejor, peor

    estar sentado/echado/arrodillado — to be sitting/lying/kneeling (down)

    estaban abrazados — they had their arms around each other; ver tb verbo auxiliar 2

    ¿a cómo está la uva? — how much are the grapes?

    están de limpieza/viaje — they're spring-cleaning/on a trip

    estar con alguien — ( estar de acuerdo) to agree with somebody; ( apoyar) to support somebody, be on somebody's side

    estar en algo: no lo hemos solucionado pero estamos en ello or eso — we haven't solved it but we're working on it

    2.
    estar vi
    edificio/pueblo ( estar ubicado) to be

    ¿dónde está Chiapas? — where's Chiapas?

    2)
    a) persona/objeto ( hallarse en cierto momento) to be

    ¿sabes dónde está Pedro? — do you know where Pedro is?

    ¿a qué hora tienes que estar allí? — what time do you have to be there?

    ¿dónde estábamos la clase pasada? — where did we get to in the last class?

    b) ( figurar) to be

    yo no estaba en la lista — I wasn't on the list, my name didn't appear on the list

    ¿está Rodrigo? — is Rodrigo in?

    ¿estamos todos? — are we all here?

    4)
    a) (quedarse, permanecer)

    ¿cuánto tiempo estarás en Londres? — how long are you going to be in London (for)?

    b) ( vivir)

    ahora estamos en Socawe're in o we live in Soca now

    ¿a qué (día) estamos? — what day is it today?

    ¿a cuánto estamos hoy? — what's the date today?

    estamos a 28 de mayoit's May 28th (AmE) o (BrE) the 28th of May

    ¿en qué mes estamos? — what month are we in o is it?

    6) (existir, haber)

    y después está el problema de... — and then there's the problem of...

    luego están los niños, hay que pensar en ellos — then there are the children to think about

    7) (tener como función, cometido)

    estar para algo: para eso están los amigos that's what friends are for; estamos para ayudarlos — we're here to help them

    8) ( radicar)

    estar en algo: en eso está el problema that's where the problem lies; todo está en que él quiera — it all depends on whether he wants to or not

    9) (estar listo, terminado)

    que no vuelva a suceder ¿estamos? — don't let it happen again, understand? o (colloq) got it?

    11)

    ya que estamos/estás — while we're/you're at it

    12) (Esp) ( quedar) (+ me/te/le etc) (+ compl)

    te está grande/pequeña — it's too big/too small for you

    3.
    estar v aux

    ya está hecho un hombrecito — he's a proper young man now; ver tb estar cópula 4)

    4.
    estarse v pron
    1) (enf) ( permanecer) to stay

    ¿no te puedes estar quieto? — can't you stay o keep still?

    2) (enf) ( llegar) to be
    II
    masculino (esp AmL) living room
    * * *
    = be, become, live with.
    Ex. Systems such as Dialog, IRS, ORBIT and BLAISE may be accessed by libraries and information units.
    Ex. Some degree of ignorance of this kind is not unusual since the usual objective in consulting an information source is to become better informed.
    Ex. Medical advances are improving the lives of people living with HIV/AIDS, while prevention remains the key to stopping the spread of this disease.
    ----
    * ¡cómo se nota que no está el jefe! = while the cat's away, the mice will play.
    * ahí está el problema = herein lies the rub, there's the rub.
    * ahí está la dificultad = herein lies the rub, there's the rub.
    * creer que estar bien = feel + right.
    * creer que estar mal = feel + wrong.
    * dar la señal de estar listo = prompt.
    * dejar como + estar = leave + untouched.
    * dejar las cosas como están = let + sleeping dogs lie.
    * de tal forma que + ser/estar = in such form as to + be.
    * el diablo está en los detalles = the devil (is/lives) in the details.
    * el futuro + estar + justo a la vuelta de la esquina = the future + be + just around the corner.
    * esperanza + estar = hope + lie.
    * estando de acuerdo = approvingly.
    * estando de servicio = while on the job.
    * estando sentado = from a seated position.
    * estar a años de distancia = be years away.
    * estar abierto a = be open to.
    * estar abocado a ser = be doomed.
    * estar absorto en = be wrapped up in.
    * estar aburridísimo = be bored stiff, be bored to death, be bored to tears, be bored out of + Posesivo + mind.
    * estar aburrido como una ostra = be bored stiff.
    * estar a caballo entre = stand + midway between, straddle (between).
    * estar a caballo entre... y... = lie + midway between... and..., tread + a fine line between... and, tread + the thin line between... and, tread + a delicate line between... and.
    * estar acabando con = eat away at.
    * estar acabándose = be on the way out, be on + Posesivo + last legs.
    * estar a + Cantidad + de distancia = Cantidad + distant from.
    * estar a cargo de = man, be the responsibility of.
    * estar accesible = be up.
    * estar accesible en línea = go + online.
    * estar accesible en red = go + online.
    * estar acertado = be right on track.
    * estar acostumbrado a = be familiar with, be no stranger to, be used to.
    * estar acostumbrado a + Infinitivo = be accustomed to + Gerundio.
    * estar a dos velas = not have a bean.
    * estar a + Expresión Numérica + de distancia = be + Número + away.
    * estar a favor de = be for, be in favour (of), come down in + favour of.
    * estar a favor de una idea = favour + idea.
    * estar a favor o en contra = be for or against.
    * estar agobiado de = be snowed under with.
    * estar agradecido = be thankful.
    * estar a la alerta de = be wary of.
    * estar a la altura de = live up to, be equal to.
    * estar a la altura de la circunstancias = make + the cut.
    * estar a la altura de las circunstancias = come up with + the goods.
    * estar a la altura de las circunstancias = rise (up) to + challenge.
    * estar a la altura de las circunstancias = be up to the mark, be up to scratch, be equal to the occasion, rise (up) to + the occasion, deliver + the goods, measure up (to), be up to snuff.
    * estar a la altura de las expectativas = live up to + Posesivo + expectations.
    * estar a la altura de las posibilidades = live up to + Posesivo + potential.
    * estar a la altura de lo que se espera = live up to + Posesivo + expectations.
    * estar a la baja = be down.
    * estar al acecho = lie in + wait.
    * estar a la entera disposición de Alguien = be at + Posesivo + feet.
    * estar al alcance de la mano = be at hand.
    * estar a la misma altura que = rank with.
    * estar a la orden del día = be the order of the day.
    * estar a la par de = rank with.
    * estar a la vuelta de la esquina = be just around the corner.
    * estar al borde de = teeter + on the edge of.
    * estar al completo = overbook.
    * estar al corriente = monitor + developments.
    * estar al día = monitor + developments, stay on top of + the game, stay on top of, stay on + top of things, keep on + top of things, be on top of things.
    * estar alejado + Expresión Numérica = be + Número + away.
    * estar al lado de = stand by + Lugar.
    * estar al loro de = be on the lookout for, keep + Posesivo + eyes (wide) open, keep + Posesivo + eyes peeled, keep + Posesivo + eyes skinned.
    * estar al máximo = overstretch.
    * estar al mismo nivel = be on a par.
    * estar al tanto = monitor + developments.
    * estar al tanto de = be on the lookout for, keep + track of, keep + Posesivo + eyes peeled, keep + Posesivo + eyes skinned.
    * estar al tanto de las cosas = stay on + top of things, keep on + top of things, be on top of things.
    * estar a mano = be on hand, be around.
    * estar a medio camino entre... y... = lie + midway between... and....
    * estar a merced de = be at the mercy of.
    * estar ansioso por = be eager to.
    * estar ante = be faced with.
    * estar apagado = be off.
    * estar a punto de = be poised to, be about to, be on the point of, stand + poised, come + very close to.
    * estar a punto de cascarlas = be on + Posesivo + last legs.
    * estar a punto de decir = be on the tip of + Posesivo + tongue to say.
    * estar a punto de + Infinitivo = be about + Infinitivo.
    * estar aquí ya = be upon us.
    * estar a resultas de = keep + track of.
    * estar arraigado en = be rooted in.
    * estar arrestado = be under arrest.
    * estar arriba = sit on + top.
    * estar a salvo = be in safe hands.
    * estar asociado a = be associated with, be bound up with.
    * estar atado a = hold + hostage to.
    * estar atareado = be tied up.
    * estar atento a = be on the lookout for, keep + Posesivo + eyes peeled, keep + Posesivo + eyes skinned.
    * estar aterrorizado = be petrified of, be frightened to death, be scared stiff, be terrified.
    * estar a tope = overstretch.
    * estar atrancado = be stuck.
    * estar atrasado en el pago = be in arrears.
    * estar aumentando = be on the increase.
    * estár aún más alejados = be one step further removed.
    * estar aún por llegar = be yet to come.
    * estar ausente = lack.
    * estar ausente de = be absent (from).
    * estar avanzado = be well under way.
    * estar avergonzado = be ashamed.
    * estar averiado = be out of order.
    * estar aviado = be (in) a mess.
    * estar bajo arresto = be under arrest.
    * estar bajo la tutela de = fall under + the auspices of.
    * estar bastante acostumbrado a = be all too familiar with.
    * estar bastante alejado = be a distance apart.
    * estar bien = be okay, be in good shape, be in good health.
    * estar bien de salud = be in good health.
    * estar bien encaminado = be on the right track.
    * estar bien pensado = be carefully thought out.
    * estar borracho = be drunk, see + double.
    * estar callado = keep + quiet.
    * estar cansado de = be sick and tired of.
    * estar capacitado para = be qualified to.
    * estar casi finalizado = near + completion.
    * estar casi terminado = be nearing completion, reach + near completion.
    * estar castigado = be in the doghouse.
    * estar cerca = be at hand, be on hand, be around.
    * estar cerca de = be close to.
    * estar chalado = be off + Posesivo + rocker.
    * estar chiflado = be off + Posesivo + rocker.
    * estar chiflado por = have + a crush on.
    * estar chupado = be a cinch, be a doddle, be a breeze, be a snap, be a picnic, be duck soup.
    * estar clarísimo = be patently clear.
    * estar claro = be plain, be out in the open.
    * estar colado por = have + a crush on.
    * estar como una cabra = be a real nutter.
    * estar completamente borracho = be drunk and incapable.
    * estar completamente de acuerdo con = agree + wholeheartedly with.
    * estar completamente equivocado = be way off.
    * estar comprometido a = hold + hostage to.
    * estar comprometido a + Infinitivo = be committed to + Gerundio.
    * estar con amigos en la calle pasando el rato sin hacer nada = hang out + on the street.
    * estar condenado a ser = be doomed.
    * estar conectado = be on.
    * estar con el alma en vilo = put + Posesivo + life on hold, Posesivo + life + be + on hold.
    * estar con el tema = be on the topic.
    * estar confinado = be confined.
    * estar confuso = blur, be at sixes and sevens with, be at a nonplus, be all at sea.
    * estar congelado = be frozen stiff.
    * estar con la espalda contra la pared = Posesivo + back + be + against the wall.
    * estar contentísimo = thrill + Nombre + to bits, be chuffed to bits, be tickled pink.
    * estar contraindicado = be contraindicated.
    * estar contra las cuertas = be against the ropes.
    * estar convencido = there + be + strong feeling.
    * estar convencido de la idea de que = be committed to the idea that.
    * estar convirtiéndose rápidamente = be fast becoming.
    * estar correcto = be correct.
    * estar correlacionado con = be correlated with.
    * estar de acorde con = be commensurate with.
    * estar de acuerdo = approve, be in agreement, concur (with), be agreed.
    * estar de acuerdo con = accord with, conform to, fit, go along with, fit with, be in conformity with, mesh with, see + eye to eye (with/on), jive with.
    * estar de acuerdo (con/en) = see + eye to eye (with/on).
    * estar de acuerdo con una idea = subscribe to + idea.
    * estar de acuerdo en que no + estar + de acuerdo = agree to + disagree.
    * estar de acuerdo sobre = agree (on/upon).
    * estar de acuerdo unánimemente = agree on + all hands.
    * estar de baja = be off work.
    * estar de baja por enfermedad = be off work sick.
    * estar debatiéndose = be under discussion.
    * estar de brazos cruzados = stand + idle, sit + idle.
    * estar de buen humor = be high.
    * estar de camino a = be on the road to.
    * estar de capa caída = be in the doldrums.
    * estar de cháchara = chinwag.
    * estar decidido a = be determined to, be of a mind to, be intent on, be all set to.
    * estar decidido a continuar = be set to continue.
    * estar decidido a + Infinitivo = be set to + Infinitivo.
    * estar demasiado representado = overrepresent.
    * estar de moda = be in.
    * estar densamente poblado de = be dense with.
    * estar dentro de = fall within/into.
    * estar dentro de la competencia = be the province of.
    * estar dentro de las posibilidades de uno = lie within + Posesivo + power.
    * estar de palique = chinwag.
    * estar de parloteo = chinwag.
    * estar de pie = stand.
    * estar de pie por encima de = stand over.
    * estar desacertado = miss + the mark, miss + the point.
    * estar desacreditado = hold in + disrepute.
    * estar desapareciendo = be on the way out.
    * estar desasosegado = put + Posesivo + life on hold, Posesivo + life + be + on hold.
    * estar desbordado de = be snowed under with.
    * estar desbordante de = spill over with.
    * estar descaminado = be on the wrong track, be headed down the wrong track.
    * estar descontento con = express + dissatisfaction with.
    * estar deseoso de = be anxious to, be more than ready for.
    * estar desesperado = Posesivo + back + be + against the wall.
    * estar desocupado = stand + idle.
    * estar desordenado = be out of order.
    * estar desquiciado = be a shambles, be (in) a mess.
    * estar destinado a = be intended for/to.
    * estar destrozado = be + wreck, be a shambles.
    * estar de suerte = be in luck.
    * estar detenido = be under arrest.
    * estar de vacaciones = be on vacation, be off on vacation.
    * estar de vuelta = be back.
    * estar de vuelta dentro de = be back in + Expresión Temporal.
    * estar directamente relacionado con = be directly correlated to.
    * estar disgustado por = feel deeply about.
    * estar disperso = lie + scattered.
    * estar disponible = be available, be forthcoming, be at hand.
    * estar dispuestísimo a = be more than willing to.
    * estar dispuesto = be game.
    * estar dispuesto a = be keen to, be prepared to, be willing to, be of a mind to, be willing and able to, be ready, willing and able.
    * estar dispuesto a todo = be ready, willing and able.
    * estar dispuesto y deseoso a = be willing and able to.
    * estar dominado por Alguien = be under + Posesivo + thumb.
    * estar ducho en = be adept at.
    * estar dudoso = be doubtful.
    * estar embarazada = be up the spout, have + a bun in the oven.
    * estar emocionado = be thrilled.
    * estar empachado = have + indigestion.
    * estar empeorando = be in decline.
    * estar en = be in the course of.
    * estar en alza = be up.
    * estar enamorado de = carry + a torch for + Nombre, have + a crush on.
    * estar en apuros = be in trouble, be in a fix.
    * estar en ascuas = put + Posesivo + life on hold, Posesivo + life + be + on hold, sit on + the edge of + Posesivo + seat.
    * estar en auge = go + strong.
    * estar en Babia = be in cloud cuckoo land, live in + cloud cuckoo land.
    * estar en barbecho = lie + fallow.
    * estar en buenas manos = be in safe hands.
    * estar encaminado a = be on the road to.
    * estar en camino de = be on the way to.
    * estar encantadísimo = thrill + Nombre + to bits, be chuffed to bits, be tickled pink.
    * estar encantado = be thrilled.
    * estar encantado de Hacer Algo = be more than happy to + Infinitivo.
    * estar en casa = be in.
    * estar en celo = be on heat, be in heat.
    * estar encendido = be on.
    * estar enchufado = be on.
    * estar encinta = be up the spout, have + a bun in the oven.
    * estar en consonancia con = be consonant with, attune to, align + Reflexivo + with.
    * estar en contacto (con) = stay in + touch (with), be in touch (with).
    * estar en contra de = be against.
    * estar en debate = be under discussion.
    * estar en decadencia = be in decline, be in retreat.
    * estar en declive = be in decline.
    * estar en desacuerdo = be at variance, disagree, quarrel with, beg to differ, be at sixes and sevens with each other.
    * estar en desacuerdo con = be at odds with, be at loggerheads with.
    * estar en desacuerdo sobre = be at odds over.
    * estar en desigualdad = be under par.
    * estar en desventaja = be disadvantaged, be at a disadvantage.
    * estar en deuda = be in debt.
    * estar en deuda con = be beholden to.
    * estar endeudado = be in debt.
    * estar en dificultades = be in trouble.
    * estar en duda = be in question.
    * estar en el lugar adecuado en el momento adecuado = be in the right place at the right time.
    * estar en el lugar indicado en el momento indicado = be in the right place at the right time.
    * estar en el lugar oportuno en el momento oportuno = be in the right place at the right time.
    * estar en el séptimo cielo = be on cloud nine, float on + air.
    * estar en el sitio justo en el momento preciso = be on the spot.
    * estar enemistados = be at loggerheads.
    * estar en estado = be up the spout, have + a bun in the oven.
    * estar en estado de buena esperanza = be up the spout, have + a bun in the oven.
    * estar en estado de cambio = be in flux.
    * estar enfermo de amor = be lovesick.
    * estar en flor = be in bloom, be in flower.
    * estar en floración = be in bloom, be in flower.
    * estar en forma = be in shape, be in good shape.
    * estar enfrascado en Algo = have + Nombre + on the go.
    * estar enfrentados = be at loggerheads.
    * estar en funcionamiento = be up.
    * estar en función de = be a function of.
    * estar en guardia = be on guard (against), be on + Posesivo + guard.
    * estar en guerra con = be at war with.
    * estar en igualdad de condiciones con = be on (an) equal footing with.
    * estar en inferioridad de condiciones = punch above + Posesivo + weight.
    * estar en juego = be at stake.
    * estar en la gloria = be on cloud nine, float on + air.
    * estar en la inopia = live in + cloud cuckoo land.
    * estar en la mejor posición para = be best positioned to.
    * estar en la misma categoria que = rank with.
    * estar en la onda = attune to + wavelength.
    * estar en las mismas = be back to square one.
    * estar en las últimas = be on + Posesivo + last legs.
    * estar en lo cierto = hit + the truth.
    * estar en manos privadas = hold in + private hands.
    * estar en marcha = tick over.
    * estar en mayoría = be in the majority.
    * estar en medio de = caught in the middle.
    * estar en minoría = be in the minority.
    * estar en misa y repicando = have + a finger in every pie.
    * estar enojado = get + Posesivo + knickers in a twist, get + Posesivo + knickers in a bundle, get + Posesivo + panties in a bundle.
    * estar en paz = pay + Posesivo + dues.
    * estar en peligro = be in jeopardy, be in question, be endangered, be at risk, be at stake.
    * estar en peligro (de) = be in danger (of).
    * estar en posición de = be in a position to.
    * estar en proceso de = be on the way to, be in the process of, be in the course of.
    * estar en proceso de cambio = be in flux.
    * estar en proceso de + Infinitivo = be on to + Infinitivo.
    * estar en retirada = be in retreat.
    * estar en ruinas = be a shambles, be (in) a mess.
    * estar en sintonía con = attune to.
    * estar en situación de = be in a position to.
    * estar en suspense = sit on + the edge of + Posesivo + seat.
    * estar en tensión = sit on + the edge of + Posesivo + seat.
    * estar en todo = have + a finger in every pie.
    * estar en trance de = be in the process of.
    * estar entre = fall between.
    * estar entre la espada y la pared = be on the horns of a dilemma.
    * estar entre los primeros = stay on top.
    * estar entre rejas = be behind bars.
    * estar entusiasmado = be thrilled.
    * estar en un aprieto = be in a fix.
    * estar en una situación diferente = be on a different track.
    * estar en un berenjenal = be (in) a mess.
    * estar en un mar de dudas = feel at + sea, be all at sea.
    * estar en un momento clave = be at a watershed.
    * estar en un momento decisivo = be at a watershed.
    * estar en un sinvivir = put + Posesivo + life on hold, Posesivo + life + be + on hold.
    * estar en venta = be up for sale.
    * estar en vías de = be on the road to, be in the process of.
    * estar en vías de conseguir = be on the road to.
    * estar en vilo = put + Posesivo + life on hold, Posesivo + life + be + on hold, sit on + the edge of + Posesivo + seat.
    * estar equivoado = miss + the point.
    * estar equivocado = be mistaken, be wide of the mark, be wrong, be in error, miss + the mark, be in the wrong.
    * estar equivocado en + Número + cosas = be wrong on + Número + count(s).
    * estar erróneo = be in error.
    * estar esparcido = lie + scattered.
    * estar estrechamente ligado a = be closely tied to.
    * estar estropeado = be kaput.
    * estar estropeándose = be on the way out.
    * estar exento de pagar impuestos = write off.
    * estar falto de = be short of.
    * estar falto de práctica = get + rusty.
    * estar familiarizado con = have + familiarity with.
    * estar firmemente convencido = strongly held opinion.
    * estar frenético = be furious.
    * estar frito de sed = be parched, spit + feathers, be parched with thirst.
    * estar fuera = be out.
    * estar fuera con los amigos = be out with the guys.
    * estar fuera de contienda = be out of contention.
    * estar fuera del alcance = lie outside + the scope of.
    * estar fuera de las posibilidades de Alguien = be out of + Posesivo + league.
    * estar fuera del interés = lie outside + the scope of.
    * estar fuera del interés de uno = lie beyond + concern.
    * estar fuera de lugar = be out of place, be out of order.
    * estar fuera de quicio = be beside + Reflexivo.
    * estar fuera de rumbo = be off course.
    * estar fuera de secuencia = be out of order.
    * estar fuera de sí = be beside + Reflexivo.
    * estar funcionando = be in place.
    * estar furioso = fume.
    * estar + Gerundio = be on the way to.
    * estar hablando del tema = be on the topic.
    * estar haciendo = be up to.
    * estar haciendo Algo = have + Nombre + on the go.
    * estar haciendo algo que no se debe = be up to no good, get up to + no good.
    * estar hambriento = starve.
    * estar harto = have had enough.
    * estar harto de = be all too familiar with, be sick and tired of.
    * estar hasta la coronilla de = be sick and tired of.
    * estar hecho a escala = be to scale.
    * estar hecho con la intención de = be intended for/to.
    * estar hecho con la mismas dimensiones que el original = be to scale.
    * estar hecho el uno para el otro = be well suited to each other, be two of a kind, be a right pair.
    * estar hecho para = be geared to, be intended for/to, mean, be cut out for.
    * estar hecho polvo = be + wreck.
    * estar hecho un desastre = look like + a wreck, be a shambles, look like + the wreck of the Hesperus, look like + drag + through a hedge backwards, be (in) a mess.
    * estar hecho un esqueleto = be a bag of bones.
    * estar hecho un flan = shake like + a leaf, tremble like + a leaf.
    * estar hecho un lío = be at sixes and sevens with.
    * estar hecho un perla = be a bit of a lad.
    * estar hecho un pinta = be a bit of a lad.
    * estar hecho un prenda = be a bit of a lad.
    * estar helado = be frozen stiff.
    * estar implícito en = run through.
    * estar inactivo = lie + fallow, lie + dormant.
    * estar incluido = be embedded.
    * estar indeciso = be hesitant (to).
    * estar indeciso entre... o... = be torn between... and....
    * estar inerte = lie + fallow.
    * estar informado puntualmente sobre = monitor + information on.
    * estar inmune a = be immune against.
    * estar inquieto = be disturbed.
    * estar interesado en = be interested in, be keen to.
    * estar inundado de = be snowed under with.
    * estar junto a = stand by + Lugar.
    * estar juntos = be together, stand + together.
    * estar justo en medio de = stand + squarely in.
    * estar la mar de contento = be over the moon.
    * estar lejos de (ser) + Infinitivo = be far from + Gerundio.
    * estar levantado = be up.
    * estar libre de = be free from.
    * estar ligado a = be bound up with.
    * estar listo = stand + ready, be ready.
    * estar listo para = be poised to, stand + poised, be all set to.
    * estar lleno de problemas = bristle with + problems.
    * estar localizable = be locatable.
    * estar loco = be off + Posesivo + rocker.
    * estar loco de alegría = be chuffed to bits, thrill + Nombre + to bits, be tickled pink.
    * estar loco de contento = be beside + Reflexivo + with joy, be over the moon, be over the moon.
    * estar loco de remate = be a real nutter.
    * estar loco por = have + a crush on.
    * estar majareta = be off + Posesivo + rocker.
    * estar mal = be wrong, feel under + the weather, be under the weather.
    * estar mal comunicado con = have + poor connections with.
    * estar mal encaminado = be on the wrong track, be headed down the wrong track.
    * estar mal visto = frown on/upon.
    * estar manga por hombro = be a shambles, be (in) a mess.
    * estar marcado por = be pockmarked with.
    * estar mareado de tanto trabajo = be reeling.
    * estar mejor = be better off, be better served by.
    * estar metido en todo = have + a finger in every pie.
    * estar molesto = be displeased, get + Posesivo + knickers in a twist, get + Posesivo + knickers in a bundle, get + Posesivo + panties in a bundle, put off.
    * estar motivado = be motivated, have + motivation.
    * estar moviéndose en terreno seguro = be on secure ground.
    * estar muerto de asco = be bored to death, be bored stiff, be bored to tears, be bored out of + Posesivo + mind.
    * estar muerto de frío = be frozen stiff.
    * estar muerto de hambre = be starving to death.
    * estar muerto de miedo = be scared stiff, be frightened to death, be petrified of, be terrified.
    * estar muerto de sed = spit + feathers, be parched, be parched with thirst.
    * estar muy acostumbrado a = be all too familiar with.
    * estar muy agradecido a = be indebted to.
    * estar muy alejado de = be a long way from.
    * estar muy arraigado en = be well embedded in.
    * estar muy bajo = be way down.
    * estar muy cerca de = be one step away from, be steps away from, come + very close to.
    * estar muy convencido de = have + strong feelings about.
    * estar muy emocionado con/por = be excited about.
    * estar muy esparcido = spread + Nombre + thinly.
    * estar muy lejano = be far off.
    * estar muy lejos = be far off, be a long way off.
    * estar muy por delante de = be way out ahead of.
    * estar muy por delante de su tiempo = be years ahead of + Posesivo + time.
    * estar muy puesto = stay on top of + the game, stay on top.
    * estar muy separado = set + far apart.
    * estar muy usado = be well thumbed.
    * estar nervioso = be in a tizz(y), have + butterflies in + Posesivo + stomach.
    * estar oculto = lie + hidden.
    * estar ocupado = busyness, be engaged, be tied up.
    * estar ordenado en forma circular = be on a wheel.
    * estar orgulloso de = be proud (of/to).
    * estar orientado a/para = be geared to.
    * estar orientado hacia = target.
    * estar orientado hacia + Nombre = be + Nombre + driven.
    * estar patas arriba = be a shambles, be (in) a mess.
    * estar pendiente de = be on the lookout for, pay + attention to, keep + an eye on, keep + Posesivo + eyes peeled, keep + Posesivo + eyes skinned.
    * estar pendiente de todo = stay on + top of things, keep on + top of things, be on top of things.
    * estar perdido = be out of + Posesivo + league, be out of + Posesivo + depth, be in over + Posesivo + head, be all at sea.
    * estar permitido = be permissible.
    * estar plagado de = be rife with.
    * estar plenamente convencido de Algo = feel (it) in + Posesivo + bones.
    * estar pluriempleado = moonlight, work + a second job.
    * estar pluriempleado, tener un segundo trabajo, tener un segundo empleo = work + a second job.
    * estar poco dispuesto = be reluctant.
    * estar poco representado = underrepresent [under-represent].
    * estar por delante de = be ahead of.
    * estar por demostrar = be unproven.
    * estar por detrás = be behind.
    * estar por encima de = overlay, overlie.
    * estar por las nubes = be through the roof.
    * estar por ver = be an open question.
    * estar poseído por los espíritus = haunt.
    * estar precavido = be on + Posesivo + guard, be on guard (against).
    * estar predestinado a = be predestined to.
    * estar predispuesto = feel + partial.
    * estar predispuesto a = be predisposed to/toward(s).
    * estar preñada = be up the spout, have + a bun in the oven.
    * estar preocupadísimo = be worried stiff (about), be worried sick.
    * estar preocupado por = be anxious to.
    * estar preparado = be readied, stand + ready, be ready.
    * estar preparado para = be geared up for/to, stand + poised.
    * estar preparado y dispuesto a = be willing and able to.
    * estar preparado y dispuesto a todo = be ready, willing and able.
    * estar presente = be manifest, be present, be in evidence.
    * estar presionado = be under the gun.
    * estar propuesto a = be intent on.
    * estar próximo = be at hand.
    * estar quedándose sin = run + low (on).
    * estar que + subirse + por las paredes = tear + Posesivo + hair out.
    * estar realizándose = underway [under way], be in progress, be in hand.
    * estar rebosante de = spill over with.
    * estar rebosante de salud = fit as a fiddle.
    * estar relacionado con = be associated with, regard.
    * estar relacionado con el trabajo = be work related.
    * estar resentido = carry + a chip on + Posesivo + shoulder.
    * estar resfriado = have + a cold.
    * estar respaldado por Alguien = have + Nombre + behind + Pronombre.
    * estar restringido = be constrained.
    * estar resuelto a = be intent on, be all set to.
    * estar saliendo con alguien = be in a dating relationship.
    * estar salpicado de = be dotted with.
    * estar sano y salvo = be alive and well.
    * estar satisfecho (de) = be satisfied (with).
    * estar saturado de trabajo = work to + capacity.
    * estar sediento = be thirsty, spit + feathers, be parched, be parched with thirst.
    * estar seguro = be sure, make + sure, set + your watch by.
    * estar seguro de = be certain (of), be confident about, feel + confident.
    * estar seguro de que = be confident that.
    * estar sentado sin hacer o decir nada = sit by.
    * estar separado = set + apart.
    * estar separado de = be remote from.
    * estar sesgado = bias, slant.
    * estar siempre + Adjetivo = be ever + Adjetivo.
    * estar siempre buscando = be on the lookout for.
    * estar siempre dispuesto a ayudar = be always willing to assist.
    * estar siendo + Participio = be in process of + Nombre.
    * estar sin blanca = not have a bean.
    * estar sin hacer nada = sit + idle, stand + idle.
    * estar sin trabajo = stay out of + work.
    * estar sin una pela = not have a bean.
    * estar sin un centavo = not have a bean.
    * estar sin un céntimo = not have a bean.
    * * *
    I 1.
    1) ( seguido de adjetivos) [ Estar denotes a changed condition or state as opposed to identity or nature, which is normally expressed by ser. Estar is also used when the emphasis is on the speaker's perception of things, of their appearance, taste, etc. The examples given below should be contrasted with those to be found in ser 1 cópula 1] to be

    qué gordo está! — isn't he fat!, hasn't he got(ten) fat!

    la sopa está deliciosa/muy caliente — the soup is delicious/very hot

    está muy simpático conmigohe's being o he's been so nice to me (recently)

    todo está tan caro!things are o have become so expensive!

    está cansada/furiosa/embarazada — she is tired/furious/pregnant

    2) (con bien, mal, mejor, peor)

    están todos bien, gracias — they're all fine, thanks

    está mal que no se lo perdones — it's wrong of you not to forgive him; ver tb bien, mal, mejor, peor

    estar sentado/echado/arrodillado — to be sitting/lying/kneeling (down)

    estaban abrazados — they had their arms around each other; ver tb verbo auxiliar 2

    ¿a cómo está la uva? — how much are the grapes?

    están de limpieza/viaje — they're spring-cleaning/on a trip

    estar con alguien — ( estar de acuerdo) to agree with somebody; ( apoyar) to support somebody, be on somebody's side

    estar en algo: no lo hemos solucionado pero estamos en ello or eso — we haven't solved it but we're working on it

    2.
    estar vi
    edificio/pueblo ( estar ubicado) to be

    ¿dónde está Chiapas? — where's Chiapas?

    2)
    a) persona/objeto ( hallarse en cierto momento) to be

    ¿sabes dónde está Pedro? — do you know where Pedro is?

    ¿a qué hora tienes que estar allí? — what time do you have to be there?

    ¿dónde estábamos la clase pasada? — where did we get to in the last class?

    b) ( figurar) to be

    yo no estaba en la lista — I wasn't on the list, my name didn't appear on the list

    ¿está Rodrigo? — is Rodrigo in?

    ¿estamos todos? — are we all here?

    4)
    a) (quedarse, permanecer)

    ¿cuánto tiempo estarás en Londres? — how long are you going to be in London (for)?

    b) ( vivir)

    ahora estamos en Socawe're in o we live in Soca now

    ¿a qué (día) estamos? — what day is it today?

    ¿a cuánto estamos hoy? — what's the date today?

    estamos a 28 de mayoit's May 28th (AmE) o (BrE) the 28th of May

    ¿en qué mes estamos? — what month are we in o is it?

    6) (existir, haber)

    y después está el problema de... — and then there's the problem of...

    luego están los niños, hay que pensar en ellos — then there are the children to think about

    7) (tener como función, cometido)

    estar para algo: para eso están los amigos that's what friends are for; estamos para ayudarlos — we're here to help them

    8) ( radicar)

    estar en algo: en eso está el problema that's where the problem lies; todo está en que él quiera — it all depends on whether he wants to or not

    9) (estar listo, terminado)

    que no vuelva a suceder ¿estamos? — don't let it happen again, understand? o (colloq) got it?

    11)

    ya que estamos/estás — while we're/you're at it

    12) (Esp) ( quedar) (+ me/te/le etc) (+ compl)

    te está grande/pequeña — it's too big/too small for you

    3.
    estar v aux

    ya está hecho un hombrecito — he's a proper young man now; ver tb estar cópula 4)

    4.
    estarse v pron
    1) (enf) ( permanecer) to stay

    ¿no te puedes estar quieto? — can't you stay o keep still?

    2) (enf) ( llegar) to be
    II
    masculino (esp AmL) living room
    * * *
    = be, become, live with.

    Ex: Systems such as Dialog, IRS, ORBIT and BLAISE may be accessed by libraries and information units.

    Ex: Some degree of ignorance of this kind is not unusual since the usual objective in consulting an information source is to become better informed.
    Ex: Medical advances are improving the lives of people living with HIV/AIDS, while prevention remains the key to stopping the spread of this disease.
    * ¡cómo se nota que no está el jefe! = while the cat's away, the mice will play.
    * ahí está el problema = herein lies the rub, there's the rub.
    * ahí está la dificultad = herein lies the rub, there's the rub.
    * creer que estar bien = feel + right.
    * creer que estar mal = feel + wrong.
    * dar la señal de estar listo = prompt.
    * dejar como + estar = leave + untouched.
    * dejar las cosas como están = let + sleeping dogs lie.
    * de tal forma que + ser/estar = in such form as to + be.
    * el diablo está en los detalles = the devil (is/lives) in the details.
    * el futuro + estar + justo a la vuelta de la esquina = the future + be + just around the corner.
    * esperanza + estar = hope + lie.
    * estando de acuerdo = approvingly.
    * estando de servicio = while on the job.
    * estando sentado = from a seated position.
    * estar a años de distancia = be years away.
    * estar abierto a = be open to.
    * estar abocado a ser = be doomed.
    * estar absorto en = be wrapped up in.
    * estar aburridísimo = be bored stiff, be bored to death, be bored to tears, be bored out of + Posesivo + mind.
    * estar aburrido como una ostra = be bored stiff.
    * estar a caballo entre = stand + midway between, straddle (between).
    * estar a caballo entre... y... = lie + midway between... and..., tread + a fine line between... and, tread + the thin line between... and, tread + a delicate line between... and.
    * estar acabando con = eat away at.
    * estar acabándose = be on the way out, be on + Posesivo + last legs.
    * estar a + Cantidad + de distancia = Cantidad + distant from.
    * estar a cargo de = man, be the responsibility of.
    * estar accesible = be up.
    * estar accesible en línea = go + online.
    * estar accesible en red = go + online.
    * estar acertado = be right on track.
    * estar acostumbrado a = be familiar with, be no stranger to, be used to.
    * estar acostumbrado a + Infinitivo = be accustomed to + Gerundio.
    * estar a dos velas = not have a bean.
    * estar a + Expresión Numérica + de distancia = be + Número + away.
    * estar a favor de = be for, be in favour (of), come down in + favour of.
    * estar a favor de una idea = favour + idea.
    * estar a favor o en contra = be for or against.
    * estar agobiado de = be snowed under with.
    * estar agradecido = be thankful.
    * estar a la alerta de = be wary of.
    * estar a la altura de = live up to, be equal to.
    * estar a la altura de la circunstancias = make + the cut.
    * estar a la altura de las circunstancias = come up with + the goods.
    * estar a la altura de las circunstancias = rise (up) to + challenge.
    * estar a la altura de las circunstancias = be up to the mark, be up to scratch, be equal to the occasion, rise (up) to + the occasion, deliver + the goods, measure up (to), be up to snuff.
    * estar a la altura de las expectativas = live up to + Posesivo + expectations.
    * estar a la altura de las posibilidades = live up to + Posesivo + potential.
    * estar a la altura de lo que se espera = live up to + Posesivo + expectations.
    * estar a la baja = be down.
    * estar al acecho = lie in + wait.
    * estar a la entera disposición de Alguien = be at + Posesivo + feet.
    * estar al alcance de la mano = be at hand.
    * estar a la misma altura que = rank with.
    * estar a la orden del día = be the order of the day.
    * estar a la par de = rank with.
    * estar a la vuelta de la esquina = be just around the corner.
    * estar al borde de = teeter + on the edge of.
    * estar al completo = overbook.
    * estar al corriente = monitor + developments.
    * estar al día = monitor + developments, stay on top of + the game, stay on top of, stay on + top of things, keep on + top of things, be on top of things.
    * estar alejado + Expresión Numérica = be + Número + away.
    * estar al lado de = stand by + Lugar.
    * estar al loro de = be on the lookout for, keep + Posesivo + eyes (wide) open, keep + Posesivo + eyes peeled, keep + Posesivo + eyes skinned.
    * estar al máximo = overstretch.
    * estar al mismo nivel = be on a par.
    * estar al tanto = monitor + developments.
    * estar al tanto de = be on the lookout for, keep + track of, keep + Posesivo + eyes peeled, keep + Posesivo + eyes skinned.
    * estar al tanto de las cosas = stay on + top of things, keep on + top of things, be on top of things.
    * estar a mano = be on hand, be around.
    * estar a medio camino entre... y... = lie + midway between... and....
    * estar a merced de = be at the mercy of.
    * estar ansioso por = be eager to.
    * estar ante = be faced with.
    * estar apagado = be off.
    * estar a punto de = be poised to, be about to, be on the point of, stand + poised, come + very close to.
    * estar a punto de cascarlas = be on + Posesivo + last legs.
    * estar a punto de decir = be on the tip of + Posesivo + tongue to say.
    * estar a punto de + Infinitivo = be about + Infinitivo.
    * estar aquí ya = be upon us.
    * estar a resultas de = keep + track of.
    * estar arraigado en = be rooted in.
    * estar arrestado = be under arrest.
    * estar arriba = sit on + top.
    * estar a salvo = be in safe hands.
    * estar asociado a = be associated with, be bound up with.
    * estar atado a = hold + hostage to.
    * estar atareado = be tied up.
    * estar atento a = be on the lookout for, keep + Posesivo + eyes peeled, keep + Posesivo + eyes skinned.
    * estar aterrorizado = be petrified of, be frightened to death, be scared stiff, be terrified.
    * estar a tope = overstretch.
    * estar atrancado = be stuck.
    * estar atrasado en el pago = be in arrears.
    * estar aumentando = be on the increase.
    * estár aún más alejados = be one step further removed.
    * estar aún por llegar = be yet to come.
    * estar ausente = lack.
    * estar ausente de = be absent (from).
    * estar avanzado = be well under way.
    * estar avergonzado = be ashamed.
    * estar averiado = be out of order.
    * estar aviado = be (in) a mess.
    * estar bajo arresto = be under arrest.
    * estar bajo la tutela de = fall under + the auspices of.
    * estar bastante acostumbrado a = be all too familiar with.
    * estar bastante alejado = be a distance apart.
    * estar bien = be okay, be in good shape, be in good health.
    * estar bien de salud = be in good health.
    * estar bien encaminado = be on the right track.
    * estar bien pensado = be carefully thought out.
    * estar borracho = be drunk, see + double.
    * estar callado = keep + quiet.
    * estar cansado de = be sick and tired of.
    * estar capacitado para = be qualified to.
    * estar casi finalizado = near + completion.
    * estar casi terminado = be nearing completion, reach + near completion.
    * estar castigado = be in the doghouse.
    * estar cerca = be at hand, be on hand, be around.
    * estar cerca de = be close to.
    * estar chalado = be off + Posesivo + rocker.
    * estar chiflado = be off + Posesivo + rocker.
    * estar chiflado por = have + a crush on.
    * estar chupado = be a cinch, be a doddle, be a breeze, be a snap, be a picnic, be duck soup.
    * estar clarísimo = be patently clear.
    * estar claro = be plain, be out in the open.
    * estar colado por = have + a crush on.
    * estar como una cabra = be a real nutter.
    * estar completamente borracho = be drunk and incapable.
    * estar completamente de acuerdo con = agree + wholeheartedly with.
    * estar completamente equivocado = be way off.
    * estar comprometido a = hold + hostage to.
    * estar comprometido a + Infinitivo = be committed to + Gerundio.
    * estar con amigos en la calle pasando el rato sin hacer nada = hang out + on the street.
    * estar condenado a ser = be doomed.
    * estar conectado = be on.
    * estar con el alma en vilo = put + Posesivo + life on hold, Posesivo + life + be + on hold.
    * estar con el tema = be on the topic.
    * estar confinado = be confined.
    * estar confuso = blur, be at sixes and sevens with, be at a nonplus, be all at sea.
    * estar congelado = be frozen stiff.
    * estar con la espalda contra la pared = Posesivo + back + be + against the wall.
    * estar contentísimo = thrill + Nombre + to bits, be chuffed to bits, be tickled pink.
    * estar contraindicado = be contraindicated.
    * estar contra las cuertas = be against the ropes.
    * estar convencido = there + be + strong feeling.
    * estar convencido de la idea de que = be committed to the idea that.
    * estar convirtiéndose rápidamente = be fast becoming.
    * estar correcto = be correct.
    * estar correlacionado con = be correlated with.
    * estar de acorde con = be commensurate with.
    * estar de acuerdo = approve, be in agreement, concur (with), be agreed.
    * estar de acuerdo con = accord with, conform to, fit, go along with, fit with, be in conformity with, mesh with, see + eye to eye (with/on), jive with.
    * estar de acuerdo (con/en) = see + eye to eye (with/on).
    * estar de acuerdo con una idea = subscribe to + idea.
    * estar de acuerdo en que no + estar + de acuerdo = agree to + disagree.
    * estar de acuerdo sobre = agree (on/upon).
    * estar de acuerdo unánimemente = agree on + all hands.
    * estar de baja = be off work.
    * estar de baja por enfermedad = be off work sick.
    * estar debatiéndose = be under discussion.
    * estar de brazos cruzados = stand + idle, sit + idle.
    * estar de buen humor = be high.
    * estar de camino a = be on the road to.
    * estar de capa caída = be in the doldrums.
    * estar de cháchara = chinwag.
    * estar decidido a = be determined to, be of a mind to, be intent on, be all set to.
    * estar decidido a continuar = be set to continue.
    * estar decidido a + Infinitivo = be set to + Infinitivo.
    * estar demasiado representado = overrepresent.
    * estar de moda = be in.
    * estar densamente poblado de = be dense with.
    * estar dentro de = fall within/into.
    * estar dentro de la competencia = be the province of.
    * estar dentro de las posibilidades de uno = lie within + Posesivo + power.
    * estar de palique = chinwag.
    * estar de parloteo = chinwag.
    * estar de pie = stand.
    * estar de pie por encima de = stand over.
    * estar desacertado = miss + the mark, miss + the point.
    * estar desacreditado = hold in + disrepute.
    * estar desapareciendo = be on the way out.
    * estar desasosegado = put + Posesivo + life on hold, Posesivo + life + be + on hold.
    * estar desbordado de = be snowed under with.
    * estar desbordante de = spill over with.
    * estar descaminado = be on the wrong track, be headed down the wrong track.
    * estar descontento con = express + dissatisfaction with.
    * estar deseoso de = be anxious to, be more than ready for.
    * estar desesperado = Posesivo + back + be + against the wall.
    * estar desocupado = stand + idle.
    * estar desordenado = be out of order.
    * estar desquiciado = be a shambles, be (in) a mess.
    * estar destinado a = be intended for/to.
    * estar destrozado = be + wreck, be a shambles.
    * estar de suerte = be in luck.
    * estar detenido = be under arrest.
    * estar de vacaciones = be on vacation, be off on vacation.
    * estar de vuelta = be back.
    * estar de vuelta dentro de = be back in + Expresión Temporal.
    * estar directamente relacionado con = be directly correlated to.
    * estar disgustado por = feel deeply about.
    * estar disperso = lie + scattered.
    * estar disponible = be available, be forthcoming, be at hand.
    * estar dispuestísimo a = be more than willing to.
    * estar dispuesto = be game.
    * estar dispuesto a = be keen to, be prepared to, be willing to, be of a mind to, be willing and able to, be ready, willing and able.
    * estar dispuesto a todo = be ready, willing and able.
    * estar dispuesto y deseoso a = be willing and able to.
    * estar dominado por Alguien = be under + Posesivo + thumb.
    * estar ducho en = be adept at.
    * estar dudoso = be doubtful.
    * estar embarazada = be up the spout, have + a bun in the oven.
    * estar emocionado = be thrilled.
    * estar empachado = have + indigestion.
    * estar empeorando = be in decline.
    * estar en = be in the course of.
    * estar en alza = be up.
    * estar enamorado de = carry + a torch for + Nombre, have + a crush on.
    * estar en apuros = be in trouble, be in a fix.
    * estar en ascuas = put + Posesivo + life on hold, Posesivo + life + be + on hold, sit on + the edge of + Posesivo + seat.
    * estar en auge = go + strong.
    * estar en Babia = be in cloud cuckoo land, live in + cloud cuckoo land.
    * estar en barbecho = lie + fallow.
    * estar en buenas manos = be in safe hands.
    * estar encaminado a = be on the road to.
    * estar en camino de = be on the way to.
    * estar encantadísimo = thrill + Nombre + to bits, be chuffed to bits, be tickled pink.
    * estar encantado = be thrilled.
    * estar encantado de Hacer Algo = be more than happy to + Infinitivo.
    * estar en casa = be in.
    * estar en celo = be on heat, be in heat.
    * estar encendido = be on.
    * estar enchufado = be on.
    * estar encinta = be up the spout, have + a bun in the oven.
    * estar en consonancia con = be consonant with, attune to, align + Reflexivo + with.
    * estar en contacto (con) = stay in + touch (with), be in touch (with).
    * estar en contra de = be against.
    * estar en debate = be under discussion.
    * estar en decadencia = be in decline, be in retreat.
    * estar en declive = be in decline.
    * estar en desacuerdo = be at variance, disagree, quarrel with, beg to differ, be at sixes and sevens with each other.
    * estar en desacuerdo con = be at odds with, be at loggerheads with.
    * estar en desacuerdo sobre = be at odds over.
    * estar en desigualdad = be under par.
    * estar en desventaja = be disadvantaged, be at a disadvantage.
    * estar en deuda = be in debt.
    * estar en deuda con = be beholden to.
    * estar endeudado = be in debt.
    * estar en dificultades = be in trouble.
    * estar en duda = be in question.
    * estar en el lugar adecuado en el momento adecuado = be in the right place at the right time.
    * estar en el lugar indicado en el momento indicado = be in the right place at the right time.
    * estar en el lugar oportuno en el momento oportuno = be in the right place at the right time.
    * estar en el séptimo cielo = be on cloud nine, float on + air.
    * estar en el sitio justo en el momento preciso = be on the spot.
    * estar enemistados = be at loggerheads.
    * estar en estado = be up the spout, have + a bun in the oven.
    * estar en estado de buena esperanza = be up the spout, have + a bun in the oven.
    * estar en estado de cambio = be in flux.
    * estar enfermo de amor = be lovesick.
    * estar en flor = be in bloom, be in flower.
    * estar en floración = be in bloom, be in flower.
    * estar en forma = be in shape, be in good shape.
    * estar enfrascado en Algo = have + Nombre + on the go.
    * estar enfrentados = be at loggerheads.
    * estar en funcionamiento = be up.
    * estar en función de = be a function of.
    * estar en guardia = be on guard (against), be on + Posesivo + guard.
    * estar en guerra con = be at war with.
    * estar en igualdad de condiciones con = be on (an) equal footing with.
    * estar en inferioridad de condiciones = punch above + Posesivo + weight.
    * estar en juego = be at stake.
    * estar en la gloria = be on cloud nine, float on + air.
    * estar en la inopia = live in + cloud cuckoo land.
    * estar en la mejor posición para = be best positioned to.
    * estar en la misma categoria que = rank with.
    * estar en la onda = attune to + wavelength.
    * estar en las mismas = be back to square one.
    * estar en las últimas = be on + Posesivo + last legs.
    * estar en lo cierto = hit + the truth.
    * estar en manos privadas = hold in + private hands.
    * estar en marcha = tick over.
    * estar en mayoría = be in the majority.
    * estar en medio de = caught in the middle.
    * estar en minoría = be in the minority.
    * estar en misa y repicando = have + a finger in every pie.
    * estar enojado = get + Posesivo + knickers in a twist, get + Posesivo + knickers in a bundle, get + Posesivo + panties in a bundle.
    * estar en paz = pay + Posesivo + dues.
    * estar en peligro = be in jeopardy, be in question, be endangered, be at risk, be at stake.
    * estar en peligro (de) = be in danger (of).
    * estar en posición de = be in a position to.
    * estar en proceso de = be on the way to, be in the process of, be in the course of.
    * estar en proceso de cambio = be in flux.
    * estar en proceso de + Infinitivo = be on to + Infinitivo.
    * estar en retirada = be in retreat.
    * estar en ruinas = be a shambles, be (in) a mess.
    * estar en sintonía con = attune to.
    * estar en situación de = be in a position to.
    * estar en suspense = sit on + the edge of + Posesivo + seat.
    * estar en tensión = sit on + the edge of + Posesivo + seat.
    * estar en todo = have + a finger in every pie.
    * estar en trance de = be in the process of.
    * estar entre = fall between.
    * estar entre la espada y la pared = be on the horns of a dilemma.
    * estar entre los primeros = stay on top.
    * estar entre rejas = be behind bars.
    * estar entusiasmado = be thrilled.
    * estar en un aprieto = be in a fix.
    * estar en una situación diferente = be on a different track.
    * estar en un berenjenal = be (in) a mess.
    * estar en un mar de dudas = feel at + sea, be all at sea.
    * estar en un momento clave = be at a watershed.
    * estar en un momento decisivo = be at a watershed.
    * estar en un sinvivir = put + Posesivo + life on hold, Posesivo + life + be + on hold.
    * estar en venta = be up for sale.
    * estar en vías de = be on the road to, be in the process of.
    * estar en vías de conseguir = be on the road to.
    * estar en vilo = put + Posesivo + life on hold, Posesivo + life + be + on hold, sit on + the edge of + Posesivo + seat.
    * estar equivoado = miss + the point.
    * estar equivocado = be mistaken, be wide of the mark, be wrong, be in error, miss + the mark, be in the wrong.
    * estar equivocado en + Número + cosas = be wrong on + Número + count(s).
    * estar erróneo = be in error.
    * estar esparcido = lie + scattered.
    * estar estrechamente ligado a = be closely tied to.
    * estar estropeado = be kaput.
    * estar estropeándose = be on the way out.
    * estar exento de pagar impuestos = write off.
    * estar falto de = be short of.
    * estar falto de práctica = get + rusty.
    * estar familiarizado con = have + familiarity with.
    * estar firmemente convencido = strongly held opinion.
    * estar frenético = be furious.
    * estar frito de sed = be parched, spit + feathers, be parched with thirst.
    * estar fuera = be out.
    * estar fuera con los amigos = be out with the guys.
    * estar fuera de contienda = be out of contention.
    * estar fuera del alcance = lie outside + the scope of.
    * estar fuera de las posibilidades de Alguien = be out of + Posesivo + league.
    * estar fuera del interés = lie outside + the scope of.
    * estar fuera del interés de uno = lie beyond + concern.
    * estar fuera de lugar = be out of place, be out of order.
    * estar fuera de quicio = be beside + Reflexivo.
    * estar fuera de rumbo = be off course.
    * estar fuera de secuencia = be out of order.
    * estar fuera de sí = be beside + Reflexivo.
    * estar funcionando = be in place.
    * estar furioso = fume.
    * estar + Gerundio = be on the way to.
    * estar hablando del tema = be on the topic.
    * estar haciendo = be up to.
    * estar haciendo Algo = have + Nombre + on the go.
    * estar haciendo algo que no se debe = be up to no good, get up to + no good.
    * estar hambriento = starve.
    * estar harto = have had enough.
    * estar harto de = be all too familiar with, be sick and tired of.
    * estar hasta la coronilla de = be sick and tired of.
    * estar hecho a escala = be to scale.
    * estar hecho con la intención de = be intended for/to.
    * estar hecho con la mismas dimensiones que el original = be to scale.
    * estar hecho el uno para el otro = be well suited to each other, be two of a kind, be a right pair.
    * estar hecho para = be geared to, be intended for/to, mean, be cut out for.
    * estar hecho polvo = be + wreck.
    * estar hecho un desastre = look like + a wreck, be a shambles, look like + the wreck of the Hesperus, look like + drag + through a hedge backwards, be (in) a mess.
    * estar hecho un esqueleto = be a bag of bones.
    * estar hecho un flan = shake like + a leaf, tremble like + a leaf.
    * estar hecho un lío = be at sixes and sevens with.
    * estar hecho un perla = be a bit of a lad.
    * estar hecho un pinta = be a bit of a lad.
    * estar hecho un prenda = be a bit of a lad.
    * estar helado = be frozen stiff.
    * estar implícito en = run through.
    * estar inactivo = lie + fallow, lie + dormant.
    * estar incluido = be embedded.
    * estar indeciso = be hesitant (to).
    * estar indeciso entre... o... = be torn between... and....
    * estar inerte = lie + fallow.
    * estar informado puntualmente sobre = monitor + information on.
    * estar inmune a = be immune against.
    * estar inquieto = be disturbed.
    * estar interesado en = be interested in, be keen to.
    * estar inundado de = be snowed under with.
    * estar junto a = stand by + Lugar.
    * estar juntos = be together, stand + together.
    * estar justo en medio de = stand + squarely in.
    * estar la mar de contento = be over the moon.
    * estar lejos de (ser) + Infinitivo = be far from + Gerundio.
    * estar levantado = be up.
    * estar libre de = be free from.
    * estar ligado a = be bound up with.
    * estar listo = stand + ready, be ready.
    * estar listo para = be poised to, stand + poised, be all set to.
    * estar lleno de problemas = bristle with + problems.
    * estar localizable = be locatable.
    * estar loco = be off + Posesivo + rocker.
    * estar loco de alegría = be chuffed to bits, thrill + Nombre + to bits, be tickled pink.
    * estar loco de contento = be beside + Reflexivo + with joy, be over the moon, be over the moon.
    * estar loco de remate = be a real nutter.
    * estar loco por = have + a crush on.
    * estar majareta = be off + Posesivo + rocker.
    * estar mal = be wrong, feel under + the weather, be under the weather.
    * estar mal comunicado con = have + poor connections with.
    * estar mal encaminado = be on the wrong track, be headed down the wrong track.
    * estar mal visto = frown on/upon.
    * estar manga por hombro = be a shambles, be (in) a mess.
    * estar marcado por = be pockmarked with.
    * estar mareado de tanto trabajo = be reeling.
    * estar mejor = be better off, be better served by.
    * estar metido en todo = have + a finger in every pie.
    * estar molesto = be displeased, get + Posesivo + knickers in a twist, get + Posesivo + knickers in a bundle, get + Posesivo + panties in a bundle, put off.
    * estar motivado = be motivated, have + motivation.
    * estar moviéndose en terreno seguro = be on secure ground.
    * estar muerto de asco = be bored to death, be bored stiff, be bored to tears, be bored out of + Posesivo + mind.
    * estar muerto de frío = be frozen stiff.
    * estar muerto de hambre = be starving to death.
    * estar muerto de miedo = be scared stiff, be frightened to death, be petrified of, be terrified.
    * estar muerto de sed = spit + feathers, be parched, be parched with thirst.
    * estar muy acostumbrado a = be all too familiar with.
    * estar muy agradecido a = be indebted to.
    * estar muy alejado de = be a long way from.
    * estar muy arraigado en = be well embedded in.
    * estar muy bajo = be way down.
    * estar muy cerca de = be one step away from, be steps away from, come + very close to.
    * estar muy convencido de = have + strong feelings about.
    * estar muy emocionado con/por = be excited about.
    * estar muy esparcido = spread + Nombre + thinly.
    * estar muy lejano = be far off.
    * estar muy lejos = be far off, be a long way off.
    * estar muy por delante de = be way out ahead of.
    * estar muy por delante de su tiempo = be years ahead of + Posesivo + time.
    * estar muy puesto = stay on top of + the game, stay on top.
    * estar muy separado = set + far apart.
    * estar muy usado = be well thumbed.
    * estar nervioso = be in a tizz(y), have + butterflies in + Posesivo + stomach.
    * estar oculto = lie + hidden.
    * estar ocupado = busyness, be engaged, be tied up.
    * estar ordenado en forma circular = be on a wheel.
    * estar orgulloso de = be proud (of/to).
    * estar orientado a/para = be geared to.
    * estar orientado hacia = target.
    * estar orientado hacia + Nombre = be + Nombre + driven.
    * estar patas arriba = be a shambles, be (in) a mess.
    * estar pendiente de = be on the lookout for, pay + attention to, keep + an eye on, keep + Posesivo + eyes peeled, keep + Posesivo + eyes skinned.
    * estar pendiente de todo = stay on + top of things, keep on + top of things, be on top of things.
    * estar perdido = be out of + Posesivo + league, be out of + Posesivo + depth, be in over + Posesivo + head, be all at sea.
    * estar permitido = be permissible.
    * estar plagado de = be rife with.
    * estar plenamente convencido de Algo = feel (it) in + Posesivo + bones.
    * estar pluriempleado = moonlight, work + a second job.
    * estar pluriempleado, tener un segundo trabajo, tener un segundo empleo = work + a second job.
    * estar poco dispuesto = be reluctant.
    * estar poco representado = underrepresent [under-represent].
    * estar por delante de = be ahead of.
    * estar por demostrar = be unproven.
    * estar por detrás = be behind.
    * estar por encima de = overlay, overlie.
    * estar por las nubes = be through the roof.
    * estar por ver = be an open question.
    * estar poseído por los espíritus = haunt.
    * estar precavido = be on + Posesivo + guard, be on guard (against).
    * estar predestinado a = be predestined to.
    * estar predispuesto = feel + partial.
    * estar predispuesto a = be predisposed to/toward(s).
    * estar preñada = be up the spout, have + a bun in the oven.
    * estar preocupadísimo = be worried stiff (about), be worried sick.
    * estar preocupado por = be anxious to.
    * estar preparado = be readied, stand + ready, be ready.
    * estar preparado para = be geared up for/to, stand + poised.
    * estar preparado y dispuesto a = be willing and able to.
    * estar preparado y dispuesto a todo = be ready, willing and able.
    * estar presente = be manifest, be present, be in evidence.
    * estar presionado = be under the gun.
    * estar propuesto a = be intent on.
    * estar próximo = be at hand.
    * estar quedándose sin = run + low (on).
    * estar que + subirse + por las paredes = tear + Posesivo + hair out.
    * estar realizándose = underway [under way], be in progress, be in hand.
    * estar rebosante de = spill over with.
    * estar rebosante de salud = fit as a fiddle.
    * estar relacionado con = be associated with, regard.
    * estar relacionado con el trabajo = be work related.
    * estar resentido = carry + a chip on + Posesivo + shoulder.
    * estar resfriado = have + a cold.
    * estar respaldado por Alguien = have + Nombre + behind + Pronombre.
    * estar restringido = be constrained.
    * estar resuelto a = be intent on, be all set to.
    * estar saliendo con alguien = be in a dating relationship.
    * estar salpicado de = be dotted with.
    * estar sano y salvo = be alive and well.
    * estar satisfecho (de) = be satisfied (with).
    * estar saturado de trabajo = work to + capacity.
    * estar sediento = be thirsty, spit + feathers, be parched, be parched with thirst.
    * estar seguro = be sure, make + sure, set + your watch by.
    * estar seguro de = be certain (of), be confident about, feel + confident.
    * estar seguro de que = be confident that.
    * estar sentado sin hacer o decir nada = sit by.
    * estar separado = set + apart.
    * estar separado de = be remote from.
    * estar sesgado = bias, slant.
    * estar siempre + Adjetivo = be ever + Adjetivo.
    * estar siempre buscando = be on the lookout for.
    * estar siempre dispuesto a ayudar = be always willing to assist.
    * estar siendo + Participio = be in process of + Nombre.
    * estar sin blanca = not have a bean.
    * estar sin hacer nada = sit + idle, stand + idle.
    * estar sin trabajo = stay out of + work.
    * estar sin una pela = not have a bean.
    * estar sin un centavo = not have a bean.
    * estar sin un céntimo = not have a bean

    * * *
    estar1 [ A27 ]
    ■ estar (cópula)
    A seguido de adjetivos
    B estar bien, mal, mejor, peor
    C hablando de estado civil
    D seguido de participios
    E con preposición + predicado
    F con que + predicado
    ■ estar (verbo intransitivo)
    A quedar ubicado
    B
    1 hallarse en cierto momento
    2 figurar
    C
    1 hallarse en determinado lugar
    2 acudir
    D
    1 quedarse, permanecer
    2 vivir
    Sentido II en el tiempo
    A existir, haber
    B tener como función etc
    C radicar
    D estar listo, terminado
    E quedar entendido
    F quedar grande, pequeño etc
    G Derecho
    ■ estar (verbo auxiliar)
    A con gerundio
    B con participio
    ■ estarse (verbo pronominal)
    A permanecer
    B acudir
    A (seguido de adjetivos) [ Estar denotes a changed condition or state as opposed to identity or nature, which is normally expressed by ser1 (↑ ser (1)) . Estar is also used when the emphasis is on the speaker's perception of things, of their appearance, taste, etc. The examples given below should be contrasted with those to be found in ser1 (↑ ser (1)) ] to be
    ¡qué gordo está! isn't he fat!, hasn't he got(ten) fat! o put on a lot of weight!
    ¡qué alto está Ignacio! isn't Ignacio tall now!, hasn't Ignacio got(ten) tall o grown!
    ¡pobre abuelo! está viejo poor grandpa! he's really aged
    el rape está delicioso ¿qué le has puesto? the monkfish is delicious, how did you cook it?
    está muy simpático con nosotros ¿qué querrá? he's being o he's been so nice to us (recently), what do you think he's after?
    no estuvo grosero contigo — sí, lo estuvo he wasn't rude to you — yes, he was
    estás muy callado ¿qué te pasa? you're very quiet, what's the matter?
    ¡pero tú estás casi calvo! but you're almost bald, but you've gone almost bald o you've lost almost all your hair!
    ¿no me oyes? ¿estás sorda? can't you hear me? are you deaf?
    ¿está muerto/vivo? is he dead/alive?
    está cansada/furiosa/embarazada she is tired/furious/pregnant
    ¿cómo están por tu casa? — están todos bien, gracias how's everybody at home? — they're all fine, thanks
    ¡qué bien estás en esta foto! you look great in this photo!
    está mal que no se lo perdones it's wrong of you not to forgive him
    está casada con un primo mío she's married to a cousin of mine
    sus padres están divorciados her parents are divorced
    D
    (seguido de participios): estaba sentado/echado en la cama he was sitting/lying on the bed
    está colgado de una rama it's hanging from a branch
    estaban abrazados they had their arms around each other
    estaba arrodillada she was kneeling (down)
    ver tb estar1 v aux B.
    estoy a régimen I'm on a diet
    ¿a cómo está la uva? how much are the grapes?
    estamos como al principio we're back to where we started
    está con el sarampión she has (the) measles
    estoy con muchas ganas de empezar I'm really looking forward to starting
    siempre está con lo mismo/con que es un incomprendido he's always going on about the same thing/about how nobody understands him
    estaba de luto/de uniforme he was in mourning/uniform
    hoy está de mejor humor she's in a better mood today
    están de limpieza/viaje they're spring-cleaning/on a trip
    estoy de cocinera hasta que vuelva mi madre I'm doing the cooking until my mother comes back
    estuvo de secretaria en una empresa internacional she worked as a secretary in an international company
    estás en un error you're mistaken
    no estoy para fiestas/bromas I'm not in the mood for parties/joking
    estamos sin electricidad we don't have any electricity at the moment, the electricity is off at the moment
    éste está sin pintar this one hasn't been painted yet
    estar con algn (estar de acuerdo) to agree with sb; (apoyar) to support sb, be on sb's side
    yo estoy contigo, creo que ella está equivocada I agree with you o ( colloq) I'm with you, I think she's mistaken
    nuestro partido está con el pueblo our party supports o is on the side of the people
    el pueblo está con nosotros the people are with us
    estar en algo: todavía no hemos solucionado el problema, pero estamos en ello or eso we still haven't solved the problem, but we're working on it
    estar por algn ( Esp fam); to be sweet o keen on sb ( colloq)
    está que no hay quien lo aguante he's (being) unbearable
    el agua está que pela the water's scalding hot
    vi
    A «edificio/pueblo» (quedar, estar ubicado) ; to be
    la agencia está en el centro the agency is in the center
    ¿dónde está Camagüey? where's Camagüey?
    el pueblo está a 20 kilómetros de aquí the town's 20 kilometers from here
    B
    1 «persona/objeto» (hallarse en cierto momento) to be
    ¿a qué hora tienes que estar allí? what time do you have to be there?
    estando allí conoció a Micaela he met Micaela while he was there
    ¿dónde estábamos la clase pasada? where did we get to o had we got(ten) to in the last class?
    2 (figurar) to be
    esa palabra no está en el diccionario that word isn't in the dictionary
    yo no estaba en la lista I wasn't on the list, my name didn't appear on the list
    C
    1
    (hallarse en determinado lugar): fui a verla pero no estaba I went to see her but she wasn't there
    ¿está Rodrigo? is Rodrigo in?
    ¿estamos todos? are we all here?, is everyone here?
    2
    (Col, RPl) (acudir): el médico había estado a verla the doctor had been to see her
    D
    1
    (quedarse, permanecer): sólo estaré unos días I'll only be staying a few days, I'll only be here/there a few days
    ¿cuánto tiempo estuviste en Londres? how long were you in London?
    2
    (vivir): ya no vivimos allí, ahora estamos en Soca we don't live there anymore, we're in o we live in Soca now
    de momento estoy con mi hermana at the moment I'm staying with my sister
    (en el tiempo): ¿a qué (día) estamos? what day is it today?
    ¿a cuánto estamos hoy? what's the date today o today's date?, what date is it today?
    estamos a 28 de mayo it's May 28th ( AmE) o ( BrE) the 28th of May
    estamos a mediados de mes we're halfway through the month
    estamos en primavera it's spring, spring has come
    ¿en qué mes estamos? what month are we in o is it?
    ellos están en primavera ahora it's spring for them now, it's their spring now
    A
    (existir, haber): y después está el problema de la financiación and then there's the problem of finance
    B (tener como función, cometido) estar PARA algo:
    para eso estamos that's what we're here for
    para eso están los amigos that's what friends are for
    ya que estamos/estás while we're/you're at it o ( BrE) about it
    C
    (radicar): ahí está el quid del asunto that's the crux of the matter
    estar EN algo:
    la dificultad está en hacerlo sin mirar the difficult thing is to do it o the difficulty lies in doing it without looking
    todo está en que él quiera ayudarnos it all depends on whether he wants to help us or not
    D
    (estar listo, terminado): la carne todavía no está the meat's not ready yet
    lo atas con un nudo aquí y ya está you tie a knot in it here and that's it o there you are
    enseguida estoy I'll be with you in a minute o in a second, I'll be right with you
    ¡ya está! ¡ya sé lo que podemos hacer! I've got it! I know what we can do!
    ¡ahí está! that's it!
    E
    (quedar entendido): quiero que estés de vuelta a las diez ¿estamos? or (Ur) ¿está? I want you to be back by ten, all right?
    que no vuelva a suceder ¿estamos? don't let it happen again, understand? o is that understood? o ( colloq) got it?
    F
    ( Esp) (quedar) (+ me/te/le etc), (+ compl): esa falda te está grande/pequeña that skirt's too big/too small for you
    la 46 te está mejor the 46 fits you better
    G ( frml) ( Derecho) estar A algo:
    se estará a lo estipulado en la cláusula 20 the stipulations of clause 20 will apply
    A
    (con gerundio): está lloviendo it's raining
    no hagas ruido, están durmiendo don't make any noise, they're asleep
    se está afeitando/duchando or está afeitándose/duchándose he's shaving/taking a shower
    estuve un rato hablando con él I was talking o I talked to him for a while
    ¿qué estará pensando? I wonder what she's thinking
    ya estoy viendo que va a ser imposible I'm beginning to see that it's going to be impossible
    ya te estás quitando de ahí, que ése es mi lugar ( fam); OK, out of there/off there, that's my place ( colloq)
    B
    (con participio): ¿esta ropa está planchada? have these clothes been ironed?, are these clothes ironed?
    la foto estaba tomada desde muy lejos the photo had been taken from a long way away o from a great distance
    ese asiento está ocupado that seat is taken
    ya está hecho un hombrecito he's a proper young man now
    está hecha una vaga she's got(ten) o become lazy
    A ( enf) (permanecer) to stay
    se estuvo horas ahí sentado sin moverse he remained sitting there for hours without moving, he sat there for hours without moving
    ¿no te puedes estar quieto un momento? can't you stay o keep still for a minute?
    estése tranquilo don't worry
    B ( enf) ( RPl) (acudir) to be
    estáte allí media hora antes be there o arrive half an hour before
    living room
    * * *

     

    estar 1 ( conjugate estar) cópula
    1

    Estar denotes a changed condition or state as opposed to identity or nature, which is normally expressed by ser. Estar is also used when the emphasis is on the speaker's perception of things, of their appearance, taste, etc. The examples given below should be contrasted with those to be found in ser 1 cópula 1 to be;

    estás más gordo you've put on weight;
    estoy cansada I'm tired;
    está muy simpático conmigo he's being o he's been so nice to me (recently);
    ¡todo está tan caro! things are o have become so expensive!
    b) ( con

    bien, mal, mejor, peor): están todos bien, gracias they're all fine, thanks;

    ¡qué bien estás en esta foto! you look great in this photo!;
    está mal que no se lo perdones it's wrong of you not to forgive him;
    ver tb bien, mal, mejor, peor
    2 ( hablando de estado civil) to be;

    3 ( seguido de participios)

    estaban abrazados they had their arms around each other;
    ver tb v aux 2
    4 ( seguido de preposición) to be;
    (para más ejemplos ver tb la preposición o el nombre correspondiente);

    ¿a cómo está la uva? how much are the grapes?;
    está con el sarampión she has (the) measles;
    estoy de cocinera I'm doing the cooking;
    estamos sin electricidad the electricity is off at the moment;
    está sin pintar it hasn't been painted yet
    verbo intransitivo
    1 ( en un lugar) to be;
    ¿dónde está Chiapas? where's Chiapas?;

    está a 20 kilómetros de aquí it's 20 kilometers from here;
    ¿sabes dónde está Pedro? do you know where Pedro is?;
    ¿está Rodrigo? is Rodrigo in?;
    solo estaré unos días I'll only be staying a few days;
    ¿cuánto tiempo estarás en Londres? how long are you going to be in London (for)?
    2 ( en el tiempo):
    ¿a qué (día) estamos? what day is it today?;

    ¿a cuánto estamos hoy? what's the date today?;
    estamos a 28 de mayo it's May 28th (AmE) o (BrE) the 28th of May;
    estamos en primavera it's spring
    3
    a) (tener como función, cometido):


    estamos para ayudarlos we're here to help them


    4 (estar listo, terminado):

    lo atas con un nudo y ya está you tie a knot in it and that's it o there you are;
    enseguida estoy I'll be right with you
    5 (Esp) ( quedar) (+ me/te/le etc) (+ compl):

    la 46 te está mejor the 46 fits you better
    estar v aux
    1 ( con gerundio):

    estoy viendo que va a ser imposible I'm beginning to see that it's going to be impossible
    2 ( con participio):

    ya está hecho un hombrecito he's a proper young man now;
    ver tb estar cópula 3
    estarse verbo pronominal ( enf) ( permanecer) to stay;
    ¿no te puedes estar quieto? can't you stay o keep still?;

    estese tranquilo don't worry
    estar 2 sustantivo masculino (esp AmL) living room
    estar verbo intransitivo
    1 (existir, hallarse) to be: está al norte, it is to the north
    ¿estarás en casa?, will you be at home?
    no está en ningún lado, it isn't anywhere
    estamos aquí para servirle, we are at your service
    su pedido aún no está, your order isn't ready yet
    2 (permanecer) to stay: estos días estoy en casa de mis padres, these days I'm staying at my parents' place
    estoy en la oficina de ocho a dos, I'm at the office from eight to two
    quiero que estés aquí un minuto, ahora vuelvo, stay here, I'll be right back
    3 (tener una situación actual determinada: con adjetivo o participio) estaba blanco como la cera, he had turned as white as a sheet
    está dormido, he's asleep
    está teñida de rubio, her hair's dyed blonde
    (con gerundio) está estudiando, he is studying
    estaba preparando la comida, I was cooking
    (con adverbio) estoy tan lejos, I'm so far away
    está muy mal, (enfermo) he is very ill
    4 (quedar, sentar) el jersey me está pequeño, the sweater is too small for me
    5 (para indicar precio, grados, fecha) (+ a: fecha) to be: ¿a qué día estamos?, what's the date?
    estamos a 1 de Julio, it is the first of July
    (: precio) to be at: ¿a cómo/cuánto están las manzanas?, how much are the apples?
    están a setenta pesetas el kilo, they're seventy pesetas a kilo
    (: grados) en Madrid estamos a cuarenta grados, it's forty degrees in Madrid
    ♦ Locuciones: ¿estamos?, agreed?
    estar a disposición de, to be at the disposal of
    estar a la que salta, to be ready to take advantage of an opportunity
    estar a las duras y a las maduras, to take the bad with the good
    estar al caer, to be just round the corner
    estar en baja, to be waning
    estar en todo, to be on top of everything
    estaría bueno, whatever next
    ESTAR CON: (de acuerdo con) estoy con María, I agree with Mary
    ESTAR DE: estoy de broma, I'm joking
    está de camarero, he's working as a waiter
    estaba de Dios que las cosas sucedieran así, it was God's will that things turned out this way, está de vacaciones, he's on holiday
    me voy a marchar porque está claro que aquí estoy de más, I'm going to go because it's obvious that I'm in the way
    ESTAR ENCIMA: su madre siempre está encima de él, his mother is always on top of him
    ESTAR PARA: no estamos para bromas, we are in no mood for jokes
    esa ropa está para planchar, these clothes are ready to be ironed
    cuando estaba para salir, me llamaron, when I was just about to leave, they called me
    ESTAR POR: la casa está por construir, the house has still to be built
    estuve por decirle lo que pensaba, I was tempted to tell him what I thought
    estoy por la igualdad de derechos, I'm for equal rights
    ESTAR QUE: está que no puede con su alma, he is exhausted
    familiar está que trina, he's hopping mad
    ESTAR TRAS: está tras el ascenso, he is after promotion
    estoy tras una blusa blanca, I'm looking for a white blouse
    El uso del verbo to stay como traducción de estar en un lugar es incorrecto, a menos que quieras expresar lo contrario de irse o marcharse (no me voy a la playa, estaré en casa todo el verano, I'm not going to the beach, I'm staying at home all summer) o te refieras a alojarse: Estoy en el Palace. I'm staying at the Palace.

    ' estar' also found in these entries:
    Spanish:
    abismo
    - acatarrada
    - acatarrado
    - acecho
    - acomplejada
    - acomplejado
    - acostada
    - acostado
    - acostumbrada
    - acostumbrado
    - activa
    - activo
    - afónica
    - afónico
    - agradecer
    - agua
    - aire
    - ajo
    - ala
    - alero
    - alerta
    - amiga
    - amigo
    - andar
    - antena
    - apañada
    - apañado
    - apogeo
    - ascua
    - atar
    - aviar
    - azotea
    - Babia
    - baja
    - bandera
    - banquillo
    - barco
    - blanca
    - bordear
    - borracha
    - borracho
    - bote
    - braga
    - brecha
    - brete
    - buena
    - bueno
    - cabal
    - cabeza
    - cabo
    English:
    about
    - accustom
    - action
    - agree
    - agreement
    - ahead
    - air
    - alert
    - alive
    - alone
    - aloof
    - amenable
    - amiss
    - antsy
    - anxious
    - approve
    - associate
    - attend
    - away
    - back
    - ball
    - barbecue
    - be
    - bean
    - beck
    - beg
    - behind
    - believe in
    - beside
    - best
    - board
    - boil
    - book
    - boom
    - bored
    - brain
    - breath
    - bristle with
    - broke
    - brown
    - bulge
    - burn
    - by
    - cake
    - call
    - change
    - charge
    - cheese off
    - clash
    - close
    * * *
    vi
    1. [hallarse] to be;
    ¿dónde está la llave? where is the key?;
    ¿está María? – no, no está is Maria there? – no, she's not here
    2. [con fechas]
    ¿a qué estamos hoy? what's the date today?;
    hoy estamos a martes/a 15 de julio today is Tuesday/15 July;
    estábamos en octubre it was October;
    estamos en invierno it's winter
    3. [quedarse] to stay, to be;
    estaré un par de horas y me iré I'll stay a couple of hours and then I'll go;
    ¿cuánto tiempo piensas estar? how long do you plan on staying?;
    estuvimos una semana en su casa we stayed with her for a week, we spent a week at her place
    4. (antes de “a”) [expresa valores, grados]
    estamos a 20 grados it's 20 degrees here;
    el dólar está a 10 pesos the dollar is at 10 pesos;
    están a dos euros el kilo they're two euros a kilo
    5. [hallarse listo] to be ready;
    ¿aún no está ese trabajo? is that piece of work still not ready?;
    ¿ya estás? pues, vámonos are you ready? let's go then
    6. [servir]
    estar para to be (there) for;
    para eso están los amigos that's what friends are for;
    para eso estoy that's what I'm here for;
    la vida está para vivirla life is for living;
    no tires eso al suelo, que las papeleras están para algo don't throw that on the floor, the wastepaper bins are there for a reason
    7. (antes de gerundio) [expresa duración] to be;
    están golpeando la puerta they're banging on the door
    8. (antes de “sin” + infinitivo) [expresa negación]
    estoy sin dormir desde ayer I haven't slept since yesterday;
    está sin acabar it's not finished;
    estuve sin voz dos días I had no voice o I lost my voice for two days
    9. [faltar]
    eso está aún por escribir that has yet to be written;
    eso está por ver that remains to be seen;
    todavía está por hacer it hasn't been done yet
    10. [consistir]
    estar en to be, to lie in;
    el problema está en la fecha the problem is the date;
    el truco está en no mirar nunca al suelo the trick o secret is not to look at the ground
    11. [hallarse a punto de]
    estar al llegar o [m5] caer [persona] to be about to arrive;
    [acontecimiento] to be about to happen;
    estar por hacer algo to be on the verge of doing sth;
    estuve por pegarle I was on the verge of hitting him;
    estoy por no ir I'm not so sure I want to go;
    estuve por llamarte I was about to phone you, I was just going to phone you
    12. [expresa disposición]
    estar para algo to be in the mood for sth;
    no estoy para bromas I'm not in the mood for jokes;
    el enfermo no está para ver a nadie the patient is in no condition to see anyone
    13. [ser favorable]
    estar por to be in favour of;
    estoy por la libertad de expresión I'm in favour of o for freedom of speech
    14. [hallarse embarazada]
    está de cinco meses she's five months pregnant
    15. RP [ir]
    estuve a verlo en el hospital I went to see him in hospital;
    estuvieron a visitarlo they went to visit him
    v copulativo
    1. (antes de adj) [expresa cualidad, estado] to be;
    los pasteles están ricos the cakes are delicious;
    esta calle está sucia this street is dirty;
    ¡qué alta estás! you've really grown!;
    estoy cansado/enfadado I'm tired/angry;
    ¿qué tal estás? how are you?;
    está muy irritable últimamente she's been very irritable lately;
    está divorciado he's divorced;
    estoy enfermo/mareado I am ill/I feel sick;
    Andes
    cuando estaba chiquito when I was little
    2. (antes de “con” o “sin” + sustantivo) [expresa estado] to be;
    estamos sin agua we have no water, we're without water;
    Fam
    estoy sin blanca I'm broke, Br I'm skint
    3. [expresa situación, acción]
    estar de vacaciones to be on holiday;
    estar de viaje to be on a trip;
    estar de mudanza to be (in the process of) moving;
    estamos de suerte we're in luck;
    estar de mal humor to be in a (bad) mood;
    ¿has cambiado la rueda? – estoy en ello have you changed the tyre? – I'm working on it o I'm doing it right now;
    ¡ya está bien! that's enough (of that)!
    4. [expresa permanencia]
    estar en uso to be in use;
    estar en guardia to be on guard
    5. [expresa apoyo, predilección]
    estoy contigo I'm on your side
    6. [expresa ocupación]
    estar como o [m5]de to be;
    está como o [m5] de cajera she's a checkout girl;
    yo he estado de portero toda la primera parte I've been in goal all of the first half
    7. Esp [ropa]
    este traje te está bien this suit looks good on you;
    esa falda te está corta that skirt's too short for you;
    ¿cómo me está? how does this look?
    8. (antes de “que” + verbo) [expresa actitud]
    está que muerde porque ha suspendido he's furious because he failed
    v aux
    1. (antes de gerundio) to be;
    estuvo nevando it was snowing;
    se está peinando she's brushing her hair;
    estuvieron discutiendo durante toda la reunión they spent the whole meeting arguing, they were arguing throughout the whole meeting;
    mañana a estas horas estaré bañándome en la playa this time tomorrow I'll be swimming at the beach
    2. (antes de participio)
    está terminado it's finished;
    está organizado por el ayuntamiento it's organized by the town council
    * * *
    v/i
    ¿cómo está Vd.? how are you?;
    estoy mejor I’m (feeling) better;
    estoy bien/mal I’m fine/I’m not feeling too great;
    estar de tres meses be three months pregnant;
    estar sin dinero have no money;
    ¡ya estoy! I’m ready!
    :
    ¿está Javier? is Javier in?;
    mi padre no está my father isn’t here;
    ¡ahí está! there it is!;
    ahora estoy con Vd. I’ll be with you in just a moment;
    ¿dónde estábamos? where were we?
    3
    :
    estar haciendo algo be doing sth;
    estoy leyendo I’m reading
    4 ( sentar)
    :
    te está grande it's too big for you;
    el vestido te está bien the dress suits you
    5
    :
    estar de ocupación work as, be;
    está de camarero he’s working as a waiter
    6 ( padecer de)
    :
    estar del corazón/estómago have heart/stomach problems
    :
    estamos a 3 de enero it’s January 3rd;
    el kilo está a un peso they’re one peso a kilo
    8
    :
    estar con alguien agree with s.o.; ( apoyar) support s.o.;
    estar a bien/mal con alguien be on good/bad terms with s.o.;
    estar en algo be working on sth;
    estar para hacer algo be about to do sth;
    no estar para algo not be in a mood for sth;
    estar por algo be in favor of sth;
    está por hacer it hasn’t been done yet;
    ¡ya está! that’s it!
    * * *
    estar {34} v aux
    : to be
    estoy aprendiendo inglés: I'm learning English
    está terminado: it's finished
    estar vi
    está muy alto: he's so tall, he's gotten very tall
    ¿ya estás mejor?: are you feeling better now?
    estoy casado: I'm married
    están en la mesa: they're on the table
    estamos en la página 2: we're on page 2
    3) : to be at home
    ¿está María?: is Maria in?
    4) : to remain
    estaré aquí 5 días: I'll be here for 5 days
    5) : to be ready, to be done
    estará para las diez: it will be ready by ten o'clock
    6) : to agree
    ¿estamos?: are we in agreement?
    estoy contigo: I'm with you
    7)
    ¿cómo estás? : how are you?
    8)
    ¡está bien! : all right!, that's fine!
    9)
    estar a : to cost
    estar a : to be
    ¿a qué dia estamos?: what's today's date?
    estar con : to have
    está con fiebre: she has a fever
    estar de : to be
    estoy de vacaciones: I'm on vacation
    está de director hoy: he's acting as director today
    estar bien (mal) : to be well (sick)
    estar para : to be in the mood for
    estar por : to be in favor of
    estar por : to be about to
    está por cerrar: it's on the verge of closing
    estar de más : to be unnecessary
    estar que : to be (in a state or condition)
    está que echa chispas: he's hopping mad
    * * *
    estar vb
    1. (en general) to be
    ¿estás cansada? are you tired?
    3. (en casa, en el trabajo) to be in / to be there / to be here
    ¿está Pepe? is Pepe in? / is Pepe there?
    ¿está tu madre en casa? is your mother in?
    4. (listo, preparado) to be ready
    5. (aspecto) to look
    ¡qué guapo estás! you look very smart!
    estar a... to be...
    ¿a cuánto están los tomates? how much are the tomatoes?
    estar de... to be...

    Spanish-English dictionary > estar

  • 8 be

    'bi: ɡi:
    ( abbreviation) (Bachelor of Engineering; first degree in Engineering.) licenciatura en Ingeniería
    be vb
    1. ser
    what time is it? It's 3 o'clock ¿qué hora es? Son las tres
    who is it? It's me ¿quién es? Soy yo
    2. estar
    how are you? I'm fine ¿cómo estás? estoy bien
    where is Pauline? ¿dónde está Pauline?
    how far is it? ¿a qué distancia está?
    what day is it today? ¿qué día es hoy? / ¿a qué día estamos?
    3. tener
    how old are you? I'm 16 ¿cuántos años tienes? tengo 16 años
    4. costar / valer / ser
    how much is it? ¿cuánto cuesta? / ¿cuánto vale? / ¿cuánto es?
    the tickets are £15 each las entradas valen 15 libras cada una
    5. hacer
    6. haber
    how many children are there? ¿cuántos niños hay?
    what are you doing? ¿qué estás haciendo? / ¿qué haces?
    look, it's snowing mira, está nevando

    be sustantivo femenino: name of the letter b, often called be largaor grande to distinguish it from v 'be' also found in these entries: Spanish: A - abasto - abate - abismo - abotargarse - abreviar - abrirse - absoluta - absoluto - abultar - abundar - aburrir - aburrirse - acabose - acariciar - acaso - acertar - achantarse - acometer - acostada - acostado - acostumbrar - acostumbrada - acostumbrado - acreditar - activa - activo - adelantar - adelantarse - adentro - adivinarse - admirarse - adolecer - aferrarse - afianzarse - aficionada - aficionado - afligirse - agonizar - agotarse - agradecer - agua - ahogarse - ahora - aire - ajo - ala - alarmarse - alcanzar - alegrarse English: aback - abate - about - absent - accordance - account for - accountable - accustom - acquaint - action - addicted - address - adequate - adjust - admit - affiliated - afford - afraid - agenda - agree - agreement - ahead - air - airsick - alert - alive - alone - along - aloof - alphabetically - always - am - ambition - amenable - amusing - anathema - annoyance - anomaly - anxious - apologetic - appal - appall - are - arm - around - arrears - as - ashamed - aspire - assert
    be
    tr[biː]
    intransitive verb (pres 1ª pers am, 2ª pers sing y todas del pl are, 3ª pers sing is; pt 1ª y 3ª pers sing was, 2ª pers sing y todas del pl; pp been)
    5 (origin) ser
    9 (use) ser
    10 (location) estar
    how are you? ¿cómo estás?
    12 (age) tener
    13 (price) costar, valer
    a single ticket is £9.50 un billete de ida cuesta £9.50
    14 tener
    he's hot/cold tiene calor/frío
    we're hungry/thirsty tenemos hambre/sed
    1 (passive) ser
    she was arrested at the border fue detenida en la frontera, la detuvieron en la frontera
    he's hated by everybody es odiado por todos, todos lo odian
    he was discharged fue dado de alta, lo dieron de alta
    the house has been sold la casa ha sido vendida, la casa se ha vendido, han vendido la casa
    thirty children were injured treinta niños fueron heridos, treinta niños resultaron heridos
    auxiliar be + to + inf
    1 (obligation) deber, tener que
    phrase there is / there are
    1 hay
    is there much traffic ¿hay mucho tráfico?
    1 había
    were there many people? ¿había mucha gente?
    1 habrá
    1 habría
    if Mike came, there would be ten of us si viniera Mike, seríamos diez
    \
    SMALLIDIOMATIC EXPRESSION/SMALL
    to be about to «+ inf» estar para + inf, estar a punto de + inf
    to be or not to be ser o no ser
    be ['bi:] v, was ['wəz, 'wɑz] ; were ['wər] ; been ['bɪn] ; being ; am ['æm] ; is ['ɪz] ; are ['ɑr] vi
    José is a doctor: José es doctor
    I'm Ana's sister: soy la hermana de Ana
    the tree is tall: el árbol es alto
    you're silly!: ¡eres tonto!
    she's from Managua: es de Managua
    it's mine: es mío
    my mother is at home: mi madre está en casa
    the cups are on the table: las tazas están en la mesa
    5) (expressing existence) : ser, existir
    to be or not to be: ser, o no ser
    I think, therefore I am: pienso, luego existo
    how are you?: ¿cómo estás?
    I'm cold: tengo frío
    she's 10 years old: tiene 10 años
    they're both sick: están enfermos los dos
    be v impers
    it's eight o'clock: son las ocho
    it's Friday: hoy es viernes
    2) (indicating a condition) : hacer, estar
    it's sunny: hace sol
    it's very dark outside: está bien oscuro afuera
    be v aux
    what are you doing? -I'm working: ¿qué haces? -estoy trabajando
    it was finished yesterday: fue acabado ayer, se acabó ayer
    it was cooked in the oven: se cocinó en el horno
    can she be trusted?: ¿se puede confiar en ella?
    you are to stay here: debes quedarte aquí
    he was to come yesterday: se esperaba que viniese ayer
    be
    v.
    (§ p.,p.p.: was, were, been) = estar v.
    (§pres: estoy, estás...) pret: estuv-•)
    ser v.
    (§pres: soy, eres, es, somos, sois, son) subj: se-
    imp: er-
    fu-•)
    biːˌ weak form bi
    1.
    1) (pres am, are, is; past was, were; past p been) intransitive verb [See notes at ser and estar]
    2)
    a) (followed by an adjective)

    she's French/intelligent — es francesa/inteligente

    he's worried/furious — está preocupado/furioso

    he's blindes or (Esp tb) está ciego

    have you never had gazpacho? it's delicious! — ¿nunca has comido gazpacho? es delicioso!

    the gazpacho is delicious, did you make it yourself? — el gazpacho está delicioso ¿lo hiciste tú?

    she was very rude to meestuvo or fue muy grosera conmigo

    Tony is married/divorced/single — Tony está or (esp AmL) es casado/divorciado/soltero

    to be married to somebody — estar* casado con alguien

    3)
    a) (followed by a noun) ser*

    who was Prime Minister at the time? — ¿quién era Primer Ministro en ese momento?

    it's me/Daniel — soy yo/es Daniel

    if I were you, I'd stay — yo que tú or yo en tu lugar me quedaría

    b) ( play the role of) hacer* de
    4)

    how are you? — ¿cómo estás?

    I'm much betterestoy or me encuentro mucho mejor

    she's pregnant/tired — está embarazada/cansada

    I'm cold/hot/hungry/thirsty/sleepy — tengo frío/calor/hambre/sed/sueño

    b) ( talking about age) tener*

    how old are you? — ¿cuántos años tienes?

    he's a lot older/younger — es mucho mayor/menor

    c) (giving cost, measurement, weight)

    how much is that? - that'll be $15, please — ¿cuánto es? - (son) 15 dólares, por favor

    they are $15 each — cuestan or valen 15 dólares cada una

    how tall/heavy is he? — ¿cuánto mide/pesa?

    5)
    a) (exist, live)

    I think, therefore I am — pienso, luego existo

    to let something/somebody be — dejar tranquilo or en paz algo/a alguien

    don't be too long — no tardes mucho, no (te) demores mucho (esp AmL)

    I'm drying my hair, I won't be long — me estoy secando el pelo, enseguida estoy

    how long will dinner be? — ¿cuánto falta para la cena?

    c) ( take place) ser*
    6) (be situated, present) estar*

    where is the library? — ¿dónde está or queda la biblioteca?

    where are you? — ¿dónde estás?

    what's in that box? — ¿qué hay en esa caja?

    who's in the movie? — ¿quién actúa or trabaja en la película?

    how long are you in Chicago (for)? — (colloq) ¿cuánto (tiempo) te vas a quedar en Chicago ?

    have you been to the exhibition yet? — ¿ya has estado en or has ido a la exposición?


    2.
    v impers
    1)
    a) (talking about physical conditions, circumstances)

    it's sunny/cold/hot — hace sol/frío/calor

    it's so noisy/quiet in here! — qué ruido/silencio hay aquí!

    I have enough problems as it is, without you... — yo ya tengo suficientes problemas sin que tú encima...

    hi, Joe, it's been a long time — qué tal, Joe, tanto tiempo (sin verte)

    it's 500 miles from here to DetroitDetroit queda or está a 500 millas de aquí

    2)
    a) (introducing person, object) ser*

    it was me who told themfui yo quien se lo dije or dijo, fui yo el que se lo dije or dijo

    b) (in conditional use) ser*

    if it hadn't been o had it not been for Juan, we would have been killed — si no hubiera sido por Juan or de no ser por Juan, nos habríamos matado


    3.
    v aux

    what was I saying? — ¿qué estaba diciendo?

    she was leaving when... — se iba cuando...

    how long have you been waiting? — ¿cuánto (tiempo) hace que esperas?, ¿cuánto (tiempo) llevas esperando?

    he is o will be arriving tomorrow — llega mañana

    when are you seeing her? — ¿cuándo la vas a ver or la verás?

    2) (in the passive voice) ser* [The passive voice, however, is less common in Spanish than it is in English]

    it was built in 1903 — fue construido en 1903, se construyó en 1903, lo construyeron en 1903

    she was told that... — le dijeron or se le dijo que...

    it is known that... — se sabe que...

    3) to be to + inf

    if a solution is to be found... — si se quiere encontrar or si se ha de encontrar una solución...

    what are we to do? — ¿qué podemos hacer?

    c) ( expressing obligation) deber* + inf, tener* que + inf, haber* de + inf

    tell her she's to stay heredile que debe quedarse or tiene que quedarse aquí, dile que se quede aquí

    am I to understand that... ? — ¿debo entender que... ?

    what would happen if she were o was to die? — ¿qué pasaría si ella muriera?

    5)

    she's right, isn't she? — tiene razón, ¿no? or ¿verdad? or ¿no es cierto?

    so that's what you think, is it? — de manera que eso es lo que piensas

    are you disappointed? - yes, I am/no, I'm not — ¿estás desilusionado? - sí (, lo estoy)/no (, no lo estoy)

    she was told the news, and so was he/but I wasn't — a ella le dieron la noticia, y también a él/pero a mí no

    I'm surprised, are/aren't you? — estoy sorprendido, ¿y tú?/¿tú no?

    [biː] (present am, is or are pt was or were pp been)
    1. INTRANSITIVE VERB
    1) (linking nouns, noun phrases, pronouns) ser

    it's me! — ¡soy yo!

    who wants to be Hamlet? — ¿quién quiere hacer de or ser Hamlet?

    if I were you... — yo en tu lugar..., yo que tú... *

    it's round/enormous — es redondo/enorme

    Use [estar] with past participles used as adjectives describing the results of an action or process:

    she's bored/ill — está aburrida/enferma

    how are you? — ¿cómo estás?, ¿qué tal estás?

    how are you now? — ¿qué tal te encuentras ahora?

    I'm very well, thanks — estoy muy bien, gracias

    In certain expressions where English uses [be] + adjective to describe feelings ([be cold]/[hot]/[hungry]/[thirsty]), Spanish uses [tener] with a noun:

    I'm cold/hot — tengo frío/calor

    I'm hungry/thirsty — tengo hambre/sed

    be good! — ¡pórtate bien!

    afraid, sleepy, right

    "how old is she?" - "she's nine" — -¿cuántos años tiene? -tiene nueve años

    6) (=take place) ser
    7) (=be situated) estar

    it's on the tableestá sobre or en la mesa

    where is the Town Hall? — ¿dónde está or queda el ayuntamiento?

    it's 5 km to the villageel pueblo está or queda a 5 kilómetros

    we've been here for ages — hace mucho tiempo que estamos aquí, llevamos aquí mucho tiempo, estamos aquí desde hace mucho tiempo

    here you are(, take it) — aquí tienes(, tómalo)

    there's the church — ahí está la iglesia

    it's hot/cold — hace calor/frío

    b) (referring to time, date etc) ser

    wake up, it's morning — despierta, es de día

    what's the date (today)? — ¿qué fecha es hoy?

    it's 3 May or the 3rd of May — es 3 de mayo

    But note the following alternatives with [estar]:

    it's 3 May or the 3rd of May — estamos a 3 de mayo

    is it certain that...? — ¿es verdad or cierto que...?

    is it fair that she should be punished while...? — ¿es justo que se la castigue mientras que...?

    it is possible that he'll come — es posible que venga, puede (ser) que venga

    it is unbelievable that... — es increíble que...

    it's not clear whether... — no está claro si...

    d) (emphatic) ser

    why is it that she's so successful? — ¿cómo es que tiene tanto éxito?, ¿por qué tiene tanto éxito?

    it was then that... — fue entonces cuando...

    9) (=exist) haber

    there is/are — hay

    what is (there) in that room? — ¿qué hay en esa habitación?

    is there anyone at home? — ¿hay alguien en casa?

    there being no alternative solution... — al no haber or no habiendo otra solución...

    let there be light! — ¡hágase la luz!

    See:
    THERE IS, THERE ARE in there
    10) (=cost)

    how much was it? — ¿cuánto costó?

    the book is £20 — el libro vale or cuesta 20 libras

    how much is it? — ¿cuánto es?; (when paying) ¿qué le debo? frm

    11) (=visit)

    has the postman been? — ¿ha venido el cartero?

    have you ever been to Glasgow? — ¿has estado en Glasgow alguna vez?

    mother to be — futura madre or mamá f

    my wife to be — mi futura esposa

    been and *

    you've been and done it now! — ¡buena la has hecho! *

    that dog of yours has been and dug up my flowers! — ¡tu perro ha ido y me ha destrozado las flores!

    you're busy enough as it is — estás bastante ocupado ya con lo que tienes, ya tienes suficiente trabajo

    if it hadn't been for..., if it hadn't been for you or frm had it not been for you, we would have lost — si no hubiera sido por ti or de no haber sido por ti, habríamos perdido

    let me be! — ¡déjame en paz!

    if that's what you want to do, then so be it — si eso es lo que quieres hacer, adelante

    what is it to you? * — ¿a ti qué te importa?

    what's it to be? — (in bar etc) ¿qué va a ser?, ¿qué vas a tomar?

    2. AUXILIARY VERB
    The passive is not used as often in Spanish as in English, active and reflexive constructions often being preferred:

    it is said that... — dicen que..., se dice que...

    she was killed in a car crash — murió en un accidente de coche, resultó muerta en un accidente de coche frm

    what's to be done? — ¿qué hay que hacer?

    it's a film not to be missed — es una película que no hay que perderse

    we searched everywhere for him, but he was nowhere to be seen — lo buscamos por todas partes pero no lo encontramos en ningún sitio

    what are you doing? — ¿qué estás haciendo?, ¿qué haces?

    Use the present simple to talk about planned future events and the construction to talk about intention:

    "it's a pity you aren't coming with us" - "but I am coming!" — -¡qué pena que no vengas con nosotros! -¡sí que voy!

    will you be seeing her tomorrow? — ¿la verás or la vas a ver mañana?

    will you be needing more? — ¿vas a necesitar más?

    I'll be seeing you — hasta luego, nos vemos (esp LAm)

    The imperfect tense can be used for continuous action in the past: for, since
    a)

    "he's going to complain about you" - "oh, is he?" — -va a quejarse de ti -¿ah, sí?

    "I'm worried" - "so am I" — -estoy preocupado -yo también

    "I'm not ready" - "neither am I" — -no estoy listo -yo tampoco

    "you're tired" - "no, I'm not" — -estás cansado -no, ¡qué va!

    "you're not eating enough" - "yes I am" — -no comes lo suficiente -que sí

    "they're getting married" - "oh, are they?" — (showing surprise) -se casan -¿ah, sí? or -¡no me digas!

    "he isn't very happy" - "oh, isn't he?" — -no está muy contento -¿ah, no?

    "he's always late, isn't he?" - "yes, he is" — -siempre llega tarde, ¿verdad? -(pues) sí

    "is it what you expected?" - "no, it isn't" — -¿es esto lo que esperabas? -(pues) no

    "she's pretty" - "no, she isn't" — -es guapa -¡qué va!

    he's handsome, isn't he? — es guapo, ¿verdad?, es guapo, ¿no?, es guapo, ¿no es cierto?

    it was fun, wasn't it? — fue divertido, ¿verdad?, fue divertido, ¿no?

    she wasn't happy, was she? — no era feliz, ¿verdad?

    so he's back again, is he? — así que ha vuelto, ¿eh?

    you're not ill, are you? — ¿no estarás enfermo?

    3. MODAL VERB
    (with infinitive construction)
    1) (=must, have to)

    he's not to open it — no debe abrirlo, que no lo abra

    I am to do it — he de hacerlo yo, soy yo el que debe hacerlo

    I wasn't to tell you his nameno podía or debía decirte su nombre

    2) (=should) deber

    am I to understand that...? — ¿debo entender que...?

    she wrote "My Life", not to be confused with Bernstein's book of the same name — escribió "Mi Vida", que no debe confundirse con la obra de Bernstein que lleva el mismo título

    he was to have come yesterdaytenía que or debía haber venido ayer

    3) (=will)
    4) (=can)

    if it was or were to snow... — si nevase or nevara...

    if I were to leave the job, would you replace me? — si yo dejara el puesto, ¿me sustituirías?

    BE
    "Ser" or "estar"?
    You can use "ser":when defining or identifying by linking two nouns or noun phrases:
    Paris is the capital of France París es la capital de Francia
    He was the most hated man in the village Era el hombre más odiado del pueblo ► to describe essential or inherent characteristics (e.g. colour, material, nationality, race, shape, size {etc}):
    His mother is German Su madre es alemana
    She was blonde Era rubia ► with most impersonal expressions not involving past participles:
    It is important to be on time Es importante llegar a tiempo
    Está claro que is an exception:
    It is obvious you don't understand Está claro que no lo entiendes ► when telling the time or talking about time or age:
    It is ten o'clock Son las diez
    It's very late. Let's go home Es muy tarde. Vamos a casa
    He lived in the country when he was young Vivió en el campo cuando era joven ► to indicate possession or duty:
    It's mine Es mío
    This is your responsibility Este asunto es responsabilidad tuya ► with events in the sense of "take place":
    The 1992 Olympic Games were in Barcelona Los Juegos Olímpicos de 1992 fueron en Barcelona
    "Where is the exam?" - "It's in Room 1" "¿Dónde es el examen?" - "Es en el Aula Número 1" NOTE: Compare this usage with that of estar (see below) to talk about location of places, objects and people.
    You can use "estar":to talk about location of places, objects and people:
    "Where is Zaragoza?" - "It's in Spain" "¿Dónde está Zaragoza?" - "Está en España"
    Your glasses are on the bedside table Tus gafas están en la mesilla de noche NOTE: But use ser with events in the sense of "take place" (see above)}. ► to talk about changeable state, condition or mood:
    The teacher is ill La profesora está enferma
    The coffee's cold El café está frío
    How happy I am! ¡Qué contento estoy! NOTE: Feliz, however, which is seen as more permanent than contento, is used mainly with ser. ► to form progressive tenses:
    We're having lunch. Is it ok if I call you later? Estamos comiendo. Te llamaré luego, ¿vale?
    Both "ser" and "estar" can be used with past participles Use ser in {passive} constructions:
    This play was written by Lorca Esta obra fue escrita por Lorca
    He was shot dead (by a terrorist group) Fue asesinado a tiros (por un grupo terrorista) NOTE: The passive is not used as often in Spanish as it is in English. Use estar with past participles to describe the {results} of a previous action or event:
    We threw them away because they were broken Los tiramos a la basura porque estaban rotos
    He's dead Está muerto ► Compare the use of ser + ((past participle)) which describes {action} and estar + ((past participle)) which describes {result} in the following:
    The window was broken by the firemen La ventana fue rota por los bomberos
    The window was broken La ventana estaba rota
    It was painted around 1925 Fue pintado hacia 1925
    The floor is painted a dark colour El suelo está pintado de color oscuro ► Ser and estar are both used in impersonal expressions with past participles. As above, the use of ser implies {action} while the use of estar implies {result}:
    It is understood that the work was never finished Es sabido que el trabajo nunca se llegó a terminar
    It is a proven fact that vaccinations save many lives Está demostrado que las vacunas salvan muchas vidas
    "Ser" and "estar" with adjectives Some adjectives can be used with both ser and estar but the meaning changes completely depending on the verb:
    He's clever Es listo
    Are you ready? ¿Estás listo?
    Chemistry is boring La química es aburrida
    I'm bored Estoy aburrido ► Other adjectives can also be used with both verbs but the use of ser describes a {characteristic} while the use of estar implies a {change}:
    He's very handsome Es muy guapo
    You look great in that dress! Estás muy guapa con ese vestido
    He's slim Es delgado
    You're (looking) very slim ¡Estás muy delgada! For further uses and examples, see main entry
    * * *
    [biːˌ] weak form [bi]
    1.
    1) (pres am, are, is; past was, were; past p been) intransitive verb [See notes at ser and estar]
    2)
    a) (followed by an adjective)

    she's French/intelligent — es francesa/inteligente

    he's worried/furious — está preocupado/furioso

    he's blindes or (Esp tb) está ciego

    have you never had gazpacho? it's delicious! — ¿nunca has comido gazpacho? es delicioso!

    the gazpacho is delicious, did you make it yourself? — el gazpacho está delicioso ¿lo hiciste tú?

    she was very rude to meestuvo or fue muy grosera conmigo

    Tony is married/divorced/single — Tony está or (esp AmL) es casado/divorciado/soltero

    to be married to somebody — estar* casado con alguien

    3)
    a) (followed by a noun) ser*

    who was Prime Minister at the time? — ¿quién era Primer Ministro en ese momento?

    it's me/Daniel — soy yo/es Daniel

    if I were you, I'd stay — yo que tú or yo en tu lugar me quedaría

    b) ( play the role of) hacer* de
    4)

    how are you? — ¿cómo estás?

    I'm much betterestoy or me encuentro mucho mejor

    she's pregnant/tired — está embarazada/cansada

    I'm cold/hot/hungry/thirsty/sleepy — tengo frío/calor/hambre/sed/sueño

    b) ( talking about age) tener*

    how old are you? — ¿cuántos años tienes?

    he's a lot older/younger — es mucho mayor/menor

    c) (giving cost, measurement, weight)

    how much is that? - that'll be $15, please — ¿cuánto es? - (son) 15 dólares, por favor

    they are $15 each — cuestan or valen 15 dólares cada una

    how tall/heavy is he? — ¿cuánto mide/pesa?

    5)
    a) (exist, live)

    I think, therefore I am — pienso, luego existo

    to let something/somebody be — dejar tranquilo or en paz algo/a alguien

    don't be too long — no tardes mucho, no (te) demores mucho (esp AmL)

    I'm drying my hair, I won't be long — me estoy secando el pelo, enseguida estoy

    how long will dinner be? — ¿cuánto falta para la cena?

    c) ( take place) ser*
    6) (be situated, present) estar*

    where is the library? — ¿dónde está or queda la biblioteca?

    where are you? — ¿dónde estás?

    what's in that box? — ¿qué hay en esa caja?

    who's in the movie? — ¿quién actúa or trabaja en la película?

    how long are you in Chicago (for)? — (colloq) ¿cuánto (tiempo) te vas a quedar en Chicago ?

    have you been to the exhibition yet? — ¿ya has estado en or has ido a la exposición?


    2.
    v impers
    1)
    a) (talking about physical conditions, circumstances)

    it's sunny/cold/hot — hace sol/frío/calor

    it's so noisy/quiet in here! — qué ruido/silencio hay aquí!

    I have enough problems as it is, without you... — yo ya tengo suficientes problemas sin que tú encima...

    hi, Joe, it's been a long time — qué tal, Joe, tanto tiempo (sin verte)

    it's 500 miles from here to DetroitDetroit queda or está a 500 millas de aquí

    2)
    a) (introducing person, object) ser*

    it was me who told themfui yo quien se lo dije or dijo, fui yo el que se lo dije or dijo

    b) (in conditional use) ser*

    if it hadn't been o had it not been for Juan, we would have been killed — si no hubiera sido por Juan or de no ser por Juan, nos habríamos matado


    3.
    v aux

    what was I saying? — ¿qué estaba diciendo?

    she was leaving when... — se iba cuando...

    how long have you been waiting? — ¿cuánto (tiempo) hace que esperas?, ¿cuánto (tiempo) llevas esperando?

    he is o will be arriving tomorrow — llega mañana

    when are you seeing her? — ¿cuándo la vas a ver or la verás?

    2) (in the passive voice) ser* [The passive voice, however, is less common in Spanish than it is in English]

    it was built in 1903 — fue construido en 1903, se construyó en 1903, lo construyeron en 1903

    she was told that... — le dijeron or se le dijo que...

    it is known that... — se sabe que...

    3) to be to + inf

    if a solution is to be found... — si se quiere encontrar or si se ha de encontrar una solución...

    what are we to do? — ¿qué podemos hacer?

    c) ( expressing obligation) deber* + inf, tener* que + inf, haber* de + inf

    tell her she's to stay heredile que debe quedarse or tiene que quedarse aquí, dile que se quede aquí

    am I to understand that... ? — ¿debo entender que... ?

    what would happen if she were o was to die? — ¿qué pasaría si ella muriera?

    5)

    she's right, isn't she? — tiene razón, ¿no? or ¿verdad? or ¿no es cierto?

    so that's what you think, is it? — de manera que eso es lo que piensas

    are you disappointed? - yes, I am/no, I'm not — ¿estás desilusionado? - sí (, lo estoy)/no (, no lo estoy)

    she was told the news, and so was he/but I wasn't — a ella le dieron la noticia, y también a él/pero a mí no

    I'm surprised, are/aren't you? — estoy sorprendido, ¿y tú?/¿tú no?

    English-spanish dictionary > be

  • 9 con

    prep.
    1 with.
    ¿con quién vas? who are you going with?
    lo ha conseguido con su esfuerzo he has achieved it through his own efforts
    una cartera con varios documentos a briefcase containing several documents
    con el tiempo lo olvidé in time I forgot it
    2 in spite of (a pesar de).
    con todo despite everything
    con lo estudioso que es, le suspendieron for all his hard work, they still failed him
    Está con mucho dolor He is in [with] a lot of pain.
    3 by.
    con hacerlo así by doing it this way
    con salir a las diez es suficiente if we leave at ten, we'll have plenty of time
    * * *
    1 (instrumento, medio) with
    2 (modo, circunstancia) in, with
    ¿vas a salir con este frío? are you going out in this cold?
    me gustas con ese vestido you look nice in that dress, I like that dress on you
    3 (juntamente, en compañía) with
    7 (comparación) compared to
    8 (a pesar de) in spite of, despite
    9 con + inf by + gerund
    10 (aunque) in spite of
    con ser tan fuerte... in spite of being so strong...
    \
    con que / con tal de que / con tal que provided, as long as
    con todo (y eso) nevertheless, even so
    * * *
    prep.
    1) with
    2) to, towards
    * * *
    PREP
    1) [indicando compañía, instrumento, medio] with

    ¿con quién vas a ir? — who are you going with?

    andar con muletasto walk on o with crutches

    con el tiempo — in the course of time, with time

    2) [indicando características, estado]
    3) [indicando combinación] and
    4) [indicando contenido]

    encontraron una maleta con 800.000 dólares — they found a suitcase containing 800,000 dollars o with 800,000 dollars in it

    5) [indicando modo]

    estar con algo, estar con dolor de muelas/la pierna escayolada — to have toothache/one's leg in plaster

    con mucho gusto — certainly, by all means

    6) [como complemento personal de algunos verbos] to

    ¿con quién hablas? — who are you speaking to?

    se ha casado con Jesús — she's married Jesús, she's got married to Jesús

    7) [tras adjetivos] to, towards

    amable con todoskind to o towards everybody

    8) [con decimales]

    once con siete[11,7] eleven point seven ( 11.7)

    9) (=pese a) in spite of

    con tantas dificultades, no se descorazonó — in spite of all o for all the difficulties he didn't lose heart

    con ser su madre, le odia — even though she is his mother she hates him

    con todo (y con eso), la gente se lo pasó bien — in spite of everything, people had a good time

    10) [en exclamaciones]

    ¡vaya con el niño! — * the cheeky monkey! *

    ¡con lo bien que se está aquí! — and it's so nice here too!

    no me dejó ni un trocito, con lo que me gustan esos caramelos — he didn't even let me have a tiny piece, and he knows how much I like those sweets

    11) [indicando una condición]
    a) + infin

    con decirle que no voy, se arreglará todo — when I tell him I'm not going, everything will be fine

    b)

    con que + subjun

    con que me invite, me conformo — as long as o provided that she invites me, I don't mind

    tal 3., 4)
    * * *
    1)
    a) (expresando relaciones de compañía, comunicación, reciprocidad) with
    b) (indicando el objeto de comportamiento, actitud)
    2)

    ¿cómo vamos a ir con esta lluvia? — how can we go in this rain?

    ella se lo ofreció, con lo que or con lo cual me puso a mí en un aprieto — she offered it to him, which put me in an awkward position

    ¿no lo vas a llevar, con lo que le gusta el circo? — aren't you going to take him? you know how much he likes the circus

    con lo tarde que es, ya se debe haber ido — it's really late, he should have gone by now

    con todo lo que tengo que hacer! — on top of everything else I have to do!; todo III 2)

    3)
    a) (indicando instrumento, medio, material) with

    córtalo con la tijera — cut it with the scissors, use the scissors to cut it

    caray con la niña (or el vecino, etc)! — well would you believe it!

    con + inf: con llorar no se arregla nada crying won't solve anything; con llamarlo por teléfono ya cumples if o as long as you call him, that should do; con decirte que... I mean, to give you an example...; me contento con que apruebes — as long as you pass I'll be happy; tal III 2)

    b) ( indicando modo) with
    c) (al describir características, un estado)

    ¿vas a ir con ese vestido? — are you going in that dress?

    4) (AmL) (indicando el agente, destinatario)
    * * *
    = by use of, with, WITH, possessed of, what with, not without, featuring.
    Ex. By use of the code 'p' on the saved document summary screen you can request than one of the saved document lists be printed.
    Ex. Photographs are normally kept in drawers of standard filing cabinets, with folders or pockets, or both.
    Ex. WITH retrieves records in which two (or more) terms appear in the same field.
    Ex. Possessed of a phenomenal memory and a perpetual smile, this paragon always is ready to meet the public without losing balance or a sense of humor.
    Ex. What with Consuelo Feng in tears and Bernice Washington very pale, and startled, all was incomprehensible.
    Ex. It has shown that the technology can work, but not without problems.
    Ex. The exhibition also contains a group of ink drawings featuring self-portraits and portraits inspired by classical sculpture.
    ----
    * acoger con entusiasmo = greet + warmly.
    * andar con cuidado = tread + lightly.
    * asintiendo con entusiasmo = in eager assent.
    * con abundantes dorados = heavily gilt.
    * con afabilidad = good-naturedly.
    * con afán = earnestly.
    * con afecto = fondly, affectionately.
    * con agallas = spunky.
    * con agilidad = nimbly.
    * con agradecimiento = gratefully.
    * con agudeza = perceptively, subtly.
    * con ahínco = diligently, industriously.
    * con aire acondicionado = air conditioned.
    * con alas = winged.
    * con alborozo = mirthfully.
    * con alegría = joyously, gleefully.
    * con algoritmos = algorithmically.
    * con alimentación manual = hand-fed.
    * con altanería = superciliously, haughtily.
    * con altibajos = chequered [checkered, -USA].
    * con amabilidad = graciously.
    * con amargura = bitterly.
    * con amor no correspondido = lovelorn.
    * con anotaciones = scripted.
    * con ansias de conquistar el mundo = world-conquering.
    * con ansias de leer = reading-desirous.
    * con ansias de poder = power-hungry.
    * con ansiedad = eagerly, with bated breath.
    * con antelación = beforehand, ahead of time.
    * con antelación a = in anticipation of, in advance (of), prior to.
    * con anterioridad a = pre, prior to, before the days of.
    * con anterioridad a la contratación = pre-employment [preemployment].
    * con añoranza = longingly, wistfully.
    * con apatía = listlessly.
    * con aplicación = industriously, studiously.
    * con aprensión = apprehensively.
    * con aprobación = approvingly.
    * con ardor = ardently.
    * con armonía = harmoniously.
    * con arrogancia = superciliously, haughtily.
    * con asco = disgustedly.
    * con asiduidad = assiduously.
    * con aspecto de adulto = adult-looking.
    * con astucia = by cunning, astutely, slyly, shrewdly, cannily.
    * con atención = attentively.
    * con audacia = boldly.
    * con autoridad = authoritative, authoritatively.
    * con avances = stepped-up.
    * con avaricia = rapaciously.
    * con baño = en suite, en-suite bathroom, en-suite bath, en-suite facilities.
    * con barba = bearded.
    * con base de arena = sand-based.
    * con base empírica = empirically-based.
    * con base en = based in.
    * con bastante antelación = well in advance, far in advance.
    * con bastante frecuencia = quite frequently, fairly often.
    * con basura por el suelo = littered.
    * con bisagras = hinged.
    * con botones = buttoned, buttoned-up.
    * con botones por detrás = back-buttoning.
    * con brotes = budded.
    * con buena fama = respected.
    * con buena reputación = respected, reputable.
    * con buenas conexiones = well-connected.
    * con buenas intenciones = well meant, in good faith, well-intentioned, well-intended, well-meaning.
    * con buen gusto = tastefully.
    * con buen humor = good-humouredly.
    * con buenos contactos = well-connected.
    * con buenos modales = politely.
    * con bultos = lumpiness.
    * con burbujas = carbonated.
    * con cable = corded.
    * con cafeina = caffeinated.
    * con cajero = cashiered.
    * con calefacción = heated.
    * con calefacción central = centrally heated.
    * con calma = calmly, leisurely, tranquilly.
    * con capucha = hooded.
    * con cara de cansado = bleary-eyed.
    * con cara de sueño = bleary-eyed.
    * con cargo a = to be debited to, to be charged to.
    * con cargo de conciencia = remorseful.
    * con cariño = fondly, affectionately.
    * con carne = meaty [meatier -comp., meatiest -sup.].
    * con cautela = cautiously, warily, with a grain of salt.
    * con certeza = for sure, with assurance, for certain.
    * con chasis fabricado por separado del bastidor = coachbuilt [coach-built].
    * con cierta comodidad = with some ease.
    * con cierta facilidad = with some ease.
    * con cierta formación = educated.
    * con cierta frecuencia = not uncommonly.
    * con cierto detalle = at some length.
    * con cierto gasto = at some expense.
    * con cinismo = cynically.
    * con cintura de avispa = wasp-waisted.
    * con claustros = cloistered.
    * con clavos = hobnailed.
    * con cobro = fee-based.
    * con codicia = rapaciously.
    * con cola = caudate.
    * con cola espesa = bushy-tailed.
    * con cola tupida = bushy-tailed.
    * con cólicos = colicky newborn.
    * con columnas corintias = Corinthian-columned.
    * con comodidad = with ease, easily.
    * con comprensión = sympathetically.
    * con compromisos = strings attached.
    * con condiciones especiales = strings attached.
    * con confianza = confidently, with confidence, trustingly, trustfully.
    * con confianza en uno mismo = self-confident.
    * con conocimiento = authoritatively.
    * con conocimiento básico en el manejo de la información = information literate [information-literate].
    * con conocimiento básico en el uso de la biblioteca = library literate [library-literate].
    * con conocimiento de = appreciative of, conversant with.
    * con conocimiento de causa = knowingly.
    * con conocimiento de informática = computer literate [computer-literate].
    * con conocimiento en el uso de Internet = Internet-savvy.
    * con conocimientos en = versed in.
    * con conocimientos sobre el correo electrónico = e-mail literate.
    * con consecuencias fatales = fatally.
    * con consentimiento = willing.
    * con contenido enriquecido = content-enriched.
    * con control atmosférico = atmospherically-controlled.
    * con copyright = copyright-protected.
    * con corazón de piedra = stony-hearted.
    * con corrientes de aire = draughty [drafty, -USA].
    * con cortesía = courteously.
    * con costras = caked.
    * con creces = amply, far + Verbo.
    * con créditos = credit-carrying.
    * con criterio = discerning.
    * con cualidades humanas = anthropomorphic.
    * con cuanta creatividad = how creatively.
    * con cuernos = horned.
    * con cuidado = gently, carefully.
    * con cúpula = domed.
    * con datos no pertinentes = dirty [dirtier -comp., dirtiest -sup.].
    * con decisión = decisively.
    * con dedos pegajosos = sticky-fingered.
    * con deferencia = dutifully.
    * con deleite = with gusto.
    * con delicadeza = delicately, gently.
    * con demasiada facilidad = all too easily.
    * con demasiada frecuencia = all too often, all too frequently, too often.
    * con demasiadas expectativas = over expectant.
    * con demasiados miramientos = mealy-mouthed.
    * con demasiado trabajo = overworked.
    * con demasidad facilidad = all too easy.
    * con derecho a voto = eligible to vote.
    * con derecho de autor = copyright-protected.
    * con derechos de autor = copyrightable, royalty-paid.
    * con desaliento = despondently, dispiritedly, hopelessly.
    * con desánimo = dejectedly, despondently.
    * con desaprobación = disapproving, disapprovingly.
    * con descaro = impudently.
    * con desconfianza = suspiciously.
    * con descuento = at a discount, discounted, cut-price, cut-rate.
    * con desenfado = lightheartedly.
    * con desesperación = dispiritedly, hopelessly.
    * con desfachatez = impudently.
    * con desgana = listlessly, reluctantly, unwillingly.
    * con destino a = to.
    * con destreza = nimbly, adeptly, with ease.
    * con detalle = at a detailed level, in detail.
    * con determinación = with purpose, single-mindedly, purposefully, steadfastly.
    * con dientes de conejo = bucktoothed.
    * con dientes de sierra = serrated.
    * con dientes salidos = bucktoothed.
    * con diferencia = by far.
    * con diferentes variaciones = in variation.
    * con dificultad = laboriously, with difficulty.
    * con dificultades = in difficulties.
    * con diligencia = sedulously, industriously, studiously.
    * con dinamismo = proactively [pro-actively], vivaciously.
    * con diplomacia = diplomatically.
    * con discapacidades físicas = physically challenged.
    * con disimulo = on the quiet, on the sly.
    * con doble acristalamiento = double-glazed.
    * con doble titulación = dually qualified.
    * con dos caras = double-faced.
    * con dos facetas = double-faced.
    * con dudas = uncertainly.
    * con dudosa reputación = disreputable.
    * con dureza = harshly.
    * con efecto desde + Fecha = with effect from + Fecha.
    * con eficacia = ably.
    * con eficiencia = ably.
    * con efusión = effusively.
    * con ejemplos = by example(s).
    * con él = therewith.
    * con el agua al cuello = in hot water.
    * con el agua hasta el cuello = in deep water.
    * con el alma en vilo = on tenterhooks.
    * con el ánimo de = in the spirit of.
    * con el ceño fruncido = with a frown.
    * con el conocimiento de que = on the understanding that.
    * con el corazón destrozado = broken-hearted.
    * con el corazón en la boca = on tenterhooks.
    * con el corazón en un puño = on tenterhooks.
    * con el corazón partido = broken-hearted.
    * con el corazón roto = broken-hearted.
    * con el correr del tiempo = over the years, in the process of time, with the passage of time.
    * con el culo al aire = out in the cold.
    * con el debido respeto = with due respect.
    * con el decursar del tiempo = with the passage of time, in the process of time.
    * con elegancia = elegantly, gracefully.
    * con el emblema = under the banner.
    * con el fin de = in order to.
    * con ello = in doing so, in the process, thereto.
    * con ellos = with them.
    * con el más sumo cuidado = with utmost care.
    * con el mayor cuidado = with utmost care.
    * con el mayor secreto = a veil of secrecy.
    * con el mismo = therewith.
    * con el mismo + Nombre + como el que... = as + Adverbio + as....
    * con el mismo planteamiento que = on the same lines as.
    * con el nacimiento de = at the dawn of.
    * con el nombre y dirección del remitente = self-addressed.
    * con el número = numbered.
    * con el objetivo de = with the purpose of, with a brief to, with the aim of, with a focus on.
    * con el objeto de = in the attempt to, in the drive to, in a drive to.
    * con el paso de = with the passing of.
    * con el paso de los años = with the passing of (the) years.
    * con el paso del tiempo = over the years, over time, with the passage of time, in due course, over a period of time, in the course of time, over the course of time, in the process of time, as time passed (by), as time passes (by), as time went by.
    * con el pie deformado = clubfooted.
    * con el pretexto de = under the guise of, under the flag of, in the guise of.
    * con el primer intento = at the first shot.
    * con el propósito de = with the purpose of, with the aim of, in the drive to, in a drive to.
    * con el propósito de superarse uno mismo = self-improvement-oriented.
    * con el rabo entre las piernas = with a flea in + Posesivo + ear.
    * con el sudor de + Posesivo + frente = by the sweat of + Posesivo + brow.
    * con el suelo de tierra = dirt-floored.
    * con el tiempo = in time, over the years, with time, with the passage of time, eventually, in due course, over a period of time, in due time, over time, in the process of time, as time passed (by), as time passes (by), as time goes by, as time went by, by and by.
    * con el título = entitled.
    * con el transcurrir del tiempo = with the passage of time, in the process of time, as time passed (by).
    * con el transcurso de = with the passing of.
    * con el transcurso de los años = over the years, with the passing of (the) years.
    * con el transcurso de los siglos = over the course of the centuries.
    * con el transcurso del tiempo = over time, with time, with age, in the course of time, over the course of time, as time passes (by), as time went by.
    * con el uso = in use, with use.
    * con encimera de mármol = marble-top.
    * con energía = powerfully.
    * con enfado = angrily.
    * con enfermedades mentales = mentally challenged.
    * con entusiasmo = eagerly, enthusiastically, rhapsodically, wholeheartedly [whole-heartedly].
    * con entusiasmo en los ojos = bright-eyed.
    * con errores = flawed.
    * con errores gramaticales = grammatically challenged, grammatically incorrect.
    * con escamas = flaky.
    * con ese fin = to that end.
    * con esmero = sedulously, studiously.
    * con eso = thereto, by this.
    * con esperanza = in hopeful expectation.
    * con espíritu deportivo = sportingly.
    * con este fin = to this end, to that effect.
    * con estilo = stylish.
    * con esto = by so doing, in so doing, in this, herewith, by doing so, by this, in doing so.
    * con estructura de acero = steel-framed.
    * con estructura de madera = timber-framed.
    * con estudios = schooled, educated.
    * con exactitud = precisely.
    * con excepción de = with the exception of, except for.
    * con éxito = successful, successfully, winningly.
    * con expectación = expectantly.
    * con experiencia = experienced.
    * con experiencia ampliamente demostrada = proven.
    * con experiencia profesional = professionally-qualified.
    * con exuberancia = lushly.
    * con facilidad = without difficulty, fluently, with ease, easily.
    * con fascinación = rhapsodically.
    * con fecha = dated, dated.
    * con fecha + Fecha = dated + Fecha.
    * con ferocidad = ferociously.
    * con figuras en movimiento = animated.
    * con filtros = filtered.
    * con financiación independiente = self-funded.
    * con financiación propia = self-funded.
    * con fines + Adjetivo = for + Nombre + purposes.
    * con fines lucrativos = profit-making, profit-orientated, profit-oriented, profit-generating.
    * con firma = signed.
    * con firmeza = assertively, resolutely, firmly, unshakably, staunchly.
    * con flexibilidad = flexibly.
    * con fluidez = fluent, fluently.
    * con forma de castillo = castellated.
    * con forma de estrella = star-shaped [star shaped].
    * con forma de pelo = hair-like.
    * con forma de pera = pear-shaped.
    * con forma de pirámide = trihedral, pyramidal-shaped.
    * con forma de tetraedro = trihedral.
    * con forma de U = U-shaped.
    * con forma piramidal = pyramidal-shaped.
    * con franqueza = frankly.
    * con frecuencia = frequently, often [oftener -comp., oftenest -sup.], oftentimes [often times], ofttimes [oft-times].
    * con frondosidad = lushly.
    * con fuertes aspiraciones profesionales = upward-mobile.
    * con fuerza = forcefully, vigourously [vigorously, -USA], powerfully.
    * con funda = jacketed.
    * con fundamentos = informed.
    * con fundamentos sólidos = well-considered.
    * con furia = with a vengeance, furiously.
    * con futuro = up-and-coming.
    * con gafas = bespectacled.
    * con ganas = with gusto.
    * con ganas de pelear = on the warpath.
    * con garantías de calidad = quality assured.
    * con gas = carbonated.
    * con generosidad = generously, unstintingly.
    * con goteras = leaking, leaky [leakier -comp., leakiest -sup].
    * con gracia = wittily, funnily.
    * con gran capacidad = capacious.
    * con gran colorido = brightly coloured.
    * con gran densidad de población = densely populated.
    * con gran dificultad = with great difficulty.
    * con grandilocuencia = grandly.
    * con gran esplendor = grandly.
    * con gran iluminación = brightly illuminated.
    * con gran motivación = highly-motivated.
    * con gran sentimiento = earnestly.
    * con gratitud = gratefully.
    * con gravedad = grimly.
    * con guión = hyphenated.
    * con gusto = happily, satisfyingly, stylish, willingly.
    * con habilidad = adeptly.
    * con hambre de poder = power-hungry.
    * con hastial = gabled.
    * con heridas superficiales = superficially wounded.
    * con honestidad = honestly.
    * con humildad = humbly.
    * con humor = humorously.
    * con ilusión = eagerly.
    * con imágenes en movimiento = animated.
    * con imaginación = imaginatively.
    * con impaciencia = with bated breath.
    * con impasibilidad = impassively.
    * con impunidad = with impunity.
    * con incredulidad = incredulously.
    * con independencia de = in spite of, despite, although, despite the fact that, in spite of the fact that.
    * con indiferencia = indifferently, casually.
    * con indignación = disgustedly, indignantly.
    * con indulgencia = leniently.
    * con información = information-bearing.
    * con iniciativa = proactively [pro-actively], proactive [pro-active], enterprising.
    * con inocencia = innocently.
    * con insistencia = insistently.
    * con insolencia = impudently.
    * con intencionalidad = calculated.
    * con intenciones ocultas = agenda-laden.
    * con intereses ocultos = agenda-laden.
    * con intereses propios = self-interested.
    * con interrupciones = discontinuous, episodic.
    * con intervención directa = obtrusive.
    * con ira = angrily.
    * con júbilo = joyously, gleefully.
    * con juicio de valor = value-loaded.
    * con la anchura de los hombros = shoulder-width.
    * con la ayuda de = under the guidance of.
    * con la cabeza en las nubes = ditzy [ditzier -comp., ditziest -sup.], ditsy [ditsier -comp., ditsiest -sup.].
    * con la conciencia limpia = with a clear conscience.
    * con la conciencia tranquila = with a clear conscience.
    * con la condición de que = on the understanding that, with the condition that, on the condition that.
    * con la convicción de que = in the belief that/of, on the assumption that.
    * con la debida consideración = with due consideration.
    * con la debida cualificación = properly qualified.
    * con la edad = with age.
    * con la espalda contra la pared = up against the wall.
    * con la esperanza de = in hope(s) of, with the hope(s) of.
    * con la esperanza de que = in the hope(s) that, in hope(s) that.
    * con la excusa de = in the name of, under the mantle of, under the flag of, under the guise of, in the guise of.
    * con la expectativa de que = in hopeful expectation that.
    * con la extensión de un libro = book-length.
    * con la falda típica escocesa = kilted.
    * con la formación adecuada = adequately-trained.
    * con la frente en alto = stand + tall.
    * con lagañas en los ojos = bleary [blearier -comp., bleariest -sup.].
    * con la imaginación = in imagination.
    * con la intención de = designing, with an eye toward(s), intending to, aimed at, purposefully, intended to, in the drive to, in a drive to.
    * con la intención de comunicar hechos = fact-communicating.
    * con la llegada de = with the advent of, with the arrival of.
    * con la mejor voluntad del mundo = in good faith.
    * con la mente despejada = clear-headed.
    * con la mirada en = with an eye toward(s).
    * con la mirada en blanco = blankly.
    * con la mirada perdida = stare into + space, gaze into + space.
    * con la mirada puesta en = with an eye on, in + Posesivo + sights.
    * con la misma altura que = the full height of.
    * con la portada hacia fuera = face-out.
    * con la punta de los pies mirando hacia dentro = pigeon-toed.
    * con la sabiduría que da la experiencia = with the benefit of hindsight.
    * con las características similares a las de texto = text-like.
    * con lascivia = lustily.
    * con las dimensiones de una pared = wall-sized.
    * con las dos manos = two handed [two-handed].
    * con las espalda contra la pared = with + Posesivo + back against the wall.
    * con las esquinas dobladas = dog-eared.
    * con las garras fuera = knives-out.
    * con las manos muy largas = light-fingered.
    * con las manos vacías = empty-handed.
    * con las mejores intenciones = best-intentioned.
    * con la soga al cuello = in dire straits.
    * con las orejas gachas = with a flea in + Posesivo + ear, depressed.
    * con las rodillas mirando hacia dentro y los talones hacia fuera = knock-kneed.
    * con (la) suficiente antelación = in good time, early enough, well in advance.
    * con las uñas fuera = knives-out.
    * con lazos muy estrechos = close-knit.
    * con legañas en los ojos = bleary [blearier -comp., bleariest -sup.].
    * con licencia para vender bebidas alcohólicas = licensed, licensed.
    * con limitación temporal = time-oriented.
    * con límites impuestos por uno mismo = self-limiting.
    * con llave = locked, locking.
    * con lo cual = whereupon.
    * con lo pies sobre la tierra = down-to-earth.
    * con los nervios a flor de piel = edgy [edgier -comp., edgiest -sup.], nervy [nervier -comp., nerviest -sup.], on edge, highly-strung.
    * con los nervios de punta = edgy [edgier -comp., edgiest -sup.], nervy [nervier -comp., nerviest -sup.], on edge.
    * con los ojos empañados = misty-eyed.
    * con los ojos hinchados = bleary-eyed.
    * con los ojos llorosos = misty-eyed, bleary [blearier -comp., bleariest -sup.].
    * con los ojos nublados = misty-eyed.
    * con los ojos vendados = blindfold, blindfolded.
    * con los últimos avances = state-of-the-art, leading edge.
    * con lujuria = lustily.
    * con machetes = machete-wielding.
    * con madurez = maturely.
    * con magnanimidad = magnanimously.
    * con mala fama = disreputable.
    * con mala reputación = disreputable.
    * con maldad = ill-naturedly.
    * con malhumor = moodily.
    * con maña = skilfully [skillfully, -USA], skilful [skillful, -USA].
    * con marca = branded.
    * con más antigüedad = longest-serving.
    * con más detalle = in most detail, in more detail.
    * con más frecuencia = most frequently.
    * con más intensidad aun = with a vengeance.
    * con más razón aún = a fortiori.
    * con más vigor aun = with a vengeance.
    * con más virulencia aun = with a vengeance.
    * con más vitalidad = revitalised [revitalized, -USA].
    * con mayor detalle = in greater detail.
    * con mayor profundidad = in most detail, in more detail.
    * con meandros = meandering.
    * con mechones = streaky [streaker -comp., streakiest -sup.].
    * con medios insuficientes = on a shoestring (budget).
    * con medios muy escasos = on a shoestring (budget).
    * con medios muy exiguos = on a shoestring (budget).
    * con mejoras = stepped-up.
    * con melancolía = wistfully.
    * con miedo = fearfully, afraid, frightened.
    * con millones de ventas = megaselling.
    * con miras a (+ Infinitivo) = with a view to (+ Gerundio).
    * con miras al futuro = forward-looking.
    * con moderación = sparingly, in moderation.
    * con motivo de = on the occasion of.
    * con mucha ceremonia = ceremoniously.
    * con mucha cohesión = tightly knit, closely knit, tight-knit.
    * con mucha diferencia = by far.
    * con mucha energía = high energy.
    * con mucha frecuencia = very often.
    * con mucha información = populated.
    * con mucha labia = glibly, smooth-tongued, smooth-talking.
    * con mucha palabrería = glibly.
    * con mucha población = heavily populated.
    * con mucha pompa = ceremoniously.
    * con mucha prisa = without a minute to spare.
    * con muchas actividades = event-filled.
    * con muchas deudas = heavily indebted.
    * con muchas ilustraciones = copiously illustrated.
    * con muchas imágenes = image intensive.
    * con muchas prestaciones = feature-filled, multifacility.
    * con mucha vitalidad = lively [livelier -comp., liveliest -sup.].
    * con mucho = very much, far + Verbo, grossly, overwhelmingly, by far, by a long shot, by a long way, hands down.
    * con mucho ánimo = spiritedly.
    * con mucho bombo = ceremoniously.
    * con mucho contenido = information packed [information-packed].
    * con mucho esfuerzo = painfully.
    * con mucho éxito = with a wide appeal.
    * con mucho protocolo = ceremoniously.
    * con mucho público = well attended [well-attended].
    * con muchos acontecimientos = event-filled.
    * con muchos detalles = elaborately.
    * con muchos eventos = event-filled.
    * con muchos huesos y poca carne = bony [bonier -comp., boniest -sup.].
    * con muchos lectores = with a wide appeal.
    * con muchos miramientos = ceremoniously.
    * con mucho trabajo = painfully.
    * con muy poca antelación = at (a) very short notice.
    * con muy poca anticipación = at (a) very short notice.
    * con muy poca frecuencia = all too seldom, all too seldom.
    * con muy pocas excepciones = with few exceptions, with a few exceptions.
    * con muy pocos medios = on a shoestring (budget).
    * con naturalidad = unselfconsciously.
    * con nervios = rib.
    * con niebla = foggy [foggier -comp., foggiest -sup.].
    * con nosotros = with us.
    * con nostalgia = wistfully.
    * con notas a pie de página = footnoted.
    * con + Número + año(s) de antelación = Número + year(s) ahead.
    * con objetivos específicos = goal-oriented.
    * con objeto de = in order to, in an attempt to, in an effort to, aimed at, with the purpose of, in a bid to, with the aim of.
    * con objeto de hacer = toward(s).
    * con objeto de (+ Infinitivo) = with a view to (+ Gerundio).
    * con objeto de + Verbo = for the purpose of + Nombre.
    * con ocasión de = on the occasion of.
    * con ojos azules = blue-eyed.
    * con ojos brillantes = bright-eyed.
    * con ojos de lince = eagle-eyed, sharp-eyed.
    * con ojos vivarachos = bright-eyed.
    * con olor a ajo = garlicky.
    * con olor a cerrado = musty [mustier -comp., mustiest -sup.], mousy [mousier -comp., mousiest -sup.].
    * con olor a fruta = fruity [fruitier -comp., fruitiest -sup.].
    * con olor a humedad = musty [mustier -comp., mustiest -sup.], mousy [mousier -comp., mousiest -sup.].
    * con olor a orina = urinous.
    * con olor a polvo = dust smelling.
    * con orgullo = proudly.
    * con otra copa de lo mismo se te cura la resaca = a hair of the dog that bit you.
    * con paciencia = patiently.
    * con pagos pendientes = be in arrears.
    * con papel de calco intercalado = carbon interleaved paper.
    * con participación del público mediante llamada telefónica = phone-in.
    * con pasión = with passion, passionately.
    * con patas = legged.
    * con peligro de muerte = life threatening.
    * con pelo cano = gray-haired, grey-haired.
    * con pelos y señales = blow-by-blow.
    * con pequeños matices = nuanced.
    * con pereza = lazily.
    * con perplejidad = quizzically, perplexedly.
    * con perspicacia = perceptively.
    * con pesar = with regret.
    * con pesimismo = pessimistically, gloomily.
    * con picardía = slyly, wickedly.
    * con pie firme = sure-footed.
    * con piernas = legged.
    * con pinzas = with a grain of salt, clamp-on.
    * con planes ocultos = agenda-laden.
    * con pleno derecho = with full rights.
    * con pliegues = pleated.
    * con poca claridad = indistinctly.
    * con poca exactitud = loosely.
    * con poca experiencia = inexperienced.
    * con poca iluminación = dimly illuminated.
    * con poca imaginación = unimaginatively.
    * con poca luz = badly-lit.
    * con poca naturalidad = stiltedly.
    * con poca población = thinly populated.
    * con pocas habilidades = poor-ability.
    * con poca visión de futuro = short-sighted [shortsighted].
    * con poco conocimiento de las nuevas tecnologías = technologically challenged.
    * con poco dinero = on the cheap.
    * con poco entusiasmo = half-heartedly.
    * con pocos recursos = under-resourced.
    * con pocos recursos económicos = low-budget.
    * con poder = powerful.
    * con + Posesivo + ayuda = under + Posesivo + guidance.
    * con posibilidades comerciales = commercially viable.
    * con posterioridad a = subsequent to.
    * con posterioridad a la contratación = post-employment [postemployment].
    * con precipitación = rashly.
    * con precisión = precisely.
    * con preferencia = preferably.
    * con preferencia sobre = in preference to.
    * con prejuicios = prejudicial.
    * con prepotencia = superciliously, haughtily.
    * con pretensiones de superioridad moral = self-righteous.
    * con principios = principled.
    * con prisa = in a rush, in a hurry.
    * con problemas = in hot water.
    * con problemas de aprendizaje = learning disabled.
    * con problemas de lectura = print disabled.
    * con problemas de vista = vision impaired.
    * con problemas visuales = vision impaired.
    * con profusión = in profusion.
    * con prontitud = expeditiously, promptly.
    * con provecho = with profit.
    * con púas = spiny [spinier -comp., spiniest -sup.].
    * con rabo = caudate.
    * con ráfagas de viento = blustery.
    * con rapacidad = rapaciously.
    * con rapidez = promptly.
    * con razón = rightly, quite rightly, understandably, rightfully.
    * con rebeldía = defiantly.
    * con referencia = re.
    * con referencia a = in relation to, in connection with, regarding.
    * con referencias espaciales = spatially referenced.
    * con regocijo = gleefully.
    * con regularidad = regularly.
    * con relación a = as regards, re, in relation to, in connection with, regarding, concerning.
    * con rencor = spitefully.
    * con reproche = reprovingly, reproachfully.
    * con repugnancia = disgustedly.
    * con resentimiento = resentfully, spitefully.
    * con reserva = doubtfully.
    * con reservas = qualified, with reservations.
    * con resignación = resignedly, uncomplainingly.
    * con resolución = resolutely.
    * con respecto a = concerning, in regard to, regarding, regarding, vis à vis, with regard(s) to, with respect to, within, as to, in extent of, in terms of, in the way of, as for, as regards, in relation to, in comparison with, in comparison to, as to the matter of, in reference to, now as to.
    * con respecto a si... o... = as to whether... or....
    * con respeto = respectfully.
    * con responsabilidad = responsibly.
    * con retraso mental = mentally retarded.
    * con rigor = rigourously [rigorously, -USA], harshly.
    * con ruedas = wheeled.
    * con rumbo a = bound for.
    * con sabiduría = sagely.
    * con sabor = flavoured [flavored, -USA].
    * con sabor a ajo = garlicky.
    * con sabor a fruta = fruity [fruitier -comp., fruitiest -sup.].
    * con sabor artificial = artificially flavoured.
    * con sagacidad = shrewdly.
    * con saldo = prepaid [pre-paid].
    * con salida al mercado = due out.
    * con sarcasmo = sardonically, pungently.
    * con satisfacción = contentedly.
    * con sed = thirsty [thirstier -comp., thirstiest -sup.].
    * con sed de poder = power-hungry.
    * con sede en = headquartered (at/in), based in.
    [b]* con sede en Amér
    * * *
    1)
    a) (expresando relaciones de compañía, comunicación, reciprocidad) with
    b) (indicando el objeto de comportamiento, actitud)
    2)

    ¿cómo vamos a ir con esta lluvia? — how can we go in this rain?

    ella se lo ofreció, con lo que or con lo cual me puso a mí en un aprieto — she offered it to him, which put me in an awkward position

    ¿no lo vas a llevar, con lo que le gusta el circo? — aren't you going to take him? you know how much he likes the circus

    con lo tarde que es, ya se debe haber ido — it's really late, he should have gone by now

    con todo lo que tengo que hacer! — on top of everything else I have to do!; todo III 2)

    3)
    a) (indicando instrumento, medio, material) with

    córtalo con la tijera — cut it with the scissors, use the scissors to cut it

    caray con la niña (or el vecino, etc)! — well would you believe it!

    con + inf: con llorar no se arregla nada crying won't solve anything; con llamarlo por teléfono ya cumples if o as long as you call him, that should do; con decirte que... I mean, to give you an example...; me contento con que apruebes — as long as you pass I'll be happy; tal III 2)

    b) ( indicando modo) with
    c) (al describir características, un estado)

    ¿vas a ir con ese vestido? — are you going in that dress?

    4) (AmL) (indicando el agente, destinatario)
    * * *
    = by use of, with, WITH, possessed of, what with, not without, featuring.

    Ex: By use of the code 'p' on the saved document summary screen you can request than one of the saved document lists be printed.

    Ex: Photographs are normally kept in drawers of standard filing cabinets, with folders or pockets, or both.
    Ex: WITH retrieves records in which two (or more) terms appear in the same field.
    Ex: Possessed of a phenomenal memory and a perpetual smile, this paragon always is ready to meet the public without losing balance or a sense of humor.
    Ex: What with Consuelo Feng in tears and Bernice Washington very pale, and startled, all was incomprehensible.
    Ex: It has shown that the technology can work, but not without problems.
    Ex: The exhibition also contains a group of ink drawings featuring self-portraits and portraits inspired by classical sculpture.
    * acoger con entusiasmo = greet + warmly.
    * andar con cuidado = tread + lightly.
    * asintiendo con entusiasmo = in eager assent.
    * con abundantes dorados = heavily gilt.
    * con afabilidad = good-naturedly.
    * con afán = earnestly.
    * con afecto = fondly, affectionately.
    * con agallas = spunky.
    * con agilidad = nimbly.
    * con agradecimiento = gratefully.
    * con agudeza = perceptively, subtly.
    * con ahínco = diligently, industriously.
    * con aire acondicionado = air conditioned.
    * con alas = winged.
    * con alborozo = mirthfully.
    * con alegría = joyously, gleefully.
    * con algoritmos = algorithmically.
    * con alimentación manual = hand-fed.
    * con altanería = superciliously, haughtily.
    * con altibajos = chequered [checkered, -USA].
    * con amabilidad = graciously.
    * con amargura = bitterly.
    * con amor no correspondido = lovelorn.
    * con anotaciones = scripted.
    * con ansias de conquistar el mundo = world-conquering.
    * con ansias de leer = reading-desirous.
    * con ansias de poder = power-hungry.
    * con ansiedad = eagerly, with bated breath.
    * con antelación = beforehand, ahead of time.
    * con antelación a = in anticipation of, in advance (of), prior to.
    * con anterioridad a = pre, prior to, before the days of.
    * con anterioridad a la contratación = pre-employment [preemployment].
    * con añoranza = longingly, wistfully.
    * con apatía = listlessly.
    * con aplicación = industriously, studiously.
    * con aprensión = apprehensively.
    * con aprobación = approvingly.
    * con ardor = ardently.
    * con armonía = harmoniously.
    * con arrogancia = superciliously, haughtily.
    * con asco = disgustedly.
    * con asiduidad = assiduously.
    * con aspecto de adulto = adult-looking.
    * con astucia = by cunning, astutely, slyly, shrewdly, cannily.
    * con atención = attentively.
    * con audacia = boldly.
    * con autoridad = authoritative, authoritatively.
    * con avances = stepped-up.
    * con avaricia = rapaciously.
    * con baño = en suite, en-suite bathroom, en-suite bath, en-suite facilities.
    * con barba = bearded.
    * con base de arena = sand-based.
    * con base empírica = empirically-based.
    * con base en = based in.
    * con bastante antelación = well in advance, far in advance.
    * con bastante frecuencia = quite frequently, fairly often.
    * con basura por el suelo = littered.
    * con bisagras = hinged.
    * con botones = buttoned, buttoned-up.
    * con botones por detrás = back-buttoning.
    * con brotes = budded.
    * con buena fama = respected.
    * con buena reputación = respected, reputable.
    * con buenas conexiones = well-connected.
    * con buenas intenciones = well meant, in good faith, well-intentioned, well-intended, well-meaning.
    * con buen gusto = tastefully.
    * con buen humor = good-humouredly.
    * con buenos contactos = well-connected.
    * con buenos modales = politely.
    * con bultos = lumpiness.
    * con burbujas = carbonated.
    * con cable = corded.
    * con cafeina = caffeinated.
    * con cajero = cashiered.
    * con calefacción = heated.
    * con calefacción central = centrally heated.
    * con calma = calmly, leisurely, tranquilly.
    * con capucha = hooded.
    * con cara de cansado = bleary-eyed.
    * con cara de sueño = bleary-eyed.
    * con cargo a = to be debited to, to be charged to.
    * con cargo de conciencia = remorseful.
    * con cariño = fondly, affectionately.
    * con carne = meaty [meatier -comp., meatiest -sup.].
    * con cautela = cautiously, warily, with a grain of salt.
    * con certeza = for sure, with assurance, for certain.
    * con chasis fabricado por separado del bastidor = coachbuilt [coach-built].
    * con cierta comodidad = with some ease.
    * con cierta facilidad = with some ease.
    * con cierta formación = educated.
    * con cierta frecuencia = not uncommonly.
    * con cierto detalle = at some length.
    * con cierto gasto = at some expense.
    * con cinismo = cynically.
    * con cintura de avispa = wasp-waisted.
    * con claustros = cloistered.
    * con clavos = hobnailed.
    * con cobro = fee-based.
    * con codicia = rapaciously.
    * con cola = caudate.
    * con cola espesa = bushy-tailed.
    * con cola tupida = bushy-tailed.
    * con cólicos = colicky newborn.
    * con columnas corintias = Corinthian-columned.
    * con comodidad = with ease, easily.
    * con comprensión = sympathetically.
    * con compromisos = strings attached.
    * con condiciones especiales = strings attached.
    * con confianza = confidently, with confidence, trustingly, trustfully.
    * con confianza en uno mismo = self-confident.
    * con conocimiento = authoritatively.
    * con conocimiento básico en el manejo de la información = information literate [information-literate].
    * con conocimiento básico en el uso de la biblioteca = library literate [library-literate].
    * con conocimiento de = appreciative of, conversant with.
    * con conocimiento de causa = knowingly.
    * con conocimiento de informática = computer literate [computer-literate].
    * con conocimiento en el uso de Internet = Internet-savvy.
    * con conocimientos en = versed in.
    * con conocimientos sobre el correo electrónico = e-mail literate.
    * con consecuencias fatales = fatally.
    * con consentimiento = willing.
    * con contenido enriquecido = content-enriched.
    * con control atmosférico = atmospherically-controlled.
    * con copyright = copyright-protected.
    * con corazón de piedra = stony-hearted.
    * con corrientes de aire = draughty [drafty, -USA].
    * con cortesía = courteously.
    * con costras = caked.
    * con creces = amply, far + Verbo.
    * con créditos = credit-carrying.
    * con criterio = discerning.
    * con cualidades humanas = anthropomorphic.
    * con cuanta creatividad = how creatively.
    * con cuernos = horned.
    * con cuidado = gently, carefully.
    * con cúpula = domed.
    * con datos no pertinentes = dirty [dirtier -comp., dirtiest -sup.].
    * con decisión = decisively.
    * con dedos pegajosos = sticky-fingered.
    * con deferencia = dutifully.
    * con deleite = with gusto.
    * con delicadeza = delicately, gently.
    * con demasiada facilidad = all too easily.
    * con demasiada frecuencia = all too often, all too frequently, too often.
    * con demasiadas expectativas = over expectant.
    * con demasiados miramientos = mealy-mouthed.
    * con demasiado trabajo = overworked.
    * con demasidad facilidad = all too easy.
    * con derecho a voto = eligible to vote.
    * con derecho de autor = copyright-protected.
    * con derechos de autor = copyrightable, royalty-paid.
    * con desaliento = despondently, dispiritedly, hopelessly.
    * con desánimo = dejectedly, despondently.
    * con desaprobación = disapproving, disapprovingly.
    * con descaro = impudently.
    * con desconfianza = suspiciously.
    * con descuento = at a discount, discounted, cut-price, cut-rate.
    * con desenfado = lightheartedly.
    * con desesperación = dispiritedly, hopelessly.
    * con desfachatez = impudently.
    * con desgana = listlessly, reluctantly, unwillingly.
    * con destino a = to.
    * con destreza = nimbly, adeptly, with ease.
    * con detalle = at a detailed level, in detail.
    * con determinación = with purpose, single-mindedly, purposefully, steadfastly.
    * con dientes de conejo = bucktoothed.
    * con dientes de sierra = serrated.
    * con dientes salidos = bucktoothed.
    * con diferencia = by far.
    * con diferentes variaciones = in variation.
    * con dificultad = laboriously, with difficulty.
    * con dificultades = in difficulties.
    * con diligencia = sedulously, industriously, studiously.
    * con dinamismo = proactively [pro-actively], vivaciously.
    * con diplomacia = diplomatically.
    * con discapacidades físicas = physically challenged.
    * con disimulo = on the quiet, on the sly.
    * con doble acristalamiento = double-glazed.
    * con doble titulación = dually qualified.
    * con dos caras = double-faced.
    * con dos facetas = double-faced.
    * con dudas = uncertainly.
    * con dudosa reputación = disreputable.
    * con dureza = harshly.
    * con efecto desde + Fecha = with effect from + Fecha.
    * con eficacia = ably.
    * con eficiencia = ably.
    * con efusión = effusively.
    * con ejemplos = by example(s).
    * con él = therewith.
    * con el agua al cuello = in hot water.
    * con el agua hasta el cuello = in deep water.
    * con el alma en vilo = on tenterhooks.
    * con el ánimo de = in the spirit of.
    * con el ceño fruncido = with a frown.
    * con el conocimiento de que = on the understanding that.
    * con el corazón destrozado = broken-hearted.
    * con el corazón en la boca = on tenterhooks.
    * con el corazón en un puño = on tenterhooks.
    * con el corazón partido = broken-hearted.
    * con el corazón roto = broken-hearted.
    * con el correr del tiempo = over the years, in the process of time, with the passage of time.
    * con el culo al aire = out in the cold.
    * con el debido respeto = with due respect.
    * con el decursar del tiempo = with the passage of time, in the process of time.
    * con elegancia = elegantly, gracefully.
    * con el emblema = under the banner.
    * con el fin de = in order to.
    * con ello = in doing so, in the process, thereto.
    * con ellos = with them.
    * con el más sumo cuidado = with utmost care.
    * con el mayor cuidado = with utmost care.
    * con el mayor secreto = a veil of secrecy.
    * con el mismo = therewith.
    * con el mismo + Nombre + como el que... = as + Adverbio + as....
    * con el mismo planteamiento que = on the same lines as.
    * con el nacimiento de = at the dawn of.
    * con el nombre y dirección del remitente = self-addressed.
    * con el número = numbered.
    * con el objetivo de = with the purpose of, with a brief to, with the aim of, with a focus on.
    * con el objeto de = in the attempt to, in the drive to, in a drive to.
    * con el paso de = with the passing of.
    * con el paso de los años = with the passing of (the) years.
    * con el paso del tiempo = over the years, over time, with the passage of time, in due course, over a period of time, in the course of time, over the course of time, in the process of time, as time passed (by), as time passes (by), as time went by.
    * con el pie deformado = clubfooted.
    * con el pretexto de = under the guise of, under the flag of, in the guise of.
    * con el primer intento = at the first shot.
    * con el propósito de = with the purpose of, with the aim of, in the drive to, in a drive to.
    * con el propósito de superarse uno mismo = self-improvement-oriented.
    * con el rabo entre las piernas = with a flea in + Posesivo + ear.
    * con el sudor de + Posesivo + frente = by the sweat of + Posesivo + brow.
    * con el suelo de tierra = dirt-floored.
    * con el tiempo = in time, over the years, with time, with the passage of time, eventually, in due course, over a period of time, in due time, over time, in the process of time, as time passed (by), as time passes (by), as time goes by, as time went by, by and by.
    * con el título = entitled.
    * con el transcurrir del tiempo = with the passage of time, in the process of time, as time passed (by).
    * con el transcurso de = with the passing of.
    * con el transcurso de los años = over the years, with the passing of (the) years.
    * con el transcurso de los siglos = over the course of the centuries.
    * con el transcurso del tiempo = over time, with time, with age, in the course of time, over the course of time, as time passes (by), as time went by.
    * con el uso = in use, with use.
    * con encimera de mármol = marble-top.
    * con energía = powerfully.
    * con enfado = angrily.
    * con enfermedades mentales = mentally challenged.
    * con entusiasmo = eagerly, enthusiastically, rhapsodically, wholeheartedly [whole-heartedly].
    * con entusiasmo en los ojos = bright-eyed.
    * con errores = flawed.
    * con errores gramaticales = grammatically challenged, grammatically incorrect.
    * con escamas = flaky.
    * con ese fin = to that end.
    * con esmero = sedulously, studiously.
    * con eso = thereto, by this.
    * con esperanza = in hopeful expectation.
    * con espíritu deportivo = sportingly.
    * con este fin = to this end, to that effect.
    * con estilo = stylish.
    * con esto = by so doing, in so doing, in this, herewith, by doing so, by this, in doing so.
    * con estructura de acero = steel-framed.
    * con estructura de madera = timber-framed.
    * con estudios = schooled, educated.
    * con exactitud = precisely.
    * con excepción de = with the exception of, except for.
    * con éxito = successful, successfully, winningly.
    * con expectación = expectantly.
    * con experiencia = experienced.
    * con experiencia ampliamente demostrada = proven.
    * con experiencia profesional = professionally-qualified.
    * con exuberancia = lushly.
    * con facilidad = without difficulty, fluently, with ease, easily.
    * con fascinación = rhapsodically.
    * con fecha = dated, dated.
    * con fecha + Fecha = dated + Fecha.
    * con ferocidad = ferociously.
    * con figuras en movimiento = animated.
    * con filtros = filtered.
    * con financiación independiente = self-funded.
    * con financiación propia = self-funded.
    * con fines + Adjetivo = for + Nombre + purposes.
    * con fines lucrativos = profit-making, profit-orientated, profit-oriented, profit-generating.
    * con firma = signed.
    * con firmeza = assertively, resolutely, firmly, unshakably, staunchly.
    * con flexibilidad = flexibly.
    * con fluidez = fluent, fluently.
    * con forma de castillo = castellated.
    * con forma de estrella = star-shaped [star shaped].
    * con forma de pelo = hair-like.
    * con forma de pera = pear-shaped.
    * con forma de pirámide = trihedral, pyramidal-shaped.
    * con forma de tetraedro = trihedral.
    * con forma de U = U-shaped.
    * con forma piramidal = pyramidal-shaped.
    * con franqueza = frankly.
    * con frecuencia = frequently, often [oftener -comp., oftenest -sup.], oftentimes [often times], ofttimes [oft-times].
    * con frondosidad = lushly.
    * con fuertes aspiraciones profesionales = upward-mobile.
    * con fuerza = forcefully, vigourously [vigorously, -USA], powerfully.
    * con funda = jacketed.
    * con fundamentos = informed.
    * con fundamentos sólidos = well-considered.
    * con furia = with a vengeance, furiously.
    * con futuro = up-and-coming.
    * con gafas = bespectacled.
    * con ganas = with gusto.
    * con ganas de pelear = on the warpath.
    * con garantías de calidad = quality assured.
    * con gas = carbonated.
    * con generosidad = generously, unstintingly.
    * con goteras = leaking, leaky [leakier -comp., leakiest -sup].
    * con gracia = wittily, funnily.
    * con gran capacidad = capacious.
    * con gran colorido = brightly coloured.
    * con gran densidad de población = densely populated.
    * con gran dificultad = with great difficulty.
    * con grandilocuencia = grandly.
    * con gran esplendor = grandly.
    * con gran iluminación = brightly illuminated.
    * con gran motivación = highly-motivated.
    * con gran sentimiento = earnestly.
    * con gratitud = gratefully.
    * con gravedad = grimly.
    * con guión = hyphenated.
    * con gusto = happily, satisfyingly, stylish, willingly.
    * con habilidad = adeptly.
    * con hambre de poder = power-hungry.
    * con hastial = gabled.
    * con heridas superficiales = superficially wounded.
    * con honestidad = honestly.
    * con humildad = humbly.
    * con humor = humorously.
    * con ilusión = eagerly.
    * con imágenes en movimiento = animated.
    * con imaginación = imaginatively.
    * con impaciencia = with bated breath.
    * con impasibilidad = impassively.
    * con impunidad = with impunity.
    * con incredulidad = incredulously.
    * con independencia de = in spite of, despite, although, despite the fact that, in spite of the fact that.
    * con indiferencia = indifferently, casually.
    * con indignación = disgustedly, indignantly.
    * con indulgencia = leniently.
    * con información = information-bearing.
    * con iniciativa = proactively [pro-actively], proactive [pro-active], enterprising.
    * con inocencia = innocently.
    * con insistencia = insistently.
    * con insolencia = impudently.
    * con intencionalidad = calculated.
    * con intenciones ocultas = agenda-laden.
    * con intereses ocultos = agenda-laden.
    * con intereses propios = self-interested.
    * con interrupciones = discontinuous, episodic.
    * con intervención directa = obtrusive.
    * con ira = angrily.
    * con júbilo = joyously, gleefully.
    * con juicio de valor = value-loaded.
    * con la anchura de los hombros = shoulder-width.
    * con la ayuda de = under the guidance of.
    * con la cabeza en las nubes = ditzy [ditzier -comp., ditziest -sup.], ditsy [ditsier -comp., ditsiest -sup.].
    * con la conciencia limpia = with a clear conscience.
    * con la conciencia tranquila = with a clear conscience.
    * con la condición de que = on the understanding that, with the condition that, on the condition that.
    * con la convicción de que = in the belief that/of, on the assumption that.
    * con la debida consideración = with due consideration.
    * con la debida cualificación = properly qualified.
    * con la edad = with age.
    * con la espalda contra la pared = up against the wall.
    * con la esperanza de = in hope(s) of, with the hope(s) of.
    * con la esperanza de que = in the hope(s) that, in hope(s) that.
    * con la excusa de = in the name of, under the mantle of, under the flag of, under the guise of, in the guise of.
    * con la expectativa de que = in hopeful expectation that.
    * con la extensión de un libro = book-length.
    * con la falda típica escocesa = kilted.
    * con la formación adecuada = adequately-trained.
    * con la frente en alto = stand + tall.
    * con lagañas en los ojos = bleary [blearier -comp., bleariest -sup.].
    * con la imaginación = in imagination.
    * con la intención de = designing, with an eye toward(s), intending to, aimed at, purposefully, intended to, in the drive to, in a drive to.
    * con la intención de comunicar hechos = fact-communicating.
    * con la llegada de = with the advent of, with the arrival of.
    * con la mejor voluntad del mundo = in good faith.
    * con la mente despejada = clear-headed.
    * con la mirada en = with an eye toward(s).
    * con la mirada en blanco = blankly.
    * con la mirada perdida = stare into + space, gaze into + space.
    * con la mirada puesta en = with an eye on, in + Posesivo + sights.
    * con la misma altura que = the full height of.
    * con la portada hacia fuera = face-out.
    * con la punta de los pies mirando hacia dentro = pigeon-toed.
    * con la sabiduría que da la experiencia = with the benefit of hindsight.
    * con las características similares a las de texto = text-like.
    * con lascivia = lustily.
    * con las dimensiones de una pared = wall-sized.
    * con las dos manos = two handed [two-handed].
    * con las espalda contra la pared = with + Posesivo + back against the wall.
    * con las esquinas dobladas = dog-eared.
    * con las garras fuera = knives-out.
    * con las manos muy largas = light-fingered.
    * con las manos vacías = empty-handed.
    * con las mejores intenciones = best-intentioned.
    * con la soga al cuello = in dire straits.
    * con las orejas gachas = with a flea in + Posesivo + ear, depressed.
    * con las rodillas mirando hacia dentro y los talones hacia fuera = knock-kneed.
    * con (la) suficiente antelación = in good time, early enough, well in advance.
    * con las uñas fuera = knives-out.
    * con lazos muy estrechos = close-knit.
    * con legañas en los ojos = bleary [blearier -comp., bleariest -sup.].
    * con licencia para vender bebidas alcohólicas = licensed, licensed.
    * con limitación temporal = time-oriented.
    * con límites impuestos por uno mismo = self-limiting.
    * con llave = locked, locking.
    * con lo cual = whereupon.
    * con lo pies sobre la tierra = down-to-earth.
    * con los nervios a flor de piel = edgy [edgier -comp., edgiest -sup.], nervy [nervier -comp., nerviest -sup.], on edge, highly-strung.
    * con los nervios de punta = edgy [edgier -comp., edgiest -sup.], nervy [nervier -comp., nerviest -sup.], on edge.
    * con los ojos empañados = misty-eyed.
    * con los ojos hinchados = bleary-eyed.
    * con los ojos llorosos = misty-eyed, bleary [blearier -comp., bleariest -sup.].
    * con los ojos nublados = misty-eyed.
    * con los ojos vendados = blindfold, blindfolded.
    * con los últimos avances = state-of-the-art, leading edge.
    * con lujuria = lustily.
    * con machetes = machete-wielding.
    * con madurez = maturely.
    * con magnanimidad = magnanimously.
    * con mala fama = disreputable.
    * con mala reputación = disreputable.
    * con maldad = ill-naturedly.
    * con malhumor = moodily.
    * con maña = skilfully [skillfully, -USA], skilful [skillful, -USA].
    * con marca = branded.
    * con más antigüedad = longest-serving.
    * con más detalle = in most detail, in more detail.
    * con más frecuencia = most frequently.
    * con más intensidad aun = with a vengeance.
    * con más razón aún = a fortiori.
    * con más vigor aun = with a vengeance.
    * con más virulencia aun = with a vengeance.
    * con más vitalidad = revitalised [revitalized, -USA].
    * con mayor detalle = in greater detail.
    * con mayor profundidad = in most detail, in more detail.
    * con meandros = meandering.
    * con mechones = streaky [streaker -comp., streakiest -sup.].
    * con medios insuficientes = on a shoestring (budget).
    * con medios muy escasos = on a shoestring (budget).
    * con medios muy exiguos = on a shoestring (budget).
    * con mejoras = stepped-up.
    * con melancolía = wistfully.
    * con miedo = fearfully, afraid, frightened.
    * con millones de ventas = megaselling.
    * con miras a (+ Infinitivo) = with a view to (+ Gerundio).
    * con miras al futuro = forward-looking.
    * con moderación = sparingly, in moderation.
    * con motivo de = on the occasion of.
    * con mucha ceremonia = ceremoniously.
    * con mucha cohesión = tightly knit, closely knit, tight-knit.
    * con mucha diferencia = by far.
    * con mucha energía = high energy.
    * con mucha frecuencia = very often.
    * con mucha información = populated.
    * con mucha labia = glibly, smooth-tongued, smooth-talking.
    * con mucha palabrería = glibly.
    * con mucha población = heavily populated.
    * con mucha pompa = ceremoniously.
    * con mucha prisa = without a minute to spare.
    * con muchas actividades = event-filled.
    * con muchas deudas = heavily indebted.
    * con muchas ilustraciones = copiously illustrated.
    * con muchas imágenes = image intensive.
    * con muchas prestaciones = feature-filled, multifacility.
    * con mucha vitalidad = lively [livelier -comp., liveliest -sup.].
    * con mucho = very much, far + Verbo, grossly, overwhelmingly, by far, by a long shot, by a long way, hands down.
    * con mucho ánimo = spiritedly.
    * con mucho bombo = ceremoniously.
    * con mucho contenido = information packed [information-packed].
    * con mucho esfuerzo = painfully.
    * con mucho éxito = with a wide appeal.
    * con mucho protocolo = ceremoniously.
    * con mucho público = well attended [well-attended].
    * con muchos acontecimientos = event-filled.
    * con muchos detalles = elaborately.
    * con muchos eventos = event-filled.
    * con muchos huesos y poca carne = bony [bonier -comp., boniest -sup.].
    * con muchos lectores = with a wide appeal.
    * con muchos miramientos = ceremoniously.
    * con mucho trabajo = painfully.
    * con muy poca antelación = at (a) very short notice.
    * con muy poca anticipación = at (a) very short notice.
    * con muy poca frecuencia = all too seldom, all too seldom.
    * con muy pocas excepciones = with few exceptions, with a few exceptions.
    * con muy pocos medios = on a shoestring (budget).
    * con naturalidad = unselfconsciously.
    * con nervios = rib.
    * con niebla = foggy [foggier -comp., foggiest -sup.].
    * con nosotros = with us.
    * con nostalgia = wistfully.
    * con notas a pie de página = footnoted.
    * con + Número + año(s) de antelación = Número + year(s) ahead.
    * con objetivos específicos = goal-oriented.
    * con objeto de = in order to, in an attempt to, in an effort to, aimed at, with the purpose of, in a bid to, with the aim of.
    * con objeto de hacer = toward(s).
    * con objeto de (+ Infinitivo) = with a view to (+ Gerundio).
    * con objeto de + Verbo = for the purpose of + Nombre.
    * con ocasión de = on the occasion of.
    * con ojos azules = blue-eyed.
    * con ojos brillantes = bright-eyed.
    * con ojos de lince = eagle-eyed, sharp-eyed.
    * con ojos vivarachos = bright-eyed.
    * con olor a ajo = garlicky.
    * con olor a cerrado = musty [mustier -comp., mustiest -sup.], mousy [mousier -comp., mousiest -sup.].
    * con olor a fruta = fruity [fruitier -comp., fruitiest -sup.].
    * con olor a humedad = musty [mustier -comp., mustiest -sup.], mousy [mousier -comp., mousiest -sup.].
    * con olor a orina = urinous.
    * con olor a polvo = dust smelling.
    * con orgullo = proudly.
    * con otra copa de lo mismo se te cura la resaca = a hair of the dog that bit you.
    * con paciencia = patiently.
    * con pagos pendientes = be in arrears.
    * con papel de calco intercalado = carbon interleaved paper.
    * con participación del público mediante llamada telefónica = phone-in.
    * con pasión = with passion, passionately.
    * con patas = legged.
    * con peligro de muerte = life threatening.
    * con pelo cano = gray-haired, grey-haired.
    * con pelos y señales = blow-by-blow.
    * con pequeños matices = nuanced.
    * con pereza = lazily.
    * con perplejidad = quizzically, perplexedly.
    * con perspicacia = perceptively.
    * con pesar = with regret.
    * con pesimismo = pessimistically, gloomily.
    * con picardía = slyly, wickedly.
    * con pie firme = sure-footed.
    * con piernas = legged.
    * con pinzas = with a grain of salt, clamp-on.
    * con planes ocultos = agenda-laden.
    * con pleno derecho = with full rights.
    * con pliegues = pleated.
    * con poca claridad = indistinctly.
    * con poca exactitud = loosely.
    * con poca experiencia = inexperienced.
    * con poca iluminación = dimly illuminated.
    * con poca imaginación = unimaginatively.
    * con poca luz = badly-lit.
    * con poca naturalidad = stiltedly.
    * con poca población = thinly populated.
    * con pocas habilidades = poor-ability.
    * con poca visión de futuro = short-sighted [shortsighted].
    * con poco conocimiento de las nuevas tecnologías = technologically challenged.
    * con poco dinero = on the cheap.
    * con poco entusiasmo = half-heartedly.
    * con pocos recursos = under-resourced.
    * con pocos recursos económicos = low-budget.
    * con poder = powerful.
    * con + Posesivo + ayuda = under + Posesivo + guidance.
    * con posibilidades comerciales = commercially viable.
    * con posterioridad a = subsequent to.
    * con posterioridad a la contratación = post-employment [postemployment].
    * con precipitación = rashly.
    * con precisión = precisely.
    * con preferencia = preferably.
    * con preferencia sobre = in preference to.
    * con prejuicios = prejudicial.
    * con prepotencia = superciliously, haughtily.
    * con pretensiones de superioridad moral = self-righteous.
    * con principios = principled.
    * con prisa = in a rush, in a hurry.
    * con problemas = in hot water.
    * con problemas de aprendizaje = learning disabled.
    * con problemas de lectura = print disabled.
    * con problemas de vista = vision impaired.
    * con problemas visuales = vision impaired.
    * con profusión = in profusion.
    * con prontitud = expeditiously, promptly.
    * con provecho = with profit.
    * con púas = spiny [spinier -comp., spiniest -sup.].
    * con rabo = caudate.
    * con ráfagas de viento = blustery.
    * con rapacidad = rapaciously.
    * con rapidez = promptly.
    * con razón = rightly, quite rightly, understandably, rightfully.
    * con rebeldía = defiantly.
    * con referencia = re.
    * con referencia a = in relation to, in connection with, regarding.
    * con referencias espaciales = spatially referenced.
    * con regocijo = gleefully.
    * con regularidad = regularly.
    * con relación a = as regards, re, in relation to, in connection with, regarding, concerning.
    * con rencor = spitefully.
    * con reproche = reprovingly, reproachfully.
    * con repugnancia = disgustedly.
    * con resentimiento = resentfully, spitefully.
    * con reserva = doubtfully.
    * con reservas = qualified, with reservations.
    * con resignación = resignedly, uncomplainingly.
    * con resolución = resolutely.
    * con respecto a = concerning, in regard to, regarding, regarding, vis à vis, with regard(s) to, with respect to, within, as to, in extent of, in terms of, in the way of, as for, as regards, in relation to, in comparison with, in comparison to, as to the matter of, in reference to, now as to.
    * con respecto a si... o... = as to whether... or....
    * con respeto = respectfully.
    * con responsabilidad = responsibly.
    * con retraso mental = mentally retarded.
    * con rigor = rigourously [rigorously, -USA], harshly.
    * con ruedas = wheeled.
    * con rumbo a = bound for.
    * con sabiduría = sagely.
    * con sabor = flavoured [flavored, -USA].
    * con sabor a ajo = garlicky.
    * con sabor a fruta = fruity [fruitier -comp., fruitiest -sup.].
    * con sabor artificial = artificially flavoured.
    * con sagacidad = shrewdly.
    * con saldo = prepaid [pre-paid].
    * con salida al mercado = due out.
    * con sarcasmo = sardonically, pungently.
    * con satisfacción = contentedly.
    * con sed = thirsty [thirstier -comp., thirstiest -sup.].
    * con sed de poder = power-hungry.
    * con sede en = headquartered (at/in), based in.
    * con sede en Amér

    * * *
    A
    1 (expresando relaciones de compañía, comunicación, reciprocidad) with
    vive con el or su novio she lives with her boyfriend
    ¿quieres que hable con él? do you want me to talk to him?
    está casada con un primo mío she's married to a cousin of mine
    2
    (indicando el objeto de un comportamiento, una actitud): te portaste muy mal con ellos you behaved very badly toward(s) them
    he tenido mucha paciencia contigo I have been very patient with you
    3 ( fam)
    (yo y): eso es lo que estábamos diciendo con Lucía that's what Lucía and I were saying
    se sirve con arroz serve with rice
    para mí con leche y sin azúcar, por favor milk and no sugar for me, please
    pan con mantequilla bread and butter
    5 ( Mat):
    2,5 read as: dos con cinco 2.5 (léase: two point five)
    B
    1
    (indicando una relación de simultaneidad): una cápsula con cada comida one capsule with each meal
    se levanta con el alba he gets up at the crack of dawn
    2
    (indicando una relación de causa): ¿cómo vamos a ir con esta lluvia? how can we go in this rain o while it's raining like this?
    me desperté con el ruido the noise woke me
    con todo lo que pasó me olvidé de llamarte what with everything that happened I forgot to ring you
    ella se lo ofreció, con lo que or con lo cual me puso a mí en un aprieto she offered to do it for me, which put me in an awkward position
    3
    (a pesar de): ¿no lo vas a llevar, con lo que le gusta el circo? aren't you going to take him? you know how much he likes the circus
    ¿cómo te olvidaste? ¡con las veces que te lo dije! how could you forget? the (number of) times I told you!
    con ser tan tarde or lo tarde que es, no estoy cansada it's very late and yet I'm not at all tired, I'm not at all tired, even though it's so late
    con todo (y con eso) me parece que es bueno even so o in spite of all that o all the same o nonetheless I think he's good
    C (indicando el instrumento, medio, material) with
    córtalo con la tijera cut it with the scissors, use the scissors to cut it
    agárralo con las dos manos hold it with both hands
    lo estás malcriando con tanto mimo you're spoiling him with all this pampering o by pampering him so much
    con estos retazos se puede hacer una colcha you can make a quilt out of these bits of material
    ¡caray con la niña! y parecía tan modosita well fancy that! o well would you believe it! and she seemed so demure
    con + INF:
    con llorar no se arregla nada crying won't solve anything
    no hay necesidad de escribir, con llamarlo ya cumples there's no need to write; as long as o if you call him, that should do
    ¡con decirte que un café cuesta el triple que aquí! I mean, to give you an example, a cup of coffee costs three times what it costs here
    con que + SUBJ:
    me contento con que apruebes as long as you pass I'll be happy
    con tal de/con tal (de) que provided (that), as long as, so long as ( colloq)
    no importa cómo lo hagas con tal (de) que lo hagas it doesn't matter how you do it, just as long as you do it
    con tal (de) que me lo devuelvas antes de marzo as long as o provided I get it back by March
    es capaz de cualquier cosa con tal de llamar la atención he'll do anything to attract attention
    D
    andaba con dificultad/cuidado she was walking with difficulty/with care o carefully
    ¡con mucho gusto! with pleasure!
    2
    (al describir características, un estado): amaneció con fiebre he had a temperature when he woke up, he woke up with a temperature
    ya estaba con dolores de parto she was already having labor pains
    andaba con ganas de bronca he was looking o spoiling for a fight
    con las manos en los bolsillos with his hands in his pockets
    ¿vas a ir con ese vestido? are you going in that dress?
    me gusta más con el pelo suelto I like her better with her hair down
    una niña con ojos azules a girl with blue eyes, a blue-eyed girl
    una mujer con aspecto de extranjera a foreign-looking woman
    un monstruo con un solo ojo a one-eyed monster
    una casa con piscina a house with a swimming pool
    E
    ( AmL) (indicando el agente, destinatario): me peino con Gerardo Gerardo does my hair
    me lo mandé hacer con un sastre I had it made by a tailor
    se estuvo quejando conmigo she was complaining to me
    * * *

     

    con preposición


    ¡con mucho gusto! with pleasure!;
    córtalo con la tijera cut it with the scissor;
    amaneció con fiebre he woke up with a temperature;
    hablar con algn to talk to sb;
    está casada con mi primo she's married to my cousin;
    portarse mal con algn to behave badly toward(s) sb;
    tener paciencia con algn to be patient with sb;
    pan con mantequilla bread and butter;
    ¿vas a ir con ese vestido? are you going in that dress?

    ¿cómo vamos a ir con esta lluvia? how can we go in this rain?;

    ella se lo ofreció, con lo que or lo cual me puso a mí en un aprieto she offered it to him, which put me in an awkward position;
    con lo tarde que es, ya se debe haber ido it's really late, he should have gone by now
    c) con + inf:


    con llamarlo por teléfono ya cumples as long as you call him, that should do;
    me contento con que apruebes as long as you pass I'll be happy;
    See Also→ tal adverbio 2
    d) (AmL) (indicando el agente, destinatario):


    se estuvo quejando conmigo she was complaining to me
    con preposición
    1 (instrumento) with
    córtalo con un cuchillo, cut it with a knife
    1 (modo) with: hazlo con cuidado, do it carefully
    me trató con frialdad, he treated me with coldness
    2 (compañía) with: está paseando con mi madre, she is taking a walk with my mother
    3 (causa) con este frío no apetece salir, I don't feel like going out in this cold
    4 (estado) está con una depresión de caballo, he's deeply depressed
    iba con los labios pintados, she has put some lipstick on
    5 (contenido) with
    una caja con fotografías, a box (full) of photos
    6 (relación) to: está casada con un inglés, she is married to an Englishman
    habló con Alberto, he spoke to Alberto
    se disculpó con ella, he apologized to her
    7 (con infinitivo) con avisar les evitas el disgusto, just by phoning you'll save them any worry
    (+ que + subjuntivo) basta con que lo digas, it will be enough if you just say it
    ♦ Locuciones: con tal (de) que..., provided that...
    con todo (y con eso), even so
    ' con' also found in these entries:
    Spanish:
    abarcar
    - abastecimiento
    - abatirse
    - ablandar
    - abochornar
    - abordar
    - abrazar
    - abrefácil
    - abrumar
    - acabar
    - acanallar
    - acaso
    - acero
    - acertar
    - achicharrarse
    - acierto
    - aclararse
    - acoger
    - acosar
    - acostarse
    - acreditada
    - acreditado
    - acuerdo
    - acusarse
    - adelante
    - adueñarse
    - afortunada
    - afortunado
    - afrontar
    - agarrar
    - agenciarse
    - agraciada
    - agraciado
    - agreste
    - agua
    - ahínco
    - ahumar
    - ahumada
    - ahumado
    - airosa
    - airoso
    - alhaja
    - alinearse
    - alma
    - almohada
    - alternar
    - alzarse
    - amanecer
    - amiguete
    - amilanarse
    English:
    abide
    - above
    - abruptly
    - abstract
    - accordance
    - accurately
    - accustom
    - aching
    - act
    - admit
    - advance
    - advice
    - advise
    - afraid
    - Afro
    - ageing
    - aggregate
    - aggressively
    - ago
    - agree
    - agreement
    - ahead
    - aim
    - ale
    - alive
    - all
    - allow for
    - allowance
    - ally
    - alone
    - along
    - aloud
    - amenable
    - amenities
    - Americana
    - amusement
    - and
    - angel food cake
    - angling
    - angrily
    - angry
    - annoy
    - antics
    - apologize
    - appointment
    - approach
    - approachable
    - arbitration
    - archery
    - argument
    * * *
    con prep
    1. [indica modo, manera o instrumento] with;
    se cortó con un cuchillo she cut herself with a knife;
    chocó con una farola he bumped into a lamppost;
    vino con un taxi she came by taxi;
    voy cómodo con estas botas/este jersey I'm comfortable in these boots/this sweater;
    iré a la boda con un traje negro I'm going to the wedding in a black suit;
    un joven con muy buenos modales a very polite young man;
    andar con la cabeza alta to walk with one's head held high;
    ir con prisa to be in a hurry;
    actuar con timidez to behave timidly;
    llover con fuerza to rain hard;
    lo ha conseguido con su esfuerzo he has achieved it through his own efforts;
    se lo puedes decir con toda confianza you needn't worry about telling her;
    trátalo con mucho cariño treat him with a lot of affection o very affectionately;
    lo haré con mucho gusto it will be a pleasure for me to do it, I'll be delighted to do it;
    con arreglo a la ley in accordance with the law
    2. [indica compañía, relación o colaboración] with;
    vive con sus padres she lives with her parents;
    se escribe con gente de varios países he corresponds with people from a number of different countries;
    ¿con quién vas? who are you going with?;
    está muy enfadado con su madre he's very angry with his mother;
    está casada con mi hermano she's married to my brother;
    estoy de acuerdo con ellos I agree with them;
    habló con todos he spoke to everybody;
    un acuerdo de colaboración con el Caribe a cooperation agreement with the Caribbean
    3. [indica contenido o cualidad]
    una persona con carácter a person of character;
    un hombre con bigote a man with a moustache;
    una bolsa con patatas a bag of potatoes;
    una cartera con varios documentos a briefcase containing several documents
    4. [indica unión o adición]
    un helado con nueces an ice cream with nuts;
    un pastel con nata a cream cake;
    el mío con leche, por favor I'd like milk in mine, please, I'd like mine white, please;
    el total con el IVA alcanza un millón the total is a million including Br VAT o US (sales) tax;
    tiene cuarenta con dos décimas de fiebre her temperature is 40.2 degrees
    5. [indica estado o situación]
    con buena salud in good health;
    está en cama con gripe she's in bed with flu;
    está con un enfado tremendo he's really angry;
    el niño está con ganas de ir al baño the child wants to go to the Br toilet o US bathroom;
    corría con ellos pisándome los talones I ran with them hot o hard on my heels
    6. [indica causa]
    el hielo se derrite con el calor ice melts when heated;
    me desperté con la música del vecino I was woken up by our neighbour playing music;
    con este tiempo no se puede ir de excursión we can't go out on a trip in this weather;
    con el tiempo lo olvidé in time I forgot it;
    con todo el trabajo que hemos tenido hoy, se me ha olvidado llamarle with all the work we've had today, I've forgotten to call her;
    se entristeció con las noticias she was sad when she heard the news;
    cómprales el libro, ¡con lo que les gusta leer! buy them the book, they like reading so much they'll be delighted!
    7. [hacia]
    para con towards;
    es amable para con todos she is friendly towards o with everyone
    8. (+ infinitivo) [para introducir una condición] by;
    con hacerlo así by doing it this way;
    con llamar ya quedarás bien you'll make a good impression just by phoning;
    con llorar no consigues nada it's no good crying, crying won't get you anywhere;
    con no decírselo a nadie, el secreto está garantizado if we don't tell anyone, secrecy will be guaranteed;
    con salir a las diez es suficiente if we leave at ten, we'll have plenty of time
    9. [a condición de que]
    con que, con tal de que as long as;
    con que llegue a tiempo me conformo I don't mind as long as he arrives on time;
    te dejo el gato con tal de que le des de comer I'll let you look after the cat as long as you feed it
    10. [a pesar de] in spite of;
    con todo despite everything;
    con todo lo raro que es, me encantan sus películas he may be weird, but I love his films, for all his weirdness, I love his films;
    con lo que hemos caminado hoy, y no estoy cansado despite the fact that we've walked so far today, I'm still not tired
    11. [para expresar queja o decepción]
    mira que perder, ¡con lo bien que jugaste! you were unlucky to lose, you played really well!;
    con lo agradable que es, y casi no tiene amigos considering how nice he is, he has surprisingly few friends
    12. Am [donde]
    fue a quejarse con su madre he complained to his mother;
    se hace los zapatos con Ardaches she has her shoes made at Ardaches;
    los domingos comen con su padre on Sundays they eat at her father's
    13. Méx [tras] after;
    ha trabajado día con día she's worked day after day o day in day out
    * * *
    prp
    1 with;
    voy con ellos I’m going with them;
    pan con mantequilla bread and butter;
    2
    :
    con todo eso in spite of all that;
    con tal de que provided that, as long as;
    con hacer eso by doing that;
    para con alguien to s.o., toward s.o.;
    con este calor in this heat;
    ¡con lo que he hecho por él! after all I’ve done for him!
    3
    :
    ser amable con alguien be kind to s.o.
    * * *
    con prep
    1) : with
    vengo con mi padre: I'm going with my father
    ¡con quién hablas?: who are you speaking to?
    2) : in spite of
    con todo: in spite of it all
    3) : to, towards
    ella es amable con los niños: she is kind to the children
    4) : by
    con llegar temprano: by arriving early
    5)
    con (tal) que : as long as, so long as
    * * *
    con prep
    1. (instrumento, compañía) with
    una bolsa con dinero a bag of money / a bag containing money
    con decir que no te interesa, será suficiente all you need to do is say you're not interested
    con lo + adjetivo but / yet
    con lo caro que ha costado y no funciona bien it was very expensive, but it doesn't work

    Spanish-English dictionary > con

  • 10 carraca

    Carraca, esta palabra significa comida, condimentos, conquivus, (cacharros, etc.). Cuando íbamos a llindiar el ganáu disdi ‘l albiar el díe fasta que tapecíe, (cuidar el ganado desde el amanecer hasta el oscurecer) llevábamos la carraca nun cabaxín, zurronacu ou cestacu cualquier, (cabás, zurrón o cualquier otro cesto). Les muyeres baxaben al merquéu ya traíen la carraca pa toa la xemana. (Las mujeres bajaban al mercado y compraban si tenían dinero lo que se necesitase en la casa para toda la semana). Carraca tamén lu ye lu que lus vaqueirus chebaban disdi la teixá pal sou cabanu ou corte de la braña, dunde a lu mexor taben un fatáu de díes xin baxar a l'aldina, per ístu llebaben un carracáu de couxes que ñecexitaben. (Carraca también es lo que los vaqueros llevaban desde casa para sus cabañas del puerto, las morteras o los prados, donde a lo mejor estaban unos días sin bajar a la aldea, por esto subían muchas cosas que necesitaban y no todas eran para comer sino que algunas eran simples cacharros, o humildes mantas. Y carraca hermanos míos, era la que hacía mi madre y todas las vindas de los rojos, cuando todas las semanas iban a visitar a sus maridos a la Cárcel Modelo de Oviedo, como por las demás no puedo hablar, porque yo no sé cómo se arreglaban las pobrecitas, aunque me supongo que muchas hasta pidiendo limosna, sí que lo puedo hacer de mi madre, que todos los martes era el día que tenía de comunicación, y ella nunca sabía si le iba encontrar vivo, porque por aquellos tiempos fechus de llágrimes ya xufriencies, tous lus díes na carxel d'Uviéu achuquinaben cambrionáus enteirus de xóvenes astures y'anxina d’ista maneira tan achuquina, encalducá per prexones xin concencia, nin dinidá nin «Xusticia Humana», fexérun bon amagüestu de toes les xuventúes roxes d'Asturies, ya les pouques que nun achuquinarun llantárunlas nus batallones de trabayadores, dunde munchus morrierun achindi fartus de fames, de llatigazus ya vexaciones, ya lus oitres que xuerti tubieren de golguer pa la sou teixá, fexérunlu mamplenáus d'amollexíes que per mor d'echus tamén fatáus morrieron. Falaba you que carraca yera lu que miou má le chevaba ‘l miou pá tous lus martes a la carxel, que you nun séi lu que yera, perque na nuexa teixá nun había esconxolancia de nagua, peru lu que fora écha llantábalu tou nuna fardelaca, ya colaba na xuntura d'oitres muyeres de l'allina camín d'Uviéu tres ou catru gores endenantes qu’almaneciera, pos teníen qu'espatuxar alrreór de cuarenta quilómetrus andandu ya oitres tantus pa la regolguía, pos entoncenes nun valía faer el auto-stop que güéi se fae, perque tous lus cambriones ya coches cuaxi yeren millitares, y'angunus oitres yeren de lus drechistes, ya lus roxus nun teníamus namái que goxetáus mexeries, ya manegáus de miéu ‘l nuexu hermenu ‘l venceor, perque lus nuexus homes morrieran lluchandu nel frinti, ya lus oitres taben arretrigáus per les cárxeles dunde poucu a poucu lus achuquinaben ou lus esclavizaben nus batallones de trabayaóres, anxina yera que tou Asturies taba xemada de viudes, de vieyus ya de guaxiquinus güerfaninus, que tous nuexóitres, viétchus, muyeres ya nenus de lus roxus, díbamus ser esclavizáus inhumanamente baxu 'n enfernal xugu que nun nus dexaba más llibertá que la que nel xuenu cheldábamus. —Ya n'agora vou xebrame del trabayu d'enfilerar pallabres p'encalducalus cuamigu dientru d’ista hestoria dou tán lus raigones ya l'escola de nuexes costumes ya llingua. TRADUCCIÓN.—Por aquellos tiempos hechos de lágrimas y de grandes sufrimientos, todos los días que el Hacedor alumbraba, en la cárcel de Oviedo asesinaban camiones enteros de jóvenes astures, y así de esta manera tan despiadada y asesina, llevada a cabo por personas sin conciencia, ni dignidad ni ninguna clase de «Justicia Humana», llevaron a término casi el total exterminio de las juventudes rojas de Asturias, y las pocas que no asesinaron, las esclavizaron en los famosos batallones de trabajadores, donde muchos allí murieron hartos de hambre, de vejaciones y latigazos, y los pocos que tuvieron la suerte de volver a sus hogares, lo hicieron llenos de enfermedades que por mor de ellas también murieron bastantes. —Decía yo que carraca también era lo que mi madre le llevaba todos los martes a mi padre a la cárcel, que yo no sé lo que pudiera ser, porque en nuestra casa no había ninguna cosa de nada, pero lo que fuese ella lo metía dentro de una saca y marchaba en unión de otras mujeres de la aldea camino de Oviedo tres o cuatro horas antes que amaneciese, pues tenían que caminar alrededor de cuarenta quilómetros y otros tantos de retorno y todos los hacían andando, pues no servía hacer el auto-stop que hoy se hace, porque todos los camiones y coches casi eran militares, y algunos otros que había eran de los derechistas, pues los izquierdistas no teníamos nada más que grandes cantidades de miseria, así como de miedo a nuestro hermano el vencedor que jamás se portó nada bien con nosotros, porque nuestros hombres habían muerto en el frente, y los otros estaban presos en las cárceles, donde poco a poco les iban asesinando, o los esclavizaban en los campos de concentración o batallones de trabajadores, así era que toda Asturias estaba sembrada de viudas, de viejos y de niños huérfanos, que todos nosotros, viejos, mujeres y niños de las izquierdas, íbamos a ser esclavizados inhumanamente bajo el infernal yugo que no nos dejaba más libertad que la que en el sueño hacíamos. Y ahora me voy alejar del trabajo de poner en orden las palabras en este diccionario, para llevarles conmigo a los lugares donde yo he aprendido la dulce lengua de Asturias, que no es otro lugar que la escuela donde vivían las raíces y costumbres de Nuestro Pueblo, pues no se pueden buscar nuestras falancias en ningún otro lugar ni parte. Por esto les digo ahora, que si yo no hubiese vivido tan simple, sencilla, pobre, miserable, esclavizadora y dentro de la más natural de la «RAIZ ANCESTRAL DE ASTURIAS», ni yo ni nadie podría legarle a mi «AMADA ASTURIAS» ni a sus «HIDALGAS GENTES», la documentación pura, natural y sencilla que pueda tener este diccionario, porque desde estas mis simples líneas y mirándome muy mucho de lo que digo, les afirmo que hay muy poco fiable por no decir nada, escrito de nuestras costumbres y lengua. «DIES D’ENFERNU» (DÍAS DE INFIERNO) —Yera you 'n zaragoletu, 'n guaxiquín, un nenacu, 'n rapacín (un niño de unos ocho años), cundu la ñecexidá más prieta me fexera depriender lu que yera ‘l dollor, la xufriencia, l’inxusticia, lu pior qu'el Home pudiés encaldar d'enría lus sous xemexantes, you yera ún de lus miles d'anxelinus de miou Tierra que diba faer arroxaúra nel vivir d’ enfernu que m’aguardaba. Xin, fatáus de güérfanus lu mesmu que you, que güéi nel díe xuntu con nuexes familias, ente fius, ñetus, ya tou ‘l andecháu de parantela xomus más de la metá de les xentes d'Asturias, peru naquechus tempus d'achuquinus ya inxusticies nun yéramus namái qu'unus guaxiquinus dexamparáus de la man del Faidor ya del Home, ya tous noxóitres tubiemus que catanus el xustentu de fatáus de maneires diferientes, la miou per exemplu fó'ísta. COLOCOUME MIOU Má de cabrieru na teixá d'un amu baldrayu y atuñáu, llabascu y'achuquín tan solu per que me diera de comer ya me vistiera dalgu, peru ‘l condenáu matábame de fame, ya la vestimenta que punxu d'enría ‘l miou llombu conxistía nun calzáu que la metá ‘l tempu espatuxaba con las patas arregañás, apaxiétchau con unus fatucus tous esgacicáus que per tous lus lláus diben les mious carnis al entestate, acaniláes per el callor ya ‘l fríu en tou ‘l tempu. —Tenía yo aproximadamente ocho años de edad cuando me asesinaron a mi padre, y me recuerdo con toda exactitud cómo la ley de aquel tiempo llevó a cabo tan imperdonable, deshumanizante y vandálica felonía. —Nuna nuétche (una noche) llegaron a la casa de unos tíos míos que en mi aldea vivían y donde mis padres y yo nos refugiamos al término de la guerra en Asturias cuatro desalmados, cuatro bandoleros, cuatro inmundicias humanas, que escudados tras de sus armas empuñadas, representaban l'enñordiada Lley (LA SUCIA LEY) que en aquellos tiempos a la Justicia traicionaba, cuento yo, que aquellos cuatro merucus (gusanos), atemorizando e insultando a toda mi familia, detuvieron a mi padre, le amarraron como a la bestia que se lleva al matadero y se lo intentaron llevar de la casa, sin que mis tíos, (y la cosa no era para menos), intentasen pronunciar asustados como se encontraban ni la más mínima palabra de súplica o protesta. Pero mi madre no les secundó, sino que bravamente intentó defender al sou home (a su marido) no sólo con la palabra, que mi madre la tenía d'aguxa lu mesmu qu’un bon obreiru (de afilada lo mismo que un buen aguijón), sino que temerariamente se abalanzó sobre ellos y fuele preciso a uno de aquellos cobardes y desalmados representantes de la deshumanizada ley que corría en aquellos tiempos, de propinarle varios golpes con la pistola, dejándola mal herida y ensangrentada, tirada en el suelo con el conocimiento perdido. Mientras que aquellos bandidos, se llevaban a mi padre sin permitirle que de mi se despidiera, y tan solamente le he podido ver por última vez, tres les rexes de la cárxel d'Uvieu 'n die 'ndenantes que l'achuquinaren. (Detrás de las rejas de la cárcel de Oviedo, un día antes de que le asesinasen). Pronto mi madre y yo, llenos de la más desolante de las tristezas, y vestidos con el traje de las más indigentes miserias y pobrezas, nos marchamos de la casa de mis tíos y nos asentamos en la abandonada, vieja y destartalada casa de mi abuela. Y sin muebles, ni nada, los dos juntos, como grandes e indomables luchadores que hemos sido siempre, dimos comienzo sin desfallecer ni un momento, a la dura lucha por la vida, sin que nadie jamás nos ayudara. Empecé a ganarme la vida como pastor, a la corta edad de que cualquier niño sólo pensaría en jugar, comer cuando tuviese hambre y recibir de continuo montones de caricias y de amor, yo sin embargo, a pesar de no poseer nada de todas estas maravillosas cosas, era en extremo a mi manera feliz. Marchaba todas las mañanas con mi ganado al monte, donde permanecía todo el día, tan sólo con la compañía que me brindaba mi fiel y siempre por mí con cariño recordado Pelayu, que era un perro, de una inteligencia y sentimientos, que más bien que un chuchu (perro), parecía aquel singular animal un ser humano. Luego por las tardes, cuando el sol se escondía por detrás de las altas cumbres, retornaba feliz a la aldea, siempre lleno de contentura, cantando las más de las veces, amenizado por el potente tañir del zumbiétchu (cencerro) que llevaba colgado al cuello el semental del rebaño. Una mañana como tantas otras me encaminé con mi rebaño al monte y seria como a la media tarde cuando a la entrada de una cueva que se asentaba en un lugar casi inaccesible me encontré medio enterrado con las piedras y la escasa tierra que hacían la reducida plataforma de la portada de la caverna, un pequeño aro de oro, yo he tenido por así decirlo desde mi infancia la inmensa suerte de poseer una imaginación tan inmensamente dislocada, que por tal solían decirme mis vecinos, que era yo el rey de las mentiras, así como el más hábil inventor de endemoniados cuentos. El caso era, que aquel misterioso anillo abandonado a tan larga distancia de mi aldea y en lugar tan argutosu (estrecho, alto, inaccesible), hiciéronme presto pensar, que aquella joya no había llegado a tal escondrijo por sí sola, sino que desde luego alguien la había traído. En el momento mi imaginación desbordante de una alegría que no encontraba un fin para frenarla, comenzó a fomentar sin el menor titubeo la fantástica idea de que en el interior de aquella caverna debía de encontrarse un tesoro de preciosas joyas y valorativas monedas, y quién le había ocultado sabe Dios cuando, seguramente habría perdido aquel anillo que por casualidad yo encontrara. Así pues, ya firmemente convencido, adentreme temerariamente sin el menor temor por la angosta cueva con las miras de apoderarme de aquella inmensa riqueza que según mi soñativa imaginación me había hecho comprender que en su interior me estaba aguardando. Pero aquel día no conseguí mi feliz propósito, porque era la caverna más larga de lo que había pensado y la oscuridad que en ella reinaba me hacía ciego de toda luz. Senteme en su entrada muy desilusionado al no poder lograr lo que había soñado, pero pronto mi mente empezó a dibujarme mil dispares tesoros, pues por el rastro que descubriera seguramente que dentro de la gruta se hallaría escondida alguna chalga (tesoro) guardado con toda seguridad por una Xana, Xumiciu, Trasgu o Culiebru (dioses de la Mitología asturiana), pues al decir de el abuelo Nicomedes cuando en las largas veladas de los inviernos y sin jamás interrumpirle con grande contentura le escuchábamos las leyendas, cuentos e historias que él lúcida y socarronamente nos contaba, afirmándonos siempre que eran tan ciertos sus relatos, como que todos habíamos nacido para morir. Y cuando hablaba de las chalgas aseguraba que tal o cual vecino, morador de esta o aquella aldea, se había hecho de la noche a la mañana rico al haber encontrado una chalga. También afirmaba poniéndose muy serio alegando unos razonamientos que convencían, que las montañas que rodeaban nuestra aldea había muchas chalgas escondidas, que fueron sepultadas hacía muchos siglos por los invasores moros, que al ser vencidos por los astures y al no poder huir con tan pesados tesoros, los ocultaban en las montañas con las miras de poder regresar algún día a desenterrarlos. Como cuento, yo en aquellos momentos vivía alborozado, sumergido en una disloca alegría al saberme ya dueño de aquella incontable riqueza, haciendo que mis inocentes ojos sonriesen felices inmersos en la imaginativa dicha de poder muy pronto liberar a mi madre de la pobreza y quitarla del agobiador trabajo que faenaba trabajando en los eros de los vecinos de estrella a estrella por un miserable sueldo andechandu (en cuadrilla) todos los días. Y así pensando todas las dichas que mi infantil mente podía imaginar, rodeado por el sepulcral silencio que envolvía la grandiosidad de las montañas, rasgado de vez en cuando por el potente y agudo graznido que desde los peñascos más inaccesibles, o desde los infinitos espacios donde con majestuosidad planeaban, lanzaban las útres (águilas), que con ojos inquisitivos oteaban con hambrientas intenciones los escabrosos riscos y las empinadas fistietchas (pequeños valles encajonados entre las peñas), con la esperanza achuquinante (asesina) de poder atrapar con la rapidez del rayo, algún recental que se hubiese xebrau (apartado) de su madre. También aquel silencio que invitaba a la meditación era con más continuidad cortado, por el dinámico tañir del zumbiétchu (pequeño cencerro) que colgaba del brioso cuello del macho cabrio, conductor y semental del rebaño. Como cuento, allí permanecía ensimismada mi mente en el soñar despierto, fabricando sin trabas de la misma nada, las más disparatadas y fabulosas dichas, que harían la felicidad de mi madre junto con la mía. Llegó casi sin enterarme el atapecer del día (al oscurecer) y fue entonces cuando desperté con prisa del maravilloso soñar donde vivía, y raudo, con agilidad y destreza que hoy al recordarla me causa dicha, reuní en pocos minutos mi rebaño, ayudado con eficacia por Pelayu, mi fiel, obediente, valiente y amaestrado perro, que no le tenía miedo a nada ni a nadie si exceptuamos al siempre mal intencionado y vigoroso macho semental de la reciétcha que yo allindiaba (ganado menudo que yo cuidaba). Y cuando ya el día agonizaba entre las negras vestimentas de la noche, entré en mi aldea conduciendo orgullosamente mi rebaño. A la entrada del pueblo sentado plácidamente fumándose un cigarro, estaba esperándome mi amo preocupado por mi tardanza y acercándose a mí, con palabras desaforadas e insultantes, a la par que me reprendía con dureza, me preguntaba el por qué me había demorado tanto. No recuerdo lo que le contesté, ni la historia que le largué, lo que si sé, que no se creyó de ella nada, pues todas las gentes que me conocían bien sabían, que yo confundía la verdad con la mentira haciendo con entrambas las más inverosímiles y dislocadas historias. Sin embargo, lo que yo sabía muy bien, era que aquel miserable labriego de mi aldea, que tenía la desgracia de cuidarle sus ganados, por la triste desgracia de una comida infame y peor vestimenta, no le incomodaba en absoluto que yo llegase tarde o que me despeñara desde un serapu (peña) y me escontonara la motchera (rompiera la cabeza), lo único que le preocupaba al condenado, era que llegasen a su teixada (casa) sanos y fartus (hartos) todos sus ganados. Al siguiente día bien de mañana como de continuo hacía, con un poco de sabadiegu (chorizo malo) un cantezu (pedazo) de pan moreno y cuatro manzanas dentro de mi zurrón, salí de mi aldea afaluchandu (arreando) el rebaño, y con aquellas miserables viandas que llevaba en mi morral, tenía que aguantar todo el día en el monte corriendo sin descanso tras aquella veceira (rebaño) de cabras. Lo que no sabía el condenado de mi amo, era que yo siempre que tenía hambre, le ordeñaba sus cabras dentro de una lata que tenía escondida en la montaña, hartándome tanto yo como mi fiel Pelayu de espumosa y fresca leche hasta el golifar (hastiar). Si el bastruya (zafio) de mi amo tan sólo hubiese sospechado que le mucía (ordeñaba) sus cabras todos los días, me hubiera eszarapau (despedazado) mi frágil cuerpo con un mamplén de cibiétchazus (con muchos palos). Espatuxaba (caminaba) yo muy contento aquella mañana, quizás lo hiciera mucho más feliz que nunca, arreaba mi rebaño con desacostumbrada prisa, porque ansias locas tenía de llegar a la montaña, para entrar de nuevo en la misteriosa cueva, pues ahora ya no tendría problemas con la obscuridad que en ella reinaba, ya que conmigo llevaba una caja de cerillas y un pequeño candil que le había arrapiegáu (hurtado, quitado) de la corte (cuadra, establo) a mi amo, y con aquella luz, sería capaz de bajar hasta las mismas entrañas de la tierra, si a tal lugar la caverna se extendiese. Aquella noche había dormido poco y soñado mucho, tanto despierto como dentro del desvelado sueño, y tanto de una manera como de la otra, siempre llegaba a la conclusión, de que dentro de aquella para mi misteriosa gruta se ocultaba una fabulosa chalga de la que iba ser yo su señor y dueño, y cuando tal me sucediese, ya no sería yo más criado de ningún rapiegu (zorro) amo, ni tampoco a mi querida madre se le encallecerían jamás las manos, efectuando esclavizantes trabajos, nunca para el prójimo bien servidos y siempre por él peor pagados, ni se partiría sus costillas refrescándose el cansancio en su propio sudor por las fincas de nuestros vecinos, por donde se arreventaba todos los días del año, por la mezquina soldada de una fuente no muy grande de harina, un cesto de patatas, o cualquier otra vianda que mitigase el enorme fantasma del hambre, que desde el fin de la guerra se había enseñoreado de nuestro indigente char (lar), que nos obligaba despiadadamente a unos ayunos tan sumamente raquíticos, que el día que comíamos algo en traza (algo mas), tal parecía que habíamos cometido un grave pecado. Cuando yo fuese dueño de aquel tesoro, (abanzaba seguido de Pelayu arreando con prisa los ganados camino de la argutosa «abrupta» montaña, a la par que imaginativamente iba pensando), compraremos una casa decente, buenas fincas y mejores ganados, y entonces nuestros vecinos nos mirarán con respeto, y no nos tratarán con el menosprecio y la esclavitud a que ahora nos someten. Llegué al fin hasta el lugar que por costumbre tenía de enveredar el ganado para que a su aire subiesen guareciendu (pastiando) como siempre hacían hasta llegar al final de la tarde que era cuando el rebaño solía alcanzar lo más alto de la montaña. Pero aquel día no seguí yo al redil como siempre hacía, sino que me adelante a él corriendo sin el menor cansancio laderas arriba, hasta que por fin sudoroso y galopante en la alegría llegué a la vecindad de la caverna. Pude comprobar sonriente a la par que cariñosamente acariciaba a Pelayu, cómo éste me miraba contrariado al ver que yo por primera vez había cambiado todos mis cotidianos hábitos. Ya que siempre nada más llegar al monte y dejar a las cabras a su albedrío pastiando, nos sentábamos en el lugar acostumbrado, y zampábamos sin pérdida de tiempo a partes iguales como buenos compañeros, la miserable comida que nos había servido nuestro amo. Después jugábamos incansablemente en mil dispares entretenimientos hasta quedarnos rendidos, y muchas veces tras de nuestros juegos, los dos juntos abrazados nos quedábamos profundamente dormidos y al despertarnos sino avistábamos el rebaño, corríamos alocados por la preocupación, por entre los abruptos riscos, y las espinosas malezas hasta lograr encontrarlo. Después otra vez gozosos retornábamos a nuestros juegos, o yo me quedaba mirando a las montañas ensimismado pensando, mientras que Pelayu se entretenía cazando grillos, u otros insectos, y otras veces con sus blancos y poderosos colmillos recorría con rabia su pelambrudo cuerpo, diezmando la cabanada (rebaño) de pulgas y otros parásitos que con su sangre se alimentaban. Como cuento, aquella mañana mi fiel Pelayu me miraba preocupado, pudiendo yo observar en sus vivarachos, picarescos e inteligentes ojos, una recriminación que me estaba haciendo, por su forma de ponerme sus fuertes patas en mi pecho, a la vez que me lamía entre pequeños y cariñosos ladridos mi rostro. Si con sus ladridos pudiese hablar mi lenguaje, seguramente que me diría. —No seas un iluso soñador, mi más querido y preciado compañero, no llegues con tu fantástico pensamiento hasta el extremo de acariciar ni tan siquiera cuanto te has imaginado. Comámonos con la alegría de que hacemos gala todos los días, esa mezquina comida que nos da nuestro despreciable amo, y juguemos con la inocente felicidad de siempre, ya que éste será el más grande tesoro que jamás podrás superar en tu vida. ¿Dónde podrás hallar una riqueza que se pueda comparar a la natural y sencilla felicidad que hoy gozas, aunque ésta se haga su camino dentro de la gran pobreza que te acompaña? Pero hoy yo sé fijamente, que aunque mi perro pudiese hablar, haciendo que en tal momento me asustase al presenciar tan grande milagro, y me dijese que no entrase en la cueva, porque lo que dentro de ella iba a encontrar sería mi propia muerte, la verdad es, que ni al mismo Faidor (Dios) en aquellos momentos yo no obedecería, y así de resuelto, encendí el candil, y sin el menor asomo de miedo, ya que la ilusión y la alegría que poblaban mi espíritu en aquel encaldar (hacer) eran tan inmensos, que empequeñecían hasta el ignoro cualquier otro sentimiento. Adentreme en la cueva que era iluminada tenuemente con la pobre luz que el candil despedía, siempre acompañado de Pelayu que tras de mí, el muy tuno de mi aventura se reía, no era larga la caverna, pues a treinta metros no alcanzaría, y cuando llegué al final, no encontré ni las Xanas, ni los Trasgus ni Xumicius, ni la chalga, preciado tesoro que yo perseguía, sólo había muchos cascos de avellanas y de nueces, algunas latas de conservas ya vacías, unos trapos manchados de sangre, unas mantas viejas y apoyadas en la rocosa y húmeda pared de la cueva, había varias armas de fuego que pronto me hicieron olvidar la riqueza que en un principio había imaginado que allí me aguardaría. Por primera vez en mi vida iba a tener juguetes, auténticos juguetes de verdad de los que usaban los hombres para asesinarse vilmente al igual que hacen los lobos cuando por su cuenta cogen un apacible rebano de ovejas. Dejé el candil en el suelo y elegí entre todas aquellas armas una brillante escopeta, lleno de contentura me senté encima de aquellas mantas y empecé a maniobrar con aquel peligroso juguete, yo sabía cómo se manejaba supuesto que mi amo tenía una escopeta muy parecida y le había visto limpiarla y cazar con ella algunas veces, durante algún tiempo estuve jugando con ella, de una canana que allí había saqué dos cartuchos que metía y sacaba dentro de su recámara, yo me creía en aquellos mis felices instantes el más grande cazador del universo. Pelayu que ya se había cansado de husmear por todas las partes y no habiendo encontrado nada donde llancái el diente (hincar) se tumbó en el suelo frente a mi mirándome sonriente y burlonamente, (porque aunque ustedes no lo crean, yo sé que los chuchos saben sonreir). Enojeme de Pelayu al ver como tan descaradamente se mofaba de mí, por eso encañonele con la escopeta con ánimo de amenazarle, pero cambió Pelayu de gesto rápidamente, levantose con rapidez del lugar donde estaba achucáu (costado), enseñome los clientes ladrándome muy enfadado y a la velocidad del rayo salió de la cueva, quizás porque el inteligente animal presentía, de que alguna desgracia iba a lleldar (hacer) yo con aquel mortífero artefacto, y no quería ser él quien primeramente la recibiese en su cuerpo. Aun permanecí algún tiempo en la gruta jugando a mi manera con las armas, y solamente cuando el candil por su guiños me hizo comprender que su luz ya se le estaba escosando (terminando), salí de la caverna con la escopeta en una mano, dos cartuchos en su recámara y el candil en la otra. En el exterior Pelayu correteaba detrás de los grillos y las camporinas (mariposas) al parecer ya libre de todo enfado. Ya cansado de jugar dejé la escopeta en el suelo y senteme tranquilamente al lado del zurrón, y en cuanto mi perro vio que ya había abandonado el arma, vino corriendo hacia mí, moviendo la cola y sonriéndome amigablemente. Allá abajo en la mitad del valle pude ver a mi rebaño cómo subía espenandu (comiendo) los pochitcus (enanas encinas), y yo de nuevo me volví a sentir feliz y contento a pesar de no encontrar la chalga que tanto con su riqueza había soñado e ideado. Comimos a hora desacostumbrada mi perro y yo aquella pobreza de comida, y tras de jugar un rato, él se quedó adormilado y yo comencé a pensar de quién serían aquellas armas. No me cabía la menor duda de que aquel arsenal de armas debía de ser de los fugáus (huidos), seguramente que eran de aquellos cuatro rapazones (mozos) que se entregaran a los soldados que estaban destacados en mi aldea. Yo los había visto en el cuartel que los militares tenían que era en la escuela de mi aldea, un amplio edificio que fuera regalado a la parroquia por unos indianos del chugar (lugar) que retornaran de las américas con la corexa betchá de cuartus (con la cartera llena de dineros). Recuerdo que aquel día que yo los vi, un soldado que de seguro sería el barbero, les estaba cortando el abundante pelo que lucían, y uno de los rapazus le dijo sonrientemente al militar. ¡No hace falta que te molestes mucho camarada, pues cuando un día de estos nos trasladeís a la cárcel de Oviedo, allí lo más seguro es que nos rebanen el pescuezo! EL MACHO CABRÍO Güelgu coyer el filu dóu d'endenantes m'enduébitchaba algamiandu na miou motchera alcuerdancies de cundu you yera guaxe, ya comu tóus non se puén cuntar per filera, per ísu xebreme d'aquín, pa dir p'acuchá, perque toes les couxes tienen la sou xaceda, ya non la quixéramus cataye nuexotrus. (Volviendo coger el hilo de los aconteceres que anteriormente en mi cerebro se barajaban dentro de las añoranzas de mi niñez, y como todos estos acaeceres no se pueden relatar en hilera, por eso me marché de éste, para ir al de más allá, que es de donde vengo ahora, porque todas las cosas tienen su propia postura, y no la que quisiéramos darle nosotros). Y aunque parecía que me había perdido por estar tan llargu lonxe (tan largo lejos) la verdad es que yo no pierdo el tiempo adornando los hechos que no deben de ser adornados, nin fiéndume en xebraures que van esfaese 'n probeces, perque 'l que non ye llicenciáu 'n filloxofía e lletres, non pué faer munches froritures con les pallabres nin les lletres, ya per ístu, tien que encaldase 'n aforrador d'istus dellicáus y'artifixusus monumentus, perque si lus mesmus que güéi día que lus manexan y'atreinan, la metá de les veces non xapien lu que falen, ya llanquen el focicu fasta les urées en telares de Pachu 'l Xabadiegu betcháus de poxa y'escosáus del granu que ye pelu que tóus muramus nista engochá vida, ¿qué fairé you que 'deprendí namái que tres meses nuna escola pública? (Ni me hondeo en deserciones que se deshagan en pobrezas, porque quienes no son licenciados en filosofía y letras, no pueden hacer muchas florituras con las palabras y las letras, y por esta razón, tienen que hacerse ahorrativos de estos delicados y artificiosos monumentos, porque si los mismos que hoy en día los manejan y cuidan, la mitad de las veces no saben muy bien ni la mitad de lo que escriben, ni otra pareja parte de lo que hablan, y meten por estos menesteres el hocico hasta las orejas, en cuestiones que los imposibilitan para después resolverlas, y si se aproximan a este nivelamiento, lo hacen sembrando una hierba productora de mermado grano, que es el punto primordial que todos intentamos recoger en esta cerda vida. Como cuento, si estos señores eruditos en estas materias se equivocan ¿qué puedo hacer yo, ¡pobre de mí!, que tan solamente he tenido la suerte de ir al colegio público tan sólo tres meses?). Cuento yo que me hallaba en aquellos mis infantiles pensares intentando saber a qué huidos pertenecían aquellas armas, y así dejé tal perder el mucho tiempo que me sobraba, cuando mis ojos retrataron el gran combate que a baja altura, muy por debajo de donde yo me encontraba, sostenían tres cuervos, que despiadada y valientemente le atacaban a un águila real, y ésta piando quizás por el dolor que le inferían los efectivos picotazos de los cuervos, o tal vez en su lenguaje maldiciéndoles llena de rabia por el no poder repeler el ataque de que era objeto. No podía defenderse de sus tenaces atacantes, porque todo su cuerpo en gran tensión estaba, ya que al volar tan bajo, todas sus enormes energías las precisaba para mover sin el menor descanso sus grandes alas, con el apremiante fin de salir de aquel espacio que al parecer pertenecía a los belicosos cuervos, que con ardorosa valentía y enquina ofensiva, disputaban tal natural privilegio, a las mismas soberanas de los cielos. Había yo presenciado muchas veces batallas entre las águilas y los cuervos, y siempre éstos las perseguían atacándoles por su parte posterior, hasta la altura donde el águila ya no necesitase mover sus alas para sostenerse, cuando esto sucedía, los cuervos precipitadamente abandonaban el combate, porque ellos sabían, que donde el águila pudiese planear, todo animal viviente que se acercara, encontraría entre sus poderosas garras una rápida muerte. Queriendo yo saber como es natural el por qué los cuervos atacaban a las águilas, un día que cuidando sus cabras junto a mí estaba un paisano llamado Máximo, que por apodo se le llamaba el «Puchegu», porque tenía tantas razones en sus hablares como palabras por su boca se alumbraran, a pesar de que el Puchegu no sabía leer ni escribir, sabía de cuentos más que el mismísimo Quevedo, e igual hacía cuando se le necesitaba de veterinario que de médico, atinaba casi siempre cuando iba a llover o hacer buen tiempo, en fin, que era Máximu el Puchegu en todas aquellas aldeas de mis amores, una Enciclopedia que aventajaría en mucho a todas las que en nuestros días nos sirven las grandes editoriales, industriadas por hombres estudiosos de las ciencias. Empezó mi amigo el Puchegu explicándome, que son los cuervos de las abruptosas montañas más bregáus (valientes) que los que moran en las valladas o pequeñas lomas, y todo porque la escasez de alimentos en las rocosas cumbres, es muy inferior a los que existen en los valles o montículos, y así como a los hombres la abundancia los hace temerosos y a veces hasta pusilánimes, y la necesidad o privaciones los vuelve por ley de vida temerarios y osados, en los animales ocurre en igual medida lo mismo, así pues, el cuervo defiende su pitanza no permitiendo que las águilas cacen a menor altura que la que les pertenece, y si desde tal situación descubren una pieza, y bajan con su endemoniado vuelo de alas plegadas la apresan y luego vuelven a elevarse al lugar que les corresponde, los cuervos no osarán ni tan siquiera molestarlas, pero si por el contrario descienden para dedicarse a cazar desde el lugar que no les pertenece, entonces los cuervos las atacan con verdadera saña y valentía y siempre logran hacerlas ascender hasta la posición que ellos consideran justa. Esto es así, porque desde tal altura las águilas sólo pueden divisar en tierra una pieza que ellos no cazan nunca, como puede ser un conejo, una pequeña res, un zorro, y hasta inclusive el mismo perro que con el pastor cuida el rebano, y también se han dado casos en que las águilas hasta han cazado un lobo, y con él entre sus garras han subido hasta sus utreras (nidos) donde le devoraban con la misma satisfacción que pudieran hacer cuando se afestinaban con las tiernas carnes de un inocente corderillo. Si las águilas pudiesen volar más bajo sin ser por los cuervos molestadas, también podrían cazar con gran facilidad, lagartos, culebras, etc., etc., y es ésta precisamente la comida que el cuervo defiende, por eso ataca al águila cuando ésta intenta apoderarse de la que él cree que es su exclusiva pertenencia. Terminó el águila al fin tras el ardoroso acoso a que la sometieron los cuervos de subir hasta la altura que ellos consideraron lícita, y rápidamente éstos plegando sus alas la abandonaron y en vertiginoso vuelo buscaron el abrigo de los arbustos de sus montañas. Terminó para mí aquel día el maravilloso espectáculo que la soberana del cielo y los bravos cuervos me habían ofrecido, y fue entonces cuando me incorporé del lugar donde me hallaba sentado, para mirar a mis cabras que guarecían (pastiaban) por encima de donde yo estaba a la corta distancia de unos cincuenta metros, lo primero que mis ojos retrataron fue el orgulloso y antipático macho cabrío, que empericotáu (subido) en un cuetaron (peñasco) a la par que espenucaba (arrancaba) las fuéas d'un pótchiscu (hojas de una enana encina), mientras que las enguyía, parecíame a mí que me estaba mirando desafiadora y despreciativamente, con sus grandes y retorcidos cuernos, su larga perilla y enorme cencerro, se me representaba como el diablo que sonriéndose ladinamente se guasaba de mi humilde persona, a la par que de mi buen Pelayu, pues a entrambos y dos el condenado nos había hecho correr infinidad de veces, por eso, tanto Pelayu como yo siempre que teníamos ocasión y traicioneramente, él le mordía sañudamente en sus cadríles (patas) y yo le atizaba barganazus (estacazos) y pedradas donde mejor encaldase (terciase). Ocurriósele a mi mente en aquellos momentos el darle un buen susto a aquel demonio con cuernos y cencerro, por eso así la escopeta con determinación, y cargada como se encontraba con dos cartuchos, apunté por debajo de donde él se hallaba con el firme propósito de tan sólo darle un susto que no olvidase en su vida, y ya sonriéndome adelantadamente por el resultado de la idea que sin más pérdida de tiempo iba llevar a la práctica, apreté los gatillos de la escopeta, y una doble y potente explosión originose que dio conmigo en el suelo por la fuerte sacudida que el arma emburrióu (empujó) con dolor en mi cuerpo. Pero escosóseme d'afechu (marchóseme del todo) tal dolor, cuando entre el repilar (ecos) de la montaña por la explosión, sentí al macho cabrío lanzar al viento grandes berridas, que hiciéronme con preocupada prontitud deducir, que aquel demonio odioso no se quejaba por el susto que pudiera recibir, sino por la perdigonada que sin yo proponérmelo le había albergado en su pelambroso y maloliente cuerpo, levanteme sin demora del pedregoso lecho donde la escopeta con su duro empujón me había acostado, y aún tuve tiempo de ver cómo el semental de mi rebano rodaba por entre los cuetus del xerrapeiru (peñas de la sierra) infiriéndose más heridas en su cuerpo que las que yo por equivocación con los dos disparos le había inferido, siendo quizás su muerte no la perdigonada que le había desequilibrado, sino los argutoxus cuetus (agudos peñascos) que cual cuchillos al rodar su pesado cuerpo por entre ellos le apuñalaban mortíferamente, por eso al detenerse en su poleamientu (rodar) detrás de un pótchiscu (encina) que encontró en su paso, dejó de berrar en el instante, que su vigoroso cuerpo perdiera la vida. Fuime yo corriendo acompañado de Pelayu que me ganó la palma en la carrera, hasta el lugar de aquel desgraciado suceso, y cuando llegué donde el chivo estingarráu (tirado, acostado) ya no contaba como enemigo vivo, vi cómo a torrentes se desangraba, a la par que Pelayu con su nutritiva sangre se fartaba (hartaba). Pensé yo con gran temor cómo decirle a mi amo lo que había pasado, él que sentía por su chivo un orgullo y continuo ponderado casi desmedido, pues siempre que la ocasión se le brindaba cuando con sus vecinos dialogaba, soliales afarrucado (faroleándose, chuleándose) decir, que no había en toda la comarca un macho cabrío que ni con mucho en raza y estatura, se le pudiese parecer al suyo. Era ya casi la hora de afalar (retornar arreando el ganado para casa) cuando se me ocurrió la idea de decirle a mi amo que el chivo por si sólo se había despeñado, así que guardé la escopeta en la cueva y apresuradamente yo temeroso y preocupado y Pelayu contento por hallarse harto, reunimos el rebaño y nos encaminamos hacia la aldea, parecía que hasta las mismas cabras que en otras ocasiones se mostraban rebeldes y saltarinas, aquel desdichado día caminaban cabizbajas y avizorantes, observando en todas las direcciones con pronunciosa alteración, buscando aquel macho cabrío que las dirigía y dominaba con su orgullosa presencia, haciéndose notar en todo momento, por el continuo tañir de su zumbiétchu (cencerro), que por primera vez en el rebaño no se sentía el caidonante ruxíu (dirigente sonido). Pienso yo que solo contento caminaba vigilante mi fiel Pelayu, porque ya nadie en el rebaño se atrevía a discutirle sus ladridos o frágiles mordiscos, cuando por orden mía a las cabras con eficiencia les infería. Más sin embargo yo, al igual que a mis cabras, algo me tenía también apresado, algo extraño para mí, por primera vez a mi espíritu esclavizaba, que ni era tristeza ni pena, pero sí era miedo y grande desesperanza. Siempre que retornaba con mi rebaño a la aldea, cuando en las atardecidas la montaña abandonaba, mi corazón ameruxáu d'allegría (rebosante de alegría) a mi garganta un torrente de cante le rogaba, y ésta inocente y falta de todo perjuicio, sintiéndose tan dichosa como los mismos celestiales ángeles, cantaba recias asturianadas, mientras que todo mi ente, afanosamente afalaba (arreaba) las cabras. Quizás cantara yo aquellas horas con más gracia que en todo el día por alegre que fuera y pudiera tener, porque por así decirlo me acercaba al sencillo y noble vivir de las gentes de mi aldea, pues diez o doce horas en la continua soledad que en las montañas me acompañaba, para un rapacín como yo era, eran muchas horas desamparado de la comunidad humana, y sobre manera yo, que con ser mi cuerpo ágil y fuerte hasta casi rayar en el desuso, empequeñecido se quedaba si le comparaba con mi espíritu tan ensoñador e imaginativo, que todas las cosas al engrandecerlas confundía, menos el miserable pan de la maxera (artesa) que mi amo me entregaba, que a pesar de ser tan escaso, jamás supe imaginar nada para engrandecerle. Estaba mi amo a la entrada de la aldea esperándome como siempre hacía para ayudarme a xebrar el rebaño, ya que como eran tantas cabras, no cogían todas en la misma corte (establo), y había que llevar parte de ellas a otra cortexa (cuadra pequeña) que estaba en la parte opuesta de la aldea. Entretenía siempre su espera el condenado de mi amo, hablando con un artesano del lugar, que se dedicaba a la fabricación de yugos y madreñas, que tenía su taller montado debajo de un hórreo, que estaba asentado a la salida de la aldea, mismamente en la desembocadura del pedregoso y empinado sendero que venía de la montaña. Desde tal lugar él sentía con antelación el potente tañir del zumbiérchu (cencerro) que ximielgaba (movía) con fuerza y hasta con orgullo el estupendo semental de su rebaño, entonces él liquidaba por el momento con el madreñeiru la conversación que estuviesen embargando, y dedicaba toda su atención a su rebano, observando con avarienta atención, en el propiar si sus ganados venían fartus óu famientus (hartos o hambrientos), o si alguna de sus cabras venía coxa (coja) por mor de haberle caído una piedra o cualquier otro accidente que hubiera acaecido, como solía ser normal algunas veces. Pero aquel inolvidable para mi atapecer (atardecer) vio antes sus cabras que escuchara el ya inexistente zumbiétchu, por eso con su vozarrón de trueno, y como una centella por mí temido, me preguntó a la distancia de una piedra lanzada cuesta abajo: —¿Qué fói lu que pasóu Xulín...? —¿El chivu perdiu 'l mayuelu...? —Quería decirme, que si el cencerro que llevaba su chivo, había perdido el majuelo, o pequeño péndulo que lleva dentro el cencerro. —Esto también era frecuente que sucediese. Contestele yo desde aquella altura con mucho menos miedo que si me encontrase ante su presencia, diciéndole que el chivo se había despeñado, y arriba en la montaña se encontraba muerto. Estas mis palabras que en el viento camino de la aldea mi voz empujó con fuerza, fueron escuchadas por mi amo que se encaricotóu (encendió) en una rabiosa tristeza, que si pudiese desahogarla, seguro que en mi persona haría él su complacencia. También la desgracia del chivo, que por mí a voces era anunciada, fue oída por algunos otros vecinos a parte del madreñeiru, y como aquel semental de macho cabrío había sido siempre tan aponderado e idolatrado por el babayu (bocazas, charlatán) de mi amo, que con su dichoso cabrón los vecinos de la aldea ya habían pescado la costumbre de decir siempre que alguien ponderaba una cosa, ¡non si paezme a mín, que moren más castrones que Manín na nuesa aldea! Bueno pues como estoy contando, todo el lugar en pocos minutos se había enterado y en parte congregado a la salida del camino que bajaba de la montaña, ya que la muerte de aquel chivo que había ya dejado entre ellos la ya dicha cantinela, les había algunos los más envidiosos y vengatibles alegrado, y a los otros los más sentimentales y nobles les entristecía la muerte de tan comentado castrón. (También se suele llamar castrones a los chivos muy grandes). Al fin entré yo en la aldea quizás con el mayor recibimiento que jamás a nadie le hicieran, y todos atropelladamente me preguntaban lo que con el dichoso castrón me había sucedido, y yo les repetía a la par que intentaba xebrar las cabras para llevarlas a sus respectivas cuadras, que se había despeñado y que todo descuatramindáu (deshecho, desarmado) se quedara en la montaña. Un ratiquín (un tiempo) más tarde, y ya siendo casi la oscurecida, tres vecinos del lugar haciendo cuadrilla con mi amo, caminaban en pos de Pelayu y mía, otra vez camino de la montaña, para enseñarles donde estaba estrapayáu (aplastado) el chivo, con el propósito de bajarle para casa, con el fin de aprovechar su piel y carnes, que serían curadas bajo las barras del xardu (secadero) una estupendísima cecina. Llegamos a la postre ya con la noche tan negra como la boca de el lobo, al xeitu (sitio) donde el chivo fechu 'n chaceiru (hecho un deshecho) ya en el frío de la muerte sin despertarse dormía, tanto Manín que yera mi amo, como los tres vecinos que le hacían compañía, sudorosos y respirando medio ahogados por el tremendo esfuerzo que suponía subir con tanta rapidez hasta tamaña altura, sin perder un momento amarraron el animal por las cuatro patas juntas haciendo cucara (en montón, juntándolas todas) con una cuerda que para tal menester ya traían, y colgándolas de un fuerte y largo palo del que también venían poseídos, echáronselo al hombro entre dos, y con menor rapidez y mayor precaución, relevándose entre ellos conseguimos llegar sin novedad a la aldea. A pesar de ser casi la media noche, aun había algunos vecinos en reunión dentro de al parecer amena charla que quizás tuviese mucho que ver con el castrón, Manín y con mi desventurada persona, esperándonos en el lugar donde el madreñeiru trabajaba. Entramos todos en procesión rumorosa en la corralada de la casa de Manín, detrás del cabrón que colgado del baral sofitado en los hombros de dos vecinos se xiringaba (balanceaba), vigilado siempre con sonrisa ladina por mi fiel Pelayu, que comprendía que al no tardar, iba a saciarse hasta el no poder manducar más, con los rojos hígados de quien en vida, le hubiera hecho correr con cierto temor con el rabo entre sus piernas. Mientras que mi amo y sus serviciales vecinos se disponían a desfoyar (desollar) colgado de unos garfios que había debajo del hórreo al desgraciado chivo, la muyer (mujer) de Manín sin parar de condolerse, y hasta inclusive queriendo a mi endilgarme parte de la culpa, me dio de cenar una escudilla de farines (harina de maíz cocida) con una taza de leche de cabra, porque la leche de las vacas la tomaban ellos y la que sobraba la hacían en manteca, que tampoco yo nunca la probaba. Por primera vez no se hallaba sentado a mi lado sacando la lengua y relamiéndose, mirándome con sus ojos inteligentes en espera que yo le tirase delante de sus narices una cucharada de mi comida a mi fiel Pelayu, pues él sabía que al lado del castrón, tenía una fiesta grande con sobrada pitanza. Comía yo vorazmente aquellas puliendras (farinas), a tan desusada hora de la noche, sin que mi mente de pensar cesara, y antes de terminar mi miserable cena, una luz que me llenó de cierto temor en mi cerebro escendiose, para decirme con su claridad, que no iba a transcurrir mucho tiempo antes de descubrirse mi mentira, porque al esmianaye 'l pelleyu (quitarle el pellejo) al castrón, le encontrarían incrustadas en su cuerpo las postas que le habían matado, y me interrogarían sobre tal suceso, siendo yo al momento un cómplice y encubridor de la muerte del condenado cabrón, que según parecía me iba a dar guerra hasta después de ser muerto. Seguramente querrían saber el por qué les había mentido, haciéndoles creer que se despeñara, cuando a la prueba estaba que fuera abatido por un tremendo pistoletazo. Bajé después de cenar a la corralada donde los hombres andaban a vueltas en la desfoyadura del castrón, a la luz de un par de candiles de carburo y no llevarían un cuarto de hora reparándoles en su circunstancial oficio de carniceros, cuando Antonón el de la Cuandia dijo sorprendido mirando para mi amo que le alumbraba con el candil en la mano para que los otros vieran mejor en la faena que encalducaban (hacían). ¡Ah Manín, isti castrón non morrióu comu diz el tou criadín despeñáu, pos tién ente 'l coración ya lus polmanes un manegáu de postes llancades, asina que si quiés saber quién l'achuquinóu, pregúntaye 'l tou rapazacu, lu que axucedióu! ¿Qué ye lu que me tas diciendu...? ¿Quién diañus diba pegái 'n tiru 'l miou cabrón ? Antonón arrabucandu d'ente les asaures del chivu cuatru ou cincu postes que yeren de grandies comu arbeyinus rancuayus, díxole 'l miou amu metiénduyes per dellantri 'l focicu: ¡Mira Manín, ístu fói lu qu'achuquinóu 'l tou chivu! (Ah Manín, este cabrón no murió despeñado como dice tu criado, pues tiene entre el corazón y los pulmones un cesto de postas plantadas, así que si quieres saber quién le asesinó, pregúntale a tu muchacho lo que sucedió). (¿Qué es lo que me estás diciendo? ¿Quién demonios le iba a pegar un tiro a mi cabrón?). (Antonón arrancando de entre las asaduras del chivo cuatro o cinco postas que eran de grandes como pequeños guisantes, le dijo al mi amo mostrándoselas por delante de su hocico: ¡Mira Manín, esto ha sido lo que asesinó a tu chivo!). Hallábame yo detrás de ellos a media penumbra, por eso no pudieron ver cómo todo mi cuerpo temblaba, y mis mexiétchas (mejillas) se encendían como las mismas brasas cuando el viento las apuxa (atiza). Quizás si fuese a pleno día, me hubiesen sacado la verdad al descubrir yo mismo por mis síntomas externos la mentira, pero la noche, encubridora de toda claridad que profané sus negras vestiduras, me ayudó a ser firme e inamovible de mi primera mentira. Convencido mi amo de que le había engañado, acercose a mí con el candil en una mano, y llena su despreciable alma de ira, y enloquecida venganza, con la otra su mano, atizome un fatáu de morráes (varias galletas, tortas, guantazos) que dieron con mi cuerpo en el suelo, y antes de que yo pudiese huir del peligro que me rodeaba, levantome del suelo con la misma mano que tan vilmente me castigara, y a la par que alumbraba mi rostro donde la abundante sangre que manaba de mi nariz lo embadurnaba, me dijo mirándome con sus ojillos de bracu (cerdo) donde la maligua ira en un brillo salvaje se enseñoreaba: ¡Ahora mismo me vas a decir hijo de perra y de republicano asesino, que el día que asesinaron a tu padre que era lo mismo que tu un embustero y un bandido, te tenían que haber envenenado a ti, para que no pudieses hacer el mismo mal que hizo tu condenado padre, vamos, dime quién fue el que disparó contra mi chivo, dímelo pronto o terminaré contigo! Y al tenor que esto me estaba diciendo, su dura mano caía una y otra vez sobre mi rostro, y fue entonces cuando aquellos hombres de entre sus manos me arrancaron, pues al no hacerlo, quizás aquella bestia humana, que había luchado en defensa de la (PAZ DE ESPAÑA) fácil me hubiera asesinado, como seguramente acostumbrado debía de estarlo, al haber practicado tal demoníaco proceder, con otros indefensos inocentes, de los miles que asesinados fueron en Nuestra Patria, por cobardes, dañinos y miserables hombres, como lo era mi despreciable amo. Fue curado con agua fresca mi amoratado y sangrante rostro por Antonón de la Cuandia, que me aconsejaba cariñosamente, les dijese lo que con el cabrón me había en la montaña sucedido, y que no tuviera ningún miedo de contar la verdad que se buscaba, pues ella misma me protegería de quien me hubiera amedrantado para que no le delatara. Cuéntanos hijo si fueron los huidos quienes al chivo le dispararon, ya que nadie más que ellos pudo hacer tal cosa, y ten presente que si no nos lo dices ahora, mañana vendrán los guardias y ya verás cómo con ellos no puedes seguir negando. Díjele a Antonón el de la Cuandia, que yo estaba dormido, y que me desperté cuando sentí al cabrón bramar desesperado al tenor que bajaba rodando por entre los peñascos, siendo aquello todo cuanto yo había visto y oído. Volvió otra vez ya más sosegado mi amo a insultarme y amenazarme, y a la postre me ordenó que abandonara su casa, pues él no fartaba bribones que lejos de cuidar su rebaño, permitían que personas tan canallas como yo lo era se lo asesinaran. Marcheme de aquella casa de noche, maltrecho mi cuerpo y deshecha de sufrimientos mi infantil alma, sin más pertrechos que los que llevaba a costillas, que eran los únicos que poseía, y que constaban de un mono de caqui hecho de la guerrera de un soldado, con más remiendinos que de plumas tiene una gallina y de todos los colores que imaginarse puede, calzado con unas alpargatas de esparto donde los calcaños se asentaban en el suelo y los dedos lo mismo hacían por no quedar de las alpargatas nada más que la parte del centro. Por primera vez desde hacía varios meses que Pelayu era o mejor dicho había sido compañero inseparable de hambres y fatigas, de juegos y caricias, de largas soledades entre ambos repartidas, por primera vez digo, mi fiel compañero ya no me seguía, me traicionaba el muy ladino por unas piltrafas que de vez en cuando aquellos hombres que carniceraban en el cabrón, le arrojaban en el empolvado suelo de la corralada, para él valía en aquellos momentos más la asquerosa pitanza, que todo el cariño que yo pudiera brindarle, ya no se recordaba el muy desagradecido de que yo repartía con él a partes iguales la escasa comida que para mi sólo me entregaba el llabascón (cerdo grande) de mi amo, en una palabra, Pelayu era un desagradecido y egoísta, propiedad que en mayor o menor cuantía, va fusionada en el instinto de todo ser mamífero de la Tierra. Llegué aquella primera noche de mi vida, que había sido maltratado, insultado, golpeado, pisoteado, arrastrado y ofendido a tan gran profundidad y altura, que dudo que a mis años en todo el mundo, a nadie le hubiera sucedido tan inhumana atrocidad, cuento yo, que hice mi entrada en la casa de mi madre, que en la sazón se encontraba trabajando en una alejada aldea, en el caserío de otra viuda que su marido había sido asesinado en el cementerio de San Salvador de Oviedo la misma noche y en el mismo paredón que fusilaran a mi padre, así pues, hallábame yo sólo en casa y eso enormemente en aquellos momentos me alegraba, pues si mi madre hubiera estado en la casa, le haría sufrir aviñonándome yo de pena, y quizás ocurriesen peores cosas, ya que mi madre era, y aun sigue siendo, y Dios me la conserve muchos años, pues fue lo mejor y lo único que he tenido en mi existencia, mujer de duro carácter, intrépida y valiente hasta no tener el más pequeño temor, de pelearse ella sólo contra todos los moradores de la aldea. ¡Cómo mi madre, nacen en un siglo pocas mujeres! Al día siguiente que era domingo, y por tener en la parroquia a que pertenecía mi aldea, un cura que para demonio había nacido, ya que el muy condenado había conseguido de las autoridades una ley, que no se quién se la había fabricado, pero el caso es que existía, y condenaba a todos los vecinos a oír la Santa Misa, y a no trabajar ni en las tierras, ni en los prados, ni en nada, bajo pena de una multa que la ley considerara justa por ser injusta. Como yo ya no tenía trabajo, pues cuidar los ganados estaba permitido, y aquel gochu de mi antiguo amo desde aquel día tendría que hacer el trabajo que como un miserable esclavo yo le hacía, me levanté tarde del único xergón de fuéa (jergón de hoja) que en la casa había, que lo había industriado de unos sacos, porque todo cuanto poseíamos que era bien poco, al terminar la guerra el honrado vencedor nos lo había robado, y no contentos con esto, todavía fusilaron a mi padre, acusándole de haber robado grandes cantidades de dinero, de haber hecho esto, lo otro, y lo demás allá, y todo porque se le querían cargar cuatro caciques, como se ha hecho en todos los lugares de mi Patria buena. Noté que me dolía el rostro y que le tenía ensangrentado, no pude mirármelo al espejo. porque éste era un lujo que en mi casa no existía, así pues, me fui hasta el río que por detrás de mi casa pasaba, y me lavé como mejor pude, secándome después a las sucias y ásperas mangas de mi mono, y sin desayunar nada, porque en la casa no habla ni la más mínima consolación de comida, me dirigí a oír la misa, ya que yo de pequeñín era muy creyente y religioso. Estando yo enredando (jugando) con algunos otros guaxinus (niños) de mi aldea, en espera que tocase la última campanada para entrar en la iglesia, vi llegar la pareja de la guardia civil y un vuelco de temor revolvió mi ánimo, que casi consiguió ordenarme que saliese corriendo, huyendo pronto de aquel nuevo peligro que me acechaba. Sin embargo no lo hice, porque o no era lo suficientemente valiente, o lo necesariamente cobarde para hacer tal cosa, lo cierto es que cesé de jugar y me quedé mirando para ellos, lleno de temor, de tristeza, de pena. Preguntaron a alguien quién era yo, uno de mis vecinos me señaló, entonces los guardias me llamaron, y yo hacia ellos avancé, cabizbajo, temeroso y desamparado, igual los niños que los vecinos me miraban sin urniar (decir) palabra, muy posible muchos de ellos, tanto fascistas como rojos, vencedores o vencidos, sintiesen una profunda pena al ver aquel niño, desventurado e inocente ruina que dejó la vil venganza de la posguerra, avanzar sin protección ni cariño de nadie hacia los guardias, al fin llegué junto a ellos y me los quedé mirando, no me gustaron sus rostros, que me parecieron dos demonios, entrambos se quedaron mirando unos momentos en silencio mi rostro, en el que se podía leer la despreciable cobardía y nefastosas intenciones, que se enraizaban en el podrido sentimiento de mi amo, pude comprobar que esbozaban una tenue sonrisa, y no pude descifrar, si era que les alegraba observar el sello del martirio anclado en mi cara, o si por todo lo contrario, me dedicaban un consuelo de lastimosa consideración. Qué enano era yo físicamente en aquella lejana y para mi inolvidable, desgraciada y maestrosa mala época, si desde mi distancia también en el momento mi señora prisionera, proyectó mi mente siempre libre, como el misterioso dios que en cada mente humana vive, cuento yo que si me observé ante toda aquella gente, asustados los unos, hartos de maltratos, satisfechos los otros, por formar parte del mando, e indiferentes los restantes por no contar nada en ningún bando, digo que si me vi tan insignificante en mayor cuantía todos cuantos me rodeaban eran, ya que ninguno de ellos optó, en defender a un niño inocente y lleno de temor, que no había cometido más delito que el matar sin querer a un chivo, que era menos cabrón que todos aquellos papalbus humanos. Uno de los guardias con el mosquetón en la mano, me acarició mi corta y jamás peinada cabellera, pues nada más que tenía dos dedos de larga, mi madre me la rapaba al cero para que los abundantes piojos en ella no sembraran la descendencia de sus miserias, y a la par que esto hacía tan despreciable celador de una ley muy poco justiciera, con palabras que pretendían ser cariñosas y amables me dijo: —Ya veo por las caricias que luces en tu rostro, que con todo merecimiento y sin ninguna duda el señor Manín te ha hecho, que eres un niño rebelde, desobediente y malo, que te niegas a decir la verdad, y por lo tanto por todos estos endemoniados pecados irás al infierno, así es, que si ahora mismo no me dices quién fue el que disparó contra el chivo de tu amo, yo también tendré que castigarte. En esto estábamos el guardia y yo rodeados por los vecinos que no decían ni pío, cuando hizo acto de presencia el señor cura, que relevando a la autoridad de su palabra no así de mi persona, me aconsejó apoyando sus frases en la Divinidad de Señor, para que les contase la verdad que me liberaría de todos mis sufrimientos. Díjele al cura lo mismo que al guardia que yo estaba dormido, y que sólo me había despertado al oír al chivo berrar a la par que bajaba por entre los peñascos rodando. La ruda mano de aquel guardia, que seguramente había sido toda su vida un rústico campesino y que la guerra le había liberado de tan honrado lugar para colocarle en el más delicado de los oficios, como es el de servir con dignidad a la Justicia, cuento yo que aquella pesada mano de aquel hombre que pensaba que las personas había que tratarlas como a las bestias con las que él hubiera vivido siempre, dejó de acariciar mi cabeza y sus dedos se aferraron como si fuesen fuertes murgazas (tenazas) a una de mis uréas (orejas), y sonriéndose como si me estuviese el muy hipócrita acariciándome, a la par que me rogaba que le contase la verdad, me apretujaba con tal fuerza, que el dolor que me inyectaba me hacía ver todas las estrellas. Creo que lo que más le molestaba aquel cobarde representante de la ley, no de la Justicia, era que yo, que la vida ya me había forjado en saber llevar el sufrimiento, ni llorara, ni gritara ni menos me quejara de nada, por eso el infame seguía despiadamente con todas sus fuerzas apretándome, aun es hoy el día, que cada vez que me recuerdo de aquel momento mi oreja se pone tan rápidamente colorada, que hasta me molesta el calor que alumbra. Así en este atroz sufrimiento yo me debatía, sin que nadie de los allí reunidos por mí intercediera, dentro del horripilante dolor que me producía aquel estrapayáu d'uréas (retorcimiento, aplastamiento de orejas), cuando llegó mi madre ante la concurrencia, pues como era domingo, bajaba la pobre de aquella aldea donde toda la semana había estado trabajando, trayendo encima de la cabeza una manieguina (cesta) llena de viandas que en el caserío le habían dado a cuenta de su esfuerzo. Cuando mi madre me vio a mí, en tal escarnecimiento, tiró la manieguca al suelo, y llena de una fuerza airada que la multiplicaba, se acercó tan randa como una centella hasta mi verdugo y arrancándole el mosquetón de un fuerte tirón de entre su mano, le pegó con él tamaño golpe encima de sus costillas, que dio con él como si se tratara de un muñeco de trapo en tierra. Antes de seguir con esta cierta historia, voy hacer un inciso, para describir muy someramente cómo era mi madre en aquella época. Era joven, aun no llegaría a los cuarenta años, y a pesar de su juventud, ya había perdido la pobrecita dentro de los mayores sufrimientos que se puedan imaginar, a dos hijos que luchaban en la guerra, a su marido que fuera fusilado y a todo cuanto poseía. Mi madre como perteneciente a la más ancestral raza astur, era rubia, con el pelo del color de la miel, o de la escanda sazonada, tan abundante lo tenía, que cuando lo llevaba suelto y se acuruxaba (agachaba) le tapaba todo su cuerpo como si lo cubriera con una preciosa manta. Sus ojos eran a veces tan azules como el transparente cielo de una mañana de primavera, y en ocasiones eran tan verdes como los mismos campos de nuestra aldea. Era tan pura y recia como la misma madre naturaleza, inamovible en sus decisiones, honrada y justiciera. Era una auténtica astur procedente de la primera raza que pobló las ubérrimas montañas de mi noble tierra, y no una mistificación como somos hoy en día más del noventa por ciento de las gentes asturianas, enraizados con todos los colonizadores de nuestra tierra. Mi madre enojada era una invencible fiera, y tranquila y serena, era tan hermosa y dulce como incomparablemente lo es mi asturiana tierra. Y ya dicho con suficiente claridad como era esta excepcional mujer, vuelvo a centrarme en el desaguisado que mi madre justicieramente preparara, con una valentía y decisión tal, que dejó a todos perplejos y anonadados, pues el guardia que en posición ridícula espanzarrado moraba en el suelo, desde tal lugar miraba con ojos desorbitados a mi madre que con el mosquetón en la mano y a la par que se lo arrojaba con fuerza y mala sangre contra su pecho le decía: ¡Yes un llimiagu, lu mesmu que toes istes xentes que conxentíen, qu'dellantri de la mesma ilexia del Faedor, y'en prexencia d'isti cura escosáu de coyones ya xusticieres razones, lú mesmu que tous vuexotrus que sois una cabaná de baldreyus, que tu que yes un cachiparru, martirizares a isti nenín pequenu, ya s'ístu faedis con miou fíu qu'entavía 'l probitín non sabe dúnde come, ¿qué faeredis con les prexones mayores? (Eres un rastrero baboso, lo mismo que todas estas gentes que te consienten, que delante de la iglesia de Dios y ante la presencia de este cura que no tiene ni cojones, ni justicieras razones, lo mismo que todos vosotros, que no sois nada más que un rebaño de cobardes, que tú que no eres nada más que un parásito martirizaras a este pequeño niño. Y si esto haceís con mi hijo, que todavía el pobrecito no sabe de dónde come, ¿qué hareis con las personas mayores...?). El otro guardia que sin lugar a dudas parecía un hombre con mejores sentimientos que el gusano que me había martirizado, intentaba sujetar a mi madre propinándole palabras que le aconsejaban que no complicara más las cosas, mientras que su repugnante compañero se levantaba del suelo, y ya con el arma entre sus manos, la enarboló por encima de su cabeza en amago de dejarla caer encima de mi madre a la sazón que con una inquina maligna y cobardosa le decía: ¡Si fuese usted un hombre, ahora mismo le partía la cabeza en dos para que al final de su existencia comprendiera usted, que el deber de todo ciudadano es respetar a la ley! A lo que mi madre le respondió de la siguiente manera: —Si you fora un home, a usté había qu'allevantalu dóu tá, p'ancuandiálu debaxu tierra, que ye 'l llugar quéi cuerresponde a la xentuza baldreyante comu ye usté. Ya tocante a la ley que reprexenta, que ye tan betchá de maldáes comu usté mesmu, pásula you ya toes les prexones decentes pente les piernes ya mexamus per echa. ¡Perque isa lley que tantu cacaréa achuquinóu ya t'achuquinandu a fatáus d'iñocentes, sin respetar nin al vietchu que t'encantu la xepoltura, nin al xoven qu'entavía non golióu 'l tafu de papalbus ya rapiegus que tienen tous los comedores que la endubiechan y'esmarachen! (Si yo fuese un hombre, a usted había que levantarle del lugar donde se encuentra para enterrarle bajo tierra, que es el sitio que le corresponde a la gentuza cobarde como lo es usted. Y tocante a la ley que tanto cacarea, que está tan rica de maldades como usted mismo, la paso yo y todas las personas decentes por entre las piernas y meamos por ella). (¡Porque esa ley que usted representa, ha asesinado y está asesinando a muchos inocentes, sin respetar ni al viejo que ya se encuentra al borde de su sepultura, ni tampoco al joven que todavía no se ha olido, el característico mal hedor que emana de los comedores, indeseables y ladrones que la han hecho, así como ustedes que atropelladamente obligan a punta de pistola y látigo a que se cumpla!). Aun puedo ver en los rostros de todas aquellas gentes que nos rodeaban, desde esta asquerosa celda donde viviendo el presente que me aprisiona en esclavo de unas injustas ordenanzas, mi mente desdoblándose en dimensiones pasadas, añora con tristezas y alegrías, las primeras alumbradoras fuentes de toda mi desgracia. Sí, veo los ojos asustados de algunos de mis convecinos, que al escuchar aquellas graves y acusadoras palabras que mi madre airada, enloquecida y por toparse en su justo desquiciada, le decía a aquel guardia que tan cobardemente la amenazaba. Sí, veo como todos ellos con tristeza pensaban, que mi madre no iba a salir de aquel asunto bien librada. Pues en aquellos tiempos por menor delito, al paredón de fusilamiento llevaban a personas más recomendadas. Vi los ojos de aquel guardia ruin y rastrero, vilos cómo se llenaban de una alegría satánica, quizás en otras ocasiones ya por él vivida, cuando a tantos inocentes martirizaba o asesinaba. Vi cómo dejó de amenazar a mi madre, cómo colgó el mosquetón de su hombro, y metiendo la mano sonriendo canallescamente en su macuto, sacó unas relucientes esposas con las que se disponía a encadenar a mi madre en el lleldar (acaecer) que le decía: —La voy a llevar a usted y a su hijo detenidos hasta el cuartelillo, y allí, le enseñaremos a usted a respetar la ley y el orden, ya verá usted cómo cuando nosotros la dejemos, no se le ocurrirá jamás ofender a la ley y al régimen, ni aun en su propio pensamiento. Y en cuanto a su cachorro, que parece ser tiene su misma casta, también le enseñaremos a decir la verdad aunque tengamos que arrancarle la lengua. Fue entonces cuando uno de los dos principales caciques de la aldea, que también ye menester que cuando encarte les diga cómo eran, le dijo al guardia con palabras amenazadoras: ¡Dexe tranquíl ista muyer ya 'l sou fíu, pos güéi mesmu vou cuntaye you 'l sou xefe la clás de guardia que ta fechu. (Deje tranquila a esta mujer y a su hijo, y hoy mismo le voy a contar a su jefe la clase de guardia que está hecho, que se ha dejado desarmar por una mujer cuando cobardemente usted martirizaba a su hijo, poco puedo poder yo si no le hago catar covixu noitre ufixu (oficio), perque nisti de guardia paeme amindi que nun ten llixa (arte, valer, etc.). La fuerza y poder que tenían aquellos desalmados caciques en aquellos tiempos de desalmados vivires, achindi mesmu xuntu lus mious güétchus (allí mismo frente a mis ojos) quedaba bien claro, porque aquel guardia aviñonáu de miéu (lleno de miedo), se justificaba rastrera y servilmente pidiéndole perdón aquel hombre que no había sido en toda su vida nada más que un verdadero canalla, per ístu miou má noxá fasta cuaxí la llocura dista maneira le falóu (por esto mi madre enojada hasta casi la locura de esta manera le habló). —Lu que me faltaba per uyír, que tena que debéi cumplíus a isti baldrayu d'achuquín, que dexóu la nuexa 'ldina xemá de güerfaninus dexamparáus de la mán del Faidor ya de lus homes. (Lo que me faltaba por escuchar, que tenga yo que deberle favores a este cobarde de asesino que dejó la aldea sembrada de huérfanos desamparados de la mano de Dios y de los hombres). ¿Nun foste tóu sou banduerru de lus enfermus el que denuncióu 'l miou home paque me l'achuquinaren na cárxel d'Uviéu? (¿No has sido tu comedor, canalla de los infiernos el que ha denunciado a mi marido para que me lo asesinasen en la cárcel de Oviedo?). ¿Ya con lus fíus de Manolón el Gocheiru...? ¿Qué foi lu que fixiste conechus baldrayán? Que yeren un par de rapazus más bonus qu'el pan d'escanda qu'enxamás fixerun mal a naide, ya cundu taben per aquíndi de millicianus, ya tóu t'encovaxabes fugáu per les branes, tóus xapiemus na cabana que t'empayaretabes, ya tantu nuexóitres perque yeras veicín comu aquechus ñocentinus rapazus qu’achuquinasti deximiémuste xempre pa que nun te prendieren. Que fatiquinus forun lus probetayus rapazus, y'anxín pagarun con las sous vides les sous fatezas, pos se te viexen deñunciáu, nistes gores tabes fechu 'n meruxéiru de merucus, xustamente lu que yes, y'echus taríen vivus al lláu de lus sous pás. (¿Y qué has hecho con los hijos del Cerdero?, que eran un par de mozos más buenos que el pan de escanda, que no han hecho más mal los pobrecitos, que cuando fueron al servicio militar por la quinta; y estuvieron por estos contornos de milicianos, mientras que tu andabas por la braña huido, y sabiendo nosotros en la cabaña donde te refugiabas, no te hemos denunciado porque eras nuestro vecino, aunque tuvieras la idea política que te diera la gana, que no debe de ser ninguna, porque te parió tu madre canalla desde la entraña, pues como te estoy diciendo, tanto aquellos grandes rapazos como nosotros, te olvidábamos siempre para que nunca te cazaran. ¡Qué tontos fueron aquellos pobres y desgraciadinos muchachos, y así pagaron con sus vidas sus tontezas, pues si te hubiesen denunciado, a estas horas, tu estarías hecho una verbena de gusanos, que ni más ni menos es lo que eres, y ellos estarían vivos al lado de sus desesperantes padres!). Todos escuchaban a mi madre silenciosos y asustados, considerando algunos con tristeza, que mi madre se había vuelto turulata (loca) para atraverse a manifestar acusadoramente ante los guardias, el cura y el pueblo, lo que todas las gentes de la aldea sabían que era cierto, pero no se detuvo mi madre en el acuse que le hacía aquel villano de todas sus bellaquerías, pues al no encontrar nadie que la importunara, siguió con su palabra y con igual fuerza mortificándole de esta manera: —E nus tiempus d'endenantes, cundu lus roxus mandaben lu mesmu que vuexotrus facedis nagora, non trañia l'esquilona de l'ilexa p'axuntanus en conceyu p'uyír la misa tres el cura, perque pieschada taba la casa del Faidor, ya con lus curas lus roxus nagua querían, peru a pesar de tar tan lexus del Faidor, a naide s'achuquinóu n'aldea, ya se morrierun un par de rapazus, fói nel frenti, peru nagora que tenemus l’ilexa 'l entestate, y'un cura que coyius de la man quiér chevanus a tóus pel atayu de non sei que Dios, ya non sei que cielu, pos con tou isti telar, entremedáu de cures, ya caciques comu lu yes tóu, de confexones, mises ya xermones, achuquinasteis n'aldea 'n poucus dies, más xentes que de mala manera, enxamás de lus xamases en Asturies murrierun. Se tóu xupiés so lladrón achuquinante, lu mesmu que toes istes xentes que m'acorrelan, lu que you tenu xufriu nes comunicaciones de la muerte que se encaldaben na cárxel d'Uvieu, dúnde 'l miéu ya 'l espavoríu facien fuercia, únde 'l fríu enxenebráu la entraña te queimaba, únde les chárimes esbocáes en el glayíu xapoixaben, atristeyáus ya dollores qu'eszarapicaben, tous lus xentíus de cuantus escuchaban. Non puéu apoixar de mious videtches, lus güeyus enfervecíus de aquechus homes, qu'agoxáes allumbraben engafuráes chárimes, con les manes tembluqueántes per el miéu, acoyendu con desesperación las rexes de fierru, que non lus dexaben en postreira vez, abrazar a la sou muyer ya lus sous fíus, qu'ameruxáus de cariñu, ya betcháus de dollor, choraben ya glayaben, xiringáus per el amore que profexaben naquel home, que yera 'l pá de lus fíus, el mantín desous quereres, y’l caidonal del sou llare. Naide algamía per mor de aqueches rexes de fierru entemedades, falagar cómu postreira despedida, a la muyer nin al home, nin lus pequeninus fíus, que güerfaninus naquecha nueche diben quedaré, perque banduerrus baldreyus lu mesmu que tóu, lus deñunciaben y'acusaben de faer fatáus de couxes, que ni nel xoñéu lus probetayus dacuandu lleldaren. Tóus nun mirabamus atristeyáus per debaxu la borrina qu'acobertoriaba lus güeyus encarnispáus pe les chárimes, ya lexus de falanus tantes couxes, nel tiempu tan escosu que nus daben, esfaíamonus en playíus choramiqueirus llastimeirus e nes fanes más mortales. Enclicáus tous per un dollor que nes entrañes esquiciáu t'esgarduñaba, tabamus fatáus de xocenes muyeres que güéi toes viudes y'esgraciaínes semos, enlloquecides y'engarrinchades a les rexes que a la llibertá ya la xusticia trincotiaben. Nagua podiamus decinus, perque la pallabra afogábase na conguetcha qu’el alma esfaída pe la tristieza sacupaba, sous penares nel gargüélu, a munchus el dollor añuedábayes el celebru con tal prietura, que esmurgazábanse col xentíu perdíu nel enllabanáu xuelu. Alcuérdume comu s’agora mesmu fora, ya xamás de lus xamases tal desxusticiáu, endiañáu, baldreyóuxu ya chuquinamientu de xentes abondes d'eches tan iñocentes comu isti rapacín, que la mesma lley qu'achuquinóu a suo padre, martirizóulu a él, ante 'l cura, que mangonéa la mitá la aldea, y'isti banduerru de cacique dumeña entrambas partes, ya tous voxoutrus qu'empaparáus per el miéu, olvidósebus defender tou lo güenu per lu que lus vuesus homes llucharun ya morrierun ¡Sin alcuerdume d'aqueches canallesques comunicaciones que se lleldaben na cárxel d'Uvieu, ya non esborraránseme de les mious vidatches metantu que la vida me acompañe! (En los tiempos ya pasados, cuando los rojos mandaban lo mismo que vosotros hacéis ahora, no tañía la campana de la iglesia, para llamarnos y rejuntarnos a todos en fraternal comunidad, para escuchar la misa detrás de un cura, porque cerrada estaba la Casa de Dios, y con los curas los rojos no querían saber nada. Pero a pesar según parecía de que se encontraban muy lejos del Hacedor, a nadie asesinaron en la aldea, y si han muerto un par de jóvenes, ha sido luchando en el frente. Sin embargo ahora, que tenemos la iglesia siempre abierta y un cura que asidos de la mano, quiere llevarnos a todos por el camino más corto para alcanzar, no sé a qué dios, ni tampoco a qué cielo, pues con todos estos sucederes que ahora están pasando, entretejidos por los curas, y por caciques como lo eres tú, de confesiones, misas y sermones, habéis asesinado en la aldea en pocos días, más gentes que de mala manera, jamás de los jamases no contando estos tiempos, en todo Asturias han muerto. Si tu supieras so ladrón y asesino, lo mismo que todas estas gentes que nos rodean, lo que yo he sufrido en las famosas comunicaciones de la muerte que se hacían en la cárcel de Oviedo, donde el miedo y el pavor, hacían fuerza, donde el helado frío que el temor producía, al mismo tiempo las entrañas te quemaba, donde las lágrimas deslocadas en gritos lastimeros se posaban, haciendo tristezas y dolores tan inmensos, que despedazaban todos los sentidos de cuantos escuchaban. No puedo apear de mi cerebro los ojos enardecidos de aquellos hombres, que a cestadas alumbraban envenenadoras lágrimas, y con sus manos temblorosas por el miedo, cogían con desesperación las rejas de hierro, que les prohibían por última vez, abrazar a sus mujeres e hijos, que llenos de cariño y ricos de dolor, lloraban y gritaban desesperadamente, movidos por el amor que profesaban a aquel hombre, que era el padre de los hijos que quedarían ya para siempre desamparados, el amante esposo de sus quereres, y el fuerte guía de sus lares. Nadie alcanzaba por la causa de aquellas rejas de hierro fuertemente entretejidas, halagar como última despedida, a la mujer ni al hombre, ni a los amados y pequeños hijos, que huerfanitos aquella noche si iban a quedar, porque indeseables cobardes lo mismo que tu eres, les habían denunciado y acusado, de haber hecho muchas y malas cosas, que ni en el sueño los pobrecitos, jamás ni habían pensado. Todos nos mirábamos entristecidos, por debajo de la niebla que nublaba los ojos enrojecidos por las lágrimas, y lejos de hablar de tantas cosas en el tiempo tan corto que nos daban, nos deshacíamos en lamentos lastimosos, que nos precipitaban en los abismos más mortales. Agachados todos por un dolor que en nuestras entrañas enloquecido sin piedad las arañaba, estábamos en aquella triste ocasión, muchas jóvenes mujeres que hoy todas viudas y desgraciadas somos, enloquecidas y agarradas con desespero a aquellas rejas, que a la Libertad y a la Justicia pisoteaban. Nada podíamos decirnos, porque las palabras ahogábanse en la garganta, que el alma deshecha por la tristeza, vertía en ella sus penares. A muchos el dolor les aprisionaba el cerebro con tal fuerza, que se desvanecían privados del sentido entre las losas que poblaban el suelo. Recuerdo como si ahora mismo estuviese sucediendo, y nunca jamás, tal injusticia, endiablada cobardía, y canallesco asesinamiento de gentes, muchas de ellas tan inocentes como este pequeño, que la misma ley que asesinó a su padre, le está martirizando ahora, precisamente ante la presencia del cura, que es el dueño de la mitad de la aldea, y de este indeseable de cacique, que domina entrambas partes, y de todos vosotros que llenos y dominados por el miedo, os olvidasteis de defender todo lo bueno y hermoso, por lo que vuestros hombres lucharon y murieron). (¡Sí recuerdo aquellas canallescas comunicaciones que se hacían en la cárcel de Oviedo, y que ya nunca podrán borrarse de mis sienes, mientras que la vida me acompañe!). Recuerdo perfectamente cómo todas aquellas gentes escuchaban a mi madre entre asombrados, y compasivos, entre temerosos avergonzados y ofendidos, y quizás hubiesen escuchado muchas más injusticias que habían hecho no los caballeros y valientes soldados, que denodadamente lucharon hasta conseguir la victoria, ni tampoco las juventudes que militaban en el partido triunfador, sino las gentes maduras, caciques que habían conservado la vida en entrambos bandos, que llenas de un odio vengativo y endiablado, habían hecho ellas más muertes criminales en la paz de la posguerra que todos los leales luchadores de enemigos bandos. Digo yo que mi madre con su cordura de mente les hubiese seguido acusando, si el cura, muy oportuno y diplomático, como son todos los religiosos de carrera larga, no se ausentara sin decir palabra, y ordenara al sacristán que tocase la última campanada, para entrar a la iglesia con el fin de escuchar la misa. Y ahora diré, que mal dicho está que yo diga que el sacristán tocase la campana, porque no había tal campana, ni en la iglesia de mi aldea ni en ninguna otra en todo el valle, ya que los rojos, se las habían llevado todas, no sé con qué fin ni propósito, como tampoco puedo comprender porque quemaban los santos que jamás les harían ningún daño, y dejaban con vida a indeseables como los caciques asesinos de mi aldea. Lo cierto es, que como campana de la vieja iglesia de mi aldea, había un trozo de raíl colgado del pórtico con una alambre, donde aporreaba el sacristán, con un martillo medio deshecho de los de cabruñar la guadaña. Nada más que el toque comenzó hacerse sentir, fueron las gentes desfilando tras la llamada de la postrera campanada, sin que nadie se osara replicarle a mi madre ni tan sola una palabra, bien fuese de desagrado o de conformidad con cuanto había enardecidamente manifestado. Todos se adentraron en la casa del Señor donde yo creo, que si el Nazareno pudiese apoixase (apearse) de la Cruz, no dudo que a todos ellos una tocata de barganazus les esfargayara. (Paliza de palos que en ellos prodigara). Dejó mi madre de reñir a voz en grito, pero siguió haciéndolo muy quedadamente, a la par que con gran remango recogía su cesta, que colocándola esta vez debajo el brazo, nos encaminamos para nuestro lar, mientras que aquellas gentes, culpables unas e inocentes las otras, le rogaban a Dios, los unos por sus pecados monstruosos ya cometidos, que en El no habían pensado cuando los ordenaban, los otros, quizás le pidieran paz y prosperidad para ellos, sus cosechas y ganados, pero Dios no escucharía ni menos ayudaría, ni al pecador tal vez arrepentido, ni al inocente libre de pecado, y lo sé por propia experiencia, porque yo, tantas veces le he llamado, suplicado y rogado, siempre a cuestas con el temor, la miseria y el desprecio que el mundo en mi había sembrado, y jamás El se dignó ni tan siquiera escucharme, porque si me hubiese escuchado, y no remediara con prontitud ni nefastoso sufrimiento, yo diría ya sin el menor equívoco, que el Dios que todos tememos y adoramos, no es nada más que un diablo. Y esto sin lugar a dudas es así, porque Nuestro Señor está harto de nosotros hasta la misma coronilla, y por eso pensó ya en inmemoriales tiempos, que o liquidarnos a todos, y olvidarse sin pena y con prontitud del mal invento que había industriado, o dejarnos vivir a nuestro aire, sin preocuparse ya para nada de nuestros haceres, hasta que la muerte nos lleve a su presencia. Caminaba yo detrás de mi madre, sujetándome con la mano mi dolorosa y sangrante oreja, que más doloroso sufrimiento me había reportado, cuando aquel imbécil y canalla de guardia me la había retorcido, que si me hubiesen molido todo mi cuerpo a palos. Llegamos a la postre a nuestra humilde casa, y siempre sin parar de reñir mi madre, de maldecir y de amenazar, estongóu 'l llar (limpió la cocina) de añejas cenizas, y con la rapidez con que ella solía hacer las cosas, tizóu ‘l fuéu (prendió el fuego) y después, puso un cazo lleno de agua con sal y unas hierbas (que ahora no sé cómo se llaman, pero que son muy buenas para las heridas) a hervir, y mientras que hervía, s'encaldóu nel trabayu de pulgar patacas (se hizo en el trabajo de mondar patatas), de las que había traído de la aldea de donde venía. Cuando el agua estuvo en su punto, que fue en el momento que ella terminara de aliñar las patatas ya listas para ser fritas, se dispuso mi madre a curarme, y al tenor que lo estaba haciendo, y viendo yo en su rostro retratado el cariñoso sufrimiento que por mí sentía, ella como siempre intentando disimular toda emoción, me preguntó dando muestras de un enfado cariñoso, ¿que qué era lo que había sucedido, o en qué líos me había yo alojado, para que los guardias me hubiesen puesto el rostro como un Ecce Homo? —Díjele a mi madre que el guardia no me había hecho nada más que estrapayáu l'uréa (deshecho la oreja), y que las otras heridas me las proporcionara el amo Manín, por las causas del condenado cabrón que ustedes ya saben. —Vi cómo las recias manos de mi madre temblaban al tenor que a mis heridas con aquella agua milagrosa me lavaba, sentí cómo su voz enardecida juraba y perjuraba contra aquel Manín de los infiernos, al cual ella decía, le iba a colgar la foiz (hoz) del pescuezo. Dio por terminada mi cura y en instantes me preparó la comida, que consistía en un buen cazo de patatas fritas con grasa de tocino, un gran cantezu (pedazo) de pan de escanda, y un escudiecháu de lleiche con borona (taza de leche con pan de maíz), y ya fartuquín fasta ‘l rutiar (harto hasta el eructo), preguntele que si podía ir a dar una vuelta por la aldea, a lo que ella me respondió afirmativamente, recordándome con amenazas, el que non m'engarricra con lus oitres rapacinus. (Que no me pelease con los otros niños). Cuando me dirigía al lugar donde todos los chicos por costumbre teníamos de reunirnos para enredar (jugar), en una de las callejas de mi aldea, me topé con Pelayu, que seguramente habría abandonado a su amo en el monte, por el extraño de no verme a mi como sucedía siempre. ¿Porque qué animal o persona con sentimientos nobles y cariñosos, podría vivir en la soledad del monte en la compañía de una repugnante bestia, como lo era Manín nuestro amo...? Viome primero Pelayu que yo a él le avistara, y casi estoy por asegurar, que me había olfateado antes de que yo desembocara en la calleja, donde él buscándose la vida por todos los rincones husmeaba. Porque yo jamás había visto a Manín, darle al pobre de Pelayu de comer nada, ya que Manín solía decir dándoselas siempre de razonero eficiente, que el perro no se le podía dar la esllaba óu llabaza de fregar lus cacíus (las aguas sucias residuos de lavar los cacharros de la cocina) porque estaban los bracus na cobil urniándu per llapalas (cerdos en el cubil gruñendo por tomarlas), que al perro lo único que se le podía dar, era aquello que no tuviese aprovechamiento para nada, como les llixes de les vaques cundu betchaban, de las uvées ya les cabras, óu cuallesquier oitra molicie que paque nún fediera menester yera encuandiála (como las libraduras de las vacas, de las ovejas y las cabras cuando parían, o cualquier otra porquería que para que no oliese mal, fuera necesario enterrarla). Vino Pelayu hacia mí envuelta su alma perruna por una gozasa alegría, pero me di cuenta con pena profunda, que no hacía tal acercamiento dentro del desenfado y gracial camaradería que en todas las ocasiones él conmigo usara, pues por primera vez mi buen Pelayu, para acercarse a mí, rastreramente se arrastraba, no era por el miedo de que yo le apaleara, ya que jamás ni de palabra le había ofendido, era sin duda porque se sentía muy avergonzado de haberme abandonado la pasada noche, cuando tan triste y solo me encontraba, y quizás más le necesitara. ¡Pobre Pelayu! ¡Qué alma más humana tenía, y a cuántos humanos, el alma de los rabiosos perros les dirigía! Me agabuxé (agaché) a su lado, envuelto yo por una sana, jovial, y angelical alegría, le besé su rostro varias veces entusiasmado, y acaricié con gozo su fino y sedoso cuerpo, y olvidándonos entrambos él de su cobardía y yo del rencor que pudiera por su gesto guardarle, nos fusionamos en un abrazo risueño y cariñoso, donde él dando pequeños ladridos por los que manifestaba su alegría y pena, me lamía una y mil veces las heridas que adornaban mis mexietchas (mejillas), y quizás se estuviese jurando, que aunque le costase la vida, nunca de mi lado se alejaría. Toda aquella tarde, estuve jugando al «llanque» y a la «palombietcha» con el único amigo de verdad que en la aldea tenía que se llamaba Muel. Pobre amigo mío, murió cuando apenas tenía veintiocho años, reventado por el más duro y esclavizante trabajo, que desde su niñez y en mi compañía, fustigados por el hambre y la necesidad, entrambos y dos a las severas órdenes de su padre, como serradores en casi todos los montes de mi Asturias, habíamos llevado a cabo, al final, su cuerpo ya deshecho, explotado y gastado, fue consumiéndose en la triste soledad del sanatorio del Naranco, donde murió devorado por una tisis galopante. Tenía Muel dos o tres años más que yo, y sin embargo éramos los dos de la misma estatura, y empezamos a serrar madera manualmente los dos en el mismo día, teniendo yo en la sazón, tan sólo trece años, fue nuestro maestro su propio padre, y nos trataba como nadie se puede imaginar, ya que no había día, que no nos untara ‘l focicu (nos azotaba) por lo menos un par de veces. No es que aquel hombre y excepcional trabajador fuese malo, no nada de eso, es que el pobre precisaba por fuerza mayor, para poder desarrollar el duro trabajo del serrador, que nosotros hiciésemos el trabajo de hombres y no éramos nada más que dos niños. Digo yo que aquella tarde, le conté a mi amigo Muel, como había encontrado en la montaña la cueva de las armas, y así hablando de nuestros proyectos, acordamos que al día siguiente subiríamos hasta ella, para jugar hasta cansarnos con aquellos juguetes de verdad. Así es que a la oscurecida retornamos cada uno para su casa, saboreando por adelantado lo felices que al día siguiente habíamos de ser. Caminaba en pos de mí, tan contento y satisfecho como siempre mi buen Pelayu, sin preocuparse para nada de que él, era un esclavo de Manín, y no un ser libre que pudiese hacer lo que más le conviniese, pero al llegar a la esplanada donde asentada estaba la bolera, lugar clave donde se reunían todos los vecinos de la aldea, después que concluían sus trabajos, bien fuese para charlas y cambiar impresiones, o para jugar unas partidas a los bolos, como cuento, allí estaba Manín, en diálogo con unos vecinos, ya de retirada para su casa después de haber encerrado las cabras, cuando vio a su desleal Pelayu, que muy contento y moviendo con gran felicidad su rabo, me acompañaba a mí, como si yo fuese en vez de él su amo, dejó a su contertulio con la palabra en la boca, y cambiando su pacífica charla por la riña loca, embistiome a mi con ofensiva y pecaminosa palabra, al mismo tiempo que con la vara que portaba en su mano, descargó sobre el confiado Pelayu tal varazo, que a quedarse el pobre tan sólo un segundo condoliéndose del acuciante dolor que en su cuerpo se anidaba, seguramente que hubiese llevado sobrada ración de varazos, que fácil la dejarían sin vida in situ. Pero no hizo tal cosa mi buen Pelayu, sino que salió huyendo como alma que se lleva el diablo, lanzando en el aire ladridos, que yo creo que no eran por el profundo sufrir que le proporcionara el castigo, sino que en su lenguaje, seguramente maldeciría aquella bestia con figura humana, que era capaz de azotar despiadadamente a un inocente niño, o de asesinarle a él mismo, que no se encontraba con más culpa, que de despreciar a su amo, por canalla y miserable. Y lo propio que Pelayu hizo, no lo dejé yo para más pensado, y a la vez que me perdía en la carrera, huyendo de aquel reptil repugnante y asqueroso, recuerdo que con rabia enloquecida yo le dije: ¡Fíu de put, baldreyu, llimiagu! (Hijo de puta, cobarde, rastrero, baboso..., etc., etc.). Pero miren ustedes por donde, estaba mi madre allí cerca en casa de una vecina hablando de sus cosas tranquilamente, cuando al sentir al Manín que me ofendía, al perro ladrar por la caricia que había recibido, y a mi insultándole poniéndole como un pingayu (de lo peor), salió mi madre de casa de su vecina, con todos sus muchos ánimos aviesporáus (envenenados, aguijoniantes), y cogiendo un palo que allí a mano había, bien seco y sudado, porque hiciera su servicio sirviéndole de mango a una fexoria (azada), se dirigió con extrema rapidez y silenciosamente al lugar donde Manín estaba, y sin decirle ni una sola palabra, empezó a darle palos con aquel formidable mango, que la suerte a Manín le cupió de que nuestros vecinos la detuvieran, porque sino, creo que le hubiese matado. «LA MULTA O EL REFORMATORIO» Al día siguiente, mi amigo Muel, yo y Pelayu, subíamos alegremente hacia la montaña, con locas ansias de llegar pronto a la cueva, con el infantil y firme deseo, de jugar hasta saciarnos con aquellas armas, recuerdo a mi querido amigo, futuro candidato al igual que yo, a la penosa esclavitud que como serradores nos aguardaba, la veo con su sana sonrisa, pintada en sus pequeños y vivarachos ojillos azules, acariciar una y otra vez, con una alegría inmensa aquellas armas, no existía para nosotros en el mundo, en aquellos felices momentos, nada que pudiésemos apreciar tanto, como aquellos mortíferos juguetes, de los que en la sazón, éramos los únicos señores y dueños, nos hallábamos fuera de la cueva, enredando cada uno con su escopeta, y una canana repleta de cartuchos colgada del hombro a la bandolera, Pelayu, desentendiéndose de nosotros mitigaba su hambre cazando grillos y mariposas, o cualquier otro insecto que plugiérale y fuérale rentable para entretener su enflaquecido estómago. Después de cansarnos de hacer la instrucción marcando el paso con la escopeta al hombro, emulando a los soldados cuando hacían prácticas en nuestra aldea, yo le dije a mi amigo señalándole el lugar, que desde aquel mismo sitio, yo había tumbado de dos certeros disparos al cabrón de mi amo. Muel, sacando dos cartuchos de la canana y metiéndolos dentro de la recámara de su escopeta, me dijo que él también pudiera haberlo hecho, y para asegurármelo de que no marraría el tiro, me señaló una piedra rojiza que había muy cerca de donde muriera el chivo, y a la par que se ponía la escopeta en el hombro para materializar lo que había asegurado, me decía ilusionado: —¡Fíxate Xulín!, ya veras cómu la desfaigu nun fatáu de cachiquinus—. (—¡Fíjate Julín!, ya verás como la deshago en mil pedazos—). El doble disparo retumbó dentro del natural silencio de la montaña, como si se tratase de un ruidoso trueno de las tormentas de los veranos, las águilas y los cuervos, así como todos los pájaros y animales que moraban por aquellos aledaños, moviéronse de sus lugares, graznando las aves al levantar el vuelo, y quizás las alimañas agudizasen al oído para saber el peligro que pudiese traerles aquel espanto. Hasta Pelayu dejó su caza insectívora para ladrar desaforado, como si presintiera que otro cabrón había sido abatido, que le haría de nuevo volver a hartarse, o tal vez nos estuviese reprimiendo, queriendo con su lenguaje decirnos, que aquella xuxeante folixa (crecido ruido, alegría, juerga, etc., etc.) que tan amanicomiadamente entamábamos (enloquecido ruido que hacíamos) no iba a reportarnos buenos resultados. Lo cierto fue que mi querido amigo Muel, no atinó a deshacer aquella rojiza piedra contra la que había disparado, y yo alegrándome por su fracaso, cargué con rapidez mi escopeta, me la puse en el hombro, y disparé contra aquel blanco otros dos disparos, tampoco pude yo hacer puntería, y él mofándose de mí, cargó de nuevo su escopeta con notoria alegría, a la vez que me aseguraba que de aquella no fallaría, volvía a disparar sin importarle para nada el tremendo culatazo que nos solían dar aquellos guerreros artefactos. Y así, una y otra vez, atenazados por un gozo y felicidad que nunca con tanta fuerza a nuestros juveniles espíritus había con entera libertad creado, disparábamos con alegría ilusionada contra aquel aproxetáu cuctu (enrojecida piedra), creyéndonos guerreros invencibles, o cazadores afamados. Muy posible yo me creyera un jefe poderoso, justiciero y honrado, que cada disparo que hacía, l'eszarapaba les vidatches d'uno de lus baldreyus homes, que habíen achuquináu ‘l miou padre. (Le deshacía las sienes de algunos de los cobardes hombres que habían asesinado a mi padre). Lo cierto fue, que tras de quemar veintitantos cartuchos cada uno, la piedra seguía en su sitio, y nosotros un poco desilusionados, hicimos un pequeño descanso, en el que acordamos cambiar de blanco. Disponíamos de nuevo hacer más atinadas prácticas sobre el rugoso y fuerte tronco de una encina, cuando Pelayu salió de junto nosotros y con apremiante prisa ladrando, contra un intruso que nos visitaba, guiado al parecer por el atronador ruido, que con nuestros alegrativos disparos formábamos. Era nuestro mal recibido visitador un rapazacu (mozalbete) que andaba por aquellos montes a la caza de la perdiz, que había endemasía nutridos bandos, que bajaban a veces hasta los sembrados d'arbeyinus y'oitres semáus (de guisante y otros sembrados) más alejados de la aldea, y ni el gran espantapáxaru tenía llixa de xebrayus (espantapájaros tenía fuerza para espantarlos). Jerónimo se llamaba aquel jovenzuelo indeseable, que había heredado de su padre toda la cobardía y males tales, que muchas gentes de mis lugares, le estarían rabiosa y odiativa, despreciable y asquerosamente maldiciendo, hasta que el Hacedor les llevara de este mundo tan poco lleno de humanidades. Era hijo de este sujeto tan maldecido, cacique de mi aldea con vuelos tales, que no del todo satisfecho con enviar para el otro barrio algunos de sus inocentes convecinos, en el acaecer se dedicaba, a que a sus vecinos la ley, que había, muy moldeable para dar por buenas todas las denuncias avaladas por caciques facciosos como él, se ensañara con crecidas multas, que al no tener dinero la gente aldeana para satisfacerlas, tenían que vender parte de sus ganados, y sabedores los tratantes por ser lobos de la misma camada aunque con diferente collor (color), que los campesinos tenían que vender sus reses con abonda priexa (mucha prisa) para satisfacer aquellas multas antes que se enrodietcharen (enredaran) peores males, pues como cuento, aquellas aves de rapiña de tratantes, se unían todos de tal manera, que lograban desbaratar los mercados hasta tal punto, que más que comprar, lo que hacían, era robar dentro de la ley a los aflijidos y siempre maltratados campesinos. Al quedarse los desdichados aldeanos sin sus ganados, por la causa de aquellas multas, que la verdad era nadie sabía que era lo que castigaban, aquellas asesinantes multas que la ley les inxertaba (injertaba), que les hacía dentro del acuciante temor que en aquel lleldar (ácaecer) era aterrante, deshacerse de sus ganados para pagar tan diabólicas y desnaturalizantes sanciones. Y como los campesinos, por lo menos en todas las embrujadoras aldeas de mi melgueira tierrina (dulce tierra), y me supongo que tal sucederá en todas las aldeyuelas del mundo, sin ganados de tiro no pueden trabajar sus erus (tierras), tenían que por fuerza mayor, agenciárselo aunque fuese dentro de las más viles condiciones, y así, el canalla de cacique de mi aldea, daba vacas, yegüas, cabras, y ovejas a la comuña (condición) que tan sólo el agobio de la desesperante necesidad hacíales aceptar, con lo que se condenaban a ser esclavos de un ganado que no era de ellos, siendo en la mayor parte de las ocasiones las ganancias completamente nulas, pues si una res se moría, se despeñaba, la mataban los lobos o la devoraba el oso, no la perdía el dueño, sino el comuñero, y así, de esta miserable forma, este canalla de cacique, explotaba vilmente a muchos campesinos que por imperativa necesidad, eran comuñeros de este indeseable asesino, que no había hecho la guerra en las trincheras, porque su cobardía era tan grande, que le había obligado a pasar toda la contienda escondido en los montes, y ahora que la guerra ya terminara, era cuando él verdaderamente la hacía, en la entristecida y enlutada paz que poseían las gentes de mis aldeas. ¿Cuántos despreciables seres como este nefasto individuo había en mi Patria... ? ¡¡Yo creo que honradamente debemos todos de reconocer, que había un par de ellos en cada aldea, y en las villas y ciudades me supongo que morarían muchos más!! Cuento que llegó el Jerónimo con su escopeta al hombro acompañado de su perro perdiguero ante la nuestra presencia, y ufanándose altaneramente quizás pensando que nos iba a hacer, lo que le diera la gana, nos dijo con apariencia muy enojada, al mismo tiempo que nos ofendía con sus palabras: ¡Haber decirme pronto, ¿dónde habéis robado estas escopetas?, si no queréis que vos falague ‘l llombu con ista bardiaca! (que nos moliera a palos todo el cuerpo con una vara que portába en sus manos). No despegó sus labios en el momento mi amigo Muel, porque el padre de aquel llabasquín (cerdo pequeño) era el dueño de los ganados de su casa, y por aquello de que el amo siempre, sin la razón con la ganancia anda, no le refutó pequeña palabra. Pero yo que ya me había creído que aquel babayu de guaxón (farolero, fantasma de mozalbete) se iba apoderar de mis armas, las que yo creía que eran de mi entera propiedad, le dije sin miedo y desafiantemente, que aquellas escopetas eran mías, y que ni él ni nadie sería capaz de quitármelas. Entonces Jerónimo mirándome acusadoramente me replicó seguidamente con estas palabras que me condenaban: ¡Entonces... tu fuiste el que mató antes de ayer al chivo de Manín? ¡Si yo fui!, le dije envalentonado y poseído de una airada rabia, a la vez que le encañonaba con la escopeta y amenazándole firmemente le aconsejaba: ¡Fáinus el favore de dexanus nel nuexu antroxu, ya colar pel mesmu xeitu per únde sen chamate 'llegasti, se nun quiés que faiga nel tou ventrón, el mesmu buracu quei fexe nus fégadus del cabrón de Manín! (¡Haznos el favor de dejarnos con nuestra alegría, y márchate por el mismo sitio, por donde sin llamarte has llegado, si no quieres que haga en tu barriga, un orificio parecido, al que le hice en los hígados del cabrón de Manín!). —Y fue entonces cuando Muel valientemente apoyándome con su amenazante escopeta y con sus advertientes palabras le dijo: ¡Mira Jerónimo, no tiene nada que ver que mi padre se arrastre frente a vosotros, por el miedo de que le quitéis el ganado, pero yo ahora no soy mi padre, y si no sales en el momento corriendo como una exhalación (centella, rápido), me parece a mí, que te vamos a coser a perdigonazos! Justificándose Jerónimo con el atropello que en el miedo se cosecha, dio media vuelta y casi a las carreras, tomó las de villadiego, a la par que se alejaba murmurando no se qué amenazas. Su perro, quedose unos instantes olisqueándose con Pelayu, al que yo achuché (azuzé), y Pelayu que para engarradiercharse (pelearse) era una ardorosa fiera, saltó como un león, atacando con un furor endemoniado al fino can perdigonero, y si no es por Muel, me parece que allí en el mismo lugar que había muerto el chivo, Pelayu hubiera despachado, aquel hermoso, cariñoso e inocente perro. Quedámonos muy satisfechos y gozosos, a la par que en nuestros espíritus, navegaba el orgullo perfumándose con la vanidad Humana, y todo, por haber acoyanáu ya féchule moscar ameruxáu de miéu (acojonado y haberle hecho huir, lleno de miedo) al hijo de uno de los amos de la aldea, que en un principio se había creído, que le sería sencillo hacer con nosotros cuanto le viniese en gana. Durante algún tiempo, estuvimos llindiándu (vigilando, cuidando) a Jerónimo por ver el camino que se tomaba, pues teníamos el temor que se ocultara para después sorprendernos, pero no fue así, y al final muy contentos ya le vimos corriendo que se las pelaba en compañía de su perro, desembocando en el pedregoso camino que le conducía a la aldea. Sabiéndonos libres del temor del adefesio de Jerónimo, y olvidándonos en el mismo instante de cuanto con él nos había acontecido, volvimos a nuestro peligroso juego, de disparar las escopetas contra diferentes blancos, y así, hablando de nuestras cosas con satisfacción que nos embargaba dentro de una felicidad pasajera, deslizábase el tiempo sin enterarnos, hasta que a la postre, dimos fin a todos los cartuchos que teníamos, y fue entonces, cuando decidimos esconder las armas en la cueva, y con los hombros doloridos por las sacudidas que nos propinaban las escopetas por los disparos, disponíamosnos muy contentos en el regreso para nuestras casas, y para simular que veníamos de la leña, agenciámosnos unos tochacus de pochiscus (leños de encina) y poniéndonoslos al hombro, bajamos corriendo por entre los vericuetos y las serpenteantes sendas, hasta llegar al camino real que nos conduciría a la aldea. El ubérrimo valle de alegría alborazada, que poblaba por entero nuestros espíritus, viose en unos segundos nublado y con rapidez cubierto, por un zozobrante y temeroso manto, nacido del retrato que nuestros ojos hicieran, cuando a la entrada de la aldea, justamente en el mismo lugar donde por costumbre, mi amo solía esperarme para xebrar (apartar) sus cabras, estaban aguardándonos los guardias, en la alegre compañía de Jerónimo, que poseyendo las mismas indeseables zunas (costumbres) que su padre, no había perdido ningún tiempo en ir hasta el cuartelillo para delatarnos. Yo tentado estuve cuando me percaté que eran los mismos guardias que el día anterior me habían cobardosamente martirizado, de tirar los garbetus (leños) que llevaba en el hombro, y salir corriendo para huir de aquel verdugo que sonriéndose ladinamente, quizás estuviese pensando su enrevesada y nefastosamente, el volver a esforgayame (arrancarme, estriparme, deshacerme) la única oreja que me quedaba sana. Sin embargo, logré dominar el miedo, y dejando a Muel que abriera la marcha, llegamos a la postre ante la presencia de ellos, y aquel canalla de guardia, no se dirigió a Muel a pesar que unos metros delante de mí iba, sino que vino sonriendo malignamente hacia mí, con las mismas asesinas intenciones que el hambriento lobo lleva, cuando para satisfacer sus ansias del espíritu y la carne, sin el menor miedo se lanza, sobre el inocente corderillo que no tiene a nadie que le defienda. Antes de dirigirme la palabra, aquel demonio con tricornio, que a fe mía desprestigiaban, porque hermosa para el pueblo es la esclava de la Justicia, cuando todas sus obligaciones y credos justamente da cumplidas. Digo yo, que lo primero que hizo fue cogerme mi oreja sana, apretarme un poco para ponerme en atención, y luego mirándome altanera y sonrientemente me dijo: ¡Ahora ya no me negarás de que no has sido tu quien disparó sobre el cabrón de tu amo, y me supongo que también me dirás, dónde has conseguido las armas, maldito pilluelo, hijo de una bruja y de un rojo republicano, o comunista sin entrañas! Tiré los tochucus (leños secos) al suelo apremiado por el dolor que de rabia me desencaldaba (deshacía), con tan mala fortuna que por mí no había sido pensada, que diéronle en las piernas de aquella fiera uniformada, y gran dolor en él tuvo que lleldarse (hacerse), porque dejó de esfarugarme (deshacerme la oreja), para acariciar con gestos de dolor la caña de una de sus piernas, al mismo tiempo que yo hacía lo propio con mi oreja, que ya colorada como una guinda, me resquemaba como si estuviese ardiendo. Mirome con ojos extraviados por la rabia que le enloquecía, y siendo mayor la fuerza de su cobardosa entraña ya en poder de las iras que lo movilizaban, que el dolor que su cuerpo sentía, soltome de revés dos guantazos, que dieron conmigo en tierra, con el rostro manando abundante sangre. Fácil siguiese abofeteándome, pues ya estaba enclicándose (agachándose) para hacer conmigo vayan ustedes saber qué, cuando intercedió su compañero que asiéndole por un hombro, con desprecio y enfado le dijo: ¡Lo que terminas de hacer con este pequeño es una canallada, y como otra vez intentes tocarle del pelo la ropa, te las vas a entender conmigo! ¡¡Estoy harto de tus abusos, y de tus odios y desprecios por todas las gentes desgraciadas!! Ayudome aquel buen guardia a levantarme, y después con su propio pañuelo limpiábame el rostro de sangre, y al parojo que esto hacía cariñosamente me decía: ¡Te juro que nadie te volverá a martirizar más pequeño, y ahora si tu quieres, y que conste que ni te ordeno ni te obligo a contarnos nada, dinos de una vez dónde están esas malditas armas que tanto doloroso daño te han originado! Dime cuenta pronto que de seguir negando no sacaría en limpio nada, ya que el baldroyán (cobarde) de Jerónimo había descubierto ya todo, y a poco listos que fuesen, nada más que les conduciese al lugar donde nos había sorprendido, darían pronto con la cueva, donde se ocultaban las armas. Así que acompañado de Muel y de Pelayu, y seguido de cerca por los dos guardias y el delator de Jerónimo, guielos a paso rápido por entre las vegetativas y pedregosas sendas que serpenteaban por casi inaccesibles lugares, pronto me alegré al comprobar cómo aquel despreciable guardia que tan sañudamente me había martirizado, abarquinaba (respiraba) con penoso trabajo, al mismo tiempo que se deshacía en copiosos sudores el condenado, lo mismo que la manteca fresca expuesta al sol en el verano. Al observar el penoso esfuerzo que aquel guardia repugnante y gordo, imbécil y malvado, tenía que realizar para seguirnos, apreté más aun el paso, que casi se convirtió en carrera y que sólo Muel y Pelayu pudieron aguantarme alejándanos en cuestión de segundos un largo trecho de nuestros enemigos, que en el lleldar (acontecer), ya se habían detenido para hacer acopio de energías unos momentos. Aproximadamente aun no habíamos caminado ni una décima parte del trayecto que nos separaba de la cueva, y ya el llimiagu (baboso) de aquel guardia, se encontraba casi d'afechu despaxaretáu (deshecho), seguramente que antes de llegar al final, en la mente de aquel fucheiru (estercolero) humano, se dibujaría el ruin pensamiento, de maldecir a la ley que como enyordiáu pioyu (sucio piojo) servía, al cachiparru (parásito) que me había delatado, y a mí, por no haber seguido negando. Muel y yo con satisfacción nos reíamos de aquellas gentes, que en nuestras infantiles y sin cultivar mentes, habíamos retratado como personas que tenían menos llixa (fuerza, arte, valer, etc.) que un mure entre las zarpas de un gato. Estaríamos como a la mitad de la andadura, cuando la distancia que nos separaba ya era enorme, y a pesar que de continuo nos ordenaban que no corriésemos tanto y que procuráramos ir siempre a su lado, la verdad es, que ya les habíamos perdido todo miedo y que no les hacíamos el menor caso. Fue entonces cuando se me ocurrió la idea de decirle a mi amigo Muel, que cuando llegásemos al potchisquéiru (encinal), yo me adelantaría corriendo con todas mis fuerzas, para volver aquel mismo lugar antes que ellos lo hicieran, pero después de haber ya ido a la cueva, para poder esconder para nosotros, dos pistolinas muy atongadetas (bonitas, curiosas), que era una pena que se llevaran los guardias, y que nosotros podíamos esconder en cualquier lado. Y así lo hice, y logré regresar, mucho antes de que ellos, llegaran escadriláus (derrengados), claro que descontando a Jerónimo, porque éste andaba tanto como con la lengua si quisiera andarlo. El caso fue que los guardias aquel día se llevaron las armas, y a los cinco o seis días, regresaron a la aldea preguntando por mi madre y el padre de Muel, para llevarles hasta el cuartelillo, con el fin de no sé qué preguntarles o darles. Cuando mi madre en compañía del padre de Muel regresaron del cuartel, estábamos nosotros xugaretiándu (jugando) debajo del ñoceón (nogal grande) que había a la entrada de la aldea, que tanto como tenía de frondoso y grande, eran de pequeñas, escasas e insípidas sus nueces. De donde viene un adagio asturiano que dice: ¡Mucher grandie ande óu non ande, peru tantu s'espatuxa, comu senún lu fixera, en dalgún lláu fae bona atongadura! (Mujer grande, ande, o no ande, pero tanto si camina, como si no lo hace, por grande en todos los lugares estorba). «Claro que se me olvidó decir, que menos en el catre, para añuedar el cibietchu cundu nun hay oitra, pequenina, atongaina ya melgucira». (Para hacer el amor, cuando no hay otra, pequeñita, bien hecha, y tan dulce como lo que debe ser vivir en la gloria). Digo yo que al ver nuestros padres corrimos hacia ellos, y cuando ante su presencia nos encontramos, casi sin darme cuenta vi a mi amigo rodar por el suelo, por la fuerza vigorosa del tremendo castañazo que su padre le llantó nuna mexietcha (le plantó en una mejilla), pero antes de que yo me percatara del peligro que sobre mí se cernía, vime acochetáu (cojido, sacudido) por mi madre, que me allumbróu (alumbró) un mamplenáu (muchos) pescozones, tan seguidos y atinados, que me parecía que todos me llegaban en ringlera, no teniendo que esperar uno por el otro, para que no se enfadasen ninguno. Y allí mismo por este procedimiento que nuestros progenitores nos hacían, comprendimos que nada bueno los guardias a nuestros padres les habían hecho. Y claro que no era nada respetable ni justo, sino un atropello despiadado, inhumano, mezquino, repugnante y apartado de la Justicia a tanta distancia, como la que existe desde la Tierra hasta el Infinito Cielo. Resulta que la canallesca ley que en aquella para mí inolvidable época existía, nos había condenado a ir a un reformatorio, o a que pagasen nuestros padres una multa de ciento cincuenta pesetas en papel del Estado, en el término de treinta días. Y fue entonces cuando yo empecé a preguntarme, ¿que qué era lo que tenían que reformar en mi...? ¿Acaso entraba en la reforma que aquella ley que estaba por todos los rincones de la Patria haciendo encima de los vencidos y sus descendientes, asesinar a nuestros padres, hermanos, parientes y hasta madres, privarnos de nuestra libertad, y robarnos cuánto teníamos? —¿Aquella ley digo, todavía tenía que reformar algo más en mí, que en un principio ya no hubiese inhumana y endemoniadamente reformado? Yo que era en aquel lleldar un pobre niño de poco más de ocho años, condenado precisamente por la misma ley, a no tener jamás ya el amoroso cariño de mi padre, yo que había sido condenado como todos los jóvenes hijos de los vencidos y encarcelados y asesinados padres, yo que estaba lleno de hambre, de miseria, de sufrimiento y de una soledad inconsolable, yo que si quería comer un trozo de pan duro, tenía que caminar descalzo y medio desnudo, por entre las zarzas y guijarros de las montañas, esclavizando mi cuerpo y mis sentidos, en el cuidado de unos ganados que no eran míos, a mí, a un ser así de natural, puro, desamparado y desgraciado, ¿aún quería aquella entroyada (sucia) ley reformarme por considerarme malo? —Yo nunca he sido político, pienso ahora, ni tampoco con mis palabras harto vulgares y aldeanescas, pretendo fomentar el odio hacia nadie, soy ante todo un liberal disciplinado, que ama a mi Patria, por la que estoy en cualquier momento dispuesto a morir, pero me creo con el suficiente derecho de contar al mundo de cuanto yo he sufrido, que es el retrato de tantos otros huérfanos de guerra que lo mismo que yo tanto sufrieron, aunque más en duda, pongo que lo hubieran hecho, quiero contar todo lo que considero que siendo verdad, no debe ser olvidado, y desearía con toda mi alma, que mis palabras tuviesen repílos (ecos) más clarividentes, que los que en su origen se formaron, para que llegasen a todos los oídos, y en sus mentes gigantesca Humanidad digna y justa edificasen, que diera paso a una libertad liberal y disciplinada, que atrancase (cerrase, peslase) sus puertas a todo cuanto no fuese digno y honrado, de esta sencilla y natural manera, la fraternidad sería por primera vez, el tesoro más puro, luminoso y deseado, que la Humanidad en toda su existencia hubiese conquistado. En este relato, que para muchos críticos comedores, que sólo saben fartase comu gochus (comer como cerdos) e intentar con sus medios deshacer lo que alguien con más capacidad creativa que ellos, más bien o peor ha edificado, digo yo, que muchos críticos fanáticos defensores de normas idealísticas, que con sus leyes en la ocasión asquerosamente convencionales, que lograron deshacer el destino que a mi vida creo que le pertenecía, al igual que a toda la generación de los hijos de los perdedores, no les agradara en absoluto, que un hombre que fue despojado de cuanto poseía, y empujado vengativa y canallescamente al arroyo, cuando él por ser un niño, no podía defenderse, tenga ahora la osadía, con sus pobres medios culturales, d’abayucar la trelda (revolver la porquería), que nadie hasta el presente, tan ajustada y verídicamente pudiera contar jamás. Digo porquerías, pues es eso precisamente lo que suelen dejar las secuelas de una guerra civil, y pobre de aquellos países que la sufran, porque sus hijos quedarán divididos, y los perdedores, tendrán que soportar un yugo, que más flojo, o menos prieto, esclavizándolos los ha de postergar. En este relato retrato yo, al vencedor y al vencido, menos al perdedor de quien soy hijo, ya que he tenido la desgracia de conocerle cuando el desventurado ya era un vencido, pero con el vencedor he vivido siempre, sirviéndole con decencia y honradez, silenciosamente observándole siempre, y no recibiendo de él, nada más que calamidades y ofensas, y sin embargo, nunca le odié, siempre disciplinadamente le serví, y si en el lleldar se siente ofendido por lo que de verdad digo, espero que se comporte conmigo, de la misma manera que con él siempre yo he hecho. Sé que estas narraciones no se han de publicar en mi Patria, porque la censura no permitirá que el hijo más humilde, cuente una verdad que denigra no a mi querida y noble España, sino algunos de sus inamovibles sistemas, pero tengo la firme certeza, que algún querido hermano país, sin el menor odio ni rencor sí ha de hacerlo, y con esta mi voz del pueblo, sencilla y natural, ubérrima y estéril, millones de seres de la Tierra habrán de saber, que hoy todavía, vive en mi Patria, la mitad de una generación, descendiente de los perdedores de la sanguinaria Guerra Civil que empobreció a la más maravillosa nación del mundo como es mi España, apartados de todo acceso a cualquier puesto de responsabilidad, bien en el gobierno, en los sindicatos, o en cualquier otro lugar, de responsabilidad de la Patria. Y desde aquí, invito a todos los españoles para que investiguen esto que he dicho, y ya verán como es una verdad, que no admite discusión posible. Cuánto placer sentiría yo si me pudiese expresar con ustedes en la maravillosa, ancestral y rica Lengua Asturiana, pues para mí, decir las cosas en Castellano es un verdadero fastidio, con tantos puntos y comas, y demás signos ortográficos, que para un hombre sin estudios de ninguna clase como yo, es una verdadera tortura, pues mi imaginación que idea y piensa con la fuerza de un enorme río enloquecido, a la hora de querer contar estas copiosas cosechas, que hasta en los mismos sueños me alumbra, cuando me pongo a escribir todos estos pensamientos y acaeceres, al expresarlos en español, meto la pata hasta los corbétchones, por esto ruego me perdonen, y háganse a la idea, de quién les está hablando, no es nada más que un humilde aldeano, sin más escuela que la siempre dura universidad de la vida. Y con la fortuna o desgracia de haber nacido con el embrujador duende de ser soñador, no por aparentar, por ocio o por estudio, sino con la intima necesidad que me tortura el alma, al mismo tiempo que me embarga dentro de una felicidad, que me hace en ocasiones ser dichoso, sin jamás haber sido feliz, y en otras dimensiones me llena de tal tristeza, que en apariencia sin sucederme nada, me encuentro tan apenado y deprimido, que todo cuanto me rodea y hasta yo mismo, me parece la pestilente porquería, con que se harta sin jamás hastiarse, el nefasto diablo al que entusiasmados y egoístas servimos. Enteponíu colaba you dellantre de miou madre, espatuxandu caleya adiantre, afalau per las engafuráes pallabres de miou má, camín de la nuesa teixá. (Conducido corría yo delante de mi madre, caminando rápido calleja arriba, arreado por las envenenadoras palabras que mi madre me dirigía, a la vez que hacia nuestro hogar nos acercábamos. Yo miraba arisco para ella, pensando que me iba alcanzar presto, para propinarme ante mis vecinos, otra somanta (paliza) como la que de aun mi cuerpo se condolía. Al fin llegamos a nuestra casa, y ya en ella encoyíu (encogido) por el temor, aguardaba resignado que mi madre calmara su furia dándome una nueva cuera, que mereciéndola, no la merecía. Estaba visto que llevaba unos días, que todos los golpes me habían elegido a mí para sus descansos, primero el cobarde de mi amo, que con sus asquerosas manos, me había puesto el rostro, tan descalabrado que no había en él un lugar sano donde coyera una guya (cupiera una aguja), después el canalla del guardia, que me dejara las orejas tan maltratadas, que me parecía que no eran mías, y para finalizar mi madre con aquella argurtóuxa tocata que m'apurriera (alta paliza que me propinara), que según me parecía, no había sido nada más que la parba (desayuno breve) de la que se esperaba Furibunda y desesperada asiome mi madre por mis maltrechos hombros, y al mirarme yo en sus hermosos y enojudos ojos, pude ver en lo más profundo de ellos, el desmesurado amor que la pobre me tenía, y lejos de azotarme como yo pensaba, sólo me preguntó muy apenada y preocupada: ¿De dónde vamos a sacar esas ciento cincuenta pesetas Xulín? ¡En alguna parte hijo, nos las agenciaremos, porque yo no permitiré que esta canallesca ley, hecha por indeseables sin entrañas, te lleven al reformatorio, donde ellos se tenían primero que reformar, para no seguir sembrando entre los desventurados vencidos, tanta vengativa y nefastosa canallada! Al día siguiente al rayar el alba, después de desayunar el rabón, (leche ácida cocida con harina de maíz) del que yo sí que me harté, pero ella la pobre apenas comió unas cucharadas, armada mi madre de un azáu (hacha) que había pedido prestado a un vecino, y yo de una foiceta (hoz) de podar la leña, fuimos al monte comunal a baltiar (cortar) leña, pues un carro de leña de encina, roble y espinero, que pesaba más de tres mil kilos, pagaba el maestro panadero, de la única panadería que había en el concejo, cincuenta pesetas por él, así que teníamos todo un mes por delante, para preparar los nueve mil kilos de leña, que nos proporcionarían las ciento cincuenta pesetas, con las que calmaríamos las iras de aquella inhumana ley, que tan despiadadamente nos había castigado. Parecía que mi madre poseía la fuerza del más intrépido de los hombres, talmente era un gigante que con una fiereza incomparable, chorreando sudor y espelurciada su rubia cabellera al viento, cortaba sin el menor descanso encinas, robles y espineros, mientras que yo imitándola en cuanto podía, podaba aquellos arbustos con el más grande de todos mis entusiasmos. Serían las tres de la tarde y no habíamos hecho aun el más pequeño descanso, cuando mi madre me dijo que buscase caracoles, que se criaban en abundancia por aquellos lugares, tal cosa hice mientras que ella prendía un buen fuego, y allí asamos los caracoles que al ser atacados por el calor, estiraban su cuerpo asándose perfectamente, y fue aquella asquerosa comida la que mitigó nuestra hambre. Y así un día, y quince, y veinte, hasta que logramos preparar sin desfallecer ni descansar, los tres carros de leña, acarreándolos a las costillas, en otras ocasiones poleándolos (haciéndoles rodar) por entre los zarzales y las peñas, hasta poder llegar con tan copiosa cantidad de leña, al estratégico lugar donde el panadero con su carro, pudiera cargar la leña. Estábamos embalagándola (apilándola) mi madre y yo muy ufanos y satisfechos, de la difícil victoria que habíamos en tan escaso tiempo conseguido, porque en duda pongo, que pocas gentes en todo el Universo en las circunstancias que nosotros nos encontrábamos hubieran podido lograrlo. Digo yo que en tal trabajo nos encontrábamos amontonando aquella leña, que todos los tochos (leños) medio descortezados por la cantidad de veces, que fue menester rodarlos por entre los cuetus (piedras) que poblaban aquel xerrapeíru (sierra) daban señales y no por los cortes de las herramientas, de haber sufrido lo indecible por encontrarse despeyexáus (despellejados) hasta casi el total emporricamiento (desnudez) de las arnas (cortezas) que los cubrían. Nuestras físicas humanidades se encontraban tan maltrechas después de tantos días de sobrehumano trabajo y de raquíticos y deplorables alimentos, que tal parecía que éramos cadabres (cadáveres) vivientes, sino supiesen cuantos nos conocían, que éramos dos invencibles barras del más puro acero. Yo descalzo de afechu (del todo) y mi madre con las alpargatas dándoles vueltas alrededor del tobillo, imposibilitadas del menor encatesu (remiendo) todas nuestras escasas vestiduras lucíanse tan acuchilladas, como si fatáus (muchos) puñales anárquicamente las hubieran rasgado. Y nuestras pieles por todos los lados se encontraban arraguñáes (arañadas), pinchadas, magulladas, en definitiva martirizadas por las piedras, por los espinos, por la infinidad de arbustos que en aquella sierra casi inaccesible para las mismas cabras, yo y mi madre como dos guerreros invencibles, cortamos aquellos tres carros de leña, que al decir de mi madre, servirían estupendísimamente bien para amagostar (asar) a la propia ley, y a los sinvergüenzas y deshumanizadores fascistones que la vieran fechu (hubieran hecho). Y en postura tan deplorable se empobrecían nuestros desventurados cuerpos, por todo lo contrario, nuestros espíritus se lucían sanos y fortalecidos, orgullosos y alegres, por haber conseguido aquel trabajoso y casi imposible triunfo. También solía decir mi madre dentro de una rabia y desilusión enfurecida, que si los «roxus» (rojos) hubiesen batallado con el mismo ardor, e indómito entusiasmo que nosotros habíamos puesto, todos los fascistones de Europa serían nada para vencerlos, ni en lo más mínimo. Vuelvo a repetir, que concluíamos mi madre y yo de empericotar (apilar) los cuatro leños que faltaban para dar por terminada aquella proeza, cuando la diosa fortuna nos vino a visitar en la forma de Falu el maderero, que más o menos, esto fue lo que nos hizo, y nos dijo: ¡Buenas tardes Lluza!, que así era como llamaban en asturiano a mi madre, ya que en castellano su gracia es Luzdivina. ¡Se ‘l tou home allevantara la motchera, ya te viera a tí ya ‘l tuo fiyiquín, nel estáu que vus deixó la llamazoúsa ley del venceor, paime amín, qu'el probetayu espavoríu per tan grandie inxusticia, oitra vez se morrería! (Si tu marido volviera al mundo y te viera a ti y a tu pequeño hijo, en la situación que os ha dejado la fangosa ley del vencedor, me parece a mí, que el pobre lleno de un enloquecedor pavor por tan grande injusticia, otra vez se volvería a morir). —Recuerdo yo muy bien, lo mismo que si en este momento de nuevo lo estuviese viviendo, lo que me ha hecho esta canallesca ley que ahora a ti te martiriza, cuando en los frentes de Teruel me cogieron prisionero. Me internaron en un campo de concentración, y me dieron más palos que días me quedan de vida, aunque muerra tan viétchu (muera tan viejo) como Marcelín el de Fresnedo, que le llevó Dios cuando pasaba de los ciento diez años. Como comida nos daban una lata redonda de sardinas o bonito, que los prisioneros le llamábamos «el reloj», ya que así era de pequeña. Cuando te salía podre, que sucedía la mayor parte de las veces, te pasabas el día haciendo vigilia. ¿Cuánto te va a dar el panadero por esta leña Lluza? ¡Hombre yo creo que son tres carros buenos, y como está pagándose a diez duros el carro, pues me dará treinta! ¿Algamate? (alcánzate para la multa). ¡Sí Falu, ye lu xustu! (Es lo justo). Rafael, que así se llamaba Falu, (uno de los hombres más honrados, trabajadores y enteros que yo he conocido), a la vez que del bolsillo interior de su chaqueta sacaba la cartera dijo: ¡Mera compañera, voy a venir con el camión de la compañía maderera y llevar toda esta montaña de leña a Trubia, yo te voy a entregar ahora por ella trescientas pesetas, si después vale más, ya te daré el resto, y si vale menos, considera ese dinero que te di, como regalo de un roxu decente ya honráu comu tú le yes miou neña! (Rojo decente y honrado como tú lo eres mujer). Al día siguiente que era feria semanal en la capital del concejo, pidiole mi madre prestado a una buena vecina amiga suya un paxiechacu (traje, vestido) y unas zapatillas, y así vestida de prestado la pobre, se trasladó bien de mañana a la Villa, pagó la multa a aquellos canallas que servían a una ley tan ultrajante, que a los vencidos y sus inocentes descendientes peor que a apestosos esclavos nos trataba. Luego, después, compró ella un paxietyín (un vestidito), unas zapatillas y unas madreñas, para mí, un buzo, que era la vestimenta que entre los pobres se estilaba, unas alpargatinas y unas fuertes madreñas, y después de mercar algunas cosas necesarias, vino para casa la mar de contenta y satisfecha. Y ahora yo me pregunto a muchos años de distancia, viviendo aquellos por mí vividos pisoteados y vengativos tiempos, ¿a qué asesinas, sucias y cobardosas manos, irían a parar, aquellos nuestros dineros, ganados con el sobrehumano esfuerzo y la más justa honradez, manchados por la sangre de nuestras heridas producidas en el agotador trabajo, y mojados por tantas gotas de sudor, como de estrellas debe de haber en el infinito cielo? ¿No se dan cuenta amigos lectores, que injusticias como ésta, o de otra índole aun mayores, deben de contarse al Mundo, pese a quien pese, para quienes las escuchan forjen en sus sentimientos, de que en toda guerra, y sobre todo las civiles, dejan tras de sí, primeramente el dolor más deshumanizante, después las venganzas más pervertidas, que darán vida con fuerza ilimitada, a la repugnante, sanguinaria y odiosa fiera, que todo ser humano, desde los primitivos tiempos de su nacencia, lleva celosamente escondida, en el apartamiento más oscuro y más brillante de su espíritu, donde se mueve gozoso el sentimiento humano, tras de saber que a su Prójimo bien le ha hecho, y se revuelve envilecido, encanallado y airado por el odio y las iras endiabladas, cuando también comprende que a sus semejantes, en el dolor y el sufrimiento los ha sumergido. Y fue precisamente a estos desatinados sentimientos, manejantes en aquellos tristes momentos, de las inhumanas leyes que regían los destinos de mi Patria, donde fueron a parar mis dineros, mis primeros dineros, ganados con más santidad y honradez, que pueda llevar dentro la propia Hostia Santa, que es tanto como decir, que sólo los mismos demonios faltos de toda conciencia y sin el más mínimo sentimiento de honestidad, podrían sin sentir asco de sus propias personas, apoderarse de los honrados y muy fatigosos trabajos, de una viuda de los roxus (izquierdistas, rojos, por el mismo estilo), y de un huérfano de los mismos. ¡¡Yo creo, que como aún no habían satisfecho sus ansias asesinas, con la muerte de mi padre y de tantos inocentes, precisaban en el momento que preciso les venía, afestinarse en postres con el esfuerzo y sufrimiento de sus deudos!! Durante algunos días viví yo jugueteando por la aldea, mi vida sin ninguna preocupación, muy contento porque iba vestido con aquel mono nuevo, más delgado que un papel de fumar, ya que se me había esgazáu (roto) por más de media docena de lugares, pero aún así, a mí me parecía que llevaba puesto, mejores galas que el mismo vencedor, que poco lucía sobre sus costillas, que se le pudiera denominar verdaderamente honrado. Mi madre mientras tanto, seguía incansablemente trabajando por las tierras de los vecinos, sin jamás cobrarles ni una peseta de sueldo, pues ella tan sólo quería, que al cambio de sus sudores le dieran una cestina de patatas, una fontadina de farina, ou de fabes lu mesmu foran prietes que blanques, d'arbeyinus ou d'oitra cebeira, dalgún terreñaín de lleiche, mazá, tarabazá, ‘n culiestrus ou cabantes de brañar. (Una fuente de harina, o de alubias de cualquier marca o color que fueran, de guisantes o de cualquier otro cereal que fuera, algún jarro de leche, desnatada, cuajada, o la que alumbran las vacas recién paridas, o de la que terminasen de ordeñar a una vaca de leche). Ella llegaba todos los atardeceres a nuestra casa, sudorosa y cansada, pero resplandeciente de alegría, porque en su mandil traía mi comida. Luego, después de que yo me hartaba, nos acostábamos los dos en aquel jergón de sacos, repleto de hojas de maíz y también de pulgas, y abrazada a mí, se quedaba muy pronto profundamente dormida. Yo que desde niño he dormido poco siempre, quizás para hacer bueno el dicho que de camino me invento, que considera al que poco duerme más infeliz, que quienes tienen la dicha de dormir prácticamente, dentro de estos mis desvelos, en la silenciosa tranquilidad de la noche de aquella amplia sala desmueblada, cuyas paredes y techo estaban del sarro que deja el humo, y plagadas de arroxetáus (enrubiecidos) goterones, que ponían al descubierto las primeras pinturas que habían tenido, fendíu (cortado) de continuo este silencio, por el risueño y sórdido murmullo que alumbraba el pequeño río que vertiginosamente se deslizaba a menos de diez metros de nuestra casa, y otras veces también era enruxeráu (alterado) aquel silencio, por los ladridos de los perros de la aldea, o por el cante siempre misterioso y apabullador que hacen las curuxas (buhos) en la noche, cuento yo en que estos desvelos, observaba el placenteroso dormir de mi madre, con su respirar acompasado, fuerte y sano, con todos sus acerosos músculos, con naturalidad relajados, talmente parecía mi madre del todo inofensiva, mas sin embargo, aquel perfecto y vigoroso cuerpo que acoplaba fuerzas en el descanso, de la misma natural manera que agigantadamente dormido descansaba, cuando despierto se hallaba, se transformaba en un invencible e incansable guerrero, condenada ya a luchar en l'engarradiétcha del trabayu (la pelea del trabajo), todos los momentos de su vida, por los mismos endemoniados vencedores, que primeramente le habían achuquináu ‘l sou home ya lus sous fíus. (Asesinado a su marido y a sus hijos). Y ahora que ya todo ha pasado, y lejos de olvidarlo se agiganta cada día más en mi mente, yo me pregunto, que si mi madre no hubiese sido así de luchadora, de brava, de valiente y honrada, qué seria de mí y de ella misma, acosados en todo momento por la ley insana del vencedor, y xunius (uncidos) también para siempre, en el desventuroso carro de la esclavitud bien vigilada, por el látigo y la pistola del triunfador.

    Primer Diccionario Enciclopédicu de la Llingua Asturiana > carraca

  • 11 xitanus

    Xitanus, gitanos. —Nus tempus d'endenantes cundu you era guaxe, toes les aldines de la miou Tierrina taben ameruxáes d'istes prexones ya d'oitres qu'achegaben fasta lus nuexus chugares catandu dalguna ruquera qu'enzular p'afogar la prietona fame que lus encibiétchaba, peru de toes les xentes qu'achegaben ya caúna col sou rexistru, lus únicus qu'arrapiegaben dalgu yeren lus intelixentes ya estutus xitanus, vou cuntabus nagora a la memoria d'istes ximples, xenciétches, intelixentes ya desprestixáes xentes isti tratu que cheldarun d'enría d'un veicín miou. TRADUCCIÓN.—En los tiempos pasados cuando yo era un niño, todas las aldeas de mi querida Tierrina, estaban, plagadas de estas gentes y de otras parecidas, que llegaban a nuestras aldeas buscando alguna cosa para comer, con el fin de ahogar la grande hambre que los encadenaba, pero de todas las personas que llegaban y cada una con su oficio bien entrenado y aprendido, los únicos que lograban engañar y sacar partido de sus trapisondas eran los inteligentes gitanos. Yo les voy a contar ahora a la memoria de estas simples y sencillas gentes, de estas buenas, inteligentes y despreciadas personas, un trato que hicieron con un vecino de mi aldea que siempre se las dio de listo, pensando que por mal que fuese el trato, él siempre saldría ganando, ya que su pollino valía muy poco. "PIN EL TOIPU" “JOSÉ EL TOPO” —Chegarun lus xitanus naquel díe del mes de coyer el pan mu cedu a la miou aldina, tou la nuétche la borrina apaxiétchara l'aldina con choramicus d'orfina, anxín yera que tous lus erus taben orbayainus, ya lus pancicales llucíen sous espigues enxemáes sous ariestes d'urpinas d'orfinadura, tal paicíen les espigues que yeren xoyes de finu goru, dientru de repuxáus cadexinus de plata de bona lley. —Llegaron los gitanos aquel día del mes de recoger el trigo (agosto), muy temprano a mi aldea, toda la noche la densa niebla había vestido a la aldea con finas lágrimas que casi invisiblemente de la niebla se desprendían, así era que todos sus campos estaban mojados, y los trigales lucían sus espigas llenas sus aristas de delicado rocío, tal parecían las espigas joyas del más fino oro, dentro de repujados de finas cadenas de buena plata de ley. —Taba la borrina pe la fondeirá de lus préus de la braña, ya tal paicíe qu'aquel díe 'l sol diba ser de figal, anxín yera qu'al nun puder coyer el pan per tar moyáu, cuaxi toes les xentes poucu teníen que faer, perque la yerbe tóa ya taba nel payar perque tou 'l branu fora un magosteiru, per isti cheldar toes les xentes andaben d'un lláu p'oitre chuquinandu 'l tempu, menus lus qu'andaben curiandu 'l ganáu. Anxina yera que la ñovedá de lus xitanus faía qu'el cutidianu tempu s'espiertare dálgu qu'agüéchar nuéu. —Aquechus xitanus chegaben prietus comu les rexes del xardu, amagostáus sous focicus pel sol de lus caminus, ya prietus tous sous pelleyus que chebaben al entestate, que cuaxi, cuaxi andaben en porriques, perque tantu lus homes comu les mucheres traíen sous paxiétchus tan eszarapáus, tan amamplenáus d'esgazaduras per tous lus lláus, que solu lus homes tapaben lus coyones, ya les muyeres la clica yal entamu, perque lus nenus andaben cuaxi d'afechu en porriques. Yera aquecha caterba de xitanus ente lus de sou clás lus mái probes, perque nin tan xiquiér teñíen nin pequenu nin ruín querru, tou contu teñíen chebábenlu d'enría de les costiétches ya del llombu de sous pótchinus. Istus xitanus per lu xeneral son mái pelligróuxus ya galaméan munchu máu depriexa d'un lláu p'oitre nun istanti, que lus que cheben querrus, pos ístus xamás faen les rapiegáes de lus oitres, perque tenen teixá dou catalus que son lus querrus dou s'ateíxan. TRADUCCIÓN.—Aquellos gitanos llegaban negros como las barras del xardu, tostados sus rostros por el sol de los caminos, así como también negros eran los cutis que lucían al aire, pues casi del todo andaban desnudos, porque tanto los hombres como las mujeres, traían sus vestidos tan rotos, tan sumamente despedazados por todas partes, que solo los hombres se tapaban los cojones y las mujeres el culo y las tetas porque los niños andaban casi completamente desnudos. —Era aquella tribu de gitanos entre los de su raza los más pobres, porque ni tan siquiera tenían ni ruino, ni pequeño carro, todo cuanto poseían lo llevaban encima de sus esqueléticas costillas y al lomo de sus pollinos. Esta clase de gitanos por regla general eran más peligrosos y se movían con más rapidez de un lado para otro en un instante, cosa que no podían hacer los que llevaban carros, pues estos jamás cometían los ladronizos de los primeros, porque tenían su casa dónde ir a buscarlos que eran los carros donde vivían. —Chuéu toes les xentes de l'aldina que teñíen dalgúna couxa que perder puxérunxe na guardia de llindiar aquechus xitanacus que lu mesmu arrapiegaben una pita, que cuallesquier oitra couxa menus les ferramientes de trabayu ya les madreñas, pos istes prexés yeren p'échus una ufenxa pa sous dinidáes. —Fexerun sou chariegu debaxu lus húrrus, xeitu dou s’ateixaben toes les xentes que comu échus espatuxaben pel mundiu adiantri, yeren ente mucheres guaxes ya homes un cabanáu de mái d'una ucena, ya sólu traíen tres pótchinus, dous burraxus grandies ya enteirus, tan flacus ya prietus comu taben échus, anxín comu 'na pótchinada pequena ya ruina, que viaxaba xin dalgun aparexu danría 'l sou cadarmeiru llombu, you nun sei xin yera perque nun tendríen mái albardes ou lú que fore, ou perque teñía un pótchinín de pouques xemanes tan famientu ya esguiláu comu tous échus. Nun istantín xebrárunse tóus nel trabayar de sous deleres, metandu qu'angunus quedaben debaxu 'l húrru dexaparexandu les couxes de lus pótchinus oitres tremáus pe l'aldina cataban buxíu pa les sous cestiquínes con mires d'escambiayes per comedera, ou leyíen la bona xuerte, ou chaben les cartes, ou miagaben llimosnes aqueches mucheres que chebaben un nenu d’entamu pal cuál pedigueñaben pel amore del Faidor dalgu de lleichi ou farina, ou pataques, ou fabes, pos ya nel atayu del pedigüeñáu tou lu que fora yera p'échus un antroxáu de festa. —Nel treminu de poucu tempu, tizarun el fuéu, puxeron el pote ya fixerun dalgu callentri, nun sei lu que yera, ya despós de ben gradiada l'aldina, rexúntarunse tóus enxemáus d'allegría, ya falandu na sou xerga metanes enzulaban el potaxín qu'encaldaran, tal paicía que yeren mái fellices que tou l'aldina xunta. TRADUCCIÓN.—Pronto todas las gentes de mi aldea que tenían alguna cosa que perder, se pusieron en guardia para cuidar aquellos gitanos, que lo mismo robaban una gallina, que cualquier otra cosa, pues todo les venía bien y érales necesario, todo menos las herramientas de trabajo y las almadreñas, pues estas preséas, eran para ellos una ofensa hacía sus dignidades muy particulares tan sólo con mirarlas. —Hicieron su campamento debajo de los hórreos de la aldea, lugar donde se aposentaban todas las gentes que como ellos caminaban por el mundo adelante, eran entre mujeres, niños y hombres, un tropel de gentes de más de una docena, y sólo traían tres pollinos, dos grandes burros sin capar, tan flacos y hambrientos como estaban sus dueños, así como una borrica pequeña y ruina, que viajaba sin ninguna clase de aparejos encima de su cadavérico lomo, bien fuese porque no tenían más albardas, o porque estaba criando un pollinín de pocas semanas tan hambriento y enflaquecido como todos los seres que componían aquella tribu. En pocos momentos se repartieron todos sus trabajos, mientras que unos se quedaban debajo del hórreo desaparejando las miserables cosas que traían encima de sus pollinos, otros se repartieron por la aldina, buscando la forma de acomodar a sus cestas en el cambio de comedera, otros leían la buena suerte, o echaban las cartas, o pedían limosnas aquellas mujeres que llevaban un niño de rollo entre sus brazos, para el cuál rogaban por el amor del Hacedor, un poco de leche, o harina, patatas, judías, pues ya caminantes en el atajo de pedir, todo cuanto les dieran para ellos era un regalo de fiesta. —Despos d’engayolar un migayu lus sous ventronacus, perque fartar nun viexen féchulu por lo rápido que habían comido, y lo poco que manejaran la cuchara, pués you agüétchabalus andar a xorbiatus de sous pletus ya cazuelus, per lu que cullumbréi que l'únicu que viexen faíu, fora callentar el estómagu conún tarreñaín de caldapius. Falu que coyerun lus sous pótchinus lus homes d'aquecha tribu 'n compaña de lus sous guaxes que comu you yeren zaragoletus, ya xebrárunxe p'escontres la veira 'l ríu, con mires de catar blimbes ya delgu de comedeira pa lus sous burraxus, perque per tous lus lláus taba la campíz amagostá d'afechu per cuaxa de les callores de tou 'l branu, peru lus pótchinus de lus xitanus manque sean viétchus rumien cuallesquier clás de fuéas ou yerbaxus, pos cundu la fame ye grandie, lu mesmu les prexones que lus anemales nun le ponen mal focicu a dalguna clás de comedera, pos tou ye comu 'n mamxar, ya les boques mái escosáes de caniles, rabilen ya ruquen cuaxi lu mesmu que xin lluciéranxe ben ferramientáes, perque la fame fae millagrus en tous lus xentíus menus nel del estómadu. —Un de lus tres pótchinus el de mexor presencia, chevaba una cabezá cuaxi nuéa, con grandies ureyeres, ya mosqueires de collorinus que remataben nunes moutes comu la de les monteires de lus xoldiáus, xegun el miou preciar, aquecha cabezá teñía mái vallor que tous lus paxiétchus, fatus, cacíus e aparexus que chelaba la tribu enteira. TRADUCCIÓN.—Después de entretener o engañar un poco el estómago, porque hartar no debieron de haberlo hecho, por lo rápido que habían comido y lo poco que manejaron la cuchara, pues yo los observaba beber con ansiosos tragos por sus platos o escudillas, por lo que saque en consecuencia, que lo único que habían hecho no había sido otra cosa, que el calentarse un poco el estómago, con aquel puchero de pobres caldos. Dígoles que nada más dejar los platos, cogieron los hombres de aquella tribu sus burros, y acompañados por los niños mayorcitos, se marcharon para la orilla del pequeño río, con miras de buscar mimbres y alguna hierba para darles de comer a sus animales, ya que por todos los lados se encontraba el campo quemado del todo por la causa del excesivo calor de aquel verano, pero los pollinos de los gitanos, así como todas las gentes y animales del mundo, bien sean viejos o nuevos, comen o rumian cualquier clase de alimentación cuando son atacados por el grande hambre, pues con esta esquelética señora por dueña, tanto las personas, como los animales, no le ponen mal hocico a ninguna clase de comida, ya que la más despreciable es un rico manjar, y hasta las bocas limpias de todo diente, trituran y rumian casi lo mismo, que las que tienen un buen dentamen, porque el hambre, hace milagros en todos los sentidos menos en el del estómago. —Uno de los tres pollinos, el de mejor presencia, llevaba puesta una cabezada casi nueva, con grandes orejeras claveteadas, y mosquiteras de diferentes colores, que terminaban en unas borlas, como las que llevan los gorros de los soldados. Según mi apreciar, aquella cabezada tenía ella solo más valor, que todos los vestidos, y demás ropas, cacharros y aparejos de toda la tribu. —Cundu lus xitanus chegarun al regueiru dexarun a la pótchina yal oitre buche xueltus, paque guarecieren per achindi 'l sou antoxu lu pocu que viexe que pastiar, metantu qu'al pótchin de la lluxóusa cabezá, l'arretrigarun al tueru d'una figaleta, chandói achindi delgu de xegáu qu' apradiaben per les xinuexes veires del regueiru, que xegaretaben conún foicinacu, tal paicíe qu’aquel pótchin tratábenlu mexor que a lus oitres, per unguna razón que you entavía nun comprendíe, achindi rucandu arretrigáu a la figalina taba enzulandu lu quei chaben, metandu qu'al lláu d'él taba un xitanu pulgandu ou escortexandu blimbes, cundu paxóu per el cháu d'él Pín el Xordapu, que comencipióu a nomaxe 'l Toipu disdi aquel mesmu díe. Pín qu'entendía d'animales per viexe criáu xempre 'l lláu d'échus, cundu agüétchou aquel burru de bona prexencia, que rucaba comu 'n condenáu aquechus yerbatus, ya qu'auxaba les mosques a patáes, rabotazus ya fasta con xeniu col sou focicu fasta 'l xeitu qu'el ramal lu dexare, comencipióu a falar col xitanu de couxes que you nun ureaba perque taba dalgu lonxe d'échus xugaretiandu a lus mious deleres, metantu uxerba a lus xitanus lu que faíen per la veira del regueiru, anxín me lu dixu que fixera miou tíu, que teñía un patacal per aquechus chugares, ya nun fora que lus xitanus fozaran en él ya l'arrapiegaren un manegáu de pataques. —Nagua you les uyía de lu que falaben, peru xin qu’agüétchaba a Pín afilbanar per tous lus lláus al buche con güeyáes ximulóuxes, pa despós cundu s'allevantóu 'l xitanu dexandu 'l sou trabayu, comincipiar a rexistrar el burru anxín per altu. Despós vilu colar pala sou teixá, paiciéndume qu'espatuxaba mái llixeiru qu'oitres veices, al ratiquín vilu golguer col sou burriquín del ramal, qu’al colocalu ‘l lláu del d'el xitanu paicía un nanu pelu pequenu ya rancuátchu que yera, fói entoncienes cundu m'ariméi 'l lláu d'échus cundu envidayéi que diben cheldar un tratu. TRADUCCIÓN.—Cuando los gitanos llegaron al riachuelo, dejaron a su borrica y al otro pollino sueltos, para que pacieran por allí a su antojo, lo poco que había que patiar mientras que el pollino de la lujosa cabezada le amarrarón al tronco de una pequeña higuera, y allí le dieron algo de pación que recogían en las cuestas y difíciles orillas del torrente, que segaban con una pequeña hoz, tal parecía que aquel pollino le cuidaban mejor que a los otros, por alguna secreta razón que yo no comprendía. Allí rumiando atado a la higuera estaba comiendo lo que le daban, mientras que al lado de él, sentado se encontraba un gitano que parsimoniosamente pelaba las mimbres para hacer cestas, cuando acertó casual o intencionadamente a pasar por el lugar Pín el Sordo, que se comenzaría a llamarlo Pín el Topo en toda la aldea y sus contornos desde aquel mismo día. —Pín que entendía mucho de animales por haberse criado toda su vida entre ellos cuando vio aquel burro de tan buena presencia, que comía como un desespera aquellos hierbajos, que cualquiera de sus animales despreciaría, y que par espantaba las moscas dando recios y enérgicos coces, fuertes rabotazos y hasta con su hocico con recio regio las espantaba hasta el lugar que se lo permitía el ramal que le ataba. Se detuvo y empezó a dialogar con el gitano de cosas que yo no podía oír por encontrarme demasiado alejado de ellos jugando a mi manera, mientras que en todo momento observaba a los gitanos todos sus movimientos, pues así me lo había ordenado un tío mío, que tenía una huerta sembrada de patatas por aquellos lugares, y no fuera a ser que estos condenados entrasen en ella, y le robasen un grande cesto de patatas. —Nada de cuanto hablaban les escuchaba, pero si que observe a Pín con miradas simulosas propiar al pollino por todas partes, para después, cuando se levanto el gitano y dejó su trabajo, comenzar a registrar al jumento así por encima sin mucho detenimiento, para después marcharse camino de su casa, pareciéndome a mí que caminaba con más ligeraza que otras veces. Al poco tiempo le vi retornar con su borriquito del ramal, que al colocarle al lado del de el gitano, tal parecía un enano por lo pequeño y ruin que era, mi curiosidad me hizo acercarme al lado de ellos, y así pude comprobar como querían hacer un trato. —Cundu 'l xitanu agüeyóu 'l buchacu de Pín xonriyendu le dixu, que comu teñía la poucu vergüenxa del querer cambear el sou buchecín, que yera de fierru ferrunóuxu, per el sou pótchin, que yera de goru macizu, pos xin él tal couxa fixera xemeyaría 'l toipu que cambeóu lus güétchus pel ráu. Pín comencipióu falale que xin dalgu tenía qu'apurriye que fora xustu ya non una rapiegada, pos achindi taba pa tóu lu que fore honréu. El xitanu entóus comencipióu a rexistrar el burrín de Pín conél esprapayu de maestru nel ufixu, palpulu ya miróulu tóu em menus tempu del cantíu del pitu, ya despós díxole, qu'l sou borriquín yera mu vieyu, quei faltaben dalgunus molares ya que teñía l'amolaxura de la foría, total que xin quería camiar el buche teñía qu'apurriye déz pexus enría, ya dous pela cabeza, pos al sou pótchin nunye xeivía perque coyíu tou él dientru d'écha. Pín el Xordapu coyu 'l xitanu pela pallabra ya díxole, que taba d'acurdu 'n apurriye lus déz pexus pel pótchín ya dái 'l suyu enría, peru pelu que nun entraba yera nel mercái la cabezá, pos xospechaba qu'aquel lluxóuxu arñés yera 'l frutu d'una rapiegá, ya nun fora la couxa qu'un díe topara 'l sou amu per dalgún merquéu ou feria ya viexese nun vergüenzóuxu compromixu. —Fáigarne 'l favor paixanu, contestoye 'l xitanu nel char del noxáu. ¿Vusté nun ten güeyus nixe focicu de magüetu que ten, p'uxervar qu’ista carbezá ta fecha a la medía del niou pótchin? —Pos xin penxa qu'el cabezal foi afoinái, penxe tamén qu'el burru foi rapiegáu, ya cole con priexa a denunciábe, agora manque m’apurra venti pexus pel pótchin, ya cuatru pel cabezáu nun encaldaríe con úste tratu dalgún perque ye un paixanu escosu de mótchera, anxín que xébrese del miou lláu xinún quer que nus engarradiemus per nomame lladrón. TRADUCCIÓN.—Cuando el gitano vio el enclenque burro de Pín sonriéndose despreciativamente le dijo: —Que como tenía la poca vergüenza de querer cambiarme aquel despreciable borrico que era de hierro herrumbroso, por el su preciado pollino que era de oro macizo. Pues si tal cosa yo hiciese, decía sonriente el gitano, me parecía al topo, que cambió los ojos por el rabo. Pín con suaves palabras le dijo, que si algo de dinero le tenía que dar encima, que fuera una cosa justa y no una ladronada, que allí estaba él para lo que fuese honrado. —El gitano entonces comenzó a buscar los defectos del borrico de Pín, con la experiencia de ser consumado maestro en tal oficio, lo tocó y lo miró entero en menos tiempo del canto del gallo, y después muy seriamente le dijo, que su borrico era muy viejo, que le faltaban algunas muelas, y que tenía el mal de tener muy a menudo diarreas, total que si quería cambiar su pollinín por el suyo, le tenía que dar diez duros encima y dos más por la cabezada, ya que a su pollino no le servía, pues cogía todo él dentro de ella. —Pín el Sordo asiendo al gitano por su palabra le dijo, que estaba de acuerdo en darle los diez pesos por su pollino y el suyo encina, pero por lo que no pasaba era por el comprarle la cabezada, pues sospechaba que aquel lujoso arnés, era sin duda el fruto de un robo, y no fuera la cosa que un día se encontrara con su dueño en algún mercado o feria, y él se viese metido en un vergonzoso compromiso. —Hágame el favor paisano, le contestó el gitano muy enojado y sulfurado, ¿usted no tiene ojos en su cara de bestia para observar que esta cabezada esta hecha a la medida de mi pollino? —Y si piensa que este cabezal ha sido robado, piense también que el pollino venía con él, y ya sabiendo o suponiendo que entrambas cosas son de la procedencia de la rapiña, puede usted marchar con prisa a denunciarme, porque yo ya no le cambiar mi pollino por su enclenque borriquillo, ni aunque me dé veinte duros encima y cuatro más por la cabezada. Así pues, hágame el favor de marcharse de mi lado sino quiere que nos enzarcemos a leñazos, por la causa de usted haberme ofendido llamándome ladrón. —Nun quixe ufendélu bon xitanu, peru you xempre disdi guaxín ureéi falar a les xentes viétchas, qu'el ufixu de lus xitanus ye 'l faer curioxas cestiquines de blimbles, arrapiegar lu que fore ya enduétbichar fadiernus tratus entivocandu lus iñoxentes paixanus. Anxina ye qu'arretiru lu de chamalu lladrón, ya choquémonus la mán dandu per fechu isti tratu. —El xitanu con punxes plasmáes nel sou esquelléticu focicu de tar entabía m' enoxáu díxole a Pín el Xordapu nel encaldar que l'apurría la sou mán, xamás niegu you la miou mán al que pide perdón, peru llancáu t'entavía nel miou vidayu l’ufenxa que me fexu, per ísfu, ya metantu nun se xebre d'afechu de la miou mótcheira, dexemus el tratu namái que nu faláu, ya xin disdi aquindi a la nuetche se me xebra la noxaura, entóus a lu mexor damus el tratu per zarráu. —Cundu chegóu 'l atapecer del díe, Pín el Xordapu fexu prexencia 'l lláu lus hurrus, per ver xin al xitanu le viexe xapaicíu 'l enoxu, ya puénxuse mu cuntentu cundu l'agüétchou reyixe m'allegre ya fellíz al lláu de les sous xentes, per ístu achegóuxe 'l lláu d'él ya nel cheldar quei poñía la mán denría 'l sou homo le dixu. —Bonu xitanu, quéi faemus el tratu ciarrándulu d'afechu ou entavía s'enllamuerga nel char del tar enoxáu. —El xitanu dichadicheiru le dixu que ya taba tan contentu comu endenantes de velu coñocíu, ya qu'el tratu taba piétchau xin d'enría de l'acordiáu l'apurría un cestu pataques pa faer la cena ya un xarricáu de lleiche pa lus nenus pequenus. —Ya fecha la nuetche d’afechu, zarrarun el tratu entrambos cuntentus ya mu xatisfechus, ya Pín el Toipu, colóu pa la sou teixá chevandu 'l burru 'l xitanu pel ramal del lluxosu cabezal, falandoi sou vidayu que viexe fechu un xegún sou paicer,un fadiernu tratu ya qu’el sou pótchinacu naide n'aldea lu quixés manque fora de regalu. Anxín qu‘achegóu a la sou corte col nuéu pótchin, arretrigolu na pexebleira, chói un bon brazáu de yerbe, ya metandu qu'el burru esgalazáu de fame l’ensulaba con priexa, palpolu ya reparóulu per tous sous lláus menus pe lus güétchus, ya quedóu prendáu d'el en tous lus xentíus. TRADUCCIÓN.—No he querido ofenderle buen gitano, pero yo desde niño siempre he oído decir a las gentes viejas, que el oficio de los gitanos, es el hacer hermosas y serviciales cestas de mimbres, robar todo cuanto tuvieran a mano, y enredar buenos tratos equivocando a los inocentes paisanos. Así que retiro lo de llamarle ladrón, y démosnos la mano dando por hecho este trato. —El gitano con señales plasmadas en su esquelético rostro de encontrarse muy enojado, le dijo a Pín el Sordo en el hacer que le daba su mano. —Jamás niego yo mi mano a quién me pide perdón, pero clavado tengo todavía en mi pensamiento la ofensa que me ha hecho al llamarme ladrón, por esta razón, mientras que no se marche del todo de mi pensamiento tan dañino sentimiento, dejemos el trato nada más que en lo hablado, y si desde aquí a la anochecer puedo olvidar la enfadadura que me ha hecho, entonces a lo mejor daremos el trato por hecho. —Cuando llegó el oscurecer del día, Pín el Sordo hizo acto de presencia al lado de los hórreos, para saber si al gitano ya le hubiese desaparecido el enfado, y se puso muy contento cuando le vió, reírse muy alegre y feliz al lado de sus gentes, por esta razón se acercó a su lado, y en el hacer que le ponía halagosamente una mano encima de su hombro le dijo: —Bueno gitano, qué hacemos el trato dándolo por terminado del todo, o todavía se remoja usted en el lar de estar enojado. —El gitano parlanchín y alegre le dijo, que ya se encontraba tan contento como antes de haberle conocido a él, y que el trato estaba cerrado y bien hecho, si encima de lo acordado, le daba un cesto de patatas para hacer la cena, y una jarra de leche para los niños pequeños. —Ya hecha la noche por completo, dieron el trato por hecho, entrambos muy contentos y satisfechos, Pín el Toipu marchó para su casa llevando al burro del gitano asido por el ramal de la lujosa cabezada, diciéndole en silencio su cerebro, que había hecho según su parecer un buen negocio, ya que su pollino nadie en su aldea lo quería aunque lo regalase. Así que llegando a su cuadra con su nuevo burro le ató a la pesebrera, le dio un buen pienso de hierba y mientras que el pollino con grande apetito la engullía con prisa, le palpó y reparó cuidadosamente por todas sus partes menos por los ojos, y quedó prendado de él en todos los sentidos. —Cundu lus malvixus xilbiaban lus albiares d'oitre díe, lus xitanus se xebraben muy cuntentus de miou aldina, ye d'antigu 'l xaber, que cundu lus xitanus encaldan anguna rapiegá, xempre colen endenantes de que les xentes del llugar espierten p'escubriya, foi anxina naquel xuceder, pos cundu Pín El Toípu fói atreínar el ganáu a la sou corte, lu primeiru que fexu fói chái una güétcha 'l sou nuéu pótchín ya viólu corriudu ya uriscu, paiciénduye que despós la fartura de bona yerbe que viexe enzuleu, fasta llucía mexor pelaxe, metandu que faluchandu conxigu mesmu se decía, que namái que auxare la fame del sou curpu, aquel pótchin diba ser mu nomáu n'aldina. —Despós d'abrañar les dous bétchaes que tenía na corte, perqu'el oitre ganáu taba nel puertu, dióule la sou mucher d'almorzar un bon escudítchau de papes con lleichi cabantes d'afoxinar, ya despós de fartu, díxole a la sou muyer que diba dír al puertu pa ver comu s'atopaba 'l ganáu, ya que diba dire axinetáu nel burru p'uxervar la xixa a maneires que tenía. —Anxina foi, que xacóu 'l pótchin de la corte pel ramal fasta la correlá de sou teixu, dou la sou mucher l'aguardaba p'agüétchalu per primeira véiz, ya namái quei llancóu lus sous güeyus denriba, díxole cuntenta 'l sou home que viexe fechu xegún picíe un fadiernu tratu, Pín el Toípu metandu l'aparexaba con l'albardaxa del oitre pótchin que de pequena quei venía cuaxi nui algemía, falabai a la sou muyer ameruxáu d'allegría ya envelexáu per dáxeyes de llistu ante la sou muyer, qu'urear nun uriaba munchu per cuaxes de la sou xordeira, peru qu'al güeyu yal vidayu poucus l'algamían, la sou muyer que yera una andoyona reyía fellíz escontres el sou llistu home, ya entrambus per aquel pótchin per un momentu forun fellices, fasta que Pín escarranquetánduxe denría 'l pótchin, díxole a la sou muche que lluéu taría de regolguía, nel encaldar que con el sou cayaducu l'apuría 'l burru cuaxi cuaxi falagoxamente paque comencipiara a caminar, e anxina lu fexu 'l pótchin ya nun paróu fasta qu'el sou focicu nun truñóu escontres la porta de la teixá del Puchegu, que taba cual char tamén almorzandu les papes, ya dexandu la tareña xaliú a la caleya dou vióu a Pín el Toipu andar al remolín d’un lláu p’oitre de la caleya xin faer brexu d'aquel condenáu pótchin per munchu que col cayáu ya les brindes l’acaidonaba el xétchu d'andar drechu couxa qu'el probe pótchin nun podíe faer per que taba ciegu comu ‘n toípu, ya nun l’escubrióu Pín xinún el Puchegu, que yera un útre p’urear, agüétchar ya envidayar cuallesquier bétcha ou escosá couxa. Ya comu bon puchegu falói a Pín dista maneira: TRADUCCIÓN.—Cuando los tordos malvises silbaban a los despertares del alba alegres y felices del naciente día, los gitanos muy contentos y dichosos se marchaban de mi querida aldea. Es de antiguo ya sabido entre las hidalgas y nobles gentes de estos maravillosos y embrujantes valles y montañas, que cuando los gitanos hacen algún ladronizo, engaño o timo, siempre se ausentan antes que las personas del lugar se despierten para descubrirlos, y así fue en aquel acontecer, pues cuando Pín el Topo ya con el día alumbrado del todo, fue a su cuadra a ordeñar y cebar al ganado, lo primero que hizo fue mirar con marcado profundo a su nuevo pollino, y lo vió recio, con genio espantadizo, pareciéndole a él, que después de la buena hartura de la excelente hierba que había comido, parecía más lucido su pelaje, y hablando consigo mismo muy contento se decía, que nada más que se alejara el hambre de su cuerpo, aquel pollino iba a ser muy renombrado en la aldea. —Después de arreglar las dos vacas paridas que tenía en el establo, porque el otro ganado que tenía por aquella época estaba en el puerto pastiando, le dió su mujer el desayuno, que consistía en una escudilla grande de harina cocida, comida a la par de la espumosa leche recién ordeñada, y después que se hartó, le dijo a su mujer, que iba a ir hasta el puerto, para ver como se encontraba el ganado, y que iba montado sobre el burro, para observar su fuerza y las otras maneras que pudiera tener. Así fue que sacó al pollino de la cuadra cogido de su ramal hasta la corralada de su casa, donde su mujer le esperaba para mirar por primera vez aquel burro tan aponderado de su marido, y nada más que sus ojos le repararon con interesado deseo, díjole muy contenta a su marido, que hubiese hecho según su apreciación un buen trato. —Pín el Toípu mientas le aparejaba con la albarda del otro pollino que de pequeña que era casi no le valía, le decía a su mujer lleno de alegría y endiosado por sentirse agudo y listo ante los ojos de su mujer. —Yo oír no oigo mucho por causa de la sordera, pero a vista e inteligencia muy pocos me alcanzan. La su mujer que era una inocentona, se reía muy feliz hacía su listo marido, y entrambos por aquel pollino en aquellos momentos se sentían felices, y a la par que Pín montaba en su pollino a su mujer le hacía, que muy pronto estaría de vuelta, y seguido le daba al burro con el callado casi, casi como halagándole para que se pusiese en camino, y así lo hizo el buen pollino, no deteniéndose en su camino, hasta que su hocico no tropezó contra la puerta de la casa del satírico, que en aquel suceder también estaba desayunando las papes, y ante tal golpetazo, dejó su escudilla saliendo con rapidez a la calleja, donde vio a Pín el Topo dando vueltas a caballo de su burro de un lado para otro de la calle, sin poder conducir aquel condenado asno, por mucho que lo intentaba con el callado y las bridas para ensenderarlo en el surco del caminar enderechura, cosa que el desgraciado pollino no podía hacer, porque se encontraba tan ciego como el topo, y no descubrió este mal Pín, sino que fue su vecino Satírico, que era un verdadero águila en el oír, ver y pensar en cualquier rica o pobre cosa, y como buen satírico que era le habló a Pín de esta manera: —Disdi güéi Pín el Xordapu tou l'aldina chamarate Pín el Toípu, perque hay que tar de cegaretu comu isti llabrador xin llabiegu, pa nun ver disdi prinxipíu qu'isti pótchin nun vei goteira per dagún de lus dous güetchus. Pín baxóuxe del pótchin xin gurniar pallabra, falagóu 'l burru comu dandói nel entender que nun taba noxáu escontres d'él, coyólu pel ramal ya golguióu arretrigalu na sou corte, dexaparexólu ya chandoi un bon brazáu de yexbe axentóuxe nel pexeble xuntu dél, comencipiandu falaye d'ista maneira: —Nun cuntes miou pótchin que tóu noxaón escontres tigu per que tás cegaretu you sei que yes un bón pótchin, grandie, forte, sanu ya enteiru comu se foxes de parada, per ístu d'aquindi nadiantri you seréi lus tous güetchus, ya tóu farás lus mious trabayus, you te chevaréi ben acaidonáu pel ronzal, ya farás lus mesmus trabayus que cualesquier pótchin de l'aldina, l'únicu que nun podréi será 'l axinetame d'enría tigu, peru de tous lus demás llabores nun me dexarás d'encaldar dalgún, anxine ye, que cuaxi tou contentu de ver fechu 'l tratu con lus condenáus xitanus, quei conisti tratu que fexe conechus, per rexultar tóu cegeretu d'afechu, llimpiarúnme disdi güéi 'l nome de Pín el Xordapu, 'l chamane 'l Puchegu Pín el Toípu, que ye lu mesmu que xin me bautizar el cura. —Y'Anxina foi comu xucedióu, pos aquel xigante de pótchin cegaretu, acaidonáu per el bon envidátchar de Pín el Toípu, yera queríu, aponderáu ya respetáu nun solu na miou aldina, senún entoes les oitres de l'arredonda, ya yera tan renomáu aquel pótchin, perque faía couxes qu'enxemás fixérales dalgún burru que tuviexe lus güeyus con bona vista. El pótchín conel bon pexeble refachénduxe nel cheldar qu'auxaba la fame del sou curpu, ya comu yera xoven dientru lu que cueye, féxose un pótchinon cuaxi paicíu a lus de les paráes de xementales. —Un díe 'l sou veicín díxole a Pín qu'andaba la sou pótchuca callentri, ya quei xin le doxaba que la cabriere 'l sou pótchin, Pín que nun algamíe a faer les puches tamén encalducades comu les cheldaba el sou veicín el Puchegu que foi capaz d'escambiaye 'l nome, xin qu'el sou vidayu cuaxi xempre con intelixencia l'allambraba, per ístu arrespondióule axindi: —Comu 'l miou cegaretu pótchin ye xemental de postineira parada, ya nun solu per sou prexencia, xinún perque paez que ten fasta pequenina alma, xin quiés que cubra la tou pótchina tenes qu'apurrime un pexu, ya isu atinde que yes veicín de la porta la teixada, peru a toes les oitres xentes que queran pedime lu mesmu que tou, cobrareyes dous pexetes mái, perque tener na corte descendencía del miou pótchin, ye teñer la meyor xoya de la pótchineria. Conistu queru falate queríu veicín de la porta la teixá, que con la rebaxa que te faigu ben me pués faer una bona propaganda. TRADUCCIÓN.—Desde el día de hoy Pín el Sordo, toda la aldea te llamará Pín el Topo, porque hay que estar tan ciego como este labrante sin arado, para no ver desde principio que este pollino no veía ni gota por ninguno de entrambos ojos. Pín se apeo de su asno sin pronunciar palabra, a la vez que halagaba al pollino, dándole a entender que no estaba enojado con él y asiéndole por el ramal le volvió a atar dentro de su establo, lo desaparejo y le dio un buen brazado de hierba, y sentándose en el pesebre junto a él, comenzó a hablarle de la siguiente forma: —No pienses mi pollino que estoy enojado contigo, porque te encuentras completamente ciego, yo se muy bien que eres un buen pollino, grande, fuerte, sano y entero, como si fueses de la parada de los sementales, por esto, de ahora en adelante, yo seré tus propios ojos y tu harás los mis trabajos, yo te llevaré bien conducido por el ramal y harás los mismos quehaceres de los demás pollinos de la aldea, lo único que no podré será el ajinetarme encima de tu lomo, pero de todos los demás labores, se que no dejarás de hacer ninguno y hasta puede que los realices mejor que el más avispado de tus hermanos de burrería, por está razón te digo, que casi me encuentro contento de haber realizado tu trato con los condenados gitanos, pues por haber hecho tal negocio con ellos, al resultarme tú del todo ciego, mis vecinos me quitaron desde hoy el nombre de Pin el Sordo, desde el mimo momento que el Puchegu me llamó Pín el Topíu, que es lo mismo que si me bautizase el cura de nuevo. —Aquel gigante de ciego pollino, bien dirigido por el inteligente Pín el Topo, con tal precisión realizaba todos sus trabajos, que era querido, aponderado y respetado, no sólo por las gentes de mi aldea, sino en todas las otras que la rodeaban. Y era tan renombrado aquel excepcional pollino, porque hacía cosas que jamás habían sido hechas por ningún otro pollino aunque tuviese los ojos con buena vista, el ciego burro, que siempre tenía el pesebre lleno de buena hierba, que érale para él manjar divino, engordó y se rehizo, al tenor que iba sacando la miseria y el hambre de su cuerpo, y como era aun joven dentro de lo que cabía, se hizo un pollino aún casi mejor que los que tenían de sementales en la cuadra de la parada. —Un día su vecino el Puchego, le dijo a Pín que su pollina andaba en el celo de necesitar semental, y que si le dejaba que su pollino la cubriera. Pín que no alcanzaba el hacer las sátiras tan bien niveladas y agudas como el Puchegu, que fue capaz de cambiarle el nombre de Pín el Sordo por el de Pín el Toípu, si que su pensamiento casi siempre navegante en la inteligencia le alumbró lo siguiente. —Como mi ciego pollino es semental de postinera parada, y no sólo por su gallarda presencia, sino porque tal parece que también tiene una pequeña alma, si tú deseas que cubra a tu pollina, me tienes que pagar por tal servicio un duro, y esto a ti que eres vecino de la puerta de casa, pero a todas las demás gentes que quieran pedirme lo mismo que tú, les cobraré dos pesos más, pues tener en el establo una descendencia de mi pollino, es lo mismo que poseer la mayor joya de toda la burrería. Con esto pretendo decirte querido vecino de la puerta casa, y con la rebaja que te estoy haciendo, tú bien me puedes hacer una buena propaganda.

    Primer Diccionario Enciclopédicu de la Llingua Asturiana > xitanus

  • 12 el

    art.
    el coche the car
    la casa the house
    los niños the children
    el agua/hacha/águila the water/ax/eagle
    fui a recoger a los niños I went to pick up the children
    * * *
    el
    1 the
    la Sra. Rodríguez Mrs. Rodríguez
    2 el de the one
    3 el que (persona - sujeto) the one who; (- objeto) the one, the one that, the one whom
    4 (cosa) the one, the one that, the one which
    * * *
    1. pron. 2. art.
    * * *
    el; la; los; las
    ART DEF
    1) [con nombres de referente único o concreto] the

    ¿está fría el agua? — is the water cold?

    ¿ha llegado ya el abogado? — has the lawyer arrived yet?

    el tío ese* that chap

    2) [en algunos casos no se traduce]
    a) [con nombres propios]

    ¿qué manda la señora? — what would madam like?

    ha llamado el Sr. Sendra — Mr. Sendra called

    dáselo a la Luisa* give it to Luisa

    b) [con nombres en sentido genérico]
    c) [con infinitivo]

    el hacerlo fue un error — doing it was a mistake, it was a mistake to do it

    d) [con cifras, proporciones]

    ahora gano el 3% más — I now earn 3% more

    3) [traducido por el posesivo]
    4) [con expresiones temporales]
    5) (=uso distributivo)
    6) [en exclamaciones]

    ¡el frío que hacía! — it was freezing!

    7) [posesivo]

    el de, mi libro y el de usted — my book and yours

    el del sombrero rojothe one with o in the red hat

    es un traje bonito, pero prefiero el de Ana — it's a nice suit, but I prefer Ana's

    y el de todos los demás — and that of everybody else, and everybody else's

    8)

    el que

    a) + indic

    él es el que quiere — it's he who wants to, he's the one who wants to

    los que hacen eso son tontos — anyone who does that is a fool, those who do so are foolish

    b) + subjun whoever

    el que quiera, que lo haga — whoever wants to can do it

    * * *
    (pl los), la (pl las) articulo
    [the masculine article el is also used before feminine nouns which begin with accented a or ha, e.g. el agua pura, el hada madrina]
    1)

    ¿ya vas a la escuela? — do you go to school yet?

    el mío/las tuyas — mine/yours

    el rojo/último — the red/last one

    los nacidos entre... — those born between...

    2)
    a)

    el + de...: la del sombrero the one with the hat; el de Valencia the one from Valencia; el de las nueve the nine o'clock one; el de Juan/de mi hijo — Juan's/my son's

    b)

    el + que...: el que acaba de entrar the one who's just come in; las que yo ví the ones I saw; los que estén cansados; those who are tired, anyone who's tired; la que te guste whichever you like; el que lo haya hecho — whoever has done it

    el mes pasado/que viene — last/next month

    4) ( cada)

    $80 el metro/kilo — $80 a meter/a kilo

    5) (con fracciones, porcentajes, números)

    la mitad/la cuarta parte del dinero — half the money/a quarter of the money

    el 20% de... — 20% of...

    el cuarto pisothe fifth floor (AmE) o (BrE) fourth floor

    6) (refiriéndose a partes del cuerpo, prendas de vestir, artículos personales, etc)
    a) (con apellidos acompañados de título, adjetivos, etc)

    el señor Ortiz/la doctora Vidal — Mr Ortiz/Doctor Vidal

    b) ( en plural)
    * * *
    (pl los), la (pl las) articulo
    [the masculine article el is also used before feminine nouns which begin with accented a or ha, e.g. el agua pura, el hada madrina]
    1)

    ¿ya vas a la escuela? — do you go to school yet?

    el mío/las tuyas — mine/yours

    el rojo/último — the red/last one

    los nacidos entre... — those born between...

    2)
    a)

    el + de...: la del sombrero the one with the hat; el de Valencia the one from Valencia; el de las nueve the nine o'clock one; el de Juan/de mi hijo — Juan's/my son's

    b)

    el + que...: el que acaba de entrar the one who's just come in; las que yo ví the ones I saw; los que estén cansados; those who are tired, anyone who's tired; la que te guste whichever you like; el que lo haya hecho — whoever has done it

    el mes pasado/que viene — last/next month

    4) ( cada)

    $80 el metro/kilo — $80 a meter/a kilo

    5) (con fracciones, porcentajes, números)

    la mitad/la cuarta parte del dinero — half the money/a quarter of the money

    el 20% de... — 20% of...

    el cuarto pisothe fifth floor (AmE) o (BrE) fourth floor

    6) (refiriéndose a partes del cuerpo, prendas de vestir, artículos personales, etc)
    a) (con apellidos acompañados de título, adjetivos, etc)

    el señor Ortiz/la doctora Vidal — Mr Ortiz/Doctor Vidal

    b) ( en plural)
    * * *
    el2
    = the, ye.

    Ex: The first institute, 'The Catalog: Its Nature and Prospects,' was held in New York City on October 9 and 10, 1975.

    Ex: The article 'Ye olde smart card' presents an annotated list of information sources on the credit card industry.
    * a lo extremo = to the extreme.
    * aunque no lo creas = believe it or not.
    * barrio de los ricos = upper town.
    * de los mejores = as good as any.
    * el abuelo de = the granddaddy of.
    * el acabose = the last straw.
    * el alcance = comprehensiveness.
    * el amor de + Posesivo + vida = the love of + Posesivo + life.
    * el año próximo = the year ahead.
    * el arte de = the art of, the fine art of.
    * el ataque es la mejor defensa = attack is the best form of defence.
    * el auténtico = the real McCoy.
    * el beneficio de la duda = the benefit of the doubt.
    * el bien de = the good of.
    * el buenazo de + Nombre = good old + Nombre.
    * el bueno de + Nombre = good old + Nombre.
    * el camino a seguir = the way ahead, the way to go.
    * el camino correcto = the way ahead, the way to go.
    * el camino hacia + Nombre + está lleno de + Nombre = the road (to/towards) + Nombre + is paved with + Nombre.
    * el camino hacia + Nombre + está plagado de + Nombre = the road (to/towards) + Nombre + is paved with + Nombre.
    * el camino por recorrer = the way ahead.
    * el camino que lleva a = a/the doorway to.
    * el camino recorrido = the road travelled so far.
    * el camino se hace andando = actions speak louder than words.
    * el centro de atención + ser = all eyes + be + on.
    * el charco = the big pond.
    * el ciudadano de a pie = the average Joe.
    * el ciudadano medio = the average Joe.
    * el cliente siempre tiene la razón = the customer is always right.
    * el colmo = the last straw.
    * el consejo de otra persona = a second opinion.
    * el copón = the dog's bollocks, the bee's knees, the cat's meow, the cat's pyjamas, the cat's whiskers.
    * el corazón de = the heart of.
    * el crecimiento de = the rising tide of.
    * el cual = which.
    * el de = that in, that of.
    * el diablo está en los detalles = the devil (is/lives) in the details.
    * el día del Juicio Final = the Day of Judgement.
    * El Diluvio = the Flood.
    * el dinero es el origen de todos los males = money is the root of all evil.
    * el dinero es la fuente de todos los males = money is the root of all evil.
    * el dinero mueve al mundo = money makes the world go (a)round.
    * el dinero no crece en los árboles = money doesn't grow on trees.
    * el doble = twice + as many.
    * el doble de = twice + the number of.
    * El Dorado = El Dorado.
    * el enemigo en casa = the enemy within.
    * el entonces + Nombre = the then + Nombre.
    * el espíritu de la época = the spirit of the times.
    * el estado de las cosas = the lay of the land [the lie of the land, -UK].
    * el evitar = avoidance.
    * el éxito genera éxito = success breeds success (SBS).
    * el éxito llama al éxito = success breeds success (SBS).
    * el final de = the close of.
    * el final de los problemas = the light at the end of the tunnel.
    * el fin del mundo = the ends of the earth.
    * el fin de semana = over the weekend, at the weekend.
    * el fin de todos los fines = the end of all ends.
    * el fin justifica los medios = the end justifies the means.
    * el fruto de + Nombre = the fruit of + Nombre.
    * el futuro = the way ahead, the way of the future.
    * el futuro + estar + justo a la vuelta de la esquina = the future + be + just around the corner.
    * el Gato con Botas = Puss in Boots.
    * el grado de = the extent of.
    * el grado de + Nombre = the breadth and depth of + Nombre.
    * el grado en que = the extent to which.
    * el gran hermano = big brother.
    * el guapo de + Nombre = good old + Nombre.
    * el hecho es que = fact is, the fact is (that).
    * el hecho es que... = the fact of the matter is that....
    * el hombre de la calle = the average Joe.
    * el hombre no es una isla = no man is an island.
    * el hombre propone y Dios dispone = Man proposes, God disposes.
    * el impulsor de = the power behind.
    * el interés público = the public interest.
    * El Juicio Final = The Last Judgement.
    * el lastre de = the shackles of.
    * el llevar = carrying.
    * el lugar que le corresponde a = the due place of.
    * El Mago de Oz = The Wizard of Oz, The Wizard of Oz.
    * el más = all-time.
    * el más + Adjetivo = the most + Adjetivo.
    * el más allá = hereafter.
    * el más bajo = rock-bottom.
    * el más favorito del mes = pick of the month.
    * el más leído = the most widely read.
    * el más recomendado = best of breed, the.
    * el Mediterráneo = Mediterranean Sea, the, the Med.
    * el mejor = best of breed, the.
    * el mejor de todos = the cream of the crop, crème de la crème.
    * el mejor hasta ahora = the best yet.
    * el mejor modo de = the best way of.
    * el mejor momento de todos = the time of all times.
    * el mejor + Nombre = the best available + Nombre.
    * el mejor que ha hecho hasta ahora = Posesivo + best yet.
    * el mentir = lying.
    * el mes pasado = last month.
    * el mío = mine.
    * el mismo + Nombre (+ que) = every bit as much + Nombre (+ as).
    * el mismo número = as many.
    * el modo como = the way in which.
    * el modo de = the way in which.
    * el modo de + Infinitivo = the way to go about + Gerundio.
    * el momento preciso = the point in time at which.
    * el motor de = the power behind.
    * el movimiento se demuestra andando = actions speak louder than words.
    * el muerto al hoyo y el vivo al bollo = dead men have no friends.
    * el mundo de las noticias = newsmaking.
    * el mundo en la palma de la mano = the world in the palm of + Posesivo + hand.
    * el mundo está a sus pies = the world is + Posesivo + oyster.
    * el mundo es un pañuelo = it's a small world.
    * el + Nombre + correcto al + Nombre + adecuado en el momento oportuno = the right + Nombre + to the right + Nombre + at the right time.
    * el + Nombre + es inestimable = the + Nombre + cannot be overestimated.
    * el + Nombre + más completo = the + Nombre + to end all + Nombre.
    * el no va más = the be all and end all, the bee's knees, the cat's pyjamas, the cat's meow, the cat's whiskers, the dog's bollocks.
    * el nuevo aspecto de = the changing face of, the changing nature of.
    * el orgullo de = showpiece.
    * el otro lado de la barrera = the other side of the fence.
    * el padre de = the father of.
    * el pan nuestro de cada día = all in a day's work.
    * el paso del tiempo = the passage of time, the sands of time.
    * el peor de todos = the worst of the lot.
    * el perro es el mejor amigo del hombre = a dog is man's best friend.
    * el peso de = brunt of, the.
    * el populacho = the great unwashed.
    * el porqué de = the reason behind, the thinking behind, the reasoning behind, the idea behind.
    * el portavoz de = the voice of.
    * el presente = thisness.
    * el primer intento = the first time around.
    * el primer + Nombre = the earliest + Nombre.
    * el primero mencionado = former.
    * el principal = the number one.
    * el principio de = the dawn of.
    * el principio del fin = the beginning of the end.
    * el principio de + Mes/Estación = early + Mes/Estación.
    * el problema no es el qué, sino el cómo = the devil (is/lives) in the details.
    * el problema obvio = the elephant in the room.
    * el proletariado = the great unwashed.
    * el pulmón de = the heart of.
    * el punto más bajo = rock-bottom.
    * el que = that, the one.
    * el que aprende = learner.
    * el que las hace, las paga = you've made your bed, now you must lie in it!.
    * el que lo encuentre se lo queda = finders keepers.
    * el que mantiene a la familia = breadwinner [bread winner].
    * el que mucho abarca poco aprieta = jack of all trades, master of none.
    * el que no llora, no mama = the squeaky (squeaking) wheel gets the grease (the oil/oiled).
    * el que no se aventura no cruza el mar = nothing ventured, nothing gained.
    * el que pregunta = inquirer [enquirer, -UK].
    * el quid de la cuestión = the crux of the problem, the crux of the matter.
    * el registro de los registros = record-of-record.
    * el registro modelo = record-of-record.
    * el resto = rest, the.
    * el resto (de) = the remainder (of), the rest (of).
    * El Salvador = El Salvador.
    * el segundo mencionado = latter.
    * el sendero que lleva a = a/the doorway to.
    * el ser barato = cheapness.
    * el siguiente no, el otro = next but one.
    * el sitio adecuado en el momento adecuado = the right place at the right time.
    * el sueño de toda persona = the stuff dreams are made of.
    * el sueño de todos = the stuff dreams are made of.
    * el sueño de todo ser viviente = the stuff dreams are made of.
    * el súmmum = the bee's knees, the cat's pyjamas, the cat's meow, the cat's whiskers, the dog's bollocks.
    * el tamaño de = the extent of.
    * el tema de la discusión = the focus of the discussion.
    * el tema del debate = the focus of the discussion.
    * el tiempo de Algo = in season.
    * el tiempo es oro = time is money.
    * el tiempo lo dirá = only time will tell.
    * el tiempo vuela = time flies (by).
    * el tipo de = the range of.
    * el todo es más grande que la suma de sus partes = the whole is greater than the sum of its parts.
    * el total de = the total sum of, the sum total of.
    * el transcurrir del tiempo = the sands of time.
    * el transcurso del tiempo = as time goes by.
    * el último citado = latter.
    * el último grito = the last word, the cat's meow, the bee's knees, the cat's pyjamas, the cat's whiskers, the dog's bollocks.
    * el último + Nombre = the latest + Nombre.
    * el último pero no el menos importante = the last but by no means least.
    * el único = the one and only.
    * el único e incomparable = the one and only.
    * el único e inimitable = the one and only.
    * el único problema = a fly in the soup, the fly in the ointment.
    * el verdadero = the real McCoy.
    * el verdadero problema = the elephant in the room.
    * el ver televisión = television viewing.
    * el viejo = the elder.
    * el vulgo = the great unwashed.
    * el yugo de = the shackles of.
    * espicharlas = kick + the bucket.
    * la = the, ye.
    * la alternativa + ser = the alternative + be.
    * la belleza es superficial = beauty is only skin deep.
    * La Biblioteca Responde = Ask the Library.
    * la Biblioteca y el Archivo de Canadá = Library and Archives Canada.
    * la buena noticia = the good news.
    * la calidad es nuestro lema = quality is our middle name.
    * la calma que precede a la tormenta = the lull before the storm.
    * la cambiante fisonomía de = the changing face of, the changing nature of.
    * la caridad empieza por uno mismo = charity begins at home.
    * la ciudadana de a pie = the average Jane.
    * la ciudadana media = the average Jane.
    * la ciudad que nunca duerme = the city that never sleeps.
    * la clave de = at the heart of.
    * la clave está en la letra pequeña = the devil (is/lives) in the details.
    * la comunidad en general = the community at large.
    * la Convención de la Haya de 1954 = the 1954 Hague Convention.
    * la copa del árbol = the top of the tree.
    * la cosa es que = the thing is.
    * la cosa principal = the number one thing.
    * la crème de la crème = the cream of the crop, crème de la crème.
    * la cruz de = the bane of.
    * la cuestión es que = the thing is.
    * la década de los + Número = the + Número + s.
    * la demanda de = a call for.
    * la diversidad de = the range of.
    * la diversidad de + Nombre = the many + Nombre.
    * la edad se lleva en el alma = you are as old as you feel.
    * la época de Algo = in season.
    * la escoria de la sociedad = the gutter.
    * la espalda de = the back of.
    * la evidencia = the writing on the wall.
    * la fe mueve montañas = faith will move mountains.
    * la filosofía de = the reason behind, the reasoning behind.
    * la flor de + Nombre = the prime of + Nombre.
    * la flor y nata = the cream of the crop, crème de la crème.
    * la forma correcta de hacer las cosas = the way to go.
    * la forma de = ways and means (of/for/to/in/by).
    * la forma de + Infinitivo = the way to go about + Gerundio.
    * la forma de ver las cosas = the way + to see things.
    * la fuerza de la mayoría = strength in numbers.
    * la gente decía que = rumour had it that.
    * la gente dice que = rumour has it that.
    * la gente se está inquietando = the natives are nervous.
    * la gente se está poniendo nerviosa = the natives are nervous.
    * la gente se puso de pie para aplaudir = standing ovation.
    * la gota que colmó el vaso = the straw that broke the camel's back.
    * la Gran Manzana = the Big Apple.
    * la gran mayoría de = the vast majority of, the bulk of.
    * la historia + repetirse = history + come full circle.
    * la historia + volverse a repetir = history + come full circle.
    * la hostia = the cat's pyjamas, the cat's pyjamas, the bee's knees, the cat's meow, the cat's whiskers, the dog's bollocks.
    * la hoz y el martillo = the hammer and sickle.
    * la idea que hay detrás de = the idea behind.
    * la imaginación no tiene límites = your imagination is the limit.
    * la imitación es la mejor forma de que lo halaguen a uno = imitation is the sincerest form of flattery.
    * La Isla del Tesoro = Treasure Island.
    * la joya de = showpiece.
    * la judicatura = the Bench.
    * la justicia = the Bench.
    * la juventud no es cuestión de edad sino de espíritu = you are as old as you feel.
    * la leche = the dog's bollocks, the bee's knees, the cat's meow, the cat's pyjamas, the cat's whiskers.
    * la luz al final del túnel = the light at the end of the tunnel.
    * la magistratura = the Bench.
    * la manera de + Infinitivo = the way to go about + Gerundio.
    * la mano que mece la cuna es la mano que domina el mundo = the hand that rocks the cradle rules the world.
    * la mano que mece la cuna gobierna el mundo = the hand that rocks the cradle rules the world.
    * la mar de = a whole slew of.
    * la mayoría con mucho de = the vast majority of.
    * la mayoría de = the majority of, most + Nombre, the main bulk of.
    * la mayoría de la gente = most people, the majority of the people.
    * la mayoría de las personas = most people, the majority of the people.
    * la mayoría de las veces = most of the time, more often than not.
    * la mayoría del mundo = the majority of the world, most people, the majority of the people.
    * la mayoría del tiempo = most of the time.
    * la mayor parte de = the majority of, the main bulk of, the lion's share of.
    * la mayor parte de las veces = more often than not.
    * la medida en que = the extent to which.
    * la mejor forma de hacer Algo = best practices, lessons learned [lessons learnt].
    * la mejor manera = how best.
    * la mejor manera de = the best way of.
    * la mejor oferta = the best deal.
    * la mejor opción = the best bet.
    * la mejor salida = the best way forward.
    * la mejor solución = the best way forward.
    * la menor duda de que = no doubt whatsoever.
    * la mentira = lying.
    * la mirada en = eye(s) on.
    * la misma persona = one and the same person.
    * la mitad (1/2) = one-half (1/2).
    * la necesidad agudiza el ingenio = necessity mothers invention.
    * la ocasión la pintan calva = make + hay while the sun shines.
    * la opinión de otra persona = a second opinion.
    * la oportunidad de + Posesivo + vida = the opportunity of a lifetime.
    * la parte de atrás de = the back of.
    * la parte más dura de = brunt of, the.
    * la parte más importante = the heart of.
    * la parte principal de = the bulk of.
    * la parte superior izquierda de = the upper left of.
    * la parte trasera de = the back of.
    * la personificación de la confianza en uno mismo = confidence personified.
    * la pesadilla de = the bane of.
    * la pesca del día = the day's catch, the catch of the day.
    * la petición de = a call for.
    * la píldora = the pill.
    * la plebe = the great unwashed.
    * la polla = the dog's bollocks, the bee's knees, the cat's meow, the cat's pyjamas, the cat's whiskers.
    * la práctica hace al maestro = practice makes perfect.
    * la primera tentativa = the first time around.
    * la primera vez = the first time around.
    * la proporción mayor de = the lion's share of.
    * la próxima moda = the next hot thing.
    * la puntilla = the final/last nail in + Posesivo + coffin.
    * la que = that, the one.
    * la razón de ser = the reason for being.
    * la realidad es que = the fact remains that..., fact is, the fact is (that).
    * la rehostia = the dog's bollocks, the bee's knees, the cat's meow, the cat's pyjamas, the cat's whiskers.
    * la responsabilidad ahora recae en + Nombre = the ball is in + Posesivo + court.
    * la responsabilidad es de... = the buck + stops....
    * la riqueza de = the wealth of.
    * la ruina de = the bane of.
    * las = the, ye.
    * las 24 horas = round the clock, around the clock.
    * las apariencias engañan = don't judge a book by its cover, there's more to it than meets the eye.
    * las ataduras de = the shackles of.
    * las autoridades = the powers-that-be.
    * las cosas + cambiar = pendulum + swing.
    * las cosas + estar + claras = the (hand)writing + be + on the wall, see it + coming.
    * las cosas no pasan así como así = everything happens for a reason (and a purpose).
    * las cosas no pasan (así) porque sí = everything happens for a reason (and a purpose).
    * las cosas no son tan simples como parecen = there's more to it than meets the eye.
    * las cosas + seguir + igual = business + revolve + as usual.
    * las cosas siguen igual = business as usual.
    * las cosas sólo pasan una vez = lightning never strikes twice.
    * las cosas son más complicadas de lo que parecen = there's more to it than meets the eye.
    * las cosas tal y como son = the birds and the bees.
    * las cosas + volver + a su punto de partida = the wheel + turn + full circle.
    * las de = those for.
    * las doce del mediodía = noon.
    * la segunda mitad de + Fecha = the latter part of + Fecha.
    * la segunda opción = the next best choice.
    * la segunda vez = the second time around.
    * la semana pasada = last week.
    * la senda que lleva a = a/the doorway to.
    * la situación = the course of events.
    * la sociedad en general = society at large.
    * las posibilidades son infinitas = the possibilities are endless.
    * las profundidades del mar = the deep.
    * las profundidades del océano = the deep.
    * las pruebas = the writing on the wall.
    * las raíces se encuentran = roots + lie.
    * las raíces se remontan a = roots + lie.
    * las razones de = the reason behind, the thinking behind, the reasoning behind, the idea behind.
    * las Reglas de Cutter para un Catálogo Diccionario = Cutter's Rules for a Dictionary Catalog.
    * las triquiñuelas de la letra pequeña = the devil (is/lives) in the details.
    * la suerte + cambiar = the tide + turn.
    * la suerte estaba echada = the die was cast, the die had been cast.
    * la suerte está echada = the die is cast.
    * la suma total de = the total sum of, the sum total of.
    * las uvas están verdes = sour grapes.
    * las veinticuatro horas = day and night, day or night, night and day.
    * la temporada de Algo = in season.
    * la tierra de la abundancia = the land of plenty.
    * la tierra de las oportunidades = the land of opportunity.
    * la tira de = a whole slew of.
    * la tira de tiempo = donkey's years.
    * la triste realidad es que = the sad fact is (that).
    * la última palabra = the last word, the last word, the bee's knees, the cat's pyjamas, the cat's meow, the cat's whiskers, the dog's bollocks.
    * la última vez = last time.
    * la última vez que = the last time.
    * la única pega = the fly in the ointment, a fly in the soup.
    * la unión hace la fuerza = strength in numbers.
    * la ventaja de = the beauty of.
    * la ventaja es que = on the positive side, the advantage is that, on the bright side.
    * la verdad = the lowdown (on).
    * la verdad es que = if the truth be known, if the truth be told, the fact is (that), fact is.
    * la verdad es que... = the fact of the matter is that....
    * la verdad sea dicha = to tell the truth.
    * la verdad sea dicha que = if the truth be told.
    * la Vía Láctea = the Milky Way.
    * la vida continúa = the show must go on.
    * la vida + continuar = life + go on.
    * la vida es así = life's like that.
    * ¡la vida no es un camino de rosas! = the course of true love never did run smooth!.
    * la vida + seguir = life + go on.
    * la víspera de = on the eve of.
    * la voz de = the voice of.
    * la voz de la conciencia = the voice within.
    * la voz de la experiencia = the voice of experience.
    * la voz de la razón = the voice of reason.
    * la voz del odio = the voice of hate.
    * la voz interior = the voice within.
    * lo absurdo = ridiculousness.
    * lo adecuado = adequacy.
    * lo + Adjetivo + que sea/esté = how + Adjetivo.
    * lo anodino = blandness.
    * lo anteriormente expuesto = the preceding.
    * lo apropiado = appropriateness.
    * lo barato = inexpensiveness.
    * lo básico = essential, the, nuts and bolts, bare minimum, bare necessities, the, the lowdown (on).
    * lo bastante elevado = high enough.
    * lo bastante extenso = adequately scoped.
    * lo bueno de = the beauty of.
    * lo bueno es que = the good news is (that)..., on the positive side, on the bright side.
    * lo bueno viene en frascos pequeños = small is beautiful.
    * lo bueno y lo malo = the rights and wrongs.
    * lo caro = expensiveness.
    * lo chicano = Chicana.
    * lo chulo = coolness.
    * lo cierto es que = fact is, the fact is (that).
    * lo completo = completeness.
    * lo completo que Algo está = fullness.
    * lo creas o no = believe it or not.
    * lo decisivo = the last word.
    * lo definitivo = the last word.
    * lo desagradable = unpleasantness.
    * ¿lo dices en broma? = you must be joking!, you must be kidding!.
    * lo directo = directness.
    * lo divertido = the fun part.
    * lo engorroso de = cumbersomeness.
    * lo esencial = essential, the, nuts and bolts, bare minimum, bare necessities, the, the lowdown (on).
    * lo estrafalario = zaniness.
    * lo estrambótico = zaniness.
    * lo extenso = comprehensiveness.
    * lo favorable = propitiousness.
    * lo hebraico = Hebraica.
    * lo hecho hecho está = no use crying over spilt/spilled milk.
    * lo importante es lo que eres no cómo te llamas = a rose by any other name.
    * lo imprescindible = bare necessities, the, bare minimum.
    * lo incómodo de = cumbersomeness.
    * lo indefinido = indefiniteness.
    * lo indirecto = indirectness.
    * lo indispensable = bare necessities, the, bare minimum.
    * lo insulso = blandness.
    * lo interesante = the fun part.
    * lo judío = Judaica.
    * lo lindo = cuteness.
    * lo llano = flatness.
    * lo más cercano a = the nearest thing to.
    * lo más conveniente es que = optimally.
    * lo más destacado = highlights.
    * lo más detestado = pet hate.
    * lo más importante = most of all, at its core.
    * lo más interesante = highlights.
    * lo más mínimo = so much as.
    * lo más novedoso = the last word.
    * lo más odiado = pet hate.
    * lo más parecido a = the nearest thing to.
    * lo más probable es que = most probably.
    * lo más recio de = brunt of, the.
    * lo más recóndito = nooks and crannies.
    * lo máximo = the be all and end all, the bee's knees, the cat's pyjamas, the cat's meow, the cat's whiskers, the dog's bollocks.
    * lo mejor = the top of the tree.
    * lo mejor de = the beauty of, showpiece.
    * lo mejor de ambas partes = the best of both worlds.
    * lo mejor de lo mejor = the best of the best.
    * lo mejor de todo = best of all.
    * lo mejor entre lo mejor = the best of the best.
    * lo mejor es que... = the good news is (that)....
    * lo mejor está aún por llegar = the best is yet to come.
    * lo mejor posible = to the best of + Posesivo + ability, at + Posesivo + (very) best, optimally.
    * lo mejor que pueda = to the best of + Posesivo + ability.
    * lo mejor que se puede hacer = the best bet.
    * lo mejor + ser = the beautiful part + be.
    * lo menos posible = as little as possible.
    * lo mínimo = bare minimum, bare necessities, the.
    * lo mismo ocurre con = the same goes for.
    * lo mismo ocurre en el caso de = the same is true (for/of/with).
    * lo mismo que = the same as, along the lines of, in much the same way as.
    * lo mismo que antes = the same as before.
    * lo mismo que para = the same as that for.
    * lo mismo se aplica a = the same is true (for/of/with).
    * lo molesto de = cumbersomeness.
    * lo mucho que = how extensively.
    * lo noble = high-mindedness.
    * lo no convencional = unconventional, the.
    * lo normal + ser + que = there + be + a tendency (to/for), there + be + a tendency (to/for).
    * lo oportuno = timeliness.
    * lo pasado pasado está = let bygones be bygones.
    * lo peor de = brunt of, the.
    * lo peor del = the armpit of the.
    * lo pintoresco = quaintness.
    * lo plano = flatness.
    * lo poco común = rarity, rareness.
    * lo poco convencional = unconventional, the.
    * lo primero = for one, first off.
    * lo primero de todo = first of all, first off.
    * lo prometido es deuda = a promise is a promise.
    * lo propicio = propitiousness.
    * lo público = publicness.
    * lo que = that which, what.
    * lo que aguarda a = what is on store for.
    * lo que Algo o Alguien se merece, lo que le corresponde, bastante = fair share, fair share.
    * lo que a uno cura a otro mata = one man's meat is another man's poison.
    * lo que demuestra que = which (just) goes to show that.
    * lo que el futuro depara a = what is on store for.
    * lo que es aun más inquietante = more disturbingly.
    * lo que es aun más preocupante = more disturbingly.
    * lo que es aun mejor = better still.
    * lo que es aun peor = worse still.
    * lo que es bueno para uno es bueno para otro = what's sauce for the goose is sauce for the gander.
    * lo que es bueno para uno también es bueno para otro = what's good for the goose is good for the gander.
    * lo que es más = what is more, what's more.
    * lo que es más importante = most importantly, more importantly, most of all, most important.
    * lo que es mejor aun = better still.
    * lo que es muy importante = importantly.
    * lo que es peor = what's worse.
    * lo que es peor aun = worse still.
    * lo que espera a = what is on store for.
    * lo que está bien y lo que está mal = rights and wrongs.
    * lo que existe (en el mercado) = what's out there.
    * lo que haya que de ser, será = que sera sera, what's meant to be, will be, whatever will be, will be.
    * lo que hay (en el mercado) = what's out there.
    * lo que hay que hacer = do + the right thing, the way to go.
    * lo que hay que hacer y lo que hay que evitar = do's and don'ts, rights and wrongs.
    * lo que le corresponde = fair share.
    * lo que nos espera = things to come.
    * lo que quiera que = whatever.
    * lo que sea = something or other.
    * lo que se gana por un lado se pierde por otro = swings and roundabouts.
    * lo que se pierda en una cosa se gana en la otra = what you lose on the swings you gain on the roundabouts.
    * lo que + ser = what + be like.
    * lo que se suele pagar = going rate, the.
    * lo que tenga que pasar, que pase = que sera sera, what's meant to be, will be, whatever will be, will be.
    * lo que tenga que ser, será = que sera sera, whatever will be, will be, what's meant to be, will be.
    * lo que vale para tí también vale para mí = what's good for the goose is good for the gander, what's sauce for the goose is sauce for the gander.
    * lo rural = rurality.
    * los = the, ye.
    * los 365 días del año = year-round.
    * los 40 principales = Top 40 singles chart.
    * los abajo firmantes = the parties hereto.
    * los acontecimientos = the course of events.
    * lo sagrado = sacredness.
    * los albores de = the dawn of.
    * los años cincuenta = fifties.
    * los años treinta = thirties.
    * los árboles no dejan ver el bosque = lose + sight of the forest for the trees.
    * los avatares de la guerra = the tides of war.
    * los buenos tiempos = the good old days.
    * los comienzos de = the dawn of.
    * los constantes cambios de = the changing face of, the changing nature of.
    * los de = those for, those in.
    * los demás = rest, the, everybody else.
    * los detalles de la letra pequeña = the devil (is/lives) in the details.
    * los días antes de = leading up to.
    * los dos = both, both of them, both of which.
    * los efectos negativos se están dejando sentir ahora = chickens come home to roost.
    * los gobernantes = the powers-that-be.
    * los hay para dar y regalar = there's one born every minute.
    * los mandamás = the powers-that-be.
    * los más necesitados = those most in need.
    * los más pobres + Nombre = the poorest + Nombre.
    * los menos locuaces = inarticulate, the.
    * los motivos de = the reason behind, the thinking behind, the reasoning behind, the idea behind.
    * los necesitados = the needy.
    * los orígenes de = the dawn of.
    * los otros con los que aparece(n) = neighbours [neighbors, -USA].
    * los peores + Nombre = the poorest + Nombre.
    * los poderes fáticos = the powers-that-be.
    * los pormenores de la letra pequeña = the devil (is/lives) in the details.
    * Los Principios de París = Paris Principles.
    * los que = those who.
    * los que detentan el poder = the powers-that-be.
    * los que mandan = the powers-that-be.
    * los que no han recibido formación específica = uninstructed, the.
    * los que + Verbo = those + Participio.
    * los tribunales = the Bench.
    * lo suficientemente cerca = within range.
    * lo suficientemente cerca como para oír = within earshot of.
    * lo suficientemente estúpido como para = dumb enough to.
    * lo suficientemente grande = large enough, big enough.
    * lo suficientemente lejos como para no poder oír = out of earshot.
    * los últimos coletazos = fag-end.
    * lo sumo = the bee's knees, the cat's meow, the cat's whiskers, the dog's bollocks, the cat's pyjamas.
    * los unos a costa de los otros = at each other's expense.
    * los viejos tiempos = the good old days.
    * lo tomas o lo dejas = take it or leave it.
    * lo último = the last word.
    * lo uno es tan malo como lo otro = one is as bad as the other.
    * lo vanguardista = cutting edge.
    * lo yidish = Yiddica.
    * parmarlas = kick + the bucket.
    * ser lo que nos espera = be the shape of things to come.

    * * *
    el (pl los), la; (pl las)
    A (con un referente único, conocido o que se define) the
    el sol the sun
    el lápiz/la goma/los lápices/las gomas que compré the pencil/the eraser/the pencils/the erasers I bought
    no, ése no, el que te presté ayer/el de Julio/el rojo no, not that one, the one I lent you yesterday/Julio's/the red one
    en la calle Solís in Solís Street
    prefiero el mío/los tuyos I prefer mine/yours
    me atendió el estúpido del marido that stupid husband of hers served me
    yo soy la arquitecta, ella es lexicógrafa I'm the architect, she's a lexicographer
    yo fui la que lo rompí or rompió I was the one who broke it
    los nacidos entre … those born between …
    los que faltamos ayer those of us who weren't here yesterday
    ¿cuál es Ardiles? — el del sombrero negro which one's Ardiles? — the one with the black hat
    un encuentro al que asistieron muchas personalidades a meeting which was attended by many well known people
    la obra de la que or de la cual hablábamos the play we were talking about
    B
    (con sustantivos en sentido genérico): me encanta la ópera I love opera
    odio el pescado I hate fish
    así es la vida that's life
    (nosotros) los mexicanos lo sabemos muy bien we Mexicans know only too well
    ¿ya vas a la escuela? do you go to school yet?
    ya salió del hospital she's out of the hospital ( AmE) o ( BrE) out of hospital
    en el mar at sea
    viajar por el espacio to travel in space
    C
    (en expresiones de tiempo): ocurrió el domingo de Pascua/en el verano del 76 it happened on Easter Sunday/in the summer of '76
    mi cumpleaños es el 28 de mayo my birthday's on May 28
    el mes pasado/que viene last/next month
    no trabaja los sábados she doesn't work (on) Saturdays
    estudió toda la mañana he studied all morning
    a las ocho at eight o'clock, at eight
    a eso de las seis around six o'clock
    D
    (cada): lo venden a $80 el kilo/metro they're selling it at $80 a kilo/a meter o at $80 per kilo/meter
    ¿cuánto cuesta el paquete de diez? how much does a packet of ten cost?
    E
    (con fracciones, porcentajes, números): me dio la mitad/la cuarta parte del dinero she gave me half the money/a quarter of the money
    el 20% de los peruanos 20% of Peruvians
    vivo en el cuarto I live on the fifth floor ( AmE) o ( BrE) fourth floor
    (refiriéndose a partes del cuerpo, prendas de vestir, artículos personales, etc): con las manos en los bolsillos with my/your/his hands in my/your/his pockets
    ¡te cortaste el pelo! you've had your hair cut!
    tienes la falda sucia your skirt is dirty
    tienes el suéter puesto al revés you've got your sweater on inside out
    tiene el pelo largo/los ojos azules he has long hair/blue eyes
    1
    (con apellidos acompañados de título, adjetivos, etc): llamó el señor Ortiz/la doctora Vidal/el general Santos Mr Ortiz/Doctor Vidal/General Santos phoned
    el gran Caruso the Great Caruso
    2
    (con nombres de mujeres famosas): la última película de la Monroe Monroe's last movie
    3
    (en plural): los Ortega (matrimonio) the Ortegas, Mr and Mrs Ortega; (familia) the Ortegas, the Ortega family
    a los Josés se les suele llamar Pepe people called José are often known as Pepe
    4 (fam: en muchas regiones crit)
    (con nombres de pila): pregúntale a la Carmen/al Ricardo ask Carmen/Ricardo
    5
    (con algunos nombres geográficos): en la India in India
    en (el) Perú in Peru
    6
    (al calificar): la España de Franco Franco's Spain
    el Buñuel que todos conocemos the Buñuel we all know
    la Italia del siglo pasado Italy in the last century
    7
    (con algunos equipos deportivos): juegan contra el Juventus/el Barcelona they're playing against Juventus/Barcelona
    H el
    (con infinitivo): odiaba el tener que pedírselo he hated having to ask her
    es cuidadoso y pausado en el hablar he's careful and deliberate in the way he speaks
    el frenético girar de los bailarines the frenzied spinning of the dancers
    al + INF ver a prep B 2. (↑ a 3)
    * * *

     

    Multiple Entries:
    el    
    él
    el (pl
    los), la (pl las) art the masculine article el is also used before feminine nouns which begin with accented a or ha, e.g. el agua pura, el hada madrina

    1




    así es la vida that's life;
    (nosotros) los mexicanos we Mexicans;
    ¿ya vas a la escuela? do you go to school yet?


    las tuyas yours;
    el último the last one;
    el estúpido del marido that stupid husband of hers
    2
    a) el + de:


    el de las nueve the nine o'clock one;
    el de mi hijo my son's
    b) el + que:


    los que estén cansados;
    those who are tired, anyone who's tired;
    la que te guste whichever you like
    3 ( en expresiones de tiempo):

    mi cumpleaños es el 28 de mayo my birthday's on May 28;
    el mes pasado last month;
    toda la mañana all morning;
    a las ocho at eight o'clock
    4 ( cada):
    $80 el metro/kilo $80 a meter/a kilo, $80 per kilo/meter

    5 (con fracciones, porcentajes, números):
    la mitad/la cuarta parte del dinero half the money/a quarter of the money;

    el 20% de … 20% of …
    6 (con partes del cuerpo, prendas de vestir, artículos personales, etc):

    ¡te cortaste el pelo! you've had your hair cut!;
    tiene los ojos azules he has blue eyes
    7
    a) (con apellidos acompañados de título, adjetivos, etc):

    el señor Ortiz/la doctora Vidal Mr Ortiz/Doctor Vidal;

    los Ortega the Ortegas


    ver África, Argentina, etc
    él pron pers
    a) ( como sujeto) he;

    ¿quién se lo va a decir? — él who's going to tell her?he is;

    lo hizo él mismo he did it himself;
    fue él it was him
    b) (en comparaciones, con preposiciones) him;

    ( refiriéndose a cosas) it;
    llegué antes que él I arrived before him o before he did;

    con/para él with/for him;
    son de él they're his
    el art def m
    1 the
    2 (no se traduce) (ante un tratamiento formal) el sr. Gómez, Mr Gomez
    (cuando el sustantivo es general) el hambre/tiempo, hunger/time
    3 (se traduce por un posesivo) (con partes del cuerpo) se ha cortado el pelo, she's cut her hair
    (prendas) se lo metió en el bolsillo, he put it in his pocket
    (pertenencias) guarda el diario en el cajón, put your diary into the drawer
    4 (con días de la semana) iré el miércoles, I'll go on Wednesday
    5 (cuando el sustantivo está elidido) the one: prefiero el azul, I prefer the blue one
    el de las diez, the ten o'clock one
    el que está en la mesa, the one that's on the table
    el que más nos guste, whichever one we like best
    (delante de un posesivo) el de María, Maria's
    es el mío, it's mine
    él pron pers
    1 (sujeto) (persona) he
    (animal, cosa) it: fue él, it was him, fue él el que..., it was him that... o it was he who...
    2 (complemento) (persona) him
    (animal, cosa) it
    dáselo a él, give it to him, es para él, it's for him
    3 (posesivo) de él, his
    4 (oración comparativa) ella es mejor que él, she's better than him o she's better than he is
    'él' also found in these entries:
    Spanish:
    A
    - abajo
    - abalanzarse
    - abaratarse
    - abarquillarse
    - abarrotar
    - abarrotada
    - abarrotado
    - abastecimiento
    - abatir
    - abatimiento
    - abdicar
    - abierta
    - abierto
    - abismo
    - abogada
    - abogado
    - abominar
    - abominable
    - abordar
    - aborigen
    - aborregarse
    - abortar
    - abotargada
    - abotargado
    - abrir
    - abreviar
    - abrirse
    - absoluta
    - absoluto
    - abstención
    - abundancia
    - acabar
    - acabarse
    - acabose
    - acallar
    - acanallar
    - accionariado
    - acero
    - achacosa
    - achacoso
    - achatamiento
    - achicharrarse
    - aclarar
    - aclarado
    - acomodarse
    - acompañar
    - acondicionar
    - acostumbrada
    - acostumbrado
    English:
    A
    - abandon
    - ABC
    - ability
    - about
    - above
    - abroad
    - abseil
    - absence
    - absent
    - absolute
    - absolve
    - absorb
    - abstract
    - academic
    - accelerate
    - accommodate
    - accomplice
    - account
    - accurately
    - accusation
    - accused
    - accustom
    - aching
    - act
    - act on
    - act up
    - actual
    - actually
    - acute
    - address
    - adequately
    - adjourn
    - admission
    - admit
    - advance
    - advanced
    - advantage
    - advantageous
    - advise
    - advocate
    - affair
    - afford
    - afloat
    - afraid
    - after
    - against
    - age
    - agenda
    - aggregate
    * * *
    el (f la, mpl los, fpl las) art determinado el is used instead of la before feminine nouns which are stressed on the first syllable and begin with “a” or “ha” (e.g. el agua, el hacha). Note that el combines with the prepositions a and de to produce the contracted forms al and del.
    1. [con valor especificador] the;
    el coche the car;
    la casa the house;
    los niños the children;
    el agua/hacha/águila the water/axe/eagle;
    fui a recoger a los niños I went to pick up the children
    2. [con sustantivo abstracto, valor genérico]
    el amor love;
    la vida life;
    el hombre Man, human beings;
    los derechos de la mujer women's rights;
    los niños imitan a los adultos children copy adults;
    el pan es un alimento básico bread is a basic food;
    la mayoría de la gente no la conoce most people don't know her;
    vuelve el biquini bikinis are back
    3. [indica posesión, pertenencia]
    se partió la pierna he broke his leg;
    se quitó los zapatos she took her shoes off;
    tiene el pelo oscuro he has dark hair;
    me han robado la maleta my suitcase has been stolen;
    se dieron la mano they shook hands
    4. [con días de la semana, fechas, horas]
    vuelven el sábado they're coming back on Saturday;
    los domingos vamos al cine we go to the movies (on) Sundays;
    llegaré el 1 de mayo [escrito] I'll arrive on 1 May;
    [hablado] I'll arrive on the first of May;
    son las siete it's seven o'clock;
    el año pasado/que viene last/next year
    5. [con nombres propios geográficos]
    el Sena the (River) Seine;
    el Everest (Mount) Everest;
    la India India;
    La Haya The Hague;
    El Cairo Cairo;
    6. [con apellido]
    la señora Márquez Mrs Márquez;
    el señor/el doctor Juárez Mr/Doctor Juárez;
    los Amaya [matrimonio] Mr and Mrs Amaya, the Amayas;
    [familia completa] the Amayas, the Amaya family;
    los Austrias the Hapsburgs;
    el Hitler español the Spanish Hitler
    7. Fam [con nombre propio de persona]
    llama a la María call Maria
    8. [con numerales, porcentajes, fracciones]
    el siete es mi número de la suerte seven's my lucky number;
    llegó el tercero he came third;
    el tercer piso the third floor;
    un aumento del 30 por ciento a 30 percent increase;
    la quinta parte (de) a fifth (of);
    el 20 por ciento (de) 20 percent (of)
    9. [en proporciones, precios]
    100 pesos el kilo 100 pesos a o per kilo
    10. [con complemento especificativo]
    el/la del sombrero the one with the hat;
    los/las de azul [cosas] the blue ones;
    [personas] the ones in blue;
    he perdido el tren, cogeré el de las nueve I've missed the train, I'll get the nine o'clock one;
    el de aquí this one here;
    ¿los del parque son amigos tuyos? were those people in the park friends of yours?;
    prefiero las del escaparate I prefer the ones in the window;
    los del fondo no se callan the people at the back won't shut up
    11. [con complemento posesivo]
    mi hermano y el de Juan my brother and Juan's;
    el mío mine;
    la tuya yours;
    los suyos theirs
    12. [con adjetivo]
    prefiero el rojo al azul I prefer the red one to the blue one;
    el/la mejor the best;
    es la mejor de la clase she's the best in the class, she's top of the class;
    los seleccionados realizarán un examen those chosen will sit an exam;
    el tonto de Ignacio se equivocó that idiot Ignacio got it wrong
    13. [con infinitivo]
    el beber tanto acabó con él all that drinking is what finished him off;
    es amante del buen comer she loves good food;
    me sienta mal el tener que decírtelo I don't like to have to tell you
    14. [con frases subordinadas]
    el/la que [cosa] whichever;
    [persona] whoever;
    los/las que [cosas] whichever;
    [personas] whoever;
    coge el/los que quieras take whichever you like;
    el que más corra whoever runs fastest, the one who runs the fastest;
    las que quieran venir que levanten la mano those who want to come o anyone who wants to come should put their hand up;
    el que no te guste no quiere decir que sea malo the fact that you don't like him doesn't make him a bad person
    15. [con valor enfático]
    ¡la pena que me dio verlo en ese estado! I felt so sorry for him when I saw him in that state!
    * * *
    el
    I art the
    II pron
    :
    el de … that of …;
    el de Juan Juan’s;
    el más grande the biggest (one);
    el que está … the one that is …
    * * *
    él pron
    : he, him
    él es mi amigo: he's my friend
    hablaremos con él: we will speak with him
    1) : the one
    tengo mi libro y el tuyo: I have my book and yours
    de los cantantes me gusta el de México: I prefer the singer from México
    2)
    el que : he who, whoever, the one that
    el que vino ayer: the one who came yesterday
    el que trabaja duro estará contento: he who works hard will be happy
    el, la art, pl los, las : the
    los niños están en la casa: the boys are in the house
    me duele el pie: my foot hurts
    * * *
    el det
    1. the
    ¿qué te pareció el libro? what did you think of the book?
    2. (posesivo) my / your / his / her etcétera
    ¿te has cortado el pelo? have you had your hair cut?
    ¿cuál prefieres? el azul which one do you prefer? the blue one
    ¡Ojo! Algunas veces no se traduce
    ¿quieres salir el sábado? do you want to go out on Saturday?
    el Sr. García Mr. García
    el que (persona) the one who / the one that (cosa) the one which / the one that
    con el que that... with
    en el que that... in

    Spanish-English dictionary > el

  • 13 xabarciar

    Xabarciar, tratar, vender, cosas de poco valor, tratantes de escasa monta. —Cundu you yera un guaxín prexenciéi 'l tibeiru que cheldarun les Xabarceires de la miou aldina con la sou pótchina Facunda ya 'l Pascualón el Xitanu, lu que non cuntaba you yera qu'al currer el tempu tamén me diba ver encibiétchau per mor de la ñecexidá en tener que faer de xabarceiru, ya nagora mesmu comu tóu nisti dicionariu xirbe d’escola, nagua mexor qu’istes estories pa comprendier con mexor vidayu les ñaturales ya ximples costumes de la Nuexa Xantiquina Tierrina, que güéi nel díe tan sous ancestrus nes manes fedientes ya utreresques de prexones tan rapiegues ya llimiagues, que l'únicu que fan ye mistificar les nuexes costumes ya Chingua, menus mal que col tempu les xeneraciones d'astures venideiras xabran poñer les couxes nel sou xeitu, pos conista esperancia trabayu you xin escanxu ya m'allegre ya enxemáu de gociu, perque you séi, ya xuru per toes mious ceyencias con tou la fuercia del miou alma, qu'angún díe non mu xeru, tous lus entroyáus trabayus fechus per lus Amigus del Bable ya de lus del Conceyu Bable, que güéi amindi me pieschen toes les portes, per el baldrayante miéu que xin me dexen xueltu, dalgún d'echus nun me valdríe amindi nin p'arrátchar el cuchu de lus bracus. Axín que ya ta tóu faláu, ya tous lus que nun s'atopen nes arrañáes pradeires del enxútchu vidayu, comprendieran, que toes istes xentaques per minde nomáes nun son namái que pioyones ou paráxitus. TRADUCCIÓN.—Cuando yo era pequeño presencié el sonado escándalo que prepararon las tratantas de mi aldea, por la causa de la su pollina Facunda y de Pascualón el Gitano, lo que no pensaba yo por aquel entonces, era que al transcurrir los años, me iba a ver envuelto por causa de la necesidad o cualquier otra razón parecida, en trabajar como tratante verdulero, frutero, xabarceiru, pero ahora mismo, y como según mi parecer todo en este diccionario ha de servir de escuela, pues nada mejor que estas historias verdaderas, para comprender con mejor entendimiento y sencillez, las naturales y simples maneras, costumbres y diversas cosas de Nuestra Santina Tierrina, pues con grande pena hoy yo estoy viendo, como sus más respetables y queridos ancestros, son manejados ultrajantemente, por personas que faltas de dignidad, amor a la Tierrina y respeto hacia sus sagrados ancestros, están dándoselas de entendidos mistificando toda la "Cultura de Asturias”, pero yo se muy bien, que con el tiempo las generaciones de astures venideras sabrán poner todas las cosas en el lugar que sabiamente les corresponde, con esta hermosa esperanza trabajo yo hoy en día con alegría y cubierto de entusiasmado gozo, porque yo sé, y juro por todas mis creencias con toda la fuerza de mi alma, que algún día y no muy lejano, todos los estercolosos trabajos sobre la materia de la LLingua D'Asturies y sus Ancestros, que fueron basurescamente hechos por los Amigos del Bable y los del Conceyu Bable, que desde siempre, pretendo decir, que desde que nacieron porque mis humildes trabajos les hicieron con afán insano intentar crecer sin tener raíces para sostener su rancuaya creencia, no hicieron otra cosa que ponerme torgas en todas las puertas, por el cobardoso miedo que tenían, pues al dejarme suelto a mí, ninguno de ellos hoy existiría, y menos me serviría ni para limpiar la cubil de los cerdos. Así que ya está dicho todo sobre este asunto de estas asociaciones de la "Trelda", y yo creo que todas las gentes que no tengan las praderas del entendimiento secas y limpias de saberes, comprenderán perfectamente, que todas estas gentes por mi nombradas nada más que son parásitos. —Esta historia que ya de seguido les voy a relatar, terminó con mis huesos en la cárcel, por haberla yo contado en un pequeño libro tal como había sucedido. La verdad que you espatuxé ya galamiéi per tous lus llugares de la miou Tierrina con mu pouca xuerti, quiciavis fora que ñaciera pa ser un esgraciaín ou que les couxes teñíen que cheldaxe axindi, güéi nel díe que ya vou pa viétchu tou contentu de ver vivíu miou vida de la maneira que lu fexe, perque xin axindi nun fora, poucu ou nagua podría cuntar de les costumes ya llingua de miou mantina Tierrina. Xin lus Roxus viexon ganáu l'engarradiétcha, que tal couxa viexen fechu senún se xebraren en tantus partíus pollíticus que nun dexaben llugar pa l'esciplina, pos tóus queríen mangoniar, escutír, ya tou 'l mamplenáu de tibeirus xabarceirus que manexaben, metantu que lus fascioxus afilaben les nabayes p'achuquinar piscuezus, falules you, que xin lus Roxus viexen ganáu, xeguramente que you nun taríe nagora fayénduyes isti dicionariu, perque xeguramente miou pá me viexe adeprendíu dalguna carreira d'inxinieru, maestru, aboguéu, etc., etc., ya me xebrarie del ñatural vivir ganándume 'l pan nes mesmes fontes ancestrales de les nuexes costumes ya llingua, que ye dou s'abaya tou 'l ancestru ximple, ñatural ya fidalgu d'Asturies, Trubiétchu de la Patria España. —Toes les prexones xebráes d'istus ñaturales y xantiquinus llugares de la miou embruxadóura ya melgueira Tierrina, nun poden querecha na fondeirá de sous raigones, nin tampoucu puén faer el munchu trabayu qu'entavía se ñecexita pa poder cheldar en bom xeitu la Nuexa Palancia, ya toa l'ancestral cultura de la Tierrina. —Existi un reflán astur que díz, que lus nenus pa que queran ben a la sou má tenen que mamar nel sou entamu fasta qu’isti d’afechu s’escose. “TERESA, LA JUSTICIA Y LOS ELEGANTES TIMADORES DE NUESTRO TIEMPO" —No son los timadores de mi tiempo, tan desgraciados y tan cándidos como lo era Pascualón el gitano, pues estos indecentes y asquerosos gitanos de hoy día, no son de la raza “calé” (pobrecitas estas humildes y desventuradas gentes, cuanto desde niño las he querido admirado, y cuantos compañeros en la vida he tenido que eran gitanos, siendo todos ellos estupendos camaradas y soberbios muchachos). —Digo que los gitanos de hoy día, son la escoria que dejo la guerra entre la raza despreciable de algunos “payos”, y a uno de ellos, le voy a retratar en estas páginas lo mejor que pueda, sin quitar, ni poner nada, simplemente voy a contar cuanto ha sucedido. —Habíame yo caído trabajando como calderero en el montaje, y rótome el cumal (la columna), quedando de resultas de este llumbazu (caída) inútil para el trabajo que profesaba, y en una situación bastante desesperada, porque las pensiones que asignan a los mutilados trabajadores españoles, son las mayores canalladas y porquerías, que no le alcanzan al desventurado lisiado, ni para comer un plato de sopas cada día. Así pues, había rótome las costillas toda mi vida trabajando para aquella miseria que me condenaba, a vivir el resto de mi existencia falto de todo, todavía para más fastidiarla, escuchando todos los días a los dirigentes de trabajo, bien con sus comedidas y estudiadas frases, que díganlas ellos y entiéndalas María Santísima, dirigiéndose al país, por el medio de la televisión, radio y prensa, que nos iban a dar tanto y cuanto. En resumen, que lo único que nos dan es una caca, tan grande tan asquerosa como ellos son. —Estaba yo de pensión por aquel entonces en casa de la señora Teresa, que era viuda de un desgraciado minero, que el pobre tuvo la triste desgracia para su esposa e hijos, de morirse en la cama abrazado por una enfermedad, y no haberlo hecho en la mina aplastado en una oscura y tenebrosa rampla por un costero, ya que si así hubiera sucedido, le quedaría a su viuda una pensión que aunque también fuese en demasía miserable, no sería tanto como la que le daban por el seguro de enfermedad, que ésta sí que no les algamía (alcanzaba) ni a ella ni a sus tres pequeños hijos, que el mayor aun no llegaba a los nueve años, ni para comer sin fartucase (hartarse), ni una vez a la semana. —Dentro de privaciones y de miserias endiabladas vivía Teresa, estirando la moleculosa pensión que no se espurría (alargaba), por ser en demasía encoyía (encogida) ya de crianza, y pensando yo que a esta triste situación que a ella acompañaba, sin galga (freno) que me detuviese en desfrenada carrera me acercaba, decidimos dedicarnos al trato, para ver si de esta forma lográbamos despegarnos de las miserias que nos rodeaban. —Creo que no hace falta decir, que la Ciencia le hizo correr al progreso con tanta prisa, que desde aquella inolvidable y lejana época de las Xabarceiras, que recorrían las aldeas, romerías y mercados, vendiendo las frutas y demás productos, que transportaban a lomos de los humildes burros, hasta nuestro tiempo, el progreso con sus ingenios modernos, mitad emparentados en el agrado del Hacedor, y la otra parte con los mismos imaginares del propio demonio, hizo a las gentes moverse con apurante desatino, y por tal suceder hoy día, las personas que pretendan dedicarse a la industria de comerciar con las frutas u otras mercancías por las ferias y mercados, no pueden hacerlo sirviéndose de un jumento como medio de transporte, ya que si tal locura hicieran, no ganarían ni para darle un mal pienso a su pollino. —Por tal lleldar (acontecer) Teresa y yo, nos decidimos hacer camino en el oficio de Zabarceirus (tratantes), por eso nos centramos en el menester de comprar una pequeña furgoneta, de ésas que suelen ser a medio uso, y que nos la dieran a plazos, ya que yo no tenía una perrina (cinco céntimos), y ella tenía que pedir prestado el dinero de la entrada que había que pagar por el vehículo, a una conocida suya que sabedora de nuestras pretensiones, habíase decidido a prestárselo. —Así pues ya con esta determinación tomada, y ya completamente decididos a ganarnos la vida en este oficio, que la verdad era el único que me quedaba a mí, ya que a pesar de aún valer para un sinfín de profesiones livianas, no podía aspirar a ellas, porque para tal menester, se necesitaba una recomendación, o ser por lo contrario hijo o pariente de algún facistón de buena marca, faceta única y sin igual, que impera desde la guerra Civil para todos los efectos en mi Patria. Por esto, a poca curiosidad que cualquiera tenga para investigar en este denigrante panorama, se darán cuenta que en todos los ministerios de la nación, desde el que más manda, hasta el conserje que le franquea la puerta, son todos fascistas, divididos en falangistas, que hermoso y Humanitario partido es éste, si sus afiliados cumplieran los Credos que tan maravillosamente creo su Fundador, y la otra parte, está compuesta por exdivisionarios, exlegionarios, excombatientes, exlicenciados de las fuerzas armadas, etc. Y si quieren ustedes encontrar algún Rojo, búsquenlo en las profesiones más bajas y avasalladas del país. Esto que les cuento señores es la pura verdad, así que consideren la libertad que tendremos, cuando detrás de cada obrero, existe un patrón que le roba, y si el trabajador protesta, entonces aparece un látigo y una pistola que le hace por la vía de la fuerza, entrar en la senda de la esclavitud. —Digo yo, que para encontrar esa furgoneta que determinado teníamos de comprar, investigamos en las páginas de anuncios de los periódicos de provincia, por si alguna venía anunciada del tamaño y condiciones que nosotros necesitábamos. Y nuestra alegría fue grande cuando observamos en uno de los diarios que la Casa de Vulcano tenía una en venta, que la vendía dando como señal una pequeña entrada, y después el resto, que se podía pagar en cómodos plazos, también estaba revisada con esmero y garantía, según las manifestaciones hechas por el propio dueño, en la propaganda que de la furgoneta había anunciado, que aseguraba que el tal vehículo, se encontraba lo mismo que si fuese nuevo. —Así pues, en los últimos días del mes de Enero, del siguiente año del primer baile que los Humanos hicieran alrededor de la Luna, ensenderámonos la Teresa y yo camino de Oviedo, ilusionados y muy gozosos dentro del ánimo que nos movía, de comprar aquel vehículo, con el que pensábamos mejorar a fuerza de trabajar arduamente nuestra situación harto deficiente. Llegamos al fin en alegrosa compañía a la Casa de Vulcano, pudimos comprobar como en el amplio escaparate de su bien saneado negocio, estaba expuesta la furgoneta limpia y reluciente, con todas las apariencias a primera vista de ser una prenda de primera mano. Sin embargo, si fuésemos capaces de leer el destino, hubiésemos observado como los faros de la hermosa furgoneta, nos parecerían ojos vivos, que nos miraban guasonamente, como si de ante mano, ya se estuvieran mofando de nuestras nobles pero ilusas pretensiones, y a fe mía que nos consideraban una xunta (yunta) de fatones (bobos) que muy pronto iban a caer en las sutiles redes de el gitano de su dueño, que era el timador más despiadado, hábil y deshumanizado, de los muchos que protegidos por la ley, comían el escaso pan del pobre en la ciudad de Oviedo. —Tras mirar un buen rato nuestro xumentu de fierru (burro de hierro) pareciéndonos cuanto más lo reparábamos más hermoso y deseable, decidimos hacer entrada al establecimiento, ya con el firme propósito de hacer nuestra aquella furgoneta, que con la necesidad que nos embargaba nos había por completo sorbido el seso. —Nada más que pusimos los pies dentro de aquella industria del timo y el atropello, presentose ante nosotros sin mediar tiempo, igual que si esperándonos estuviera, un hombre de aspecto muy agradable, que llevaba plasmado en su rostro el maravilloso don de no saber hacerle mal a nadie, por lo que a mi primera impresión yo pude apreciarle, y mirándonos con sus ojillos vivarachos, que al mismo tiempo parecían del todo inocentes, brindándonos una amplia sonrisa, que se extendía de oreja a oreja, y estaba amurallada de una dentadura tan perfecta y amarfilada, que me hizo asegurar que aquel sujeto, no tenía suyo ni un sólo diente. Digo yo que a la par que así nos saludaba, se frotaba sus finas y blancas manos con verdadera insistencia, y así con esta presentación tan capitalista, tan engañadora y confianzuda, nos preguntó con su voz exquisita y halagadora, que en nada desmerecía a sus modales: —¿En qué puedo servir a tan distinguidos señores? —Teresa que era la que llevaba la voz cantante porque era la que tenía el paperío (el dinero), ahpoyándose en el vehículo que le interesaba, díjole sonriéndose dentro de una gozosa alegría que no pasó desapercibida ante la escrutante mirada de aquel granuja de timador de los tiempos modernos: —¡Verá usted, queríamos comprar esta furgonetina, si es verdad todo lo que de ella cuenta usted en el periódico! —¡Sí, verdad es todo cuanto he dicho en el anuncio, no tengan ustedes miedo ni temor alguno al engaño, porque esta mi casa se especializa en haber sido siempre muy formal y seria! —Yo que para nada me entrometí mientras que ellos hablaban, por no cortar a la Teresa que es mujer de larga parpayuéla (muy habladora), a la par que muy enfadadiza y voluble si se le corta la palabra, y como ella era la que relativamente iba a satisfacer la entrada y hacerse responsable de la compra, pues tan sólo me limité a observarles mientras que ellos hacían el trato, y después que terminaron de ponerse de acuerdo en todo, no haciéndome ningún aprecio a mí el vendedor, y creo que hasta me había considerado según mis propias apreciaciones, hombre tranquilo y de mermados arreos, pues como cuento, después de haber cerrado el trato, el Vulcano otra vez envuelto por aquella facilona sonrisa, que en él debía de ser una de sus armas más eficientes, preguntó a la par que se frotaba sus manos lleno de un dichoso contentamiento, que le llenaba de gozo, y no tanto por el dinero que en su trato había ganado, sino por la satisfacción que deduzco sentía, cuando timaba a las gentes con su hábil y exquisita maestría: —¿Bueno... y ahora... quién es el que va a revisar esta maravilla? —¡Quiero decir...! ¿quién va a conducirla? —Yo l’acaidonaréi (conduciré), le contesté a aquel individuo del que ya no me gustaba tanto ni su presencia ni nada que de él emanase, y seguido le pregunté ya siempre dentro de la desconfianza: —¡Y ahora dígame usted! ¿Es verdad que este vehículo se encuentra en buenas condiciones? —Tenga presente y compréndame usted, que esta señora lo precisa para tratar en frutas, y no le vaya a suceder, que si desea llegar con ella dónde se propone, tenga que comprar un burro para que remolque a los dos caballos de hierro, que hacen xuntura (yunta) en la furgoneta, y que por encontrarse quemados de tanto trotar, no les quede fuerza nada más que para hacer la carrera de prueba. —Pierda usted todo cuidado, y no haga con sus ingeniosas bromas menosprecio de mis honrados intereses, que no vivo yo a cuenta de engañar a mis queridos y siempre respetados clientes. Manifestó Vulcano poniéndose muy serio, pero sin apearse en ningún momento de su sonrisa, que por ser tan permanente se hondeaba en la sospecha de ser equivocadora y seguido apuntalóse en hacer su propia propaganda de la siguiente manera: —Mire, no olvide nunca, me dijo Vulcano poniéndome cariñosamente una mano encima de mi hombro, que la Casa de Vulcano, es tan honrada como la misma Audiencia, dónde se reparte la ley castigando y persiguiendo toda trampa e injusticia, por eso yo efectúo mi trabajo, bajo la respetuosa sombra de la justicia. —¿Acaso ha pensado usted que yo soy un gitano? —¡No querido amigo, si en esa desconfianza su imaginación trabaja, siento asegurarle que se encuentra usted muy equivocado, pues todos en esta ciudad me conocen, y saben que soy un honrado industrial respetado y querido, tanto por los rectos servidores de la ley, como por todos los demás que estamos obligados a no burlarnos del eficiente sistema de la justicia, que hace que todo ciudadano se sienta protegido, tanto su integridad física, como los intereses que honradamente le pertenezcan! —Y ya por última vez les aseguro que este vehículo se encuentra en perfecto funcionamiento, y hasta puedo permitirme el lujo de decirles, que pueden viajar con esta estupenda furgoneta, sin la más mínima preocupación, y sin el menor problema posible, no sólo al más apartado rincón de Asturıas, sino hasta la alejada Barcelona, sin que este motorín, deje de funcionar ni un momento, ni se empapice (ahogue) ni una sola vez. Aseguraba Vulcano, centrándose en una encendida adulación hacía su “jumento de hierro", que tal parecía que le estuviese jurando al General Franco, que era él, el más horado y disciplinado comerciante, de toda la nación española. —Yo que ya había comprendido que aquel tipejo era una asquerosa rata que no había veneno que la matase, le dije que estaba muy bien todo cuanto había dicho, y después le pregunté, que si podíamos ir a dar una vuelta con la furgoneta, para asegurarnos, que efectivamente era el vehículo la maravilla que con tanto ardor y fuerza él nos había pintado. —¡No, hoy no puede ser! Aseguró Vulcano, y seguidamente dijo, que antes era menester de asegurarla, y abonar la entrada en el Seguro de la Patria Hispana, entidad que con buen acierto, según él, pastoreaba su negocio. —¡Así qué ahora mismo, vamos a ir la señora y yo hasta dicha agencia, para poner en orden dicho asunto, y pasado mañana ya pueden ustedes circular con el vehículo por dónde les venga en gana! “CUNDU LA TAREXA SE MEXOU DE MIEU” “CUANDO LA TERESA SE MEÓ DE MIEDO” —El sábado por la mañana que era el día señalado para recoger nuestra furgoneta, llegamos la Teresa y yo hasta los reinos de Vulcano con el ánimo plagado de alegría y embargados por una ilusión gozosa, pues íbamos a ser dueños de un vehículo, que nos permitiría sin ningún genero de dudas, llegar hasta los mercados más apartados de la Tierrina, y mejorar en el oficio de xabarceirus nuestra situación harto oprimida, tantas cuentas habíamos ya barajado y todas ellas navegantes en alegrosas ganancias, que creído nos teníamos que íbamos a ganar el oro y el moro, que incautos éramos que no nos detuvimos ni por un sólo momento en el pensar, que el que hace las cuentas adelantadas sin tener dineros para cubrirlas, por fuerza que tiene que hacerlas un par de veces, siendo la última la más válida. —Digo yo que cuando llegamos al escaparate dónde se lucía nuestra furgoneta, ya estaba al lado de ella el Vulcano, y tal a mí me pareció, que cuidaba a ésta con tanto mimo, como si fuese industriada en la herrería del mitológico dios que lleva su nombre. —Y a la par que nos saludaba con la misma sonrisa y frotamiento de manos que en anterior ocasión nos había dedicado, con su bien timbrada voz nos dijo, ocultando una guasa que no se me paso desapercibida: —¡Ya les estaba esperando señores, pues yo se muy bien por la larga experiencia que poseo en estos menesteres, que iban a ser ustedes muy puntuales, como corresponde a todas las gentes que arden dentro de los agradables deseos de hincarle el diente, a lo que de antemano han saboreado como manjar sabroso! —¡Así que aquí tienen ustedes la documentación y todos los requisitos necesarios para poder circular con la furgoneta sin que nadie les moleste. Y ahora sólo me queda desearles buena suerte, tanto en los viajes que emprendan, como en los negocios que puedan hacer, que en estos está precisamente el valer de las gentes! —Hicimos muy satisfechos y animados acomodo la Teresa y yo dentro de los dos caballos de hierro, dejando al que resultaría ser un astuto gitano, frotándose sus manos, y sonriéndose tanto para afuera como para sus podridos y asquerosos adentros, festejándose dentro del timo que terminara de hacernos. —Empezó la furgoneta a rodar dirigida por mí que no cabía en mi gozo de contento, por las calles de Oviedo abajo, con ánimo de alcanzar la carretera general y ensenderarme en la ruta de Gijón o Avilés, dónde pensado tenía probar aquella máquina, vendida por el que resultaría se el mas fino gitano, que timaba sin conciencia a las pobres gentes, sin encontrar jamás a un juez, que hiciera con él el escarmiento que años atrás había hecho Juan Antonio el falangista con Pascualín el de los enredos. —Teresa que iba sentada a mi lado, recostada cómodamente en aquel asiento, que tenía más pringue que la solapa de un mendigo a la salida de un frío invierno, me dijo endiosada de alegría por sentirse dueña de aquel maravilloso ingenio: —¡Este Vulcano tiene cara y presencia de ser una buena persona, de ser un hombre bondadoso y bueno, a par que sabe lucirse con su cautivadora sonrisa, en el agradable lugar de la educosa simpatía, la verdad que a una le presta en grande tratar con señores tan serviciales y educados. Hay que ver la finura y delicadeza que este buen señor conmigo se gastó, me trato lo mismo que si fuese una gran señora, no me cave duda que todo en él se dibuja como un caballero respetable y encantador, tan bien parecido, tan elegante, tan guapo, tan... En aquellos momentos unos empapizamientos harto sospechosos en el motor de nuestros dos caballos hízole a la Teresa hacer un descanso en el continuar ensalzando los engañosos enseñares de su hábil timador, y en la sazón que su alborozada alegría íbasele marchitando por el ya continuo pedorreo que alumbraba sin interrupción el motor, preguntóme muy apuradamente, haciendo aposiento en el lar de la nerviosa y asustadiza preocupación: —¿Per quéi demontres s’afuega la miou forgonetina que tantu se queixa Xuliu? —(¿Porqué demonios se ahoga mi furgoneta que tanto ruge Julio?). —Yo que ya sin ninguna duda empezaba a olerme el fino timo, que el cobarde y sucio Vulcano hubiera ordeñado en nuestro enflaquecido bolsillo, contestele arrugando el ceño, poniendo un gesto rabioso y despreciativo, buscando en mi imaginación con prisa, la forma de centrar en ley, aquel moderno y educado gitano de los jumentos de hierro de nuestro tiempo: —Me parece Teresa, que dentro de breves momentos, vas a ver dentro de tu cerebro, a ese encantador, respetable y guapo Vulcano, que no hace ni un minuto no tenías tu boca para aponderarle, te aseguro que le vas a ver del mismo despreciable color del diablo, y esto es así, porque esta furgoneta comienza a quejarse de una de sus muchas mortales heridas, que será con seguridad la más pronunciada de cuantas tiene. —¿Qué es lo que pretendes decirme Xuliu? Preguntó de nuevo Teresa ya ausente de toda alegría, empezando a subir la primera escalera del miedo del desespero. —La verdad Teresa, es que viajamos ajinetados encima de un montón de chatarra, por esta razón he de ir con buena cuenta hasta que de hecho me dé por sabido, qu’acaidono (que dirijo) una maquina, que ha puesto en mis manos ese desalmado de timador de Vulcano, que está predestinada sin ningún género de dudas, hacer en cualquier momento descalabros con las vidas de la inocente gente, que a cada paso cruzamos. —Ya nos hallábamos en las afueras de Oviedo, y comenzábamos a bajar una pequeña cuesta que existe a la entrada de la Corredoria, cuando un bache de los muchos que alumbrábanse por aquel entonces en la carretera, hizo que la dolorida furgoneta se bandaleara ostensiblemente, y en tal baile, abriéronse con verdadero estruendo ambas puertas, despedazándose los cristales y estropeándose en mala manera parejas portezuelas, con tal atronador ruido, que la buena Teresa encogiéndose en el asqueroso asiento, cosida por un miedo que le hizo mearse, dijo temblándole su voz que era dominada por su espantoso miedo: —¡Frena, frena en el instante Xuliu, por todos los demonios del infierno xuntus (juntos), consigue de una vez que se detenga esta asesinadora chocolatera, que bien me parece que intenciones le sobran de hacer mudanza con nuestras vidas, fayéndunus esfuechiquéus na peyeya! (haciéndonos desolladuras en el pellejo). —Hice con toda la rapidez que pude, que se detuviera aquella furgoneta tan destartalada, y al pretender asegurarla mejor con las miras de apearnos para presenciar los primeros destrozos que se rellumbraben (relucían) en aquella infernal máquina, así el freno de mano y tiré de él para colocarle en su lugar de frenada, pero no respondió a su obligación, pues rompiéndose, quedeme con la manilla entre las manos, pensando ya con toda la razón del mundo, que aquella máquina era la causante de un timo que no tenía perdón, y también poseía hechura de ser un perfecto sabotaje. —Teresa que ya se había apeado de la furgoneta movida por la rapidez que injerta el miedo, hallábase en la cuneta de la carretera hilvanada por un ataque de nervios, con sus manos puestas encima de la cabeza, centrada en el más airado desespero, envuelta en un mar de lágrimas miraba para su vehículo desilusionada y atormentada, no dando crédito a lo que presenciaba, que era a todas luces la ruina más grande que en toda su existencia le había caído encima, pero cuando me vio con aquel fino hierro en forma de manilla en mi mano, me preguntó al tenor que buscaba en su boleo un pañuelo para enxugarse (enjuagarse) las lágrimas: —¿Qué diantres de fierru ye ísi Xuliu? —(¿Qué demonios de hierro es ése Julio?). —Yo que reparaba con verdadera lástima a la Teresa, al mismo tiempo que se me escapaba la risa, y el caso no era para menos, le respondí mirando para la manilla a la par que movía la cabeza para los lados con síntomas de verdadero desprecio y asco, hacia aquel gitano timador de Vulcano: —¡Poca cosa Teresa, sólo un defecto más de los muchos que tiene este jumento de hierro que te vendió tu encantador Vulcano! ¡Vaya una rata de cábila que está hecho tu simpático timador! ¡Y ahora deja ya de chorar (llorar), y no le reclames al Cielo un favor que no ha de enviarte, y búscame con rapidez un par de cuetus (piedras), para forrar las ruedas de esta endemoniada chocolatera, con la que el tú fino señor Vulcano, por mediación de mis inocentes manos, pretendía industriar un achuquinamientu (asesinato) entre las tranquilas gentes de la ciudad de Oviedo! —Teresa atenazada por una incontrolable rabia que le raguñaba (arañaba) sus doloridas entrañas, dijo a modo de juramento clavando sus brazos palabras en el firmamento: ¡No me nomes más isi rapiegu con focicu de llabascu, non me lu nomes más, si ye que apreciesme dalgu, ya permita el Faedor que tou lu puéi y'escosá couxa fae, que lu fienda una centecha pente les pates en dos Vulcanus! —(¡No me nombres más a ese zorro con hocico de marrano, no me lo nombres más, si es que me aprecias algo, y permita el Hacedor, que todo lo puede y muy poca cosa hace, que lo parta una centella por entre sus piernas en dos Vulcanos!). —¡Nunca pensé yo que pudiese vivir en este mundo un ladrón tan desalmado y tan grande, que hace su riqueza y bienestar engañando a pobres viudas tan desventuradas como yo, que no tengo más riqueza que el Cielo sobre la cabeza y la insegura tierra bajo mis pies, y para encima de no tener nada, todavía me acompaña la triste desgracia de tener que pagar a Pilar la del Comercio las quince mil pesetas que me prestó para dar la entrada de esta endiablada furgoneta. Poco he de pedir y menos Justicia ha de haber, si a este zorrastrón, si no me devuelve los mis cuartos, no le busco una buena corripa (celda) en la cárcel. Y no sólo por el cobarde ladronizo que me hizo, sino por el pretender arrancarme la vida, y dejar a los mious protetayus fiyinus (mis pobrecitos hijos), sin el menguado pan que puedo proporcionarles y el grande cariño que por ellos siento! —No te alumbres por más tiempo en el lar del sufrimiento Teresa, pues más bien debías de ofrecerle gracias al cielo, porque permitió que nadie saliese con heridas de este descalabro. Y ahora si haces caso de lo que yo te aconseje, va tener que abonarte este despreciable de timador gitano, el dinero que le has entregado, y que se haga cargo de la furgoneta, y sino que la arregle con la decencia que encierra el caso. —Esto le decía yo a la Teresa, a la vez que valiéndome del cinto que sostenía mis pantalones, y de un precioso lazo de terciopelo que la Teresa llevaba anudado a su largo cabello, ataba entrambas portezuelas para poder salir del paso, y cuando mañosamente lo logré, díjele a la Teresa que aún seguía tan desconsolada, y lucíase aún más rabiosa que cuando nos sobrevino el accidente: —¡Güenu Teresa, deixa ya de mexaretar tal corrompináu de chárimes que v’escosásete la fuercia pel furacu lus güeyus (bueno Teresa, déjate ya de mear tantas lágrimas, que se te va a escapar la fuerza por el agujero de tus ojos), y súbete a la furgoneta que nos vamos a ir hasta Noreña a visitar el garaje de un conocido mío, para que revise a conciencia este endemoniado ingenio, y nos diga de una vez, las hendiduras que tiene ocultas esta chocolatera que nos ha vendido el timador de Vulcano. —Teresa que en esto ya se había serenado un poco, aunque todavía alumbrara algunas rebeldes lágrimas, dijo dentro de su maurera de miéu (madurera de miedo): —¡No me ofendas, no lo hagas por el amor que le tengo a la santina de Covadonga, no me tientes por el mismo hacedor que debe de estar riéndose de mi allá en su Cielo, no me empujes para que haga lo que no deseo Xuliu. Pues no me sentare dentro de esa infernal máquina de asesinar gente, ni por todo el oro que tiene el Banco de España almacenado en forma de relucientes y apetitosas barras, y mira que es abundante lo que el otro día nos enseñaron por la Televisión sus manejadores. Vete tu sólo si deseas morir donde te plazca, ya que nada más que tu pobre vida tienes que perder, pero yo tengo tres hijos inocentes y pequeninus, que cuélgame con grande fuerza de las entretelas de mis sentidos, no quiero morirme y dejarlos desamparadinos, a merced de este endemoniado mundo, que cada día me parece que tiene menos verdad y menos justicia, que cada día me parece que el pobre dentro de él, si suprimimos las calamidades y las sufriencias, tiene muy poco que hacer. ¿Qué sería de los tres pedacinos de mi corazón, si se quedaran si su madre, en la triste edad que los probitinus aun no saben de dónde comen? (EL GARAXISTA) "EL GARAJISTA" —Por muchos razonamientos que sostuve con Teresa para convencerla con el fin de que me acompañase, no llegué a persuadirla ni en lo más mínimo, pues todas mis razones nada valían, para vencer el miedo que en aquellos desventurados momentos la dominaba, y no consiguiendo ni de una forma ni otra que subiese a la furgoneta, encaminome yo sólo hacía Noreña, al cansino paso de los viejos jumentos de los antiguos gitanos, conduciendo aquel destartalado ingenio, que era en verdad un innegable peligro público. —Llegué a la postre a mi destino, y contéle sin demora cuanto me había sucedido al garajista por mí conocido. Este esperó unos momentos para que se desfatigase el cansado ahogado motor, después volviéndole a poner en marcha, escuchole atentamente el trote quejumbroso que alumbraba, y seguido dio comienzo con seguro tiento a desmontarle algunas de sus piezas, y cuando le encontró las variadas enfermedades que tenía, dijo envuelto su rostro en una sonrisa que podía tener todos los significados: —Desde luego amigo mío, no sé como has sido capaz de llegar desde Oviedo hasta aquí con esta chocolatera, suerte has tenido de no partirte la sesera por el camino. ¡Tuvo que quedarle la conciencia “si es que la tiene” a ese gitano de Vulcano harto desajustada, porque hay que tener muy poco amor hacía el prójimo, y ser un timador sin la menor entraña, para vender un coche en las condiciones que se encuentra éste. Ahora que tratándose de Vulcano no me extraña en absoluto, ya que todo el mundo sabe en Oviedo la clase de elemento que está hecho! —Ten presente, y esto que te voy a contar ya lo he discutido muchas veces con otras personas, que algunas de las desgracias que suceden en las carreteras es por culpa de estos timadores gitanos de los jumentos de hierro, que venden coches usados, que son verdaderos cacharros que ni para el desguace sirven, y lo peor de todo, es que saben hacer de la ley un pandero, y enriquecerse a cuenta de las inocentes gentes, que no comprenden en el peligro que se divierten cuando compran un vehículo usado, pero todo esto ten por seguro que algún día ha de terminarse, cuando algún juez con buen ingenio, colóqueles un anillo que encarcele ya para siempre sus astutos timos, con una nueva ley para tal menester, que todavía nadie ha creado. —Bien dices amigo mío, pues todo este ladronizo y peligro público que tenemos todos de perder en cualquier momento la pelleja en la carretera, por la causa de estos desalmados gitanos de los jumentos de hierro, silenciárase d’afechu si la ley les castigara y persiguiera con más entusiasmo. —Recuerdo que cuando yo era pequeño la ley perseguía y castigaba a los gitanos que en aquella difícil época había sin tener la más mínima consideración con ellos. Y todo era, porque aquellos gitanucos de los tiempos d’endenantes (de antes), eran pobres de toda riqueza y ciegos de toda cultura, pues aquellos desarropadinos y desventurados gitanos, por muy listos que se alumbrasen, no podían hacer grandes cosas, y por eso vivían tirados por los caminos, despreciados por las gentes y perseguidos en todo instante por una ley que no les dejaba de su mano ni a sol ni a sombra, arrastrando cansina y resignadamente sus estómagos cosidos por el hambre, enseñando un color cadavérico en sus huesudos rostros, por el que uno imaginaba a la negra hambre a la que estaban condenados siempre, luciendo sus vestiduras con tantos y dispares remiendos, que uno no lograba adivinar, cual de ellos pertenecía a la prenda original. —No podían crecer aquellos auténticos gitanos que yo he conocido nada más que en asustadizas carreras y crecidas barrigadas de frío y hambre, y algunas veces solían entrar en calor, cuando les aplicaban una supliciada albarda de vergajazos, que las autoridades les regalaban encima de sus enflaquecidos cuerpos, todo porque a lo mejor un aldeano que muy fácil fuese el mismo ladrón, daba cuenta de ellos, a las autoridades al notar que les faltaba alguna gallina, que muy fácil pudiera habérsela merendado el raposo, o ser equivocados en el trato de un jumento de los naturales, no como estos endemoniados ingenios de fierru (hierro), siendo tan entendido en estas bestias el aldeano como el gitano, y aquí si que no valía engaño, porque cada cual iba a su propia conveniencia, porque cuando un aldeano le cambiaba un burro a un gitano, es que su pollino alguna tara tenía, por esto, no he conocido nunca a un gitano que cambiase su burro con el aldeano pelo a pelo, sino que siempre le pedía encima algo, ya que estas gentes agudas y listas sabían, que la única ganancia que conseguían por lo regular en sus tratos, eran los pocos o muchos dineros que pudieran arrancarle al aldeano encima del cambio. —Poco mal podían hacer aquellas pobres y desgraciadas gentes dignas de toda compasión y lástima, y mermado mal sembraban entre las comunidades que visitaban, porque en todo tiempo vivían cultivando la más denigrante de las miserias, que por ellas se deducía el escaso timo que industriaban, pero a pesar de todo, nadie los dejaba nunca fuera de una celosa vigilancia, de lo que se saca en consecuencia que la ley en aquella difícil época estaba mucho más adelantada que hoy en día, por donde uno comprende que en nuestro país, todo ha progresado grandemente menos la asiste de la Soberana Justicia, que para castigar al pobre siempre sí está en vanguardia, pero para favorecerle siempre se encuentra de veraneo en la retaguardia del capitalista. —Y sino la prueba está bien a la vista, ya que los temidos gitanos de nuestro tiempo, no son otra cosa nada más que astutos y deshumanizados payos, que ya no llevan marcado en su rostro el ceniciento color del que navega con el hambre, sino que se pasean bien hartos y cuidados, envanecidos por su boyante posición, tanto en lo social como en lo económico, ya que gran parte de ellos, precisamente los más principales, son poseedores de una buena carrera que al final les otorgó el título con el cual se avalan en el asqueroso oficio de la explotación y el timo, que faenan a diario entre las humildes y trabajadoras gentes, bien como dirigentes de empresa, engañosos servidores de la Justicia, etc., y también estos timadores gitanos de última categoría, cuyo único representante por mí conocido es el guripa de Vulcano que ya empieza a traerme de cabeza. Pero yo te aseguro Marcelino, que si la Teresa me hace caso de lo que yo tengo barajado en mi mente, no se ha de escapar este raposo de Vulcano haciendo risa y guasa despreciativa de los honrados intereses que les roba a las personas decentes, pues en este presente acaecer se topó con un cliente, que le va hacer coscas (cosquillas) en el lugar donde no ha de nacerle la risa. —Y ahora... dime Marcelino, tu que eres un hábil veterinario en la cura y compostura de estas caballerías de hierro. ¿Cuánto puede costar arreglar esta furgoneta para que quede decentemente? —Quedose el bueno del garajista mirando unos instantes en el más completo silencio hacía el cielo, haciendo con aproximación las cuentas en su cerebro, y después dijo muy serio clavando sus inteligentes ojos encima del jumento de hierro: —Te ha de costar alrededor de unas ocho mil pesetas, tal vez sea algo más, eso depende si al desmontarla aparecen otras averías que ahora no agüeyu (no veo). Pero no pienses ni en broma que el Vulcano va hacerse cargo de esta arregladura, pues yo se que él, sabrá lavarse sus manos no queriendo pagar ni un céntimo, y es inútil que le lleves a los tribunales, ya que él es un gitano listo, que tiene buenos abogados y harán de la ley su propio juego, y estoy por apostarte que es muy capaz de timar al mismo juez en la sesión del juicio, si tiene modo de venderle uno de sus endemoniados ingenios. —Por lo que observo Marcelino, tanto tú como yo mismo coincidimos en, que la ley en nuestra Patria está al servicio del dinero, que es tanto como decir, que el que no tiene un cuarto no debe de meterse en líos por muy honrados que le parezcan, porque no ha de sacar de ellos nada más que disgustos por bien parado que salga, en fin, ya veremos haber lo que resulta de todo esto, yo ahora me voy para Oviedo, y tu no arregles este cacharro hasta que la Teresa no sostenga una conversación con el raposo del Vulcano, pues a lo mejor, este habilidoso gitano no es tan mentecato como lo hemos pintado, y puede que se compongan las cosas sin necesidad de ningún otro teatro. El garajista sonriéndose ladinamente a la vez que de mí se despedía me dijo: —¡Si tales esperanzas hacen aposento en tu imaginación, no sé lo que en verdad has aprendido tú en el mundo, tanto como por él zapatillaste, pero bueno es que sigas creyendo en la bondad de las gentes aunque tan sólo sea por breves instantes! —¡No creo yo en nada ni en nadie Marcelino, a no ser en el plato de cocido cuando tengo hambre, pero hácete buena falta a ti saber, que existe un sistema que todo el mundo receta cuando le conviene. Así por ejemplo, sabemos que Vulcano es un timador inteligente y práctico en el asunto de saber defender sus enredos e intereses, por esto se dará cuenta en el instante, de la peligrosa timadura que industrió, por tal razón procurará que no se airee su sucio negocio, para que las futuras víctimas no huyan a causa del mal olor que emana de la ladroniza industria que maneja. Por esto, muy fácil creo yo que se avenga a razones! —¡Puede que tengas razón, amigo Julio, pero yo no entraré a creer tal cosa, hasta que no lo vea con mis propios ojos! “TERESA Y VULCANO” —El lunes bien de mañana se hizo en el camino de Oviedo la envilecida Teresa, portando en su cerebro los asesoramientos que yo le había prodigado, mucho me hubiese gustado a mí entendérmelas con aquel desalmado granuja, pero como yo no había tenido tratos con él, sólo podía hacer aconsejar a la Teresa en lo que mejor pudiese. Digo que iba ésta alumbrando en sus sentidos rabiosa inquina hacía el Vulcano, pero no era la Teresa tan aunque valiente y decidida engarradietchóusa como la Manola de mi aldea, pues si así fuese, hubiese logrado más provecho que usando la política, que al fin de cuentas ésta de poco sirve cuando con ella menester es por entrambas partes defender los intereses. Llegó al fin la Teresa a la casa del Vulcano, tan dolida y gafa en su desgracia que debatíase con apremiante desatino en el atajo de prepararle un sonado escándalo, si no conseguía lo que ella consideraba justo y honrado. El caso fue que nada más que sus enrojecidos ojos encarnispados por la ira que la desacompasaba retrataron al causante de su desgracia, díjole encasquillándosele la lengua por la rabia que la dominaba: —¡Vengo a darle las gracias estafador de los infiernos por la furgoneta que me ha vendido, que tal de endemoniada se encontraba, que por eso me brindó la mayor cosecha de miedo que he tenido en toda mi existencia. Porque me he visto por unos instantes ajinetada encima de una satánica máquina, que parecíame había sido fabricada por todos los diablos del infierno juntos con el firme propósito de servirle a usted, para que por su mediación me robase mis dineros y me quitase la vida. Hay que ver la poca vergüenza que usted tiene, y la nada consideración que siente hacía las personas, para venderme un vehículo portador de la muerte, y quedarse usted tan tranquilo, como si de malo no hubiera hecho nada. —Vulcano, sin deshacer de sus labios la hipócrita sonrisa que le caracterizaba, díjole tranquilizadora y prometedoramente a la Teresa: —¡Bueno señora, no se me enfade, y céntreseme en el respeto, ya que en este civilizado lugar se consigue conmigo la razón que según me parece es lo que usted anda buscando. Y ahora cuénteme con entera tranquilidad todo cuanto le ha sucedido, que yo por adelantado le prometo arreglarle su vehículo sin cobrarle ningún dinero! —Estas palabras bien dichas y a tiempo por el ingenioso Vulcano, entrelazadas con teatrales gestos de compasión y condolencia, que con postura de consumado actor plasmaba en su rostro y movimientos aquel timador de gitano, pues como cuento, con todo este ratonil teatro logró que los encendidos ánimos de Teresa, abandonaran el envilecido aposento dónde moraban, e hicieran andadura más alegrados por el camino de la contentura, que no era otro que el haber conseguido lo que en justicia le pertenecía. Así pues ya más aplacada la encendida voz de Teresa, en el lleldar que hacía asomo en su boca una alentadora sonrisa, le dijo en el comienzo de estar de nuevo tranquila: —Tiene que perdonarme por haberle ofendido con mis insultante palabras señor Vulcano, pues yo quiero que comprenda que si usted se hallara en mi lugar, muy fácil se desarrendara como yo en tamaño desatino. Y seguidamente le explicó al Vulcano que no podía remediar que la risa aflorara con verdadera alegría, el corto y accidentado viaje que habían hecho con la furgoneta. Y al concluir la Teresa de relatarle su odisea, respondiole el Vulcano con una amabilidad,que tal parecía que alumbrábase en ser cierta: —Créame señora si le digo, que no hay sitio en mi conciencia para poder hacerle el más pequeño daño a nadie, y con toda sinceridad le prometo, que este doloroso descalabro que quizás por un error mío usted ha sufrido, yo haré que con prontitud se mude al sitio que para ambos mejor convenga. Y ahora mismo ordenaré a mis mecánicos, que sin ninguna demora vayan a recoger su vehículo a Noreña, para que le revisen y arreglen en mi garaje, que sin lugar a dudas ha de quedar mejor compuesto, y acomodárseme en un precio más justo, que si lo arreglasen en otro lugar, ya que yo no me fiaría de ningún otro garajista, supuesto que son todos tan careros como chapuceros. —Y ya no más tristezas ni penas señora, pues ninguno de estos dos sentimientos nace feliz al entendimiento, así que destierre sin demora el mal que en su espíritu se enreda, ya que muy pronto será atajado para convertirle en beneficio de su propio remedio. Y sitúese ya desde este preciso momento dentro de la placida pradera de la tranquilidad, considerando ya por adelantado solucionado a su agrado y conformidad este asunto que la atañe, y dentro de tres días puede venir a recoger su furgoneta, en la inteligencia de hallarla como si otra vez fuese hecha de nuevo. —En el día señalado por Vulcano, volví yo acompañando a Teresa a recoger su vehículo, y al lado de él como en anteriores ocasiones se encontraba Vulcano con la misma sonrisa de siempre pintada en su hocico, y frotándose sus manos como al parecer era su costumbre, dijo amablemente: —Ya tiene su vehículo compuesto señora, y muy bien ajustado que por cierto se encuentra ahora, ya que le canta su motorín, con parecido sonar al que tuvo cuando era nuevo. —Muchas gracias señor Vulcano, contestole con rapidez y alegría Teresa, lleldándose en satisfactoria dicha que retornaría a la rabia a los breves momentos. —¡No señora, no me dé usted las gracias pues para esto estamos, que no es otro menester que servir al cliente y dejarle satisfecho! —Pero ahora... y créame que lo siento con toda mi alma, tengo que comunicarle una noticia que no ha de serle en nada agradable, pero comprenda usted que por encima de todo los negocios son los negocios, y si yo no los cuido, aunque eso sí con toda honradez, creo que algún día terminaría pidiendo. —¡Dígame señor Vulcano! ¿Qué clase de contrariedad es la que me tiene que comunicar ahora? —Pregontó Teresa ya en las empinadas vías de perder de nuevo su alegría y tranquilidad, y floreciéndole en el mismo lleldar una apesadumbrada tristeza que le decía, que todo su gozo iba a ser de afechu desfechu (del todo deshecho). —Pues... verá usted señora, los mecánicos me han dicho (dio comienzo Vulcano a su charla pretendiendo muciye "ordeñarle" importancia a la cuestión), que toda la culpa de haberse estropeado la furgoneta, sólo la tiene el chofer que la conducía, que según ellos está muy deficiente en el oficio de conducir estos vehículos. Así que dentro de toda la pena que a mí me acompaña, y no crea usted que es pequeña, tengo que comunicarle que si desea llevar su vehículo, tiene que abonarme la mitad de su compostura, y si no le retira en toda esta semana del garaje, me veré obligado a cobrarle como demasía, el espacio que ocupa la furgoneta en el taller, ya que están los aparcamientos hoy día al precio que uno quiera cobrar por ellos. —Teresa tras escuchar las asquerosas e hipócritas palabras que le había sonrientemente dirigido Vulcano, comenzóle a crecer en sus entrañas la cosecha de la gafez, a parejándose en fuerza y desespero a la que ya padeciera el día que había viajado por primera vez en aquella furgoneta de todos los diablos, y conducida por este envenenador desatino, no me dejó a mí contradecirle al Vulcano la acusación que me había hecho, ya que cogiendo ella la palabra airada y medio enloquecida, hablole de la siguiente manera: —Me parece a mí condenado timador gitano de todos los infiernos, que no tiene usted de hombre, ni palabra, ni presencia, ni tampoco nada. Todo en su persona esta asquerosamente podrido, y en conjunto toda su valía como hombre, tiene menos valor para la decente Humanidad, que un repugnante pioyu (piojo), entre las uñas de una eficiente despioyadora (despiojadora). —¿Sabe usted acaso condenado ladrón y despreciable llimiagu (baboso), que destreza tiene mi chofer en este oficio para tratarle con tanto menosprecio? —¡Síii... por lo que me han dicho los mecánicos, no tiene ni idea, de lo que es manejar un vehículo! —¡Pues sepa usted asqueroso madrazas, y apestoso gusano de timador, que mi chofer, que es este muchacho que usted ve aquí, que no quiere dirigirle la palabra por no ensuciar su lengua al contacto con su mierdosa presencia, aparte de ser un conductor que en nada puede envidiar al mimísimo Fangio, es también un excelente mecánico, con ingenio suficiente de hacer que ruede un coche si preciso fuere tan sólo con la invisible fuerza que tiene el aire, y si le apuran un poco, hasta que vuele como los aviones! —¡Bueno señora, haga el favor de no ofenderme, sino quiere que llame a la autoridad para que le enseñen los modales necesarios que se necesitan para tratar con la gente. Y tenga también bien presente que yo no he ofendido a este muchacho en nada, lo que yo he dicho es que no sabe conducir como es debido un vehículo. Y no crea que me extraña, porque hoy en día, le dan el permiso de conducir a cualquiera que tenga la agudeza de entregarle solapadamente dos o tres mil pesetas al jefe de tráfico! —Y ahora ya para terminar, si no quiere pagar la compostura que se le hizo a su furgoneta, no la lleva usted de aquí bajo ningún concepto, y si cree que tiene algún derecho para formular alguna reclamación, encamínese al Seguro de la Patria Hispana, y entiéndase con ellos de la manera que mejor le cuadre, ya que esa aseguradora a mí ya me ha abonado todo el valor de la furgoneta, y a usted por si se le ha olvidado le digo, que tiene que abonar las letras de banco que ha firmado en blanco a ellos no a mí, así es que yo me lavo las manos en este asunto lo mismo que hizo el romano Pilatos en el Juicio que condenó a Cristo. —Teresa acunada por una enloquecedora rabia que la hacía temblar sacudida por los nervios emanantes de la ira, la rabia, el desprecio y el odio que sentía hacía aquel miserable, le decía mientras que yo procuraba de aquel lugar alejarla sabiendo que nada lograría resolverse: —¡Lo que tiene que lavar usted sin hacer demora es su conciencia que la tiene más negra que la boca de un sanguinario lobo, y tiene un olor más repugnante y asqueroso, que el que producen las podridas inmundicias de un apestoso estercolero. No sé como tiene valor para lucirse entre las gentes, siendo portador de ese nefastoso olor que en todo momento de usted se desprende, por el que todo el mundo puede comprender, la clase de cobardoso timador que se esconde en su enclenque cuerpo! "TERESA Y LA ASEGURADORA" —Es para mí un triste desconsuelo decir, que todo o casi todo en mi Patria lo relacionado con el comercio y otras industrias similares, es una grotesca trampa mal urdida, pero muy bien protegida por las leyes del país, que ya desde antiguo saben que todo se mueve por la fuerza de la riqueza y el poder, y entrambas cosas no están en el poder del pobre, por lo tanto este desventurado ser, por mucha razón que le acompañe siempre llevara las de perder, ¡ y sino que me lo pregunten a mí! —Así pues, que dejando la Teresa al timador de Vulcano haciendo risas y guasas de su desgracia, se dirigió con la prisa del alma que lleva caminaba el diablo, y en aquellos sus momentos tan endemoniada caminaba como el mismo satán, por mor de la condoliente desgracia que le acompañaba, al lugar donde tiene aposentadas las oficinas la Patria Hispana, y subió las escaleras de dos y sin dar ni tan siquiera cuenta, se encontró ante la presencia del señor notario, al que le explico muy desconsoladoramente el timo que en ella había realizado Vulcano, al venderle aquella furgoneta, que tenía más heridas por todas sus piezas, que el heroico Millan Astray, que fue el Fundador de la Legión Española, dónde si el Vulcano tuviese la valentía y el coraje, que por ser un despreciable cobarde le faltaba, digo que si este despreciable timador como legionario ingresase en ella, no viviría allí mucho tiempo, pues entre el “saco terrero”, y los vergajazos que los vigilantes del Pelotón de Castigo, le brindan a las gentes de su condición y calaña, terminarían con tal carroña humana en poco tiempo. —¡Hay de él si lo cogiese por su cuenta y riesgo el famoso sargento Molina, que en cierta ocasión a un legionario, por tan sólo robarle una camisa a un compañero, diole palos encima de sus costillas hasta que se le hundieron sus pecadores huesos, y después que sanó de tal descomunal paliza, colocóle encima de sus aún doloridas espaldas un saco terrero de cincuenta quilos amarrado con recias correas!, con un letrero que más o menos así decía: —¡Yo soy un ladrón, despreciadme todos por tener el oficio más asqueroso de toda la Humanidad! —Y con dos letrerinos como éste, uno en la espalda y otro en el pecho, tenía que caminar Vulcano por todas las calles de Oviedo, para que supieran toda la cuadrilla de compañeros de su calaña, que hay a fatáus (muchos) que vivían como marqueses y se las dan de personas decentes, el vergonzoso fin que tendrían si no dejaban de robar. —El tal notario que como se verá tenía las mismas nefastosas zunas de engañar a las gentes que su consorte de oficio el timador Vulcano, sonriéndose de las graciosas y muy atinadas ocurrencias de Teresa le dijo: —Tenga bien presente señora que nosotros nada tenemos que ver en este asunto, pues toda la culpa de cuanto le ha acontecido, sólo la tiene el señor Vulcano, así que si usted considera que efectivamente fue engañada como manifiesta, reclámele o denúnciele a él, y deje de molestarnos a nosotros, ya que en vez de importunarnos con esta historia sin ninguna importancia para esta sería aseguradora, mejor sintiera usted hacia nosotros un sincero y respetuoso agradecimiento que sin conocerla de nada, le hemos prestado a usted los dineros para que comprase a Vulcano ese vehículo que usted comenta, que a no ser por nuestra desinteresada y magnánima colaboración, no hubiese podido hacerlo, a no ser que se la pagase con dinero en mano. —Cuando Teresa sintió de labios del notario estas palabras le miró entre temerosa y asombrada y preguntole pensando que o había entendido mal, o desde luego se estaba volviendo loca y ya no razonaba: —¡Oígame señor! —¿Me ha dicho usted acaso que me han prestado ustedes a mí dineros sin yo saberlo? —¡Sí señora, eso mismo le he dicho, y no tiene usted de que asombrarse, ya que es una cosa común y muy corriente, nosotros simplemente le hemos abonado al señor Vulcano el valor de su furgoneta, haciendo uso de unas prestaciones modernas que dan a todo negocio un buen resultado! —Diose cuenta la Teresa por primera vez, del teje maneje nada claro que entre manos se traían el hábil timador Vulcano y la no menos honrada Aseguradora, por esto, haciendo un gran esfuerzo para remansar su alterado espíritu, le dijo al notario viviendo el mayor asombro que en toda su existencia conociera: —La verdad quisiera decir pero no sé como explicarla, porque no puedo precisar, dónde termina la mentira y comienza la verdad, porque si ésta existe, la pobre anda bien desgraciada, ya que esto que me está sucediendo a mí, que es verdad siendo mentira, paréceme a mí, que está muy fuera de toda Justicia, pero dentro de la ley que ustedes bien estudian, para robar sin el menor temor a todo pobre desgraciado. —¿Qué pretende decirme usted señora? —Preguntó el notario empezando hacer acopios de enfado. —Que si no me sucediera a mí misma, lo que con ustedes me está pasando, no creería que a nadie pudiérale acaecer tan endemoniado enredo aunque el mismo Padre Santo me jurase con la mano puesta encima de la Biblia que todo este desalmado engaño, era tan cierto como la propia Pasión del Nazareno, que el Pobre murió, para que otros listos como ustedes, hiciesen de su muerte un buen saneado negocio. —Porque tanto ustedes como éstos, tienen una forma de prestar tanto el dinero como la gloria del Cielo, que uno no se entera que la ha recibido, hasta que no le roban lo mucho o poco que posea el crédulo. —Bien comprendo ahora que hállome ahogada dentro del teatro de la discordia, y estoy enflaquecida de riquezas y seca de poderes, que el primer tejedor de la ley, fue en el mismo instante encaldador de la trampa, y en esta despreciable xaceda (cama), barajan ustedes como consumados timadores el mal que trenzada me ata. Por esto desde ahora mismo, jamás se me borrará de mi imaginación, que tanto ustedes como el zorramplón de Vulcano, son lobos de la misma camada, con diferente color, dibujadores de bien parecidos santos, pero con la misma conciencia del despreciable diablo. —Pero señora, de nuevo le vuelvo a repetir, que nada tenemos nosotros de ganancias en los tejes manejes que industria el señor Vulcano, y ahora si me quiere escuchar unos momentos, yo le explicaré con toda la claridad como funciona el honrado negocio de la Patria Hispana, para que ya de una vez y por todas, se quede convencida, y no perjudique a esta Aseguradora con su pregonar que somos tan estafadores como el señor Vulcano. Dijo el notario con seriedad y conciliadoramente. —No hace falta que desgañite su lengua en más araneras explicaciones, ya que los enredos que entrambos y dos se traen, el más fatón (tontón) de mi aldea los vería tan claros como yo los veo, si tuviese la desgracia de pasar por ellos lo mismo que yo los estoy viviendo. —Por lo que se ve, ustedes prestan dineros a quienes no saben que los han recibido, para que los timadores como el asqueroso raposo de Vulcano, hagan sus desalmados negocios y en sus ganancias tienen ustedes como compensación un rentable provecho. —Para mí el caso está tan claro, como que existe Dios y una Justicia que ninguna ley sirve con decencia, y que ustedes no respetan y tratan a la baqueta, porque no son otra cosa nada más que timadores gitanos de los tiempos modernos, que han aprendido muy bien en la universidad las leyes para después sin ninguna traba poder con satisfacción gananciosa burlarlas, aprovechándose de las enormes lagunas que en todas las leyes adolecen, dónde ustedes se refugian para efectuar los atropellos que a todas luces articuladas por la ley son legales. —El asunto es, de que Vulcano me aseguró que toda la culpa la tenían ustedes, y ustedes lavan sus sucias manos con el hipócrita de Vulcano, afirmándome que él es el único culpable, y entre dimes y diretes entrambos y dos me quieren cobrar la peseta a siete reales. Pero yo no estoy dispuesta a dejarme robar de mano de entre juntos estafadores, y por esta razón ahora mismo los voy a denunciar, haber si la ley es capaz de desenredar tanta trapecería y engaño como barajan ustedes encima de esta pobre trabajadora, que poco puede medrar si tiene que abrirse camino entre una bien organizada banda de inteligentes timadores, que ni temen a Dios ni a la ley, ni menos respetan los intereses ajenos. “TERESA Y LA POLICÍA" —Dejó Teresa al notario con su palabra bailándole en los labios y abandonó la oficina de la Patria Hispaña con tanto desprecio hacía sus representantes, como el que sentía hacía el timador Vulcano, y con este profundo y airado malestar que la embargaba, privándola de su sosiego que ya del todo nada de él quedaba, y animada siempre por su espíritu combativo, hizo su entrada en el aposento de la Policía, creyendo firmemente la pobre, que los guardias podían arreglarle en el momento aquel desaguisado que enloquecida la traía. —Dos agentes de la ley enfrascados se hallaban en la comisaría faenando por sus deberes cuando la Teresa hizo aparición ante ellos, con su rostro por completo desarmado en el descosido sufrimiento que la debatía, uno de los policías que se percató en el instante del apurante desespero que a la desventurada Teresa consumía, le dijo a la vez que se levantaba de su asiento, para rogarle gentilmente que ella se sentara, menester que no quiso hacer la Teresa porque manifestole al amable policía, que los nervios no la dejaban estarse queda, ya que entrelazábanse con tal fuerza enfurecida y desatinada en su sentimiento, que la ensenderaban en la enloquecedora postura que a todas luces enseñaba. —¡Está bien señora! Le dijo sonriéndola tranquilizadoramente el policía a la par que le rogaba, que se calmara, que se serenara, y que les contase lo que le sucedía, afirmándole que si en sus manos se encontraba el remedio, podía de antemano considerarlo satisfactoriamente resuelto. —Relató la Teresa por segunda vez en aquella trágica mañana el nefastoso timo que entre el Vulcano y la Aseguradora le habían hecho, que tal ladronizo la traían centrada, en el espineroso sufrir y parejo desarreglo. —El agente que habíala escuchado sin hacerle la más leve interrupción a su diálogo, y ayudándola con sus gestos de protección y confianza para que mejor se despachase en sus acusadores decires, cuando la Teresa terminó de contarles su desgracia, y ya teniendo creído que la policía iba a componerles las torcidas cuentas que industriaran encima de su humilde persona aquellos desalmados timadores modernos, desmoronósele en sentida desilusión tan cándida aspiración, cuando le dijo el agente compadeciéndola: —Siento mucho señora el no poder ayudarla en esta clara injusticia que estos señores le han hecho, y yo creo que de todo este sucio negocio que le han hecho, no ha de sacar usted en su provecho nada. Mi consejo es, que debe de abonarle al señor Vulcano la mitad de la arregladura del vehículo que le reclama, y no olvide nunca, y esto se lo digo yo por la mucha experiencia que en tales asuntos tengo, que todos los ricos se dan la mano, al igual que hacen todos los ladrones, ya que ellos no ignoran, que si uno de ellos se hunde, corren el peligro de ahogarse los demás por eso se protegen mutuamente, y como ellos son los que pagan y los que mandan, pues al pobre no le queda más recurso, que cerrar el pico y aguantar sin la menor protesta todo cuanto le echen. —Ahora bien, si usted no está conforme con hacer esto que le he aconsejado, entonces vaya usted a visitar a un abogado para que formule la consiguiente denuncia al juzgado, pero tenga presente, que si el juez estima que no existe tal timo, entre el juzgado y su abogado le han de cobrar más de lo que vale el vehículo, y hasta inclusive la pueden encarcelar por levantar un falso testimonio a tan respetables señores. —Teresa al escuchar estas palabras no podía a ciencia cierta pensar, que si todo aquello que le estaba sucediendo no era nada más que una endemoniada pesadilla de la cual en cualquier momento iba a despertar pudiendo recuperar en el instante su sosiego y tranquilidad, pero no, era bien cierto que estaba despierta, y que todo cuanto le estaba sucediendo era la triste, canallesca y sucia verdad que al pobre le brinda la vida, ahora se daba cuenta de que todo el entramado de la ley, no más era una vergonzosa y engañativa mentira, por esto, airada, descompuesta, envilecida y rabiosamente desatinada les dijo a los policias: —¡Díganme ustedes señores policías que misión es la que tienen que cumplir en esta mi Patria tan falta de Justicia! —¿Acaso están ustedes nada más que para perseguir y encarcelar a los pobres y desgraciadinos mineros cuando se ponen en huelga, por reclamar lo que Humanamente y en Justicia les pertenece, que no es otra cosa nada más que el fruto de su peligroso trabajo y harto enfermo, y que por hacer tal cosa ustedes les detienen, los encarcelan y les mayan (majan) a vergajazos sus cuerpos hasta arrancarles dentro de atroces sufrimientos, como hicieron una vez con mi difunto marido que a fuerza de llevar centenares de latigazos le sacaban el pellejo a tiras. Para también encarcelar a sus mujeres y cortarles el pelo al cero, como también hicieron con una vecina mía, que su pobre marido que era un santo del cielo, de resultas de una soberana paliza que le propinó la policía, dejó para siempre este podrido mundo al mismo tiempo que a su mujer cargadina de hijos la dejaba también viuda. No siendo su delito otro que haber trabajado desde su niñez en la mina, el haber querido reclamar el sudor que el patrono le robaba. ¿Ustedes que misión es la que tienen? ¡Acaso detener a los borrachos que se entarrascan (embriagan), y no porque sean beodos de profesión, sino que siendo obreros cobrando un miserable sueldo, se ven aburridos porque en sus hogares falta de todo, y entonces buscan en la bebida el olvido, porque saben que no pueden luchar contra un régimen que los oprime, con la poderosa fuerza que detrás de cada trabajador hay un policía! —Quizás hubiese seguido la enloquecida Teresa hablando largo tiempo por este camino, si uno de los policías enérgicamente no se le impusiera a la vez que amenazadoramente le decía: —¡Haga el favor señora de no dar a luz tantas insultantes tonterías, porque me parece a mi, que usted va a terminar muy mal, y tengo la impresión de que se va a quedar aquí, para ser encarcelada juzgada por ofender a la autoridad. Así que no despegue más su boca lárguese pronto antes de que me arrepienta! —No siguió hablando Teresa, no pudo seguir diciéndoles tantas cosas como ella sabía, tantas nefastosas cosas que en las cuencas mineras asturianas la policía había hecho, pero ahora lo que verdaderamente a ciencia cierta ya sabía, era que si el honrado y desventurado trabajador quería vivir con tranquilidad, debía de hacerlo siempre de rodillas. "LA TERESA Y LOS ABOGADOS" —Xebrose (marchose) la Teresa de la comisaría, y corriendo como una desesperada por las calles de Oviedo llegó hasta el Sindicato con intenciones de consultar su caso con un abogado que conocía que tenía ganada fama de ser un buen defensor del trabajador, y no un “tragón" como existen muchos en estas instituciones en otras muchas, ya que este letrado es un hombre recto (y también falangista), tan agudo e inteligente como lo fuera el propio Muñón de Diego, y por tercera vez, y comenzándole ya a enronquecérsele la voz, le relató el escabroso asunto que la traía desatinada. —El ilustre abogado del Sindicado escuchola sopesando todas sus palabras, y antes de responderle a la conclusión que había de aquel teatro sacado, le arrancó con profundidad un par de fumadas a su cigarro, y a la vez que lo estrujaba con rabia en el cenicero, dijo haciendo un marcado gesto de desprecio hacía los promotores de aquel despreciable y cobardoso timo: —¡Esto que le han hecho a usted es un timo asqueroso y despreciable, pero no se preocupe usted más, y deje ya de desesperarse, ya que toda la razón está de su parte, y a esos miserables no ha de quedarles más remedio, que componerle en condiciones las averías que tiene su furgoneta, o por lo contrario, deshacer la venta y entregarle el dinero que usted le dio como entrada! —No se puede imaginar don Pedro el bien que me hacen sus consolativas palabras, ya que he sufrido toda la mañana lo indecible en mi caminar de Herodes para Pilatos, y mis sentidos ya se me estaban avecinando con la pérdida de la razón. Y ahora pagándole lo que fuera menester, yo le ruego por la santina de Covadonga, que me ataña este asunto en el juzgado, para poder meter en el honrado riego a estos endiablados timadores. —Bien quisiera yo hacer lo que me está pidiendo, pero yo sólo puedo actuar en los menesteres que sean de tipo laboral, pero no se apene usted, porque la voy a enviar a un colega amigo mío, que sabe hilar muy derecho en estos asuntos, ya verá como le arregla esta cuestión con prontitud y a su agrado. —Más esperanzada por el motivo de las alentadoras palabras que le había dicho el abogado del Sindicato, hizo Teresa entrada en aquella su aciaga mañana en la casa del letrado a donde iba dirigida, y parecíale que su emprendedor valiente ánimo se encontraba en derechura de sosegarse, y su apagada alegría en hechura de florecer de nuevo, pues ya pensaba que su avisperoso negocio navegaba en las tranquilas aguas que le conducirían a ser resuelto en su favor. —Por esto, tras las consiguientes palabras de presentación que sostuvo con aquel nuevo abogado que visitaba, éste le mandó que se sentase, por primera vez en aquella su ajetreada mañana, acomodose en el mullido sillón la Teresa, medio rendida sofocada por la continua tensión en que había estado sometida, y el grande cansancio que sentía por tantas vueltas como había dado. Así pues empezó Teresa por cuarta vez en tan corto espacio, a poner en el oído del letrado, todo cuanto le aconteciera con el rapiegu de Vulcano, los foínus (garduños) de la Aseguradora, los llimiagus (babosos) de los policías, así como lo que hablara con el estupendo abogado del Sindicato. —No despegó su lengua aquel letrado en todo el tiempo que la Teresa invirtió en narrarle su caso, pero se observaba que hacía trabajar a su imaginación en el silencio, con las miras de encontrar en aquel entuerto el nudo dónde se encontraba atado el delito, y de cuando en cuando sacudía su cabeza y se sonreía, lo mismo que si le hiciera cierta gracia aquel descantoyamientu (descalabro), y cuando a la postre la Teresa terminó su historia, él hablando con seguridad dijo: —Está visto señora que todo este endiablado teatro que le han preparado, tiene el indecente hocico de ser un canallesco y cobardoso timo, pero no se preocupe usted ya que lleva la entera razón, y aunque la ley tiene unas lagunas abismales, no considero yo de que le puedan robar lo que es únicamente suyo. —Mire... voy ha procurar arreglarle este caso sin que usted tenga necesidad de gastar dinero, ya que por lo que observo, usted es una pobre trabajadora, y en los bolsillos de los necesitados no suelo hacer yo cobranzas de mis salarios. Verá, ahora mismo le voy a telefonear al jefe de la policía que es conocido mío, para preguntarle si este asunto se puede enjuiciar por lo criminal y elevarlo directamente ante el señor juez. —Después de conferenciar unos instantes el desinteresado abogado con el jefe de la policía, dijo con marcada satisfacción por haber hallado la solución que buscaba: —¡Bueno señora hemos tenido suerte, ya que se puede hacer lo que yo había pensado, así que vaya ahora mismo al juzgado de lo Criminal, y explíquele al señor juez todo cuanto le ha sucedido, y ya verá usted como le arregla este asunto rápidamente! “TERESA ANTE EL SEÑOR JUEZ” —En pocos minutos ganó corriendo la plaza del Ayuntamiento la esperanzada Teresa, y ágil, decidida y entusiasmada, subió con rapidez las escaleras del juzgado de primera instancia, y allí dijo que venía a visitar al señor juez, y que precisaba hacerlo sin demora, porque ya era demasiado tarde y tenía temor de no poder resolver su cuestión aquella mañana. —Uno de los chupatintas que en aquel despacho aparentemente trabajaba, si es que en verdad sabía hacer algo de provecho, dijo dirigiéndose a un compañero con marcado aire de altanería a la par que miraba a la Teresa de soslayo, como si le tomara la medida a su valía social, y de hecho ya supiera que no tenía facha ni de posición adinerada, ni de poder de ninguna clase: —¡Algunas personas cuentan que hablar con el señor juez es lo mismo que dirigirse a un verdulero, que poca preparación y cuanta ignorancia tenemos en España que hasta los mismos aldeanos que están como el mismo ganado piensan, que todos somos iguales y que un magistrado es parecido al vecino de la puerta de casa! —Pero no todos en aquella dependencia pensaban como este payaso, y como tantas y tantos payasos que pueblan arrastrándose como asquerosos reptiles, la mayor parte de las oficinas de nuestra Patria, pues una joven secretaria que allí también trabajaba, preguntole a Teresa con natural educación y pareja simpatía, el por qué precisaba ver al señor juez con tanto apremio como el que tenía, para ella comunicárselo y señalarle la visita. Y de nuevo la pobre Teresa por quinta vez tuvo necesidad de contar cuanto le había acontecido, condoliendo con su historia el ánimo de la muchacha, la cual le dijo: —¡Yo no sé señora si este caso que usted me explicó pertenece a este juzgado, bueno no obstante espere aquí un poco, que se lo voy a comunicar al señor juez haber si la puede recibir! —No debía de tener mucho trabajo en aquel tiempo de la casi finalizada mañana el señor juez, porque al corto instante sonriéndose satisfecha la buena secretaria con haber conseguido la entrevista, regresando a lado de Teresa le dijo: —Ya puede pasar usted señora, pues el señor juez la espera, hizo acto de presencia en la sala donde el repartidor de ley aguardándola estaba, y nada más que el juez la vio ante su presencia, preguntó con seriedad ajusticiadora: —¡Dígame señora! —¿Qué clase de gravedad la ha guiado ante mi presencia? —Teresa ya casi afónica del todo, y sofocada hasta lindar en el mismo ahogo, le contestó con todo el respeto y educación que poseía: —¡Perdóneme señor juez por molestarle, pero el caso es que mi abogado, me aconsejó que viniese ante su justa presencia para hacerle sabedor de la desgracia que me acompaña, que barrunto por anticipado, que ha de borrarla Su Señoría de mi triste sentimiento de un sólo plumazo! —Y seguidamente le explicó por sexta vez aquella mañana el mal que la desarrendaba, que en tan corto tiempo le había producida más sufrimiento, que los dolores que la embargaran en el haber traído al mundo tres futuros soldados para el Ejército de la Patria. —El señor juez que al parejo que la escuchaba estaba en animada conversación con unos despreciables sujetos que le acompañaban, que tuvieron la poca vergüenza de dialogar con el juez cuando la Teresa a éste hablaba, como si fuese más importante lo que trataban, que la simpleza de la pobre Teresa, que hasta aquellos momentos todavía creía en la eficiencia de la ley, cosa que a los pocos minutos despreciaría con toda su alma. Así que Teresa concluyó su narrativa sin haber sido interrumpida como al parecer tampoco escuchada, el señor juez quitándose sus lentes dijo con marcados síntomas de enojo: —¡Bueno…! ¿A mí que me cuenta usted señora? —¿Qué es lo que pretende usted...? —¿Acaso que yo ordene que le devuelvan con rapidez sus intereses que cualquiera sabe si son razonados, y que su abogado le lleve los cuartos? —Si usted en verdad quiere resolver este su asunto, haga el favor de hacer con la denuncia el debido camino, y no ensenderarse en el del atajo, y cuando el pleito llegue a mis manos, yo lo juzgare ateniéndome a las leyes, y entonces se sabrá quién es el culpable, si el denunciado ó el denunciante! —Salió Teresa del aposento del juez perdiendo ya para siempre toda creencia el la ley, que si en verdad en España algo de ella existe, cuando uno termina de dar las vueltas y revueltas que para todo proceso se necesitan, el más joven se torna viejo, y éste pasa a mejor vida. Y lo que no sabe la ley española con tanto cuento barato como se traen sus compositores que el pobre necesita presto su justicia, de lo que se saca en consecuencia que la ley, es patrimonio eminentemente propio de las clases poderosas. —Pobre Teresa, que no había tenido la suerte de toparse con un juez como el Juan Antonio de mi aldea que supo repartir la justicia entre Pascualín el de los enredos y las gafuros xabarceiras, con un juez que por experiencia sabia lo que era el trabajo, la necesidad, la justicia y la injusticia, por eso ahora Teresa caminaba con paso cansino, ya sin ninguna prisa, iba desilusionada, afligida, herida en lo más profundo de su alma, entristecida y empobrecida, observando por vez primera a un mundo que ella jamás había pensado que existía. Y así con tanta desesperación desventurada dirigíase a la casa de su abogado para contarle las enflaquecidas ganancias que sacara del repartidor de la justicia. —Y su abogado no supo decirle nada más que esto: —¡Creame señora, pues le juro que yo hice todo cuanto estaba a mi alcance por ayudarla, pero ya veo por lo que usted me cuenta que no fuimos capaces de conseguir nada, ahora no le queda más recurso que hacer esto que le digo! —¡Vaya a la casa de ese despreciable timador de Vulcano, páguele la mitad de la compostura que él le reclama por arreglarle el vehículo, de esta manera se encontrará pronto con la tranquilidad que le está haciendo falta, por otra parte ahorrará usted dinero, pues si este asunto lo llevamos hasta el final, se va a gastar usted mucho más de lo que vale el xumentu de fierru, sin tener la garantía de ganar el xuiciu, a pesar de ser usted dueña y señora de toda la verdad! —Llegó tras mucho bregar en busca de la Justicia y la razón que en aquellos tiempos no habla para los menesterosos, cuento que llegó la desdichada Teresa ante la presencia del rapiegu de Vulcanu, y cuando le empezó a hablar, lo hacía la pobre con tan afónica ronquera, que por esto el fuín de su timador sonriéndose muy satisfecho, le pregunto con marcada y despreciativa guasa. —¿Qué ye lu que l'axucéi nagora xiñora, que trái tan afogáu 'l glachu gafu ya endiañáu que nun principiu tal paicióme que querie achuquiname? —Pues me parece que viene muy mermada de voz y enflaquecida de genio. Mucho ha tenido usted que tejer y destejer, hablar, gritar, y desesperarse, para que se le hallan secado entrambas fuentes de mala leche, ya que cuando salió de aquí esta mañana después de ponerme a mi como un verdadero pingayu, todavía se le apreciaba la suficiente fuerza para poner en verdadera revolución a todas las autoridades de Oviedo, que como es muy natural la han escuchado a usted por cuento. —Pero tenga paciencia señora, que en las derrotas que hoy coseche, si sabe aprender de ellas como hicimos los demás, sacará usted las victorias de mañana, y puede que desde ahora ya jamás ponga en duda, que quienes tienen el dinero son los que mandan, y aquellos que luchan con la fuerza de la dialéctica contra el dinero, no son en verdad locos sino simplemente tontos. —Nada le contestó Teresa a los razonamientos atinados de ‘l Rapiegón del Vulcanu, sino que mirándole con endemoniado desprecio, señalada rabia y marcado odio, sacó de su bolso los dineros y al cuidado que se los ponía entre sus fuinesques manes le dijo: —Aquí tiene el importe del arreglo de mi furgonetina, y quiera el Xantiquín del Faidor que le sirva para melecinas. —Con aquella furgoneta anduvimos xabarciandu por todos los mercados de Asturias, y al final tuvimos que dejar tal oficio porque casi no ganábamos para encantexus de la dichosa furgonetina.

    Primer Diccionario Enciclopédicu de la Llingua Asturiana > xabarciar

  • 14 él

    art.
    el coche the car
    la casa the house
    los niños the children
    el agua/hacha/águila the water/ax/eagle
    fui a recoger a los niños I went to pick up the children
    * * *
    el
    1 the
    la Sra. Rodríguez Mrs. Rodríguez
    2 el de the one
    3 el que (persona - sujeto) the one who; (- objeto) the one, the one that, the one whom
    4 (cosa) the one, the one that, the one which
    * * *
    1. pron. 2. art.
    * * *
    el; la; los; las
    ART DEF
    1) [con nombres de referente único o concreto] the

    ¿está fría el agua? — is the water cold?

    ¿ha llegado ya el abogado? — has the lawyer arrived yet?

    el tío ese* that chap

    2) [en algunos casos no se traduce]
    a) [con nombres propios]

    ¿qué manda la señora? — what would madam like?

    ha llamado el Sr. Sendra — Mr. Sendra called

    dáselo a la Luisa* give it to Luisa

    b) [con nombres en sentido genérico]
    c) [con infinitivo]

    el hacerlo fue un error — doing it was a mistake, it was a mistake to do it

    d) [con cifras, proporciones]

    ahora gano el 3% más — I now earn 3% more

    3) [traducido por el posesivo]
    4) [con expresiones temporales]
    5) (=uso distributivo)
    6) [en exclamaciones]

    ¡el frío que hacía! — it was freezing!

    7) [posesivo]

    el de, mi libro y el de usted — my book and yours

    el del sombrero rojothe one with o in the red hat

    es un traje bonito, pero prefiero el de Ana — it's a nice suit, but I prefer Ana's

    y el de todos los demás — and that of everybody else, and everybody else's

    8)

    el que

    a) + indic

    él es el que quiere — it's he who wants to, he's the one who wants to

    los que hacen eso son tontos — anyone who does that is a fool, those who do so are foolish

    b) + subjun whoever

    el que quiera, que lo haga — whoever wants to can do it

    * * *
    pronombre personal
    a) ( como sujeto) he

    ¿quién se lo va a decir? - él — who's going to tell her? - he is

    fue él — it was him, it was he (frml)

    b) (en comparaciones, con preposiciones) him; ( refiriéndose a cosas) it

    con/contra/para él — with/against/for him

    con/contra/para él — with/against/for him

    * * *
    (pl los), la (pl las) articulo
    [the masculine article el is also used before feminine nouns which begin with accented a or ha, e.g. el agua pura, el hada madrina]
    1)

    ¿ya vas a la escuela? — do you go to school yet?

    el mío/las tuyas — mine/yours

    el rojo/último — the red/last one

    los nacidos entre... — those born between...

    2)
    a)

    el + de...: la del sombrero the one with the hat; el de Valencia the one from Valencia; el de las nueve the nine o'clock one; el de Juan/de mi hijo — Juan's/my son's

    b)

    el + que...: el que acaba de entrar the one who's just come in; las que yo ví the ones I saw; los que estén cansados; those who are tired, anyone who's tired; la que te guste whichever you like; el que lo haya hecho — whoever has done it

    el mes pasado/que viene — last/next month

    4) ( cada)

    $80 el metro/kilo — $80 a meter/a kilo

    5) (con fracciones, porcentajes, números)

    la mitad/la cuarta parte del dinero — half the money/a quarter of the money

    el 20% de... — 20% of...

    el cuarto pisothe fifth floor (AmE) o (BrE) fourth floor

    6) (refiriéndose a partes del cuerpo, prendas de vestir, artículos personales, etc)
    a) (con apellidos acompañados de título, adjetivos, etc)

    el señor Ortiz/la doctora Vidal — Mr Ortiz/Doctor Vidal

    b) ( en plural)
    * * *
    el2
    = the, ye.

    Ex: The first institute, 'The Catalog: Its Nature and Prospects,' was held in New York City on October 9 and 10, 1975.

    Ex: The article 'Ye olde smart card' presents an annotated list of information sources on the credit card industry.
    * a lo extremo = to the extreme.
    * aunque no lo creas = believe it or not.
    * barrio de los ricos = upper town.
    * de los mejores = as good as any.
    * el abuelo de = the granddaddy of.
    * el acabose = the last straw.
    * el alcance = comprehensiveness.
    * el amor de + Posesivo + vida = the love of + Posesivo + life.
    * el año próximo = the year ahead.
    * el arte de = the art of, the fine art of.
    * el ataque es la mejor defensa = attack is the best form of defence.
    * el auténtico = the real McCoy.
    * el beneficio de la duda = the benefit of the doubt.
    * el bien de = the good of.
    * el buenazo de + Nombre = good old + Nombre.
    * el bueno de + Nombre = good old + Nombre.
    * el camino a seguir = the way ahead, the way to go.
    * el camino correcto = the way ahead, the way to go.
    * el camino hacia + Nombre + está lleno de + Nombre = the road (to/towards) + Nombre + is paved with + Nombre.
    * el camino hacia + Nombre + está plagado de + Nombre = the road (to/towards) + Nombre + is paved with + Nombre.
    * el camino por recorrer = the way ahead.
    * el camino que lleva a = a/the doorway to.
    * el camino recorrido = the road travelled so far.
    * el camino se hace andando = actions speak louder than words.
    * el centro de atención + ser = all eyes + be + on.
    * el charco = the big pond.
    * el ciudadano de a pie = the average Joe.
    * el ciudadano medio = the average Joe.
    * el cliente siempre tiene la razón = the customer is always right.
    * el colmo = the last straw.
    * el consejo de otra persona = a second opinion.
    * el copón = the dog's bollocks, the bee's knees, the cat's meow, the cat's pyjamas, the cat's whiskers.
    * el corazón de = the heart of.
    * el crecimiento de = the rising tide of.
    * el cual = which.
    * el de = that in, that of.
    * el diablo está en los detalles = the devil (is/lives) in the details.
    * el día del Juicio Final = the Day of Judgement.
    * El Diluvio = the Flood.
    * el dinero es el origen de todos los males = money is the root of all evil.
    * el dinero es la fuente de todos los males = money is the root of all evil.
    * el dinero mueve al mundo = money makes the world go (a)round.
    * el dinero no crece en los árboles = money doesn't grow on trees.
    * el doble = twice + as many.
    * el doble de = twice + the number of.
    * El Dorado = El Dorado.
    * el enemigo en casa = the enemy within.
    * el entonces + Nombre = the then + Nombre.
    * el espíritu de la época = the spirit of the times.
    * el estado de las cosas = the lay of the land [the lie of the land, -UK].
    * el evitar = avoidance.
    * el éxito genera éxito = success breeds success (SBS).
    * el éxito llama al éxito = success breeds success (SBS).
    * el final de = the close of.
    * el final de los problemas = the light at the end of the tunnel.
    * el fin del mundo = the ends of the earth.
    * el fin de semana = over the weekend, at the weekend.
    * el fin de todos los fines = the end of all ends.
    * el fin justifica los medios = the end justifies the means.
    * el fruto de + Nombre = the fruit of + Nombre.
    * el futuro = the way ahead, the way of the future.
    * el futuro + estar + justo a la vuelta de la esquina = the future + be + just around the corner.
    * el Gato con Botas = Puss in Boots.
    * el grado de = the extent of.
    * el grado de + Nombre = the breadth and depth of + Nombre.
    * el grado en que = the extent to which.
    * el gran hermano = big brother.
    * el guapo de + Nombre = good old + Nombre.
    * el hecho es que = fact is, the fact is (that).
    * el hecho es que... = the fact of the matter is that....
    * el hombre de la calle = the average Joe.
    * el hombre no es una isla = no man is an island.
    * el hombre propone y Dios dispone = Man proposes, God disposes.
    * el impulsor de = the power behind.
    * el interés público = the public interest.
    * El Juicio Final = The Last Judgement.
    * el lastre de = the shackles of.
    * el llevar = carrying.
    * el lugar que le corresponde a = the due place of.
    * El Mago de Oz = The Wizard of Oz, The Wizard of Oz.
    * el más = all-time.
    * el más + Adjetivo = the most + Adjetivo.
    * el más allá = hereafter.
    * el más bajo = rock-bottom.
    * el más favorito del mes = pick of the month.
    * el más leído = the most widely read.
    * el más recomendado = best of breed, the.
    * el Mediterráneo = Mediterranean Sea, the, the Med.
    * el mejor = best of breed, the.
    * el mejor de todos = the cream of the crop, crème de la crème.
    * el mejor hasta ahora = the best yet.
    * el mejor modo de = the best way of.
    * el mejor momento de todos = the time of all times.
    * el mejor + Nombre = the best available + Nombre.
    * el mejor que ha hecho hasta ahora = Posesivo + best yet.
    * el mentir = lying.
    * el mes pasado = last month.
    * el mío = mine.
    * el mismo + Nombre (+ que) = every bit as much + Nombre (+ as).
    * el mismo número = as many.
    * el modo como = the way in which.
    * el modo de = the way in which.
    * el modo de + Infinitivo = the way to go about + Gerundio.
    * el momento preciso = the point in time at which.
    * el motor de = the power behind.
    * el movimiento se demuestra andando = actions speak louder than words.
    * el muerto al hoyo y el vivo al bollo = dead men have no friends.
    * el mundo de las noticias = newsmaking.
    * el mundo en la palma de la mano = the world in the palm of + Posesivo + hand.
    * el mundo está a sus pies = the world is + Posesivo + oyster.
    * el mundo es un pañuelo = it's a small world.
    * el + Nombre + correcto al + Nombre + adecuado en el momento oportuno = the right + Nombre + to the right + Nombre + at the right time.
    * el + Nombre + es inestimable = the + Nombre + cannot be overestimated.
    * el + Nombre + más completo = the + Nombre + to end all + Nombre.
    * el no va más = the be all and end all, the bee's knees, the cat's pyjamas, the cat's meow, the cat's whiskers, the dog's bollocks.
    * el nuevo aspecto de = the changing face of, the changing nature of.
    * el orgullo de = showpiece.
    * el otro lado de la barrera = the other side of the fence.
    * el padre de = the father of.
    * el pan nuestro de cada día = all in a day's work.
    * el paso del tiempo = the passage of time, the sands of time.
    * el peor de todos = the worst of the lot.
    * el perro es el mejor amigo del hombre = a dog is man's best friend.
    * el peso de = brunt of, the.
    * el populacho = the great unwashed.
    * el porqué de = the reason behind, the thinking behind, the reasoning behind, the idea behind.
    * el portavoz de = the voice of.
    * el presente = thisness.
    * el primer intento = the first time around.
    * el primer + Nombre = the earliest + Nombre.
    * el primero mencionado = former.
    * el principal = the number one.
    * el principio de = the dawn of.
    * el principio del fin = the beginning of the end.
    * el principio de + Mes/Estación = early + Mes/Estación.
    * el problema no es el qué, sino el cómo = the devil (is/lives) in the details.
    * el problema obvio = the elephant in the room.
    * el proletariado = the great unwashed.
    * el pulmón de = the heart of.
    * el punto más bajo = rock-bottom.
    * el que = that, the one.
    * el que aprende = learner.
    * el que las hace, las paga = you've made your bed, now you must lie in it!.
    * el que lo encuentre se lo queda = finders keepers.
    * el que mantiene a la familia = breadwinner [bread winner].
    * el que mucho abarca poco aprieta = jack of all trades, master of none.
    * el que no llora, no mama = the squeaky (squeaking) wheel gets the grease (the oil/oiled).
    * el que no se aventura no cruza el mar = nothing ventured, nothing gained.
    * el que pregunta = inquirer [enquirer, -UK].
    * el quid de la cuestión = the crux of the problem, the crux of the matter.
    * el registro de los registros = record-of-record.
    * el registro modelo = record-of-record.
    * el resto = rest, the.
    * el resto (de) = the remainder (of), the rest (of).
    * El Salvador = El Salvador.
    * el segundo mencionado = latter.
    * el sendero que lleva a = a/the doorway to.
    * el ser barato = cheapness.
    * el siguiente no, el otro = next but one.
    * el sitio adecuado en el momento adecuado = the right place at the right time.
    * el sueño de toda persona = the stuff dreams are made of.
    * el sueño de todos = the stuff dreams are made of.
    * el sueño de todo ser viviente = the stuff dreams are made of.
    * el súmmum = the bee's knees, the cat's pyjamas, the cat's meow, the cat's whiskers, the dog's bollocks.
    * el tamaño de = the extent of.
    * el tema de la discusión = the focus of the discussion.
    * el tema del debate = the focus of the discussion.
    * el tiempo de Algo = in season.
    * el tiempo es oro = time is money.
    * el tiempo lo dirá = only time will tell.
    * el tiempo vuela = time flies (by).
    * el tipo de = the range of.
    * el todo es más grande que la suma de sus partes = the whole is greater than the sum of its parts.
    * el total de = the total sum of, the sum total of.
    * el transcurrir del tiempo = the sands of time.
    * el transcurso del tiempo = as time goes by.
    * el último citado = latter.
    * el último grito = the last word, the cat's meow, the bee's knees, the cat's pyjamas, the cat's whiskers, the dog's bollocks.
    * el último + Nombre = the latest + Nombre.
    * el último pero no el menos importante = the last but by no means least.
    * el único = the one and only.
    * el único e incomparable = the one and only.
    * el único e inimitable = the one and only.
    * el único problema = a fly in the soup, the fly in the ointment.
    * el verdadero = the real McCoy.
    * el verdadero problema = the elephant in the room.
    * el ver televisión = television viewing.
    * el viejo = the elder.
    * el vulgo = the great unwashed.
    * el yugo de = the shackles of.
    * espicharlas = kick + the bucket.
    * la = the, ye.
    * la alternativa + ser = the alternative + be.
    * la belleza es superficial = beauty is only skin deep.
    * La Biblioteca Responde = Ask the Library.
    * la Biblioteca y el Archivo de Canadá = Library and Archives Canada.
    * la buena noticia = the good news.
    * la calidad es nuestro lema = quality is our middle name.
    * la calma que precede a la tormenta = the lull before the storm.
    * la cambiante fisonomía de = the changing face of, the changing nature of.
    * la caridad empieza por uno mismo = charity begins at home.
    * la ciudadana de a pie = the average Jane.
    * la ciudadana media = the average Jane.
    * la ciudad que nunca duerme = the city that never sleeps.
    * la clave de = at the heart of.
    * la clave está en la letra pequeña = the devil (is/lives) in the details.
    * la comunidad en general = the community at large.
    * la Convención de la Haya de 1954 = the 1954 Hague Convention.
    * la copa del árbol = the top of the tree.
    * la cosa es que = the thing is.
    * la cosa principal = the number one thing.
    * la crème de la crème = the cream of the crop, crème de la crème.
    * la cruz de = the bane of.
    * la cuestión es que = the thing is.
    * la década de los + Número = the + Número + s.
    * la demanda de = a call for.
    * la diversidad de = the range of.
    * la diversidad de + Nombre = the many + Nombre.
    * la edad se lleva en el alma = you are as old as you feel.
    * la época de Algo = in season.
    * la escoria de la sociedad = the gutter.
    * la espalda de = the back of.
    * la evidencia = the writing on the wall.
    * la fe mueve montañas = faith will move mountains.
    * la filosofía de = the reason behind, the reasoning behind.
    * la flor de + Nombre = the prime of + Nombre.
    * la flor y nata = the cream of the crop, crème de la crème.
    * la forma correcta de hacer las cosas = the way to go.
    * la forma de = ways and means (of/for/to/in/by).
    * la forma de + Infinitivo = the way to go about + Gerundio.
    * la forma de ver las cosas = the way + to see things.
    * la fuerza de la mayoría = strength in numbers.
    * la gente decía que = rumour had it that.
    * la gente dice que = rumour has it that.
    * la gente se está inquietando = the natives are nervous.
    * la gente se está poniendo nerviosa = the natives are nervous.
    * la gente se puso de pie para aplaudir = standing ovation.
    * la gota que colmó el vaso = the straw that broke the camel's back.
    * la Gran Manzana = the Big Apple.
    * la gran mayoría de = the vast majority of, the bulk of.
    * la historia + repetirse = history + come full circle.
    * la historia + volverse a repetir = history + come full circle.
    * la hostia = the cat's pyjamas, the cat's pyjamas, the bee's knees, the cat's meow, the cat's whiskers, the dog's bollocks.
    * la hoz y el martillo = the hammer and sickle.
    * la idea que hay detrás de = the idea behind.
    * la imaginación no tiene límites = your imagination is the limit.
    * la imitación es la mejor forma de que lo halaguen a uno = imitation is the sincerest form of flattery.
    * La Isla del Tesoro = Treasure Island.
    * la joya de = showpiece.
    * la judicatura = the Bench.
    * la justicia = the Bench.
    * la juventud no es cuestión de edad sino de espíritu = you are as old as you feel.
    * la leche = the dog's bollocks, the bee's knees, the cat's meow, the cat's pyjamas, the cat's whiskers.
    * la luz al final del túnel = the light at the end of the tunnel.
    * la magistratura = the Bench.
    * la manera de + Infinitivo = the way to go about + Gerundio.
    * la mano que mece la cuna es la mano que domina el mundo = the hand that rocks the cradle rules the world.
    * la mano que mece la cuna gobierna el mundo = the hand that rocks the cradle rules the world.
    * la mar de = a whole slew of.
    * la mayoría con mucho de = the vast majority of.
    * la mayoría de = the majority of, most + Nombre, the main bulk of.
    * la mayoría de la gente = most people, the majority of the people.
    * la mayoría de las personas = most people, the majority of the people.
    * la mayoría de las veces = most of the time, more often than not.
    * la mayoría del mundo = the majority of the world, most people, the majority of the people.
    * la mayoría del tiempo = most of the time.
    * la mayor parte de = the majority of, the main bulk of, the lion's share of.
    * la mayor parte de las veces = more often than not.
    * la medida en que = the extent to which.
    * la mejor forma de hacer Algo = best practices, lessons learned [lessons learnt].
    * la mejor manera = how best.
    * la mejor manera de = the best way of.
    * la mejor oferta = the best deal.
    * la mejor opción = the best bet.
    * la mejor salida = the best way forward.
    * la mejor solución = the best way forward.
    * la menor duda de que = no doubt whatsoever.
    * la mentira = lying.
    * la mirada en = eye(s) on.
    * la misma persona = one and the same person.
    * la mitad (1/2) = one-half (1/2).
    * la necesidad agudiza el ingenio = necessity mothers invention.
    * la ocasión la pintan calva = make + hay while the sun shines.
    * la opinión de otra persona = a second opinion.
    * la oportunidad de + Posesivo + vida = the opportunity of a lifetime.
    * la parte de atrás de = the back of.
    * la parte más dura de = brunt of, the.
    * la parte más importante = the heart of.
    * la parte principal de = the bulk of.
    * la parte superior izquierda de = the upper left of.
    * la parte trasera de = the back of.
    * la personificación de la confianza en uno mismo = confidence personified.
    * la pesadilla de = the bane of.
    * la pesca del día = the day's catch, the catch of the day.
    * la petición de = a call for.
    * la píldora = the pill.
    * la plebe = the great unwashed.
    * la polla = the dog's bollocks, the bee's knees, the cat's meow, the cat's pyjamas, the cat's whiskers.
    * la práctica hace al maestro = practice makes perfect.
    * la primera tentativa = the first time around.
    * la primera vez = the first time around.
    * la proporción mayor de = the lion's share of.
    * la próxima moda = the next hot thing.
    * la puntilla = the final/last nail in + Posesivo + coffin.
    * la que = that, the one.
    * la razón de ser = the reason for being.
    * la realidad es que = the fact remains that..., fact is, the fact is (that).
    * la rehostia = the dog's bollocks, the bee's knees, the cat's meow, the cat's pyjamas, the cat's whiskers.
    * la responsabilidad ahora recae en + Nombre = the ball is in + Posesivo + court.
    * la responsabilidad es de... = the buck + stops....
    * la riqueza de = the wealth of.
    * la ruina de = the bane of.
    * las = the, ye.
    * las 24 horas = round the clock, around the clock.
    * las apariencias engañan = don't judge a book by its cover, there's more to it than meets the eye.
    * las ataduras de = the shackles of.
    * las autoridades = the powers-that-be.
    * las cosas + cambiar = pendulum + swing.
    * las cosas + estar + claras = the (hand)writing + be + on the wall, see it + coming.
    * las cosas no pasan así como así = everything happens for a reason (and a purpose).
    * las cosas no pasan (así) porque sí = everything happens for a reason (and a purpose).
    * las cosas no son tan simples como parecen = there's more to it than meets the eye.
    * las cosas + seguir + igual = business + revolve + as usual.
    * las cosas siguen igual = business as usual.
    * las cosas sólo pasan una vez = lightning never strikes twice.
    * las cosas son más complicadas de lo que parecen = there's more to it than meets the eye.
    * las cosas tal y como son = the birds and the bees.
    * las cosas + volver + a su punto de partida = the wheel + turn + full circle.
    * las de = those for.
    * las doce del mediodía = noon.
    * la segunda mitad de + Fecha = the latter part of + Fecha.
    * la segunda opción = the next best choice.
    * la segunda vez = the second time around.
    * la semana pasada = last week.
    * la senda que lleva a = a/the doorway to.
    * la situación = the course of events.
    * la sociedad en general = society at large.
    * las posibilidades son infinitas = the possibilities are endless.
    * las profundidades del mar = the deep.
    * las profundidades del océano = the deep.
    * las pruebas = the writing on the wall.
    * las raíces se encuentran = roots + lie.
    * las raíces se remontan a = roots + lie.
    * las razones de = the reason behind, the thinking behind, the reasoning behind, the idea behind.
    * las Reglas de Cutter para un Catálogo Diccionario = Cutter's Rules for a Dictionary Catalog.
    * las triquiñuelas de la letra pequeña = the devil (is/lives) in the details.
    * la suerte + cambiar = the tide + turn.
    * la suerte estaba echada = the die was cast, the die had been cast.
    * la suerte está echada = the die is cast.
    * la suma total de = the total sum of, the sum total of.
    * las uvas están verdes = sour grapes.
    * las veinticuatro horas = day and night, day or night, night and day.
    * la temporada de Algo = in season.
    * la tierra de la abundancia = the land of plenty.
    * la tierra de las oportunidades = the land of opportunity.
    * la tira de = a whole slew of.
    * la tira de tiempo = donkey's years.
    * la triste realidad es que = the sad fact is (that).
    * la última palabra = the last word, the last word, the bee's knees, the cat's pyjamas, the cat's meow, the cat's whiskers, the dog's bollocks.
    * la última vez = last time.
    * la última vez que = the last time.
    * la única pega = the fly in the ointment, a fly in the soup.
    * la unión hace la fuerza = strength in numbers.
    * la ventaja de = the beauty of.
    * la ventaja es que = on the positive side, the advantage is that, on the bright side.
    * la verdad = the lowdown (on).
    * la verdad es que = if the truth be known, if the truth be told, the fact is (that), fact is.
    * la verdad es que... = the fact of the matter is that....
    * la verdad sea dicha = to tell the truth.
    * la verdad sea dicha que = if the truth be told.
    * la Vía Láctea = the Milky Way.
    * la vida continúa = the show must go on.
    * la vida + continuar = life + go on.
    * la vida es así = life's like that.
    * ¡la vida no es un camino de rosas! = the course of true love never did run smooth!.
    * la vida + seguir = life + go on.
    * la víspera de = on the eve of.
    * la voz de = the voice of.
    * la voz de la conciencia = the voice within.
    * la voz de la experiencia = the voice of experience.
    * la voz de la razón = the voice of reason.
    * la voz del odio = the voice of hate.
    * la voz interior = the voice within.
    * lo absurdo = ridiculousness.
    * lo adecuado = adequacy.
    * lo + Adjetivo + que sea/esté = how + Adjetivo.
    * lo anodino = blandness.
    * lo anteriormente expuesto = the preceding.
    * lo apropiado = appropriateness.
    * lo barato = inexpensiveness.
    * lo básico = essential, the, nuts and bolts, bare minimum, bare necessities, the, the lowdown (on).
    * lo bastante elevado = high enough.
    * lo bastante extenso = adequately scoped.
    * lo bueno de = the beauty of.
    * lo bueno es que = the good news is (that)..., on the positive side, on the bright side.
    * lo bueno viene en frascos pequeños = small is beautiful.
    * lo bueno y lo malo = the rights and wrongs.
    * lo caro = expensiveness.
    * lo chicano = Chicana.
    * lo chulo = coolness.
    * lo cierto es que = fact is, the fact is (that).
    * lo completo = completeness.
    * lo completo que Algo está = fullness.
    * lo creas o no = believe it or not.
    * lo decisivo = the last word.
    * lo definitivo = the last word.
    * lo desagradable = unpleasantness.
    * ¿lo dices en broma? = you must be joking!, you must be kidding!.
    * lo directo = directness.
    * lo divertido = the fun part.
    * lo engorroso de = cumbersomeness.
    * lo esencial = essential, the, nuts and bolts, bare minimum, bare necessities, the, the lowdown (on).
    * lo estrafalario = zaniness.
    * lo estrambótico = zaniness.
    * lo extenso = comprehensiveness.
    * lo favorable = propitiousness.
    * lo hebraico = Hebraica.
    * lo hecho hecho está = no use crying over spilt/spilled milk.
    * lo importante es lo que eres no cómo te llamas = a rose by any other name.
    * lo imprescindible = bare necessities, the, bare minimum.
    * lo incómodo de = cumbersomeness.
    * lo indefinido = indefiniteness.
    * lo indirecto = indirectness.
    * lo indispensable = bare necessities, the, bare minimum.
    * lo insulso = blandness.
    * lo interesante = the fun part.
    * lo judío = Judaica.
    * lo lindo = cuteness.
    * lo llano = flatness.
    * lo más cercano a = the nearest thing to.
    * lo más conveniente es que = optimally.
    * lo más destacado = highlights.
    * lo más detestado = pet hate.
    * lo más importante = most of all, at its core.
    * lo más interesante = highlights.
    * lo más mínimo = so much as.
    * lo más novedoso = the last word.
    * lo más odiado = pet hate.
    * lo más parecido a = the nearest thing to.
    * lo más probable es que = most probably.
    * lo más recio de = brunt of, the.
    * lo más recóndito = nooks and crannies.
    * lo máximo = the be all and end all, the bee's knees, the cat's pyjamas, the cat's meow, the cat's whiskers, the dog's bollocks.
    * lo mejor = the top of the tree.
    * lo mejor de = the beauty of, showpiece.
    * lo mejor de ambas partes = the best of both worlds.
    * lo mejor de lo mejor = the best of the best.
    * lo mejor de todo = best of all.
    * lo mejor entre lo mejor = the best of the best.
    * lo mejor es que... = the good news is (that)....
    * lo mejor está aún por llegar = the best is yet to come.
    * lo mejor posible = to the best of + Posesivo + ability, at + Posesivo + (very) best, optimally.
    * lo mejor que pueda = to the best of + Posesivo + ability.
    * lo mejor que se puede hacer = the best bet.
    * lo mejor + ser = the beautiful part + be.
    * lo menos posible = as little as possible.
    * lo mínimo = bare minimum, bare necessities, the.
    * lo mismo ocurre con = the same goes for.
    * lo mismo ocurre en el caso de = the same is true (for/of/with).
    * lo mismo que = the same as, along the lines of, in much the same way as.
    * lo mismo que antes = the same as before.
    * lo mismo que para = the same as that for.
    * lo mismo se aplica a = the same is true (for/of/with).
    * lo molesto de = cumbersomeness.
    * lo mucho que = how extensively.
    * lo noble = high-mindedness.
    * lo no convencional = unconventional, the.
    * lo normal + ser + que = there + be + a tendency (to/for), there + be + a tendency (to/for).
    * lo oportuno = timeliness.
    * lo pasado pasado está = let bygones be bygones.
    * lo peor de = brunt of, the.
    * lo peor del = the armpit of the.
    * lo pintoresco = quaintness.
    * lo plano = flatness.
    * lo poco común = rarity, rareness.
    * lo poco convencional = unconventional, the.
    * lo primero = for one, first off.
    * lo primero de todo = first of all, first off.
    * lo prometido es deuda = a promise is a promise.
    * lo propicio = propitiousness.
    * lo público = publicness.
    * lo que = that which, what.
    * lo que aguarda a = what is on store for.
    * lo que Algo o Alguien se merece, lo que le corresponde, bastante = fair share, fair share.
    * lo que a uno cura a otro mata = one man's meat is another man's poison.
    * lo que demuestra que = which (just) goes to show that.
    * lo que el futuro depara a = what is on store for.
    * lo que es aun más inquietante = more disturbingly.
    * lo que es aun más preocupante = more disturbingly.
    * lo que es aun mejor = better still.
    * lo que es aun peor = worse still.
    * lo que es bueno para uno es bueno para otro = what's sauce for the goose is sauce for the gander.
    * lo que es bueno para uno también es bueno para otro = what's good for the goose is good for the gander.
    * lo que es más = what is more, what's more.
    * lo que es más importante = most importantly, more importantly, most of all, most important.
    * lo que es mejor aun = better still.
    * lo que es muy importante = importantly.
    * lo que es peor = what's worse.
    * lo que es peor aun = worse still.
    * lo que espera a = what is on store for.
    * lo que está bien y lo que está mal = rights and wrongs.
    * lo que existe (en el mercado) = what's out there.
    * lo que haya que de ser, será = que sera sera, what's meant to be, will be, whatever will be, will be.
    * lo que hay (en el mercado) = what's out there.
    * lo que hay que hacer = do + the right thing, the way to go.
    * lo que hay que hacer y lo que hay que evitar = do's and don'ts, rights and wrongs.
    * lo que le corresponde = fair share.
    * lo que nos espera = things to come.
    * lo que quiera que = whatever.
    * lo que sea = something or other.
    * lo que se gana por un lado se pierde por otro = swings and roundabouts.
    * lo que se pierda en una cosa se gana en la otra = what you lose on the swings you gain on the roundabouts.
    * lo que + ser = what + be like.
    * lo que se suele pagar = going rate, the.
    * lo que tenga que pasar, que pase = que sera sera, what's meant to be, will be, whatever will be, will be.
    * lo que tenga que ser, será = que sera sera, whatever will be, will be, what's meant to be, will be.
    * lo que vale para tí también vale para mí = what's good for the goose is good for the gander, what's sauce for the goose is sauce for the gander.
    * lo rural = rurality.
    * los = the, ye.
    * los 365 días del año = year-round.
    * los 40 principales = Top 40 singles chart.
    * los abajo firmantes = the parties hereto.
    * los acontecimientos = the course of events.
    * lo sagrado = sacredness.
    * los albores de = the dawn of.
    * los años cincuenta = fifties.
    * los años treinta = thirties.
    * los árboles no dejan ver el bosque = lose + sight of the forest for the trees.
    * los avatares de la guerra = the tides of war.
    * los buenos tiempos = the good old days.
    * los comienzos de = the dawn of.
    * los constantes cambios de = the changing face of, the changing nature of.
    * los de = those for, those in.
    * los demás = rest, the, everybody else.
    * los detalles de la letra pequeña = the devil (is/lives) in the details.
    * los días antes de = leading up to.
    * los dos = both, both of them, both of which.
    * los efectos negativos se están dejando sentir ahora = chickens come home to roost.
    * los gobernantes = the powers-that-be.
    * los hay para dar y regalar = there's one born every minute.
    * los mandamás = the powers-that-be.
    * los más necesitados = those most in need.
    * los más pobres + Nombre = the poorest + Nombre.
    * los menos locuaces = inarticulate, the.
    * los motivos de = the reason behind, the thinking behind, the reasoning behind, the idea behind.
    * los necesitados = the needy.
    * los orígenes de = the dawn of.
    * los otros con los que aparece(n) = neighbours [neighbors, -USA].
    * los peores + Nombre = the poorest + Nombre.
    * los poderes fáticos = the powers-that-be.
    * los pormenores de la letra pequeña = the devil (is/lives) in the details.
    * Los Principios de París = Paris Principles.
    * los que = those who.
    * los que detentan el poder = the powers-that-be.
    * los que mandan = the powers-that-be.
    * los que no han recibido formación específica = uninstructed, the.
    * los que + Verbo = those + Participio.
    * los tribunales = the Bench.
    * lo suficientemente cerca = within range.
    * lo suficientemente cerca como para oír = within earshot of.
    * lo suficientemente estúpido como para = dumb enough to.
    * lo suficientemente grande = large enough, big enough.
    * lo suficientemente lejos como para no poder oír = out of earshot.
    * los últimos coletazos = fag-end.
    * lo sumo = the bee's knees, the cat's meow, the cat's whiskers, the dog's bollocks, the cat's pyjamas.
    * los unos a costa de los otros = at each other's expense.
    * los viejos tiempos = the good old days.
    * lo tomas o lo dejas = take it or leave it.
    * lo último = the last word.
    * lo uno es tan malo como lo otro = one is as bad as the other.
    * lo vanguardista = cutting edge.
    * lo yidish = Yiddica.
    * parmarlas = kick + the bucket.
    * ser lo que nos espera = be the shape of things to come.

    * * *
    el (pl los), la; (pl las)
    A (con un referente único, conocido o que se define) the
    el sol the sun
    el lápiz/la goma/los lápices/las gomas que compré the pencil/the eraser/the pencils/the erasers I bought
    no, ése no, el que te presté ayer/el de Julio/el rojo no, not that one, the one I lent you yesterday/Julio's/the red one
    en la calle Solís in Solís Street
    prefiero el mío/los tuyos I prefer mine/yours
    me atendió el estúpido del marido that stupid husband of hers served me
    yo soy la arquitecta, ella es lexicógrafa I'm the architect, she's a lexicographer
    yo fui la que lo rompí or rompió I was the one who broke it
    los nacidos entre … those born between …
    los que faltamos ayer those of us who weren't here yesterday
    ¿cuál es Ardiles? — el del sombrero negro which one's Ardiles? — the one with the black hat
    un encuentro al que asistieron muchas personalidades a meeting which was attended by many well known people
    la obra de la que or de la cual hablábamos the play we were talking about
    B
    (con sustantivos en sentido genérico): me encanta la ópera I love opera
    odio el pescado I hate fish
    así es la vida that's life
    (nosotros) los mexicanos lo sabemos muy bien we Mexicans know only too well
    ¿ya vas a la escuela? do you go to school yet?
    ya salió del hospital she's out of the hospital ( AmE) o ( BrE) out of hospital
    en el mar at sea
    viajar por el espacio to travel in space
    C
    (en expresiones de tiempo): ocurrió el domingo de Pascua/en el verano del 76 it happened on Easter Sunday/in the summer of '76
    mi cumpleaños es el 28 de mayo my birthday's on May 28
    el mes pasado/que viene last/next month
    no trabaja los sábados she doesn't work (on) Saturdays
    estudió toda la mañana he studied all morning
    a las ocho at eight o'clock, at eight
    a eso de las seis around six o'clock
    D
    (cada): lo venden a $80 el kilo/metro they're selling it at $80 a kilo/a meter o at $80 per kilo/meter
    ¿cuánto cuesta el paquete de diez? how much does a packet of ten cost?
    E
    (con fracciones, porcentajes, números): me dio la mitad/la cuarta parte del dinero she gave me half the money/a quarter of the money
    el 20% de los peruanos 20% of Peruvians
    vivo en el cuarto I live on the fifth floor ( AmE) o ( BrE) fourth floor
    (refiriéndose a partes del cuerpo, prendas de vestir, artículos personales, etc): con las manos en los bolsillos with my/your/his hands in my/your/his pockets
    ¡te cortaste el pelo! you've had your hair cut!
    tienes la falda sucia your skirt is dirty
    tienes el suéter puesto al revés you've got your sweater on inside out
    tiene el pelo largo/los ojos azules he has long hair/blue eyes
    1
    (con apellidos acompañados de título, adjetivos, etc): llamó el señor Ortiz/la doctora Vidal/el general Santos Mr Ortiz/Doctor Vidal/General Santos phoned
    el gran Caruso the Great Caruso
    2
    (con nombres de mujeres famosas): la última película de la Monroe Monroe's last movie
    3
    (en plural): los Ortega (matrimonio) the Ortegas, Mr and Mrs Ortega; (familia) the Ortegas, the Ortega family
    a los Josés se les suele llamar Pepe people called José are often known as Pepe
    4 (fam: en muchas regiones crit)
    (con nombres de pila): pregúntale a la Carmen/al Ricardo ask Carmen/Ricardo
    5
    (con algunos nombres geográficos): en la India in India
    en (el) Perú in Peru
    6
    (al calificar): la España de Franco Franco's Spain
    el Buñuel que todos conocemos the Buñuel we all know
    la Italia del siglo pasado Italy in the last century
    7
    (con algunos equipos deportivos): juegan contra el Juventus/el Barcelona they're playing against Juventus/Barcelona
    H el
    (con infinitivo): odiaba el tener que pedírselo he hated having to ask her
    es cuidadoso y pausado en el hablar he's careful and deliberate in the way he speaks
    el frenético girar de los bailarines the frenzied spinning of the dancers
    al + INF ver a prep B 2. (↑ a 3)
    * * *

     

    Multiple Entries:
    el    
    él
    el (pl
    los), la (pl las) art the masculine article el is also used before feminine nouns which begin with accented a or ha, e.g. el agua pura, el hada madrina

    1




    así es la vida that's life;
    (nosotros) los mexicanos we Mexicans;
    ¿ya vas a la escuela? do you go to school yet?


    las tuyas yours;
    el último the last one;
    el estúpido del marido that stupid husband of hers
    2
    a) el + de:


    el de las nueve the nine o'clock one;
    el de mi hijo my son's
    b) el + que:


    los que estén cansados;
    those who are tired, anyone who's tired;
    la que te guste whichever you like
    3 ( en expresiones de tiempo):

    mi cumpleaños es el 28 de mayo my birthday's on May 28;
    el mes pasado last month;
    toda la mañana all morning;
    a las ocho at eight o'clock
    4 ( cada):
    $80 el metro/kilo $80 a meter/a kilo, $80 per kilo/meter

    5 (con fracciones, porcentajes, números):
    la mitad/la cuarta parte del dinero half the money/a quarter of the money;

    el 20% de … 20% of …
    6 (con partes del cuerpo, prendas de vestir, artículos personales, etc):

    ¡te cortaste el pelo! you've had your hair cut!;
    tiene los ojos azules he has blue eyes
    7
    a) (con apellidos acompañados de título, adjetivos, etc):

    el señor Ortiz/la doctora Vidal Mr Ortiz/Doctor Vidal;

    los Ortega the Ortegas


    ver África, Argentina, etc
    él pron pers
    a) ( como sujeto) he;

    ¿quién se lo va a decir? — él who's going to tell her?he is;

    lo hizo él mismo he did it himself;
    fue él it was him
    b) (en comparaciones, con preposiciones) him;

    ( refiriéndose a cosas) it;
    llegué antes que él I arrived before him o before he did;

    con/para él with/for him;
    son de él they're his
    el art def m
    1 the
    2 (no se traduce) (ante un tratamiento formal) el sr. Gómez, Mr Gomez
    (cuando el sustantivo es general) el hambre/tiempo, hunger/time
    3 (se traduce por un posesivo) (con partes del cuerpo) se ha cortado el pelo, she's cut her hair
    (prendas) se lo metió en el bolsillo, he put it in his pocket
    (pertenencias) guarda el diario en el cajón, put your diary into the drawer
    4 (con días de la semana) iré el miércoles, I'll go on Wednesday
    5 (cuando el sustantivo está elidido) the one: prefiero el azul, I prefer the blue one
    el de las diez, the ten o'clock one
    el que está en la mesa, the one that's on the table
    el que más nos guste, whichever one we like best
    (delante de un posesivo) el de María, Maria's
    es el mío, it's mine
    él pron pers
    1 (sujeto) (persona) he
    (animal, cosa) it: fue él, it was him, fue él el que..., it was him that... o it was he who...
    2 (complemento) (persona) him
    (animal, cosa) it
    dáselo a él, give it to him, es para él, it's for him
    3 (posesivo) de él, his
    4 (oración comparativa) ella es mejor que él, she's better than him o she's better than he is
    'él' also found in these entries:
    Spanish:
    A
    - abajo
    - abalanzarse
    - abaratarse
    - abarquillarse
    - abarrotar
    - abarrotada
    - abarrotado
    - abastecimiento
    - abatir
    - abatimiento
    - abdicar
    - abierta
    - abierto
    - abismo
    - abogada
    - abogado
    - abominar
    - abominable
    - abordar
    - aborigen
    - aborregarse
    - abortar
    - abotargada
    - abotargado
    - abrir
    - abreviar
    - abrirse
    - absoluta
    - absoluto
    - abstención
    - abundancia
    - acabar
    - acabarse
    - acabose
    - acallar
    - acanallar
    - accionariado
    - acero
    - achacosa
    - achacoso
    - achatamiento
    - achicharrarse
    - aclarar
    - aclarado
    - acomodarse
    - acompañar
    - acondicionar
    - acostumbrada
    - acostumbrado
    English:
    A
    - abandon
    - ABC
    - ability
    - about
    - above
    - abroad
    - abseil
    - absence
    - absent
    - absolute
    - absolve
    - absorb
    - abstract
    - academic
    - accelerate
    - accommodate
    - accomplice
    - account
    - accurately
    - accusation
    - accused
    - accustom
    - aching
    - act
    - act on
    - act up
    - actual
    - actually
    - acute
    - address
    - adequately
    - adjourn
    - admission
    - admit
    - advance
    - advanced
    - advantage
    - advantageous
    - advise
    - advocate
    - affair
    - afford
    - afloat
    - afraid
    - after
    - against
    - age
    - agenda
    - aggregate
    * * *
    el (f la, mpl los, fpl las) art determinado el is used instead of la before feminine nouns which are stressed on the first syllable and begin with “a” or “ha” (e.g. el agua, el hacha). Note that el combines with the prepositions a and de to produce the contracted forms al and del.
    1. [con valor especificador] the;
    el coche the car;
    la casa the house;
    los niños the children;
    el agua/hacha/águila the water/axe/eagle;
    fui a recoger a los niños I went to pick up the children
    2. [con sustantivo abstracto, valor genérico]
    el amor love;
    la vida life;
    el hombre Man, human beings;
    los derechos de la mujer women's rights;
    los niños imitan a los adultos children copy adults;
    el pan es un alimento básico bread is a basic food;
    la mayoría de la gente no la conoce most people don't know her;
    vuelve el biquini bikinis are back
    3. [indica posesión, pertenencia]
    se partió la pierna he broke his leg;
    se quitó los zapatos she took her shoes off;
    tiene el pelo oscuro he has dark hair;
    me han robado la maleta my suitcase has been stolen;
    se dieron la mano they shook hands
    4. [con días de la semana, fechas, horas]
    vuelven el sábado they're coming back on Saturday;
    los domingos vamos al cine we go to the movies (on) Sundays;
    llegaré el 1 de mayo [escrito] I'll arrive on 1 May;
    [hablado] I'll arrive on the first of May;
    son las siete it's seven o'clock;
    el año pasado/que viene last/next year
    5. [con nombres propios geográficos]
    el Sena the (River) Seine;
    el Everest (Mount) Everest;
    la India India;
    La Haya The Hague;
    El Cairo Cairo;
    6. [con apellido]
    la señora Márquez Mrs Márquez;
    el señor/el doctor Juárez Mr/Doctor Juárez;
    los Amaya [matrimonio] Mr and Mrs Amaya, the Amayas;
    [familia completa] the Amayas, the Amaya family;
    los Austrias the Hapsburgs;
    el Hitler español the Spanish Hitler
    7. Fam [con nombre propio de persona]
    llama a la María call Maria
    8. [con numerales, porcentajes, fracciones]
    el siete es mi número de la suerte seven's my lucky number;
    llegó el tercero he came third;
    el tercer piso the third floor;
    un aumento del 30 por ciento a 30 percent increase;
    la quinta parte (de) a fifth (of);
    el 20 por ciento (de) 20 percent (of)
    9. [en proporciones, precios]
    100 pesos el kilo 100 pesos a o per kilo
    10. [con complemento especificativo]
    el/la del sombrero the one with the hat;
    los/las de azul [cosas] the blue ones;
    [personas] the ones in blue;
    he perdido el tren, cogeré el de las nueve I've missed the train, I'll get the nine o'clock one;
    el de aquí this one here;
    ¿los del parque son amigos tuyos? were those people in the park friends of yours?;
    prefiero las del escaparate I prefer the ones in the window;
    los del fondo no se callan the people at the back won't shut up
    11. [con complemento posesivo]
    mi hermano y el de Juan my brother and Juan's;
    el mío mine;
    la tuya yours;
    los suyos theirs
    12. [con adjetivo]
    prefiero el rojo al azul I prefer the red one to the blue one;
    el/la mejor the best;
    es la mejor de la clase she's the best in the class, she's top of the class;
    los seleccionados realizarán un examen those chosen will sit an exam;
    el tonto de Ignacio se equivocó that idiot Ignacio got it wrong
    13. [con infinitivo]
    el beber tanto acabó con él all that drinking is what finished him off;
    es amante del buen comer she loves good food;
    me sienta mal el tener que decírtelo I don't like to have to tell you
    14. [con frases subordinadas]
    el/la que [cosa] whichever;
    [persona] whoever;
    los/las que [cosas] whichever;
    [personas] whoever;
    coge el/los que quieras take whichever you like;
    el que más corra whoever runs fastest, the one who runs the fastest;
    las que quieran venir que levanten la mano those who want to come o anyone who wants to come should put their hand up;
    el que no te guste no quiere decir que sea malo the fact that you don't like him doesn't make him a bad person
    15. [con valor enfático]
    ¡la pena que me dio verlo en ese estado! I felt so sorry for him when I saw him in that state!
    * * *
    el
    I art the
    II pron
    :
    el de … that of …;
    el de Juan Juan’s;
    el más grande the biggest (one);
    el que está … the one that is …
    * * *
    él pron
    : he, him
    él es mi amigo: he's my friend
    hablaremos con él: we will speak with him
    1) : the one
    tengo mi libro y el tuyo: I have my book and yours
    de los cantantes me gusta el de México: I prefer the singer from México
    2)
    el que : he who, whoever, the one that
    el que vino ayer: the one who came yesterday
    el que trabaja duro estará contento: he who works hard will be happy
    el, la art, pl los, las : the
    los niños están en la casa: the boys are in the house
    me duele el pie: my foot hurts
    * * *
    el det
    1. the
    ¿qué te pareció el libro? what did you think of the book?
    2. (posesivo) my / your / his / her etcétera
    ¿te has cortado el pelo? have you had your hair cut?
    ¿cuál prefieres? el azul which one do you prefer? the blue one
    ¡Ojo! Algunas veces no se traduce
    ¿quieres salir el sábado? do you want to go out on Saturday?
    el Sr. García Mr. García
    el que (persona) the one who / the one that (cosa) the one which / the one that
    con el que that... with
    en el que that... in

    Spanish-English dictionary > él

  • 15 che

    1. adj what
    a che cosa serve? what is that for?
    che brutta giornata! what a filthy day!
    2. pron persona: soggetto who
    persona: oggetto who, that, formal whom
    cosa that, which
    che? what?
    ciò che what
    non c'e di che don't mention it, you're welcome
    3. conj dopo il comparativo than
    sono tre anni che non la vedo I haven't seen her for three years
    * * *
    che1 agg.interr. ( quale) what ( riferito a numero indeterminato di cose o persone); which ( riferito a numero limitato di cose o persone): che libri leggi?, what (kind of) books do you read?; che libro preferisci tra questi?, which book do you like best?; che musica ti piace?, what music do you like?; che tipo è?, what kind of a person is he?; che vestito mi metto stasera?, what shall I wear tonight? // che ora è?, what time is it (o what's the time)?
    pron.interr. ( che cosa) what: che è questo?, what's this?; che fai?, what are you doing?; che guardi?, what are you looking at?; che hai?, what's the matter with you?; che importa?, why bother about it?; non so che dire, I don't know what to say; che altro ( c'è)?, what else (is there)? // che succede?, what's going on? // che è che non è, all of a sudden // a che ( pro)?, what for (o to what purpose)?
    che1 agg.escl.
    1 ( quale, quali) what; (con s. che in inglese ammettono il pl.) what a: che bella giornata!, what a lovely day!; che bella notizia mi hai dato!, what good news you've given me!; che simpatico quel vostro amico!, what a nice person that friend of yours is!; che mascalzone!, what a rascal!; che musica meravigliosa!, what wonderful music!; che seccatura!, what a nuisance!; che pazienza ci è voluta per convincerla!, what a lot of patience it took to persuade her!; che idee!, what ideas!; che ingenui siamo stati!, what fools we were!; che vergogna!, what a disgrace!
    2 ( come) how: che strano!, how strange!; che bello!, how lovely!
    pron.escl. ( che cosa) what: che dici!, what are you saying!; guarda che mi doveva capitare!, just look what's happened to me!; che mi tocca sentire!, what's this I hear?; ''Ti sei divertito?'' ''Altro che!'', ''Did you have a good time?'' ''And how!''
    inter. (fam.) what!: ''Che! Stai scherzando?'', ''What! Are you kidding?''.
    che1 pron.indef. ( qualcosa) something: le sue parole avevano un che, un non so che di profetico, there was something prophetic about his words // non (un) gran che, ( non molto) not much, not up to much: non ho combinato (un) gran che, I didn't get much done; la commedia non era (un) gran che, the play wasn't up to much.
    che1 pron.rel.invar.
    1 (con funzione di sogg.) who, that ( riferito a persone); which, that ( riferito ad animali e cose): il signore che è entrato ora è il nuovo direttore, the man who (o that) has just come in is the new director; il ragazzo che studiava con me ha cambiato scuola, the boy who (o that) studied with me has changed school; l'ultimo che entra chiuda la porta, per favore, will the last one who comes in (o the last one to come in) please shut the door; gli atleti che sono iscritti alla prossima gara si presentino subito alla linea di partenza, the athletes (who are) entered for the next race should report to the starting line at once; non trovo nessuno che sia in grado di risolvere questo problema, I can't find anyone (who is) capable of solving this problem; c'è qualcuno che sa come funziona questa macchina fotografica?, is there anybody that (o who) knows how this camera works?; il cavallo che ha vinto la corsa era il favorito, the horse that (o which) won the race was the favourite; dammi il libro che sta sulla scrivania, give me the book that's on the desk; i volumi che trattano di anatomia sono nell'ultimo scaffale a destra, the books that deal (o the books dealing) with anatomy are on the top shelf, right-hand side; Dante Alighieri, che nacque a Firenze nel 1265, è il massimo poeta italiano, Dante Alighieri, who was born in Florence in 1265, is Italy's greatest poet; la Torre di Londra, che fu costruita da Guglielmo il Conquistatore, è un castello normanno, the Tower of London, which was built by William the Conqueror, is a Norman castle // colui che, coloro che, colui, coloro // ciò che, what // tutto ciò che, all that
    2 (con funzione di compl. ogg.; gener. è omesso in inglese) who, (form.) whom, that ( riferito a persone); which, that ( riferito ad animali e cose): sei proprio la persona che volevo vedere, you're the very person (that o who) I wanted to see; avete mangiato tutta la frutta che ho comprato?, have you eaten all the fruit (that) I bought?; eccoti i libri che mi avevi prestato, here are the books (that) you lent me; tutti gli animali che abbiamo citato sono in via di estinzione, all the animals (that) we have mentioned are endangered species; i solisti che abbiamo sentito ieri sera sono famosi in tutto il mondo, the soloists (that) we heard last night are world famous; l'argomento che stiamo per affrontare è della massima importanza, the subject (that) we're about to deal with is of the utmost importance; l'illustre ospite, che abbiamo l'onore di presentarvi, è nientemeno che il Presidente, our distinguished guest, who (m) we are honoured to present to you, is none other than the President; il duomo di Milano, che visiteremo domani, è un capolavoro di architettura gotica, Milan cathedral, which we shall visit tomorrow, is a masterpiece of Gothic architecture ∙ Come si nota dagli esempi, nei significati 1 e 2, quando il pron. che introduce una frase incidentale, viene tradotto con who (m) o which, e non può essere omesso
    3 (in correl. con stesso, medesimo) as, that: ha dato la stessa risposta che ho dato io, he gave the same answer (as o that) I did; è accaduta la stessa cosa che era accaduta ieri, the same thing happened as (o that) had happened yesterday; incontrerete le stesse difficoltà che abbiamo incontrato noi, you'll meet the same difficulties (as o that) we did
    4 (fam.) ( col valore di in cui, con cui, per cui): il giorno che arrivò era il 1o di agosto, the day he arrived was 1st August; ricordi l'estate che ci siamo incontrati?, can you remember the summer we met?; l'ultima volta che lo vidi era molto depresso, the last time I saw him he was very depressed; con quello stipendio ha di che vivere agiatamente, he can live comfortably on that salary; non ha proprio di che lamentarsi, he has nothing at all to complain about // non c'è che dire, you only have to say // non c'è di che, ( forma di cortesia) don't mention it // paese che vai usanze che trovi, (prov.) when in Rome (do as the Romans do)
    5 il che, ( la qual cosa) which: beve come una spugna, il che gli fa male alla salute, he drinks like a fish, which is bad for his health; ha superato la prova, del che ci siamo tutti rallegrati, he passed the test, which delighted us all; cominciò ad alzare la voce, al che gli ordinai di uscire dalla stanza, he started raising his voice, at which I ordered him out of the room; non si sono fatti più vivi, dal che deduco che si sono trasferiti altrove, they haven't shown up any more, from which I presume that they've moved elsewhere // dopo di che, after which, and then; afterwards
    agg. ( quale) that: da trenta che erano, solo dieci sono arrivati alla fine del corso, out of the original thirty, only ten completed the course; da quel colosso che era, è diventato pelle e ossa, from the giant he was, he has become all skin and bones.
    che2 cong.dichiarativa
    1 (dopo verbi che esprimono opinione; in inglese è spesso omessa) that: dicono che la luna sia abitata, they say (that) the moon is inhabited; so che tu cercherai di comprendermi, I know you'll try to understand; sono certo che arriveremo in tempo, I'm sure (that) we'll get there on time
    2 (dopo verbi di volontà non si traduce e richiede la costruzione oggettiva: compl. ogg. + inf. del verbo): voglio che ( lui) venga immediatamente, I want him to come at once; vuoi che ti accompagni?, do you want me to go with you?; volevano che (io) restassi a cena, they wanted me to stay to dinner; vorrei che mi dicessi come la pensi, I'd like you to tell me what you think // avrei tanto voluto che ci fossi anche tu, I wish you'd been there
    cong.consecutiva ( spesso in correlazione con così, tanto, tale; in inglese può essere omessa) that: ero così stanco che mi addormentai, I was so tired (that) I fell asleep; c'era una tale nebbia che non si distinguevano le case di fronte, it was so foggy (that) you couldn't see (the houses) across the street
    cong.compar. than: ha più denaro che cervello, he has more money than sense; è più furbo che intelligente, he's more crafty than intelligent; nell'albergo c'erano più stranieri che italiani, there were more foreigners than Italians in the hotel
    cong. causale ( in inglese non si traduce): copriti che fa freddo, wrap up warm, it's cold outside
    cong. finale ( in inglese è spesso omessa) that: bada che non si faccia male, mind he doesn't get hurt; fate in modo che non si accorga di niente, make sure (that) he doesn't notice anything
    cong.temporale ( quando) when; ( da quando) since, for; ( dopo che) after: arrivai che era già partito, he'd already left when I got there; è da Natale che non abbiamo sue notizie, we haven't heard from him since Christmas; sono due anni che non si vedono, they haven't seen each other for two years // ogni volta che, whenever // una volta che, once: una volta che hai imparato la tecnica, l'uso del computer non è difficile, once you've learnt the technique, it isn't hard to use the computer
    cong.eccettuativa only, but: non ho che pochi euro, I've only got a few euros; non hai che dirmelo, you only have to tell me; non ho potuto far altro che accettare, I could do nothing but accept; non fa che dire sciocchezze, he talks nothing but nonsense; non potevo fare altrimenti che così, there was nothing else (that) I could do.
    * * *
    [ke]
    1. pron
    1) (relativo: persona: soggetto) who, (oggetto) whom, that, (cosa, animale) which, that (spesso omesso)

    i bambini che vedi nel cortilethe children whom o that you see in the yard

    il giorno che... — the day (that)...

    il libro che è sul tavolothe book which o that is on the table

    dovrei ottenere il massimo dei voti, il che è improbabile — I would have to get top marks, which is unlikely

    3)

    (indefinito) quell'uomo ha un che di losco — there's something suspicious about that man

    un certo non so che — an indefinable something

    quel film non era un gran che — that film was nothing special

    quella ragazza ha un non so che di affascinante — there's something fascinating about that girl

    2. agg

    che vestito ti vuoi mettere?what (o which) dress do you want to put on?

    2) escl what

    che bel vestito! — what a lovely dress!

    che buono! — how delicious!

    guarda in che stato sei ridotto! — look at the mess you're in!

    3. cong
    1) (con proposizioni subordinate) that (talvolta omesso)

    ero così felice che corsi a dirlo a tutti — I was so happy (that) I ran off to tell everyone

    nasconditi qui che non ti veda nessuno — hide here, so nobody can see you

    so che tu c'eri — I know (that) you were there

    voglio che tu venga — I want you to come

    2)

    (temporale) mi sono svegliato che era ancora buio — it was still dark when I woke up

    sono anni che non lo vedoI haven't seen him for o in years, it's years since I saw him

    era appena uscita di casa che suonò il telefono — she had no sooner gone out than o she had hardly gone out when the telephone rang

    arrivai che eri già partito — you had already left when I arrived

    3)

    (in frasi imperative, in concessive) che venga pure! — let him come by all means!

    4)

    non che sia stupido — not that he's stupid

    non è che non mi interessi la commedia, è che sono stanco e vorrei andare a letto — it's not that the play doesn't interest me, it's just that I'm tired and I'd like to go to bed

    che tu venga o no, noi partiamo lo stesso — we're leaving whether you come or not

    5) (comparativo: con più, meno) than

    è più furbo che intelligente — he's more cunning than intelligent

    See:
    non,
    * * *
    I 1. [ke]
    1) (soggetto) (persona) who, that; (cosa, animale di sesso imprecisato) that, which

    il cane, che mi aveva riconosciuto, si avvicinò — the dog, which had recognized me, came up

    comparve un uomo che portava un cappello — a man appeared, wearing a hat

    2) (oggetto) (persona) who, whom form., that; (cosa, animale di sesso imprecisato) that, which

    non c'è di che! (formula di cortesia) you're welcome! don't mention it! (con valore temporale)

    4) (con avverbi di luogo, di tempo)
    2.
    aggettivo interrogativo
    2) che cosa what
    3. 4.
    aggettivo esclamativo

    che strano, bello! — how odd, lovely!

    5. 6. II [ke]

    è probabile che venga — he is likely to come; (dopo verbi di volontà o comando)

    la musica era così forte che... — the music was so loud that

    vestiti, che usciamo — get dressed, (because) we're going out

    non che non fosse contento, ma — he wasn't unhappy, but

    ogni volta che vieni — every time you come; (finché)

    7) (imperativa, ottativa)

    non hanno il diritto, che io sappia, di intervenire — they have no right, as far as I know, to intervene

    sia che..., sia che... — either...or...

    * * *
    che1
    /ke/
     1 (soggetto) (persona) who, that; (cosa, animale di sesso imprecisato) that, which; il cane, che mi aveva riconosciuto, si avvicinò the dog, which had recognized me, came up; e tu che pensavi di risparmiare! you were the one who thought (you were going) to save money! comparve un uomo che portava un cappello a man appeared, wearing a hat; è lui che me lo ha detto it was him who told me; lo sentii che parlava con Marco I heard him speaking to Marco
     2 (oggetto) (persona) who, whom form., that; (cosa, animale di sesso imprecisato) that, which; è la donna più bella che (io) abbia mai visto she's the most beautiful woman (that) I've ever seen; non mi piace la macchina che hai comprato I don't like the car (that) you've bought; stupido che sei! you silly thing! you fool!
     3 (complemento indiretto) non ha neanche di che mangiare he doesn't even have enough for food; non c'è di che! (formula di cortesia) you're welcome! don't mention it! (con valore temporale) l'estate che ci siamo conosciuti the summer when o in which we met
     4 (con avverbi di luogo, di tempo) fu allora che it was then that; è qui che si rilasciano i passaporti? is it here that they issue passports?
     5 il che (cosa che) which
     1 (quale) what; (entro un gruppo ristretto) which; di che colore è? what colour is it? che medaglie ha vinto? which medals did he win?
     2 che cosa what; che cosa fai? what are you doing? che cosa c'è? what's up? che cosa? non ho sentito what? I didn't hear; a che cosa stai pensando? what are you thinking of o about?
     what; che fai? what are you doing? che dire? what shall I say? che fare? what is to be done? che c'è di nuovo what's new?
     che strano, bello! how odd, lovely! che uomo! what a man! che coraggio! what courage!
     ma che mi tocca sentire! what I have to listen to! che! vai già via? what? are you off already?
      aveva un che di strano there was something weird about him; non ha fatto un gran che he didn't do a great deal.
    \
    See also notes... (che.pdf)
    ————————
    che2
    /ke/
     1 (dichiarativa) that; penso che dovrebbe cambiare mestiere I think (that) he should do another job; so che è vero I know it's true; è probabile che venga he is likely to come; (dopo verbi di volontà o comando) papà vuole che andiamo con lui dad wants us to go with him; vorrei che fossi qui I wish you were here
     2 (consecutiva) in modo che capisca so that he can understand; la musica era così forte che... the music was so loud that...
     3 (causale) vestiti, che usciamo get dressed, (because) we're going out
     4 (concessiva) non che non fosse contento, ma he wasn't unhappy, but
     5 (finale) sta' attento che non cada mind that it doesn't fall
     6 (temporale) sono dieci anni che ci frequentiamo we've known each other for ten years; ogni volta che vieni every time you come; (finché) aspetto che parta I'm waiting for him to leave
     7 (imperativa, ottativa) che non se ne parli più let's hear no more about this; che Dio abbia misericordia di noi! (may) God have mercy on us!
     8 (limitativa) non hanno il diritto, che io sappia, di intervenire they have no right, as far as I know, to intervene
     9 (correlativa) che venga o no whether he comes or not; sia che..., sia che... either...or...; sia io che mio marito siamo vegetariani both myself and my husband are vegetarians
     10 (interrogativa) che mi sia ingannato? maybe I got it wrong
     11 (nelle comparative) è più diligente che dotato he's more diligent than gifted; studio più che posso I study as much as I can.

    Dizionario Italiano-Inglese > che

  • 16 good

    ɡud
    1. comparative - better; adjective
    1) (well-behaved; not causing trouble etc: Be good!; She's a good baby.) bueno; educado
    2) (correct, desirable etc: She was a good wife; good manners; good English.) bueno, correcto
    3) (of high quality: good food/literature; His singing is very good.) bueno
    4) (skilful; able to do something well: a good doctor; good at tennis; good with children.) bueno, competente
    5) (kind: You've been very good to him; a good father.) bueno, amable
    6) (helpful; beneficial: Exercise is good for you.; Cheese is good for you.) bueno; útil, beneficioso
    7) (pleased, happy etc: I'm in a good mood today.) bueno, buen (humor), satisfecho, contento
    8) (pleasant; enjoyable: to read a good book; Ice-cream is good to eat.) bueno, agradable
    9) (considerable; enough: a good salary; She talked a good deal of nonsense.) bueno, apropiado, adecuado, suficiente
    10) (suitable: a good man for the job.) bueno, apto, cualificado, adecuado
    11) (sound, fit: good health; good eyesight; a car in good condition.) bueno; sano; en buenas condiciones
    12) (sensible: Can you think of one good reason for doing that?) bueno
    13) (showing approval: We've had very good reports about you.) bueno, positivo
    14) (thorough: a good clean.) bueno; profundo
    15) (healthy or in a positive mood: I don't feel very good this morning.) bien, sano, en forma

    2. noun
    1) (advantage or benefit: He worked for the good of the poor; for your own good; What's the good of a broken-down car?) bien, provecho, beneficio
    2) (goodness: I always try to see the good in people.) bien, bondad, lado bueno

    3. interjection
    (an expression of approval, gladness etc.) bueno, bien

    4. interjection
    ((also my goodness) an expression of surprise etc.) ¡Dios mío!
    - goody
    - goodbye
    - good-day
    - good evening
    - good-for-nothing
    - good humour
    - good-humoured
    - good-humouredly
    - good-looking
    - good morning
    - good afternoon
    - good-day
    - good evening
    - good night
    - good-natured
    - goodwill
    - good will
    - good works
    - as good as
    - be as good as one's word
    - be up to no good
    - deliver the goods
    - for good
    - for goodness' sake
    - good for
    - good for you
    - him
    - Good Friday
    - good gracious
    - good heavens
    - goodness gracious
    - goodness me
    - good old
    - make good
    - no good
    - put in a good word for
    - take something in good part
    - take in good part
    - thank goodness
    - to the good

    good1 adj
    1. bueno
    2. bueno / amable
    he's been very good to me ha sido muy amable conmigo / se ha portado muy bien conmigo
    good for you! ¡bien hecho!
    to be good at something tener facilidad para algo / ser bueno en algo
    El comparativo de good es better; el superlativo es best
    good2 n bien
    what's the good of shouting if nobody can hear you? ¿de qué sirve gritar si nadie te oye?
    tr[gʊd]
    adjective (comp better, superl best)
    1 bueno,-a (before m sing noun) buen
    2 (healthy) sano,-a
    3 (beneficial) bueno,-a
    4 (kind) amable
    5 (well-behaved) bueno,-a
    be good! ¡sé bueno!
    6 (useful) servible
    1 muy
    1 ¡bien!
    1 SMALLCOMMERCE/SMALL (in shop) género m sing, artículos nombre masculino plural
    1 SMALLCOMMERCE/SMALL (merchandise) mercancías nombre femenino plural
    \
    SMALLIDIOMATIC EXPRESSION/SMALL
    a good deal bastante
    all in good time todo a su debido tiempo
    as good as como si, prácticamente, casi
    for good para siempre
    for the good of en bien de
    good afternoon buenas tardes
    good evening buenas tardes
    Good Friday Viernes Santo
    good heavens!, good grief! ¡cielo santo!
    good morning buenos días
    good night buenas noches
    it's a good job menos mal
    that's a good one! (joke) ¡ésta sí que es buena!
    to be as good as new estar como nuevo,-a
    to be as good as gold ser un ángel
    to be good at tener aptitudes para
    to be good for a laugh familiar ser muy divertido,-a, ser muy cachondo,-a
    he's good for nothing no sirve para nada, es un inútil
    to be up to no good estar tramando algo
    to deliver the goods (literally) repartir las mercancías 2 (fig) cumplir sus compromisos
    to do good hacer bien
    to feel good sentirse bien
    to have a good time pasarlo bien
    to look good (person) tener buen aspecto 2 (food) tener buena pinta
    to make good (be successful) tener éxito, salir bien 2 (reform) reformarse 3 (compensate) indemnizar
    what's the good of «+ ger»? ¿de qué sirve + inf?
    what's the good of denying it? ¿de qué sirve negarlo?
    goods train tren nombre masculino de mercancías
    goods wagon furgón nombre masculino, vagón nombre masculino de mercancías
    goods yard estación nombre femenino de mercancías
    good ['gʊd] adv
    a good strong rope: una cuerda bien fuerte
    2) well: bien
    good adj, better ['bɛt̬ər] ; best ['bɛst]
    1) pleasant: bueno, agradable
    good news: buenas noticias
    to have a good time: divertirse
    2) beneficial: bueno, beneficioso
    good for a cold: beneficioso para los resfriados
    it's good for you: es bueno para uno
    3) full: completo, entero
    a good hour: una hora entera
    4) considerable: bueno, bastante
    a good many people: muchísima gente, un buen número de gente
    5) attractive, desirable: bueno, bien
    a good salary: un buen sueldo
    to look good: quedar bien
    6) kind, virtuous: bueno, amable
    she's a good person: es buena gente
    that's good of you!: ¡qué amable!
    good deeds: buenas obras
    7) skilled: bueno, hábil
    to be good at: tener facilidad para
    8) sound: bueno, sensato
    good advice: buenos consejos
    9) (in greetings) : bueno
    good morning: buenos días
    good afternoon (evening): buenas tardes
    good night: buenas noches
    good n
    1) right: bien m
    to do good: hacer el bien
    2) goodness: bondad f
    3) benefit: bien m, provecho m
    it's for your own good: es por tu propio bien
    4) goods npl
    property: efectos mpl personales, posesiones fpl
    5) goods npl
    wares: mercancía f, mercadería f, artículos mpl
    6)
    for good : para siempre
    adj.
    bueno, -a adj.
    n.
    bien s.m.
    provecho s.m.

    I gʊd
    1) adjective (comp better; superl best) [The usual translation, bueno, becomes buen when it is used before a masculine singular noun]
    2) <food/quality/book> bueno

    it smells good — huele bien, tiene rico or buen olor (AmL)

    to make good something: they undertook to make good the damage to the car se comprometieron a hacerse cargo de la reparación del coche; our losses were made good by the company la compañía nos compensó las pérdidas; to make good one's escape — lograr huir

    3) ( creditable) <work/progress/results> bueno
    4) (opportune, favorable) <moment/day/opportunity> bueno

    is this a good time to phone? — ¿es buena hora para llamar?

    it's a good job nobody was listening — (colloq) menos mal que nadie estaba escuchando

    5) (advantageous, useful) <deal/offer/advice> bueno

    burn it; that's all it's good for — quémalo, no sirve para otra cosa

    it's a good idea to let them know in advanceconvendría or no sería mala idea avisarles de antemano

    good idea!, good thinking! — buena idea!

    6) ( pleasant) bueno

    to be in a good mood — estar* de buen humor

    did you have a good flight? — ¿qué tal el vuelo?

    7) (healthy, wholesome) <diet/habit/exercise> bueno

    I'm not feeling too good — (colloq) no me siento or no me encuentro muy bien

    9)

    good morning — buenos días, buen día (RPl)

    good! now to the next question — bien, pasemos ahora a la siguiente pregunta

    good grief/gracious! — por favor!

    very good, sir/madam — (frml) lo que mande el señor/la señora (frml)

    c) ( for emphasis) (colloq)
    d)

    as good as: it's as good as new está como nuevo; he as good as admitted it — prácticamente lo admitió

    10) (skilled, competent) bueno

    to be good AT something/-ING: to be good at languages tener* facilidad para los idiomas; he's good at ironing plancha muy bien; he is good with dogs/children tiene buena mano con or sabe cómo tratar a los perros/los niños; she is good with her hands — es muy habilidosa or mañosa

    11) (devoted, committed) bueno

    a good Catholic/socialist — un buen católico/socialista

    12)
    a) (virtuous, upright) bueno
    b) ( well-behaved) bueno

    be good — sé bueno, pórtate bien

    13) ( kind) bueno

    to be good TO somebody: she was very good to me fue muy amable conmigo, se portó muy bien conmigo; it was very good of you to come muchas gracias por venir; good old Pete — el bueno de Pete

    14) (decent, acceptable) bueno

    to have a good reputation — tener* buena reputación

    15) ( sound) <customer/payer> bueno
    16) ( valid) <argument/excuse> bueno

    it's simply not good enough! — esto no puede ser!, esto es intolerable!

    17) (substantial, considerable) <meal/salary/distance> bueno

    there were a good many people therehabía bastante gente or un buen número de personas allí

    19) (thorough, intense) <rest/scolding> bueno

    II
    1)
    a) u ( moral right) bien m

    to do good — hacer* el bien

    to be up to no good — (colloq) estar* tramando algo, traerse* algo entre manos

    b) ( people)

    the good — (+ pl vb) los buenos

    2) u
    a) ( benefit) bien m

    for the good of somebody/something — por el bien de algn/algo

    to do somebody/something good — hacerle* bien a algn/algo

    lying won't do you any good at all — mentir no te llevará a ninguna parte, no ganarás or no sacarás nada con mentir

    b) ( use)

    are you any good at drawing? — ¿sabes dibujar?

    3) goods pl
    a) ( merchandise) artículos mpl, mercancías fpl, mercaderías fpl (AmS)

    manufactured goodsproductos mpl manufacturados, manufacturas fpl

    to come up with o deliver the goods — (colloq) cumplir con lo prometido; (before n) <train, wagon> (BrE) de carga; < depot> de mercancías, de mercaderías (AmS)

    b) ( property) (frml) bienes mpl

    III

    it's been a good long while since... — ha pasado su buen tiempo desde...

    you messed that up good and proper, didn't you? — (BrE colloq) metiste bien la pata, ¿no? (fam)

    2) (AmE colloq) (well, thoroughly) bien
    [ɡʊd]
    1. ADJECTIVE
    (compar better) (superl best) When good is part of a set combination, eg in a good temper, a good deal of, good heavens, look up the noun. The commonest translation of good is bueno, which must be shortened to buen before a masculine singular noun.
    1) (=satisfactory)

    at the end of the day, it's a good investment — a fin de cuentas es una buena inversión

    Note that [bueno]/[buena] {etc} precede the noun in general comments where there is no attempt to compare or rank the person or thing involved:

    if he set his mind to it, he could be a very good painter — si se lo propusiera podría ser muy buen pintor

    [Bueno]/[buena] {etc} follow the noun when there is implied or explicit comparison:

    I'm not saying it's a good thing or a bad thing — no digo que sea una cosa buena, ni mala

    Use [ser] rather than [estar] with [bueno] when translating [to be good], unless describing food: Use [estar] with the adverb [bien] to give a general comment on a situation:

    you've written a book, which is good — has escrito un libro, lo que está bien

    his hearing is good — del oído está bien, el oído lo tiene bien

    b)

    she's good at maths — se le dan bien las matemáticas, es buena en matemáticas

    that's good enough for me — eso me basta

    it's just not good enough! — ¡esto no se puede consentir!

    40% of candidates are not good enough to pass — el 40% de los candidatos no dan el nivel or la talla para aprobar

    to feel good — sentirse bien

    I don't feel very good about that *(=I'm rather ashamed) me da bastante vergüenza

    we've never had it so good! * — ¡nunca nos ha ido tan bien!, ¡jamás lo hemos tenido tan fácil!

    how good is her eyesight? — ¿qué tal está de la vista?

    you're looking good — ¡qué guapa estás!

    things are looking good — las cosas van bien, la cosa tiene buena pinta *

    you can have too much of a good thinglo mucho cansa (y lo poco agrada)

    it's too good to be true — no puede ser, es demasiado bueno para ser cierto

    he sounds too good to be true! — ¡algún defecto tiene que tener!

    she's good with cats — entiende bien a los gatos, sabe manejarse bien con los gatos

    good 2., manner 4), a), mood II, 1., time 1., 5)
    2) (=of high quality)
    3) (=pleasant) [holiday, day] bueno, agradable; [weather, news] bueno

    it was as good as a holiday — aquello fue como unas vacaciones

    have a good journey! — ¡buen viaje!

    how good it is to know that...! — ¡cuánto me alegro de saber que...!

    it's good to see you — me alegro de verte, gusto en verte (LAm)

    have a good trip! — ¡buen viaje!

    alive, life 1., 3)
    4) (=beneficial, wholesome) [food] bueno, sano; [air] puro, sano

    it's good for burns — es bueno para las quemaduras

    it's good for you or your health — te hace bien

    all this excitement isn't good for me! — ¡a mí todas estas emociones no me vienen or sientan nada bien!

    it's good for the soul!hum ¡ennoblece el espíritu!, ¡te enriquece (como persona)!

    5) (=favourable) [moment, chance] bueno

    it's a good chance to sort things out — es una buena oportunidad de or para arreglar las cosas

    I tried to find something good to say about him — traté de encontrar algo bueno que decir de él

    it would be a good thing or idea to ask him — no estaría mal or no sería mala idea preguntárselo

    this is as good a time as any to do it — es tan buen momento como cualquier otro para hacerlo

    6) (=useful)

    the only good chair — la única silla que está bien, la única silla servible or sana

    to be good for (doing) sth — servir para (hacer) algo

    he's good for nothing — es un inútil, es completamente inútil

    7) (=sound, valid) [excuse] bueno

    unless you have a good excusea menos que tengas una buena excusa

    for no good reasonsin motivo alguno

    he is a good risk (financially) concederle crédito es un riesgo asumible, se le puede prestar dinero

    word 1., 1)
    8) (=kind)

    that's very good of you — es usted muy amable, ¡qué amable (de su parte)!

    he was so good as to come with me — tuvo la amabilidad de acompañarme

    please would you be so good as to help me down with my case? — ¿me hace el favor de bajarme la maleta?, ¿tendría la bondad de bajarme la maleta? more frm

    would you be so good as to sign here? — ¿me hace el favor de firmar aquí?

    he's a good sortes buena persona or gente

    he was good to me — fue muy bueno or amable conmigo, se portó bien conmigo

    nature 1., 2)
    9) (=well-behaved) [child] bueno

    be good! (morally) ¡sé bueno!; (in behaviour) ¡pórtate bien!; (at this moment) ¡estáte formal!

    - be as good as gold
    10) (=upright, virtuous) bueno

    he's a good man — es una buena persona, es un buen hombre

    I think I'm as good as him — yo me considero tan buena persona como él

    yes, my good man — sí, mi querido amigo

    send us a photo of your good selffrm tenga a bien enviarnos una foto suya

    she's too good for him — ella es más de lo que él se merece

    lady 1., 5)
    11) (=close) bueno

    he's a good friend of mine — es un buen amigo mío

    my good friend Fernandomi buen or querido amigo Fernando

    12) (=middle-class, respectable)

    to live at a good addressvivir en una buena zona or en un buen barrio

    he's got no money but he's of good familyno tiene dinero pero es or viene de buena familia

    13) (=creditable)
    14) (=considerable) [supply, number] bueno

    we were kept waiting for a good hour/thirty minutes — nos tuvieron esperando una hora/media hora larga, nos tuvieron esperando por lo menos una hora/media hora

    a good £10 — lo menos 10 libras

    a good many or few people — bastante gente

    15) (=thorough) [scolding] bueno

    to have a good cry — llorar a lágrima viva, llorar a moco tendido *

    to have a good laughreírse mucho

    to take a good look (at sth) — mirar bien (algo)

    to have a good washlavarse bien

    16)

    good morningbuenos días

    good afternoon/ eveningbuenas tardes

    good day (=hello) ¡buenos días!; (=goodbye) ¡hasta mañana!

    good nightbuenas noches

    with every good wish, with all good wishes (in letter) saludos, un fuerte abrazo

    good! — ¡muy bien!

    (that's) good! — ¡qué bien!, ¡qué bueno! (LAm)

    very good, sir — sí, señor

    good for you! — ¡bien hecho!; (=congratulations) ¡enhorabuena!

    good one!(=well done, well said) ¡muy bien!, ¡sí señor!

    old 1., 5) as good as

    as good as saying... — tanto como decir...

    to come good good and... to hold good valer ( for para) it's a good job

    (it's a) good job he came! * — ¡menos mal que ha venido!

    make 1., 3), riddance, thing 2)
    2. ADVERB

    a good long walk — un paseo bien largo, un buen paseo

    - give as good as one gets
    good and proper

    they were cheated good and proper *les timaron bien timados *, les timaron con todas las de la ley *

    2) (esp US) * (=well) bien

    "how are you?" - "thanks, I'm good" — -¿cómo estás? -muy bien, gracias

    3. NOUN
    1) (=virtuousness) el bien

    to do good — hacer (el) bien

    good and evilel bien y el mal

    he is a power for good — su influencia es muy buena or beneficiosa, hace mucho bien

    for good or illpara bien o para mal

    there's some good in him — tiene algo bueno

    to be up to no good *estar tramando algo

    2) (=advantage, benefit) bien m

    a rest will do you some good — un descanso te sentará bien

    a (fat) lot of good that will do you! *iro ¡menudo provecho te va a traer!

    much good may it do you! — ¡no creo que te sirva de mucho!, ¡para lo que te va a servir!

    for your own good — por tu propio bien

    to be in good with sb — estar a bien con algn

    that's all to the good! — ¡menos mal!

    what good will that do you? — ¿y eso de qué te va a servir?

    what's the good of worrying? — ¿de qué sirve or para qué preocuparse?

    3) (=people of virtue)
    the good los buenos any good

    is he any good?[worker, singer etc] ¿qué tal lo hace?, ¿lo hace bien?

    is this any good? — ¿sirve esto?

    is she any good at cooking? — ¿qué tal cocina?, ¿cocina bien?

    for good (and all) (=for ever) para siempre no good

    it's no good(=no use) no sirve

    it's no good, I'll never get it finished in time — así no hay manera, nunca lo terminaré a tiempo

    it's no good worryingde nada sirve or vale preocuparse, no se saca nada preocupándose

    4.
    COMPOUNDS

    the Good Book N — (Rel) la Biblia

    good deeds NPL= good works

    Good Friday N — (Rel) Viernes m Santo

    good guy N — (Cine) bueno m

    good looks NPLatractivo msing físico

    * * *

    I [gʊd]
    1) adjective (comp better; superl best) [The usual translation, bueno, becomes buen when it is used before a masculine singular noun]
    2) <food/quality/book> bueno

    it smells good — huele bien, tiene rico or buen olor (AmL)

    to make good something: they undertook to make good the damage to the car se comprometieron a hacerse cargo de la reparación del coche; our losses were made good by the company la compañía nos compensó las pérdidas; to make good one's escape — lograr huir

    3) ( creditable) <work/progress/results> bueno
    4) (opportune, favorable) <moment/day/opportunity> bueno

    is this a good time to phone? — ¿es buena hora para llamar?

    it's a good job nobody was listening — (colloq) menos mal que nadie estaba escuchando

    5) (advantageous, useful) <deal/offer/advice> bueno

    burn it; that's all it's good for — quémalo, no sirve para otra cosa

    it's a good idea to let them know in advanceconvendría or no sería mala idea avisarles de antemano

    good idea!, good thinking! — buena idea!

    6) ( pleasant) bueno

    to be in a good mood — estar* de buen humor

    did you have a good flight? — ¿qué tal el vuelo?

    7) (healthy, wholesome) <diet/habit/exercise> bueno

    I'm not feeling too good — (colloq) no me siento or no me encuentro muy bien

    9)

    good morning — buenos días, buen día (RPl)

    good! now to the next question — bien, pasemos ahora a la siguiente pregunta

    good grief/gracious! — por favor!

    very good, sir/madam — (frml) lo que mande el señor/la señora (frml)

    c) ( for emphasis) (colloq)
    d)

    as good as: it's as good as new está como nuevo; he as good as admitted it — prácticamente lo admitió

    10) (skilled, competent) bueno

    to be good AT something/-ING: to be good at languages tener* facilidad para los idiomas; he's good at ironing plancha muy bien; he is good with dogs/children tiene buena mano con or sabe cómo tratar a los perros/los niños; she is good with her hands — es muy habilidosa or mañosa

    11) (devoted, committed) bueno

    a good Catholic/socialist — un buen católico/socialista

    12)
    a) (virtuous, upright) bueno
    b) ( well-behaved) bueno

    be good — sé bueno, pórtate bien

    13) ( kind) bueno

    to be good TO somebody: she was very good to me fue muy amable conmigo, se portó muy bien conmigo; it was very good of you to come muchas gracias por venir; good old Pete — el bueno de Pete

    14) (decent, acceptable) bueno

    to have a good reputation — tener* buena reputación

    15) ( sound) <customer/payer> bueno
    16) ( valid) <argument/excuse> bueno

    it's simply not good enough! — esto no puede ser!, esto es intolerable!

    17) (substantial, considerable) <meal/salary/distance> bueno

    there were a good many people therehabía bastante gente or un buen número de personas allí

    19) (thorough, intense) <rest/scolding> bueno

    II
    1)
    a) u ( moral right) bien m

    to do good — hacer* el bien

    to be up to no good — (colloq) estar* tramando algo, traerse* algo entre manos

    b) ( people)

    the good — (+ pl vb) los buenos

    2) u
    a) ( benefit) bien m

    for the good of somebody/something — por el bien de algn/algo

    to do somebody/something good — hacerle* bien a algn/algo

    lying won't do you any good at all — mentir no te llevará a ninguna parte, no ganarás or no sacarás nada con mentir

    b) ( use)

    are you any good at drawing? — ¿sabes dibujar?

    3) goods pl
    a) ( merchandise) artículos mpl, mercancías fpl, mercaderías fpl (AmS)

    manufactured goodsproductos mpl manufacturados, manufacturas fpl

    to come up with o deliver the goods — (colloq) cumplir con lo prometido; (before n) <train, wagon> (BrE) de carga; < depot> de mercancías, de mercaderías (AmS)

    b) ( property) (frml) bienes mpl

    III

    it's been a good long while since... — ha pasado su buen tiempo desde...

    you messed that up good and proper, didn't you? — (BrE colloq) metiste bien la pata, ¿no? (fam)

    2) (AmE colloq) (well, thoroughly) bien

    English-spanish dictionary > good

  • 17 TUTTO

    agg, pron e m

    tutt'uomo

    см. - U129

    armato di tutto punto

    см. -A1119

    la casa di tutti

    см. - C1148

    uomo tutto cuore

    см. - C3200

    uomo tutto frasi

    см. - F1238

    uomo tutto nervi

    см. - N227

    tutt'affatto

    см. -A325

    a tutt'agio

    см. -A350

    tutt'altro

    см. -A559

    a tutto andare (тж. a tutfandare)

    см. -A734

    di tutto l'animo

    см. -A834

    a tutta birra

    см. - B762

    di tutto botto

    см. - B1113

    a tutta briglia

    см. - B1221

    di tutti i carati

    см. - C897

    tutti d'un conio

    см. - C2441

    in tutti (i) conti (тж. per tutti i conti)

    см. - C2524

    a tutta corsa

    см. - C2797

    a tutto corso

    см. - C2805

    a tutti i costi

    см. - C2968

    di tutto cuore

    см. - C3206

    a tutta forza

    см. - F1158

    a tutte gambe

    см. - G116

    a tutto gas

    см. - G246

    a tutte imprese

    см. - I132

    tutto improvviso

    см. - I138

    tutt'una lega

    см. - L295

    su tutta la linea

    см. - L614

    tutt'ossa

    см. - O684

    a tutto pasto

    см. - P853

    di tutto petto

    см. - P1417

    tutto d'un pezzo

    см. - P1456 a)

    tutt'al più

    см. - P1853

    a tutta prova

    см. - P2363

    dì tutto punto

    см. - P2508

    a tutto regime

    см. - R179

    in tutta regola (тж. in tutte le regole)

    см. - R199

    a tutto rigore

    см. - R363

    in tutti i sensi

    см. - S634

    tutto sommato

    см. - S1009

    a tutto spiano

    см. - S1393

    a tutta spinta

    см. - S1439

    a tutto striscio

    см. - S1949

    a tutto tinello

    см. - T648

    a tutto transito

    см. - T841

    tutt'a un tratto

    см. - T870
    - T985

    tutt'uno (тж. tutt'una)

    a tutt'uomo

    см. - U131

    a tutto vapore

    см. - V76

    a tutto vento

    см. - V248

    in tutti i versi

    см. - V388

    in bocca a tutti (тж. sulla bocca d; tutti)

    см. - B853

    a costo di tutto

    см. - C2968

    pelle e tutt'ossa

    см. - O684

    — mettere alla portata di tutti

    см. - P2120

    amare con tutta l'anima

    см. -A774

    aprire tutto l'animo a qd

    см. -A836

    beverseli tutti

    см. - B567

    dire tutto l'animo a qd

    см. -A836

    essere tutto G«su e Maria

    см. - G375

    essere tutto l'idea di...

    см. - I21

    fare tutte le carte

    см. - C1076 b)

    giocare di tutti

    см. - T987

    mettercela tutta

    см. - M1326

    tentare tutte le arti

    см. -A1170

    tirare giù tutti i santi del calendario (или del cielo, del paradiso)

    см. - S217

    vedere tutto rosa

    см. - R541

    vedere tutto di tinta rosea [fosca]

    см. - T650a

    con le buone maniere, tutto s'ottiene

    см. - M425

    si campa tutti, fin alla morte

    см. - M1979

    chi fa tutte le feste, povero si veste

    см. - F498

    chi fa tutto per paura, niente vale e poco dura

    см. - P900

    chi ha bevuto tutto il mare, ne può bere una scodella

    см. - M813

    chi ha figlioli, tutti i bocconi non son suoi

    см. - F703

    chi ha poca vergogna, tutto il mondo è suo

    см. - V334

    chi la sera mangia tutto, la mattina canta cucco

    см. - S663

    chi a tutti faci! crede, ingannato si vede

    см. - F72

    chi tutto vuole, nulla stringe

    см. - S1945a

    chi va a letto senza cena, tutta (la) notte si dimena

    см. - L501

    chi vuole tutte le ulive, non ha tutto l'olio

    см. - O310

    contento io, contento tutto il mondo (или contenti tutti)

    см. - C2507

    a dargli un dito, prende tutta la mano

    см. - D711

    è tutto dire

    см. - D535

    è tutto fava

    см. - F317

    ...è tutto quel del mondo

    см. - M1818

    è tutta scena

    см. - S383

    è tutta strada

    см. - S1893

    una inano lava l'altra e tutte due lavano il viso (или e tutt'e due grattano il fil delle reni)

    см. - M705

    non è tutto rosa

    см. - R535

    la pazienza è una buona erba, ma non nasce in tutti gli orti

    см. - P918

    a primavera vengo.i fuori tutte le magagne

    см. - P2298

    quando l'acqua tocca il collo, tutti imparano a nuotare

    см. -A251

    quando il capo duole, tutte le membra languono

    см. - C823

    quando salta una capra, saltano tutte le altre

    см. - C883

    quand'uno è disgraziato, tutti strillano (или gridano) al lupo

    см. - L1013

    se l'astio fosse febbre, tutto il mondo l'avrebbe

    см. -A1289

    se rinvidia fosse febbre, tutto il mondo l'avrebbe (uni la vedrebbe)

    см. - I372

    siam tutti d'Adamo

    см. -A270

    il tejp.po viei per tutti

    см. - T344

    a tutto c'è rimedio fuorché (или salvo) alla morte (тж. a tutto c'è rimedio, tranne l'osso del collo)

    см. - R390

    tutt'è fava

    см. - F317

    tutto risparmio!

    см. - R423

    tutto il rosso non è buono, e tutto il giallo non è cattivo

    см. - R561
    - T993

    tutto sta nel... (или in...)

    tutte le strade (или vie) conducono (или menano, portano, vanno) a Roma (тж. per tutte le strade si va a Roma; a Roma ci si va da tutte le strade)

    см. - R509
    - T995

    tutti son utili, nessuno è necessario

    tutto va bene

    см. - B539 a)

    una le paija tutte

    см. - P73

    Frasario italiano-russo > TUTTO

  • 18 axabarciar

    Axabarciar, es tratar, vender, comprar, cambiar, etc. Cuntu you aquindi nisti primeiru llibru qu'un astur fae con ñaturallidá, con honradé, con amore grandie ya ñoble que disdi guaxetín na miou xenciétcha ya ñatural alma se fexu hacia tous lus melgueirus y'embruxantes chugares de la miou mantina tierra d'Asturies, ya de toes les Fidalgues xentes que la poblen, falu you que nagora mesmu tenu ñecexidá de cuntayes un cuintu que nun ye tal couxa, perque cuaxi tóu lu que falu aquindi fóu verdá. Ya cumu encalda mu ben nista pallabra, pos nagua mexor que como exemplu qu'isti casu que per oitre lláu pué xervir tamén d'escola. (Cuento yo aquí en este diccionario primero que hace un astur con documentación, naturalidad y suprema honradez, lleno de un amor grande y noble que desde niño en mi sencilla y natural alma se hizo, hacia todos los dulces y embrujantes lugares de mi amada Tierrina Asturiana, y hacia todas las Hidalgas gentes que la pueblan. Digo que ahora mismo tengo necesidad de contarles un cuento, que no es tal cosa, porque casi todo lo que les voy a contar ha sido una auténtica verdad, y como tal alumbramiento tiene el origen en esta palabra, pues nada mejor que este ejemplo, que por otro lado puede servir también de escuela). (LES XABARCEIRES) L'Aldexuxán (aldea de Susana) yera la miou aldina, fae ya un faticáu d'anus cundu you yera un guaxín, despós de l’achuquinante 'ngarradiétcha, que xemóu de cadarmus toes les teixáes de la miou embruxante Asturies, apaxiétchandu de llutus, mexeries, fames, atristeyáus ya enfernales dollores a toes les xentes, lu mesmu las prietes que yeren las drechistes, que lus roxus que yeren de las esquerdas. (La aldea de Susana era mi aldea, hace ya muchos años cuando yo era un niño después de la asesinante guerra que sembró de cadáveres todas las casas de mi embrujante Asturias, vistiendo de lutos, miserias, hambre e infernales dolores a todas sus nobles gentes, lo mismo a los negros que eran los derechistas, que a los rojos que eran los de las izquierdas). —Por aquel entonces, cuando el hambre, la necesidad y la miseria se enseñoreaban de les teixáes (lares) mejor dicho de los hijos y de las viudas de los perdedores, ya que los pobres, los que no estaban encuandicáus (sepultados) s'atopaben arretrigáus nes cárxeles, (encadenados en las cárceles) ya oitres con más xuerte, xebráranse per miéu 'l hermenu venceor pal extranxeiru. (Y otros con más suerte, se marcharan por miedo al hermano vencedor para el extranjero). —Cuento yo, que por aquellos tristes aconteceres sucedió en mi aldea esta historia que ahora al recordarla tras más de cuarenta años de haber sucedido, trae a mi pensamiento una añoranza triste, nel mesmu lleldar que me fae xonreyire. En el mismo suceder que me hace sonreir, ya que el caso según mi humilde parecer se las trae, porque todos los personajes qu'encaldan (hacen) esta cierta, historia, eran seres que para poder vivir tenían que luchar bravamente todos los amanecidos días, no importa cómo lo hicieran; pero por aquellos tristes tiempos el que no luchaba no comía, no es como hoy, que se tira más comida en un día a la basura, que en los tiempos de esta historia comía toda Asturias en una semana. —Yera mi aldina tan bétcha en allumbrar frutos, que desde los principios del branu (verano), fasta lu fondeiru de la xeronda (hasta lo último del otoño), talmente parecía mi melgueiru chugar (dulce pueblo), el mismo jardín que el Creador debe de tener reservada para las sencillas y buenas gentes que tras la muerte sean huéspedes de su Santificante Reino. Tal exquisita riqueza natural daba lugar, a que casi todos los vecinos tuviesen un pollino que espatuxara llixeiru (andase rápido), y fuese resistente para que no se esmurgazara esventronáu (cayera reventado) en los difíciles y abruptos caminos, con las maniegas (cestas) encima de su albarda amamplenáes (llenas) de sabrosos frutos, antes de llegar a la romería o fiesta donde iba destinado tal manjar, así fueran higos, cerezas, ciruelas, peras, etc., etc., etc. Algunas veces también solían llevar manzanines arroxáes nel fornu (manzanas asadas en el horno) y ablanines turráes nel mesmu cheldar (y avellanas asadas en el mismo lugar), y estas frutas así tratadas, tenían un gusto tan exquisito que uno no se hartaba nunca de comer por ellas. Por estos quehaceres y otros múltiples necesarios en sus caseríos, cada vecino cuidaba a su pollino todo el año, como la mejor de sus prendas, porque era el humilde pollino el único medio de locomoción que tenían para efectuar infinidad de trabajos y muy necesarios traslados. Decía el pedáneo de mi aldea, donde sucedió esta historia que estoy empezando a relatarles, que un pollinín d'arremangu (de valía), le proporcionaba más ganancias al aldeano que una xuntura de les mexores vaques (pareja de sus mejores vacas). Pero endenantes d'afondigoname nel contare lus fechus que fixerun les xabarceires del miou chugar (antes de ahondar en los hechos que dieron lugar las tratantas de mi pueblo), voy a contar así d'esboriaúra (de resbalón), lo que le ha sucedido al razonero alcalde de mi aldeina: Hubiérase casado Graciano cuando era muy joven aun, con Ramona la de Juan de Pacha, que era una mozacona (mozona) de ñidies (finas) mexierches (mejillas), arregañaónes ñalgues (apetecibles nalgas) y un entamu (senos) también empericotáu (prominente, estupendo), que hacían de Ramona una muchacha también formada y deseable, que ni el más exigente sería capaz de deximiya per mu fartu qu'andubiés de clica (nadie la despreciaría por muy harto que estuviese de mujeres). Pero Graciano que por aquel entonces era pobre, aunque dueño de un ameruxamientu d'arganáes, que lu ateixaben nel xeitu del querer escombútchire, (unas crecidas ansias que le resguardaba en el lugar de querer, medrar, enriquecerse, etc.). Mas él pensaba y con buen tino, que jamás sus aspiraciones podría alcanzarlas en la aldea, por tal razón decidió emigrar, y como le acompañaba la suerte de tener un hermano en las Américas, pues un día endubitchóu lus sous fatinus (lió sus ropas), despidióse con lágrimas en sus ojos de su mujer e hijo que por entonces aun no había cumplido un año, y colóu (marchó) para La Habana, donde trabajó como un esclavo durante diez años, sin desperdiciar ni menos gastar ni una perrina (cinco céntimos). Con una buena cuarexá de cuartus (cartera de dinero). Ilegó pasado este tiempo a su aldea, cargado como un abetchún (abejón), de paxiétchus, llásticus, xoyiquines, ya fatáus d'oitres couxiquines, (de trajes, ropas, joyas, y muchas otras preciadas cosas. Hizo su entrada en la aldea en los postreirus (últimos días del mes de Xeneiru), precisamente cuando el día atapecía (oscurecía), por eso, como su teixá (casa) era la primera de la aldea, y hacía un frío y una ventisca que a todo el mundo refugiaba tras de sus lares, con ningún vecino se encontró, que le dijese o le pusiese de aviso contra alguna cosa. Salió su mujer a recibirle a la correlada llena de gozo y de contentura, engavitóuse (enganchose) la Ramona a su cuello loca de alegría, bexucóuyu per tous lus lláus esgalazá (besole por todos los lados con ansias), en el lleldar (hacer) que desfayénduse (deshaciéndose) en chárimes (lágrimas) y xoponcius (mareos, sustos, etc), que le hacían temblar como una vara verde, y después d’allancar (plantar) las rodiétches (rodillas) encima de las llábanas (losas), dijo bajando la cabeza y xofitándula (apoyándola) entre los atavarius (bragueta), de su hombre, en el encaldar (hacer) que s’arretrigaba a sous cadriles (se abrazaba a sus piernas). ¡Achuquíname, achuquíname miou Gracianu, endenantes de que te cunte, lu paraximesquéiramente que me portéi, metantu que tou faíes la Bana nel extranxeiru! (Asesíname, asesíname mi Graciano, antes de que te cuente, que te he hecho de menos con otros hombres, mientras que tu, te hacías rico en el extranjero). ¡Bueno Ramona..., ya tendrás tiempo de decirme todo cuanto de bueno o malo hayas hecho... pero ahora dime ¿dónde está el pequeño? ¡Apuesto a que ya está hecho un mozaquín (adolescente), listo y trabajador como lo que es su padre, que fexu más pesos na Bana (que hizo más duros en La Habana), que de pelos tenedis entrambus ya dos en vuexes motcheres! ¡Bueno los niños, quiero decir Tanín, güéi dexelu nel teixu miou má, pos comu tenu fatáus de couxes qu'escutire coutigu, ya non sei per la primeira que comencipiare, pos ista nuétchi quixe quedáme sola pa faluchar al nuexu encaldare! (Hoy le he dejado en la casa de mi madre, pues como tengo muchas cosas que discutir contigo, y no se por cuál he de comenzar, por éso esta noche he querido quedarme sola para hablar sin que nadie nos enrede). Lo primero que hizo la Ramona fue prepararle la cena a su marido, y al parejo que en esta faena se entretenía, iba preguntándole sucesos que a él le habían acontecido, quedándose siempre muy admirada de cuanto le decía su esposo. Pero después que el Graciano se fartucóu dé xamón, ya güevus con choricinus, arrutióu encomoláu perque l'entelaura inflabai 'l banduyu, plantói fuéu a un pitu, llancói 'n fondigoná 'n par de fumáes, ya sonriyénduse mu felliz dixói a la sou mutcher: (Se hartó de jamón, huevos y chorizos, eructó incomodado por haber abusado de tanta comida que con pesadez le hinchaba la barriga, le pegó fuego a un buen cigarro, le sacudió un par de fumadas, y después sonriéndose muy feliz le dijo a su mujer): ¡Desde que me he marchado a las Américas hasta ahora, no he comido una comida que mejor me supiera que ésta que me has preparado en tan poco tiempo y con tanta arte. Por el mundo adelante mi querida Ramona, no se harta uno nada más que de mollicies (cosas malas). Mucho cacíu pintureiru (cacharros lujosos), mucha cuchara limpia y resplandeciente, mucho sirviente que te trata con tanto mimo como si fueses un banquero, pero los platos son pequeños, y la comida que en ellos vacian (echan), tiene escosáu güétchus de rustíu (que no tiene grasa, que no está sazonada). Más sustancia tiene aquí un potaráu de llabaza de la que chamus a lus bracus (una pota de fregaduras de la que servimos a los cerdos), que todo lo que come en el día un trabajador en las Américas, y si uno trae dineros de aquellas lejanas tierras, es a cuenta de la mucha hambre, calamidades y sufrimientos que uno tiene que aguantar allí. Aquí en las aldeas pensamos cuantos nos vamos para allá, que en cuanto lleguemos, atopamus lus cuartus tremáus pe les caleyes! (encontramos los dineros tirados por las calles). ¡Bueno Ramonina, ahora ya me puedes contar lo que has hecho por aquí, que me parece que abundu enfucheráu (muy sucio) y grave debe de ser, cuando endenantes de entrare na miou teixá, de rodiétches me suplicabes que t'achuquinara! (antes de entrar en mi casa, de rodillas me suplicabas, que te asesinara). ¡Non sei Gracianín perquéi llugar comencipiar, pos tou enllordióxe d’enria mín, comu se ‘l mesmu diañu me l'encalducar! (No sé Gracianín por qué lugar voy a dar comienzo, pues todo se enlodó encima de mí, como si el mismo demonio me lo preparara). Deciale Ramona sentada en el escaño, detrás del aburióxu (ardiente) lar, mirando de frente para su marido y alumbrando a la par un torrente de lágrimas, que resbalaban por sus hermosas y coloreantes mejillas, que resplandecían a la luz del fuego, lo mismo que si estuviesen entafarnáes (untadas) con manteiga (untadas con manteca). Graciano que la propiaba con el mismo arrobo de enamoramiento que por ella siempre había tenido. Le dijo con voz halagosa que ya consigo llevaba el perdón que con tanta argucia su esposa buscaba: ¡Anda Ramonina, déjate de choramicar (llorar), pues con tanta mexareta (meadura) de lágrimas, no vas a encantexar l'esgazaura que fixiste! (arreglar la rotura que has hecho). —Y ahora cuéntame de una vez cuál fue el mal que me has hecho, pues por lo que barrunto, me has hecho castrón fatáus (muchas) veces. ¡No Gracianín, no te he hecho de menos nada más que un par de veces, y te voy a contar sin deximite (ocultarte) nada, el por qué hice de paraxa (puta), pues no me he puesto patas arriba en la añuedaura del cibietchu (haciendo el amor) con nadie, porque mi cuerpo me lo pidiese, sino que ha sido la necesidad la que me ha obligado, pues bien sabes, que cuando tu te has marchado para La Habana, yo me quedé muy sola, con un niño entre mis brazos que nin falaba nin espatuxaba (que ni hablaba, ni andaba) !Ay! Gracianín de mis entretelas, del mi corazón y de los mis sentidos, puedo decirte ahora llena de alegría que te estoy viendo al lado mío, que con las lágrimas que alumbraron mis ojos en todos estos años de soledad que he vivido, navegaría sin hundirse el barco que te trajo de La Habana. ¿Y quién fue el culpable de mi desesperante llanto, de mi inconsolable sufriencia? ¡Sólo tu Gracianín, sólo tu eres el culpable, que me has dejado muy sola, y te marchaste para las Américas hace diez años, siendo yo en aquel tiempo una desventurada criatura que aun no tenía veinte años dígote yo que me has dejado encuandiada (empozada) dentro de la soledad y la pobreza, y en todo este largo tiempo, no me has mandado ni tan sólo una perrona (diez céntimos) con la que comprarle un llastiquín (una camisa, un jersey, etc., etc.) a nuestro hijo, y ahora me vienes tu diciendo que quieres al niño tanto y cuánto! ¡Bueno Ramonina, lo que yo hice o dejé de hacer, abundu bien fechu tá (muy bien hecho está). Hoy ya me encuentro en mi casa dueño de una betchá cuarexa (bien repleta, rica cartera) de dineros, y no quiero perder el tiempo explicándote lo que yo he sufrido y el trabajo que me ha costado atróupar (rejuntar) este capital, pero tu ahora sí que me vas a decir con quién o con quiénes me has traicionado durante el tiempo que he estado fuera de mi casa. Así pues, empieza luego y no pierdas el tiempo barajando pormenores noitres (en otros) caldaretus (ubres) que no sean los que estrincaste (ordeñaste) entre los atavarius (braguetas) de los hombres con los que has hecho el amor, mientras que yo en las Américas fechu 'n castrón, apelucaba cuartus pá betchar la cuarexa que traigu, (hecho un cabrón, recogía dineros para llenar la cartera que traigo). Ramona se levantó del escaño, echó al fuego cuatro astillas porque ya se estaba amorrentandu (apagándose) y después, arremetchandu lus güeyus, miróu 'l Gracianu con mala lleiche, ya díxole sen catar más atayus (abriendo desmesuradamente sus ojos, miró a Graciano y le dijo con enfado sin buscar más atajos). ¡A los dos años de colar (marcharte) tu por el mundo allantri, (adelante) se me puso el niño muy amolaín (enfermo), y no tuve más remedio que llevarle al mélicu (médico), y éste con palabras finas y muy melgueróuxas (dulces) me dijo que yo era una buena moza, que estaba muy guapa y que era muy hermosa, y muchas otras cosas mas que entre todas ellas me hicieron perder la cabeza, el caso fue que el médico me aseguró que el niño estaba realmente muy enfermo, y que sólo se comprometía a sanarle si yo... bueno... el caso fue que yo por curar al mióu fiyín (mi hijo) espurrime y encoyime baxu lus atavarius del mélicu y'añuédei 'l cibietchu cuá 'l un par de veices, (me estiré y me encogí debajo de la bragueta del médico e hice el amor con él un par de veces). Y de resultas de los dos achucáus (acostados) que fexe debaxu 'l allegre mélicu (que hice debajo del alegre médico), me quedé empanzorraona (preñada) y parí otro rapacín (niño) que ahora ya tiene siete años. Así que yo considero que si tú estuvieses en mi lugar, harías lo mismo que yo he hecho, pues por un hijo una madre da todo cuanto tenga y más para con ello! Graciano que era de naturaleza muy tranquilo y a pesar de ser un cornudo era listo y razonero, le dijo sin enfadarse ni levantar más una palabra que otra: ¡Por un hijo una mujer casada debe de entregarlo todo verdad es, todo menos su honra, porque la honra en la mujer casada tiene más valor, que todos los hijos que pueda tener y hasta inclusive más que su propia vida. Porque de ahora en adelante, lus tous nenus namái que serán pá les xentes que fius de paraxona. (Los tus niños nada más que serán para las gentes que hijos de puta). Y tu... una paraxete (putina) mirada en todo momento por los hombres, como pan caliente fácil d'allancái 'l denti (hincarle el diente). Y yo... un cabrón consentido, que ha de ser la guasa y la murga de todos mis vecinos y de cualquier gente que sepa de mi vergüenza! En buena razón acaidonaban (dirigíanse) las palabras del Graciano, pues pronto sus vecinos armados con la socarronera malicia de las gentes de la aldea, empezaron a torearlo, diciéndole entre amistosas risas y halagüeñas palabras, ofensivos insultos, que ponían al pobre Graciano lo mismo que un pingayu (trapo viejo), y como Graciano era simpático y buena persona, aun les daba lugar más xeitu (sitio), para que se apropiaran de mayores confianzas, y ya no sólo eran sus vecinos los que de continuo le provocaban, sino todas las gentes que le conocían, pues un día que estaba segando hierba en un prado que tenía al lado de la carretera, pasó por allí una pareja de los guardias civiles de servicio que eran amigos suyos, y después de torearle un tiempo como todo el mundo hacía, uno de los guardias le preguntó: ¿Qué carrera les vas a dar a tus hijos Graciano? ¡Pues como tienes dineros amamplén (muchos), no estaría mal que los estudiases para xebralus (apartarlos) de estar mayucandu (majando) terrones toda la vida lo mismo que tu haces! Graciano quedose mirando para el guardia sonriéndose como si nada ofensivo le hubiera dicho, y después apurriénduyes (dándoles) la petaca para que enrrodietcharan (liaran) un cigarrillo, cuando los tres estaban aborronandu (fumando) muy tranquilos les dijo: ¡Mucha razón tienes Juaquín, ya que majar terrones no es un oficio descansado ni productivo para nadie, por eso, a mi primer hijo, que es el mío verdadero, le voy a estudiar hasta que se convierta en un buen ingeniero, aunque tenga que vender sino me alcanza cuanto tengo, hasta mi honrado apellido, que por ser tal cosa, en todo el mundo ha tenido siempre buen crédito, y al otro por ser hijo de mi mujer que xebrose (se fue) de la honradez, y se situó entre la hedionda troya (suciedad) donde se enchamuergan (ensucian) las paraxas (putas). En pocas palabras, por ser hijo de puta, le voy a enchufar en el xuzgáu (juzgado), y si no sirve para este menester, entonces le afilio a la guardia civil! Al guardia Juaquín, xelósele (,helósele) d'afechu (del todo) la maliciosa sonrisa que mostraba entre sus labios, y poniéndose muy serio le dijo: ¡Ten cuidado con lo que dices Graciano, porque me parece a mí que no das puntada sin hilo, así que se acabaron las bromas, y de ahora en adelante con nosotros ándate derecho, sino quieres que te enchufemos en la cárcel por tener la lengua demasiado larga y ser tus palabras mal intencionadas! Descubrió Graciano aquel día, que el don de la palabra era un arma muy poderosa, con la que conseguiría manejándola con astucia y solapadamente insultativa, lograr que sus agudosos vecinos se mirasen muy bien antes de lanzarles puchas (sátiras), haciendo de su persona el hazmerreir de todo el concejo. El habíale dicho al guardia Joaquín sin la menor intención de ofensa hacia su persona ni a nadie, que el hijo de su mujer por ser nacido de mala madre, le colocaría en la Guardia Civil, cosa que incomodó grandemente a Joaquín, demostrando con sus inocentes palabras que no es oro todo cuanto reluce, y que todo el mundo tiene algo de suciedad escondida o a la vista, de la que suele avergonzarse. Desde ahora en adelante, escrutaría en la vida y pasado de sus vecinos, y cuando de él se mofasen, les taparía la boca lanzándoles al rostro como arma de defensa y ataque todo cuanto de despreciable y asqueroso, en sus vidas o familias hubiere; y de esta forma, ya se mirarían ellos de volver con sus ya cansadas e insultantes sátiras a molestarle. Y ahora, tras el xemeyu (retrato) que hice del alcalde de mi aldea, escantoyándulu namái que per un cornetchal (rompiéndole nada más que por una esquina) de las muchas que el condenado tenía, voy a hondear ya sin hacer pouxa (parada) ni xebraura (apartamiento) en la historia de las Xabarceiras (tratantas), que entrambas y dos eran de gafas (venenosas) como un perro con la boca negra. «MANOLA Y VENANCIA» Moraban en mi aldeina dos mucherucas (mujerucas), que eran hermanas en apariencia y al decir de ellas también de familia, ya que habían nacido por el mismo furacu (agujero), no eran ya jóvenes cuando yo las conocí, pues paseábanse por la vida con la edad de comenzar a maurecer (madurar), eran las más pobres del lugar (descontándome a mí por supuesto), ya que no les acompañaba más riqueza que una vieja pochina (burra), y por esta pobreza que las acompañaba, allindiaben (cuidaban) a su borrica Facunda, con tanto cariño y esmero, como si en verdad fuese hija de entrambas. Estas mujeres no eran nacidas en mi aldea, y verdaderamente tampoco a ciencia cierta nadie sabía el lugar de su nacencia, lo cierto es que habíanse asentado en mi aldea cuando se terminó la guerra, y vivían en una muy humilde casuca que compraran con algunos dineros que traían, vivían en mi lugar desde aquella época, ganándose su vida con libertad e inteligencia, si se puede denominar así, al apoderarse de lo que muchas veces no les pertenecía. Decian algunos vecinos, y yo no sé si era cierto, que durante toda la guerra habían estado de paraxas (putas) por el frente, haciendo felices a los milicianos primero y después a los vencedores, más sin embargo yo creo que esto no era verdad, porque entrambas y dos físicamente no valían ni para un tiro de escopeta. Nosotros las conocíamos por el apodo de las Xabarceiras, y eran bajas de talla, secas de carne, con rostro de brujas feas y lagañosas, dueñas de un mal genio y peores intenciones que el mismo demonio, y garruxantes nas engarradiétchas (valientes, decididas en las peleas). La de más edad se llamaba Manola, y tal parecía que sus padres la habían fabricado con el puro veneno, y aparte tenía una lengua tan ofensiva y desarrendada, que dejaba en porriques (desnudo) al más pecaminoso de los arrieros. Venancia que era la otra, no algamia (alcanzaba) a su hermana en el ser tan garruxante, pero se aparejaba al lado de ella, en tener los dedos largos y las uñas raguñonas (arañosas) para mal de las tranquilas gentes, donde se engarrapelaban (enredaban) muchas veces los intereses de los vecinos. Las rapiegas Xabarceiras, cuando los campos se cubrían de frutos y los árboles se enseñoreaban con el manto lujoso y natural de los saludables y exquisitos frutos, ellas solían comprar en caña (en el árbol) o escandanaban (recogían) sin ningún permiso, las mejores frutas, y prestas corrían a venderlas por todas las aldeas y mercados de los tres concejos vecinos, y con estas ganancias, ellas prohibían al fantasma del hambre, que no espurriera (estirase) el hocico, agolifandu (oliendo) en su lar, en ningún día del año, por prietu (negro) que éste escombuyere (viniese, naciese). En la casa de las Xabarceiras, a pesar que por aquel entonces los tiempos eran muy difíciles y el hambre se recostaba en todas las esquinas, entre otras cosas en su lar jamás faltaba el cafetacu, y el frasco de marrasquinu (anís, caña, etc.), al que las dos hermanas le hacían halagos con parejo tino, pues érales el café ey el aguardiente tan llambión (goloso), como el tabaco de cuarterón, ya que sonrientes, gozosas y felices, apuxaben (tiraban) por él, con el mismo placer que escosaban (secaban) el pintureru frasco del aguardiente. Muchas veces cuando estaban sentadas con tranquilidad en su casa antroxánduse (festejándose) con las copaxas (copas) y el cigarrillo, decíale la Manola a su hermana entre xorbu ya xorbu (trago y trago) y cigarrillo prendido con la colilla del otro, esta sentencia muy verdadera: ¡Es mucho más fructuoso unos minutos de trato si están bien hechos, que cien horas de trabajo agabuxá (agachada) en las estayas (tajos), haciendo labores para los vecinos, que son más olvidadizos después de hacerles el trabajo, que agradecidos para pagarte en justicia el sudor que en sus tierras has derramado! Pero aquel año las Xabarceiras estaban encuandiadas (empozadas) dentro de un mal estar que mazábayes enoxáes fasta el mesmu fégadu (sacudíales enojadas hasta los mismos hígados), y todo había sido por la causa de no haber sido eficaces en el llindiáu (cuidado) de su pollina Facunda, pues un día que la habían dejado sin vigilancia guareciendu (pastiando) en el pasto comunal, piescóula (cogióla) por su cuenta y riesgo el alegre pollino de Rosendo el goxeiru (cestero), que el condenado tenía unos coyonzones (testículos) que le pingaben (colgaban) hasta el suelo, y se daba muy buena maña en no dejar una pollina manía (sin preñar), por vieja que fuera, y aunque no tuviese gana de que l’añuedaren el cibietchu (que le hicieren el amor). Por esto la Manola que era la que acaidonaba (dirigía) las riendas de su teixu (casa), se abayucaba (se movía) aquel año que corría por los primeros días del mes de Junio, con todos los demonios del infierno haciéndole mil travesuras en su cerebro, y todo era por la causa de la paraxona de sou potchina (de la putona de su pollina), que de resultas del esfoitu (confío) que con ella habían tenido, que fuera bien aprovechado por el alegre pollino del goxeiru (cestero), espatuxaba (andaba) la pobre con una ventroná (barrigada), que trabajo le costaba revolverse. ¡Diañu de bruxa (demonio de bruja), con lo vietcha (vieja) que es, y todavía tuvo la puñetera calentura para que en un momento que la dejamos de la mano, de ir hacer xaceda (camera, sitio) debajo de las patas del condenado burro del maldito goxeiru (cestero). ¡Pues en algo tenemos qu’estenciar (inventar, hacer), para poder llevar la fruta este año, a los mercados y a las aldeas, ya que si no ganamos por el verano los dineros que necesitamos, cuando llegue el invierno, entrará en nuestro hogar de la mano del frío también el hambre. —Está visto que con la Facunda no podemos llegar a ninguna parte pues está la condenada con un baduyáu (barrigada) que apenas puede tartirse (moverse). En buen compromiso nos ha colocado el zaramachón del maldito pollino del goxeiru, que quiera Dios que el demonio le asesine y al amo con él, pues cada vez que veo alguno de entrambos, se me sube la sangre a la cabeza y me pongo en tal trance, que tengo miedo de que un día no pueda contenerme y les parta el alma a entrambos. Todo esto y algunas cosas más, se lo estaba diciendo la Manola que en el lleldar (hacer) ya se encontraba medio tarrasca (borracha), a su hermana Venancia, que intentó consolarla aconsejándole, que lo mejor que hacían, era bajarla el lunes al mercado de la Villa, y con lo que le dieran por ella, y un poco más que pusieran encima, mercarían un burro de arte, que las libraría del complicado problema que las atañía (conducía). En esta conversación se encontraban las afligidas Xabarceiras aquella tarde buscándole encantexu (remedio, remiendo) para su desgracia, cuando hicieron entrada en la aldea una caterva de gitanos, llegaban todos dentro de una alegrosa folixa (juerga, algarabía), que tal parecía que todos eran tan felices como los mismos ángeles moradores del Cielo. Y sin pedirle permiso a nadie, dispusiéronse a pasar la noche debajo de los hórreos que se asentaban en el centro de la aldea, lugar que desde inmemoriales tiempos, siempre solían hacer acomodo sin que ningún vecino los molestara, todos los titiriteros, hojalateros, gitanos y demás transitantes que llegaban con alguna de sus embajadas a la aldea. «PASCUALÓN EL GITANO» Mientras que sus hombres desaparejaban los burros y disponían su ajuar las hábiles y astutas gitanas con el cabás colgado del brazo, y un montón de artesanas cestas encima de la cabeza, se internaban por todas les caleyes (callejas) de la aldea, en el trabajo de equivocar al primer aldeano que se las diera de listo, y de casa en casa, intentando vender su arte, o pedigüeñando cualquier cosa, ya que todo les venía bien, llegaron a la postre a la morada de Manola, que ya tenía ésta pensado desde el momento que endilgóu (que avistó) a los gitanos, el efectuar un saneado trato con ellos a cuenta de la su pollina Facunda. Las gitanas nada más llegar ante su presencia, la saludaron siempre con la sonrisa en los labios y la humildad con ella, cualidades indispensables que el timador maneja, como si propias suyas fueren, y de esta guisa, le dieron las buenas tardes en el momento que una de ellas le preguntó sin perder más tiempo: ¿Oigame señora, no tendrá alguna cosa de comedera por el desván a cambio de una de estas cestinas tan serviciosas? Así le habló una de las dos gitanas que en pareja venían haciéndose la desvalida y la inocente, mientras que su compañera sonriéndose por lo bajo, y sin urniar (hablar palabra), aprestábase en el sacar de su faltriquera un fatu de baraxeta (un trapo de baraja), y nada más que su socia fexu pouxa nel falare (hizo un descanso en su charla) con la Manola, cogió la palabra la gitana de la baraja, y se hondeó en el registro de querer echarles las cartas, decirles la buenaventura, o leerles la suerte, pues asegurábales la sagaz gitana, que ella había nacido con el sobrenatural don, de poder leer en la palma de la mano el destino de las personas, que se halla escrito desde su nacencia en un lenguaje misterioso, que sólo los elegidos pueden leer sin la menor equivocación. La Manola, que yo puedo asegurar que la más espabilada gitana podía ser nada más que su discípula, apropiaba y miraba de soslayo a las gitanas haciéndose la fatona (tonta), mientras que sus vidayas (sienes) moldeaban el negocio que con su Facunda iba hacer encima de los rapiegus xitanus (zorros gitanos), pues ella para sus adentros se decía, que quien equivoca a un manexador (manejador) de enredos, hasta los mismos jueces le ayudarían a xebrase (marcharse) del refregado aunque éste se hendiera, en algo que bien no olíese y sonado fuera. Así pues, que cuando la gitana ya se había creído que la Manola iba a ser un tonto cliente que le pagase sus enredos, en el magín de la Xabarceira ya estaba encaldáu (hecho), el cambiar a su Facunda, por un pollino que ellos trajeran, que no cojeara de ningún lado, y que no fuese muy cargado de años. El caso fue, que cuando la gitana ya le iba a coger su mano para leerle su buena suerte, quedose sorprendida cuando la Manola le dijo: ¡Déjese de pamplinas que conmigo no tiene cabida, yo lo que quiero es cambiar una buena pollina que tengo, que a no tardar mucho se va a convertir en dos porque está preñada, por un burro que ustedes traigan, que tenga llixia (alma, fuerza), y que no tenga amolaúres (males) por ningún lado! La gitanaca dibujó una amplia sonrisa de alegría en la bufarda (ventana) de su boca escosada (falta) de la mitad de sus dientes, y después le dijo a la par que guardaba la baraja en su faltriquera: ¡Eso que usted desea ya lo puede dar por hecho buena mujer, pues mi marido tiene un soberano pollino, que es lo justo a lo que usted me parece anda buscando, así que espere unos momentos, que voy con rapidez a buscarle, para que hagan el trato que me parece a entrambos ha de agradarle! Vino al cachiquín (al rato) en un grande burro escarranquetáu (montado) de alegre presencia, que en el parecer abayucábase (movíase) como el mismo rayo. Llegó el gitano a la casa de la Manola, muy xaraneiru ya xibloutandu (jaranero y silbando), lo mismo que si ya agolifara (oliese) el negocio antes de comenzarlo. Apeose de un áxil blincu (ágil salto) el gitano Pascualón de su xumentu (jumento), y saludó con marcado respeto a la Manola, que ni tan siquiera le contestó, ya que sólo tenía ojos para apropiar al burro, que le pareció muy atongaín (bueno) en sus primeras güeyáes (ojeadas). Empezó el gitano sin demora a tejer en el hacer del trato, con la que él pensaba, que iba a ser una victima sencilla para hacerle un lucrativo timo, ya que entamangaba (hacía) la Manola tal focicu de fatona (hocico de boba), que no era menos de pensar, que aquella mujer tenía los sentidos escosáus (secos) de toda listeza. El gitano que era un útre (águila) en el asunto de hacer de un jumento que sólo valía para ser achuguináu (sacrificado) y convertirlo en chorizos perreros (malos), digo, que él podía hacer de un burro moribundo, un pollino de ojos vivarachos, espurrías uréas (estiradas orejas) y espatuxares de rellámpagu (caminares de relámpago). Así pues con esta maestría que le caracterizaba, comenzó a rexistrar (mirar) a la Facunda desde el principio de su hocico hasta el término de su cola, sin olvidarse de sus molares y patas, y mientras que él hacía tal cosa, Ias Xabarceiras no perdían su tiempo, pues también manxuñaban (tocaban, palpaban) el jumento del gitano por todo el peyeyu (pellejo), con las miras de encontrarle algo que le faltase, o de descubrirle un postizo que le tapase un defecto. Pascualón como que no quería la cosa las propiaba por el rabillo del ojo, y así, allindiaba (cuidaba) a las Xabarceiras que no tenían sentidos nada más que para rexistrar (mirar) el burro del gitano, que no hacía nada más que tascase (moverse) y no estarse ni un instante quieto, demostrándoles con tal nervioso bailar, que era un pollino de arreos, con fuerza según ellas, de llevar un par de manegáus (cestos) encima de su lomo, sin ni siquiera hacer ni un senaldo, hasta el mismo Ricabu, o al lugar de Torrestíu, que son las aldeas más cimeiras de los concejos vecinos. Se veía a las claras, que a entrambas Xabarceiras les encantaba el jumento, por tal razón Pascualón, en el lleldar (hacer) que sacaba una colilla del bolso de su llásticu (chaleco) y le plantaba fuego sin soltar el cayao de su mano, les dijo sonrientemente: ¡No desperdicien el tiempo en buscarle defectos a mi buche, pues no le falta ninguna cosa, ya que tiene hasta los dos coyones (cojones) y está tan entero como yo mismo, que soy padre de una docena de hijos! ¡Pero es igual mujerinas, pues aunque algún defecto tuviese mi jumento, me parece a mí, que no voy a poder hacer trato con ustedes, porque esta pollina que me quieren espetar, está más para ser achorizada en Noreña, que es para lo único que vale, que para hacer galopadas por los caminos! ¡Ahora que si me dan encima de ella ochenta reales, el trato está hecho, y sino, cada cual allindie (cuide) lo que es suyo! Después de mucho tejer y destejer, porfiar, y alegar mil razonamientos de toda índole, la Manola le dijo que sólo le daría sesenta reales, y Pascualón cogiéndole por su palabra, enfardóu (guardó) los dineros en el bolso, y sin demostrar la contentura que le embargaba, dio el trato por hecho. A la mañana siguiente cuando el malvís silbotiaba anunciando el nuevo día, se levantó de su cama la Manola a la misma hora que siempre solía, y antes de hacer ninguna otra labor, fue muy ilusionada y contenta a la cortexaca (cuadra pequeña) donde tenía guardado el pollino, y cuando le puso sus inquisitivos ojos encima, su alegre ilusión fue devorada por una triste sorpresa que le produjo la visión de ver a su pollino achucáu (acostado) en una postura engalbaná (sin fuerza, sin gracia, sospechosa), acercose a él ya buyéndole en sus temperamentales y endemoniados sentidos la apenada sospecha de haber sido engañada por el gitano, y sin el menor miramiento le atizó unos punterazos con las madreñas encima de los cadriles (patas) para que se incorporara y poder mejor repararlo, y fue entonces cuando se le enxenebróu (helósele) la sangre en sus venas, ameruxánduse sous fégadus (llenándose sus hígados) en el atayu (atajo) de un envenenador desespero, al reparar con cuidado a su pollino, por eso sus ojos se le llenaron de lágrimas que alumbraban la rabia y la mala leche que l'esmolecía, (deshacía), cuando ya sin ninguna duda comprobó, que el genio y bizarría que el burro tenía en la hora del trato, no era el mismo que en aquel encaldar (hacer), sino que se había tornado en volverse en estar amurrentáu (enfermizo, moribundo), lo mismo que si del mundo de los vivos se estuviera despidiendo. A fuerza de bardiascazus (palos) y de xurarnentus (juramentos) que sin miatcha (migaja) de compasión la Manola le propinaba, dentro de una amanicomiaura (locura) que le desencaldaba (deshacía) el alma, logró el pobre animal incorporarse, y cuando estuvo en pie el descuaxaringuetáu (deshecho) jumento, con sus urées pingones (orejas lacias, bajas) y los güetchus choramicándoye (los ojos llorándole), como si hubiera despertado de una penosa pesadilla, y por si fuese poco todo esto que la Manola propiaba, todavía la pobre bestia comenzó a temblar con tanta intensidad por todo su cuerpo, que le daba lugar para pensar a la airada y endiablada Xabarceira, que aquel cadabre (cadáver) de burro, estaba viviendo sus postreros momentos. Cuando la Manola percatose ya sin ninguna duda de lo cadarmeru y'esmoleciu (de lo cadavérico y desvanecido), que se encontraba el condenado burro que la había espetado el diablo de Pascualón el gitano, comenzó a alumbrar por su pecaminosa boca, dirigida por su envenenadora lengua, un rosario de juramentos todos en contra de los santos seres del cielo, también maldijo con igual arte a todos los demonios de los infiernos, y no se dejó atrás y ya en este lleldar (suceder) colgándole de las comisuras de su boca unas flemas azuladas cargadas de rabia y de veneno, a todos los gitanos de la tierra, y hasta se recordó ya completamente desarrendada por la amanicomiaura (locura) que la encibiétchaba (retorcía), de manera más denigrante hasta de la propia madre que la había parido. Ante tal escándalo de palabras endemoniantes, saltó de su cama haciendo fuego su hermana Venancia y entre las dos juntas terminaron de hacer la desarrendada y pecaminosa fiesta. «EL PEDÁNEO DE LA ALDEA» Cogió la Manola una foicetuca (hoz) que tenía mangada en un recio y fino palo de ablanu (avellano), y la su hermana una pala de dientes que estaba mocha (falta) de un par de pinchos, y así armadas como si fuesen a la guerra, conducidas por el rey de los demonios que moraba dentro de sus espíritus, preparando un alboroto tan sonado y enloquecido que dudo que nada en la vida otro mayor hiciera, con una prisa que por ser ardiente les amagostada (quemaba) la entraña, fuéronse en busca de los gitanos con el invariable propósito, de deshacer el mal trato que con ellas hicieron, y por las buenas o por las malas, recuperar sus dineros y a su pollina Facunda. Cuando llegaron debajo de los hórreos lugar donde ellas sabían que estaban los gitanos y comprobaron que ya de la aldea a tan tempranera hora los foinus (ladrones) ya se habían xebráu (marchado), entonces la pecaminosa folixa (bronca) qu' enguedétcharun (que enredaron) fue tan escandalosa que pusieron en pie de alarma a toda la aldea, y hasta los perros del lugar, ladraban enfurecidos, sin agolifar (oler) por dónde escarrapietchábase (deshacíase) el peligro, pero presintiendo que se encovarachaba (encuevaba) dentro de los falaxes (hablajes) enfogaratáus (fogosos) que alumbraban las gafuróuxas (venenosas) lenguas de las garruxantes Xabarceiras. Las gentes de mi aldea, al escuchar aquel enxame (emjambre) de airadas voces, que todas ellas endubichaban (envolvían) un rosario de fataus (muchas) maldiciones pecaminosas, a tan hora tan ceda (temprana) de la albiada (de la mañana), descumbutcherun (despertaron, levantáronse) del catre donde aun felices algunos descansaban, y comenzaron a asomarse a las puertas y ventanas, y cuando comprobaron de qué se trataba, dieron rienda suelta a sus risas y gozos que les producía la desgracia que consumía a las ramplonzuelas (ladronas) Xábarceiras, que desde el primer día que habían sentado sus vivencias en la aldea, vivían a cuenta de lo que arrapiegaban (robaban) a los vecinos, sin que jamás s’andecharan (hicieran cuadrilla) en una gavita (ayuda) hacia sus vecinos, aunque éstos se reventasen atosigados por el excesivo trabajo. Por eso, cuando aquel amanecer conoció la aldea el timo que los avispados gitanos hicieran en los pequeños intereses de las atuñáes (avaras) Xabarceiras, al espetarles aquel jumento al cambio de la Facunda, que según las manifestaciones juramentadas que públicamente pregonaba con grandes gritos la Manola, estaba murriéndose estingarraón na cortexa (muriéndose acostado en la cuadra), al xebrársele (marchársele) la alegría y el bizarro genio que le había inyectado la tarrasca (borrachera) de marrasquino que le hicieran coger los gitanos, con el fin de que el alcohol le diera por unos momentos las briosas fuerzas de su juventud que la naturaleza por viejo y deshecho ya le había quitado. Pero no conforme Pascualón con este ardid, también le había introducido para que mejor se dibujase en el lugar de su conveniencia, una fogosa guindilla en el furacu (agujero) por donde alumbraba el federosu cuchu (hediondo estiércol), y por estas razones el pobre animal que en el momento del trato obreiráu (aguijonado) por estos reactivos respondió a las aspiraciones de Pascualón para equivocar a las Xabarceiras, ahora ya aquel pollino falto de tales estímulos, no respondía a las gozosas ilusiones de la Manola v su hermana, por eso entrambas y dos estaban llevadas y traídas por el mismo demonio, y en peor genio se ponían, cuando presenciaban a las gentes de mi aldea todas ellas de buen suceso, entamangándu festa ya murga (haciendo fiesta y güasa) de las hasta entonces avispadas Xabarceiras. Así por ejemplo, la muyer del Goxeiru (mujer del Cestero) que por la causa de que la Facunda apartando el rabo p'un lláu (para un lado) y dejando la clica 'l entestate (la matriz al aire libre) permitiera que su alegre burro le anuedara 'l cibietchu (le hiciera el amor) dejándola preñada, pues por esta causa, engarrapoláronse (peleáronse) con ella las Xabarceiras, en una engarradiétcha (lucha) de campeonato, que si no es porque unos hombres de la aldea las separan, la hubiesen esmueliu a tochazus (muerto a palos), pues esta mujer esfargayánduse (deshaciéndose) de risa díjoles: ¿Qué pensabas Manola, que podías equivocar a los gitanos lo mismo que haces con todos nosotros desde que el demonio te trajo sabe Dios de dónde a vivir a esta aldea? ¡Esos filan (hilan) más fino que nosotros mióu nena, por eso no has sido capaz de detener el truñazu (testerazo) que te atizaron cuando pretendías hacer negocio con ellos, que son los mismos hijos de tu padre el diablo! ¡Me parece a mí que este año, si quieres ir a vender por las romerías la fruta qu’escarpenas (que arrancas) de nuestros árboles, vas a tener que llevar las maniegas (cestas) encima de tu mollera! Xofitóu (apoyó) Manuela de Juan de Pacha, que era muy aguda lanzando putchas (sátiras). ¡Qué quieres hacer Manola, hay que armarse de paciencia mióu nena y nunca olvides que el demonio tiene focicu de gochu (hocico de cerdo), aunque en este lleldar (suceder) a tí se te presentara en la fechura (hechura) de Pascualón el gitano, que mucióte (ordeñote) la cuarexa (cartera) y llancote (te plantó) un pollín, que según el tu falar (hablar) regalado es caro. Díjole Filomena la mujer de Julián el Pertegueiru, que tenía una lengua p’aximielgar (mover) con molestosas intenciones a las gentes. Con más arte, que su marido que era áxil (ágil) como un esquil (ardilla) tenía de coraxe (coraje) para sacudir los arizos de los castañales. Estas y otras parecidas sátiras adornadas con risas y juergas de diferente índole, les decían las gentes de mi aldea aquella mañana a las xabarceiras, con intenciones de zaherirlas, porque ni eran sociables. ni menos tenían nada de buenas personas, sino todo lo contrario, aunque si digo la verdad en aquella época, había en mi pueblo peores personas que las Xabarceiras, ya que moraban un piño de fascistones asesinos, que ellos solos se bastaban para tirar tal partido por tierra. Tanto la Manola como su hermana, esnalaban (volaban) hasta los mismos teyáus (tejados) del aburrióxu (ardiente) infierno, dentro de un envenenamiento que hacía xuenzura con la manicomiaura (yunta con la locura), y con sus lenguas harto desatinadas escarnecían todo cuanto existe del cielo abajo y del infierno arriba, y en todo momento eran acosadas por los perros de la aldea, que les buscaban descuido para hincarles los dientes en cualquier lugar de sus escalixerus cuerpos, y al tenor que con rapidez espatuxaben (corrían) iban poniendo al Hacedor y su Creación como un fedoroxu fatu (hediendo trapo), con sus maldiciones y romances pecaminosos, que muchos de ellos nadie en el lugar jamás había escuchado, y dudo que pocas personas podrían endubitchar (enredar) un rosario de ofensas como el que la Manola preparaba. Pero a pesar de ya ser mucho todo esto que enseñaban, dentro de sus mal intencionadas entrañas, muchas más nefastosas intenciones aun se albergaban, y obreiradas (aguijonadas) por ellas, encamináronse afalucháes (arreadas) por el diablo, hasta la casa del pedáneo, que moraba en la fondeirá (en lo hondo) de la aldeina, y cuando ilegaron a las canciétchas (cancelas) y vieron que estaban piescháes (cerradas), aferronáronse (cogiéronse) a ellas con tal arte, y sacudiéronlas con tal fuerza, que al no llegar el perro a ponerles freno, de seguro que dieran en tierra con ellas. Pero la Manola que era en aquellos momentos conducida por todos los demonios nacidos y por nacer, que la habían corrompináu (llenado) con una airada rabia desgalgada (desmandada), no le puso ningún respeto ni menos miedo aquel perro grande armado de carlangas que hasta los mismos lobos les imponía recelo, sino que le hizo frente con su foiceta (hoz) llantándoye (plantándole) un focetazu (golpe con la hoz) en medio de su enorme cabeza, que le hizo al gafu (fiero) perro atropar (guardar) el rabo entre sus piernas, y marcharse glayucandu (aullando) de dolores del lado de aquella mujer que era peor que la más bravía de las fieras. No hicieron caso las Xabarceiras del matauriáu (descalabrado) can qu'ameruxáu de miéu (que plagado de miedo) se marchara del lado de ellas, sino que entrambas en el mismo lleldar (hacer) ximielgaben (sacudían) las cancelas en el parejo encaldar que llamaban al pedáneo de la siguiente manera: ¡Gracianu, Gracianu...! ¿Dóu tás aponiu faldetacu alcaldi de piteru? (¿Dónde estás ruin alcalde de gallinero?). El bueno de Graciano que se encontraba en la corte (cuadra) muciendu (ordeñando) las vacas, al sentir a su perro glayucar endolloriu (ladrar dolorido) y escuchar aquellas voces preñadas de prisa y betchás (ricas) de ofensivas palabras hacia su persona, salió sin pérdida de tiempo del establo con la caramañola (lechera) en la mano, y cuando comprobó quién le reclamaba, díjoles medio enojado, porque enfadado del todo nunca Graciano lo estaba: ¿Qué es lo que queréis condenadas del infierno, donde sin ninguna duda algún día iréis amagostabus (quemaros) esas asquerosas lenguas que tenéis? ¿qué es lo que queréis que tan cedu (temprano) llegáis a la mi puerta, y no en son de paz como es la debida forma, ya que lo primero que habéis hecho, fue partirle la cabeza al perro que intentó poneros el freno que estáis necesitando desde el mismo día que pusisteis los pies en esta aldea, y no contentas con ésto, aun estáis molestando al amo, enloquecidas por el demonio que lleváis dentro de vuestros cuerpos, que sólo vosotras sabéis dónde le encontrasteis, pero que os hace rellumbrare (relucir) como el mismo rellámpagu? (relámpago) ¡Vengo a ordenarte, —dijo la Manola, saliéndole espumarayus (espumarajos) de rabia por su boca—, vengo a mandarte, que te hagas en el momento en perseguidor de los asquerosos y ladrones gitanos, que me engañaron con un burraco que cambié por la mi Facunda, que ahora está estingarraón (tirado, acostado) en la cuadra, sin llixa (fuerza) de sostenerse encima de su cadriles (patas). Graciano que era como ya sabemos, muy agudo y socarrón, comenzó a reírse por lo bajo, porque abiertamente no se decidía ante el temor de no terminar de alterar aquel par de humanas fieras, que muy capaces las creía de pagar en su persona sus cacíus estrapayáus (sus platos rotos), luego poniendo la cantimpla (lechera) entre las manos de su mujer, que había bajado a la corraleda al escuchar tan grande alboroto, y seguidamente, rascándose su cabeza por debajo de su gorra, les dijo a las Xabarceiras con una socarronería que le alegraba satisfactoriamente: —Podéis ir vosotras mismas a buscarlos, ya que tanto os interesa en encontrarlos, porque yo fuera de la aldea y aun dentro de ella, ninguna autoridad tengo, que me obligue a perseguir a nadie, y creo que para hacia la Villa deben de encontrarse, porque poco antes del amanecer les he oído yo pasar por delante de mi casa, y por cierto que llevaban entemangada una allegroúxa folixa (iban formando una alegre juerga), y ahora escurro (discurro) de dónde procedía tan grande gozo que les acompañaba, que ni más ni menos era, del betcháu (rico) trato que al parecer hicieron con la tu Facunda, por la causa de querer ser tu, todavía más gitana que ellos. ¿Qué es lo que me estás diciendo so castrón (cornudo) de los infiernos? ¡Qué no tienes de hombre nada más que el paxierchu qu’enllastica lus tous enxenebráus güesus, (traje que cubre tus fríos huesos), si en todos los lugares de Asturias tienen como autoridades a ejemplares con el mismo esprapayu (disposición, ánimo), que te tiene encibietcháu a ti, más les valdría a las gentes hacer con ellos, lo mismo que yo debía de hacerte a ti! ¡Vaya un alcalde de cuatcháus (cuajados) que en el lugar tenemos, yo no sé lo que estarían pensando los vecinos el día que te han dado la güichá (vara) de mando, porque la verdad es que no sirves ni para tornar (parar) el agua en un banzaucu (remanso) de poca llixa (fuerza)! Le dijo la Manola lanzándole unas envenenadoras y asesinantes miradas, que intencionaban la firme idea de entamangar (hacer) un engarapoláu con él. Graciano, sin hacer mucho aprecio de lo que le estaba diciendo la bruxa xabarceira, sonrientemente le preguntó: ¿Y qué es lo que te gustaría hacerme a mi Manola? ¡Lo primero que te haría so castrón de los infiernos, sería... llantate la foceta (plantarte la hoz) en medio de tu cabeza, fendiéndotela hasta las mismas caxietches del xixu (partiéndotela hasta las mismas células de los sesos), y después te haría el juicio de por qué fuiste condenado a morrer (morir), que sería por el cobardoso delito, de no saber defender los intereses de la aldea, como es tu obligación de alcalde, y también por consentir, que xentes arrobonas (gentes ladronas), colen del chugar (marchen de la aldea), haciendo festa ya murga (fiesta y güasa), ximielgánduse lus cuartus na cuarexa quei arraguñarun a lus tous vecinus (moviendo los dineros en su cartera, que fueron fruto del robo que hicieron a tus vecinos), por la causa de tener un pedáneo, escasáu de coyones, ya betcháu de plumes de pituca llueza! (seco de cojones, y rico de plumas de gallina clueca). Estas palabras tan poco delicadas y tan grandemente ofensivas, no le sentaron nada bien a Graciano, a pesar de ser él, hombre tranquilo y transigente en gran medida, quizás las hubiese deximíu (olvidado) si su mujer no estaviese presente, pero al no ser así, a Graciano no le cupo otra alternativa, que intentar castigar a aquella desvergonzada que le estaba tratando lo mismo que si él fuese en vez de un hombre y por más primera autoridad de la aldea, no fuese nada más que un enyordiáu pingayu (un sucio pingajo), por esto, destinado Graciano en hondura donde jamás se había presenciado, se arrimó a la Manola con miras d'acoyela (de cogerla), y propinarle un par de ximielgones (sacudidas) y meterle el miedo y la vergüenza en el cuerpo a aquella deslenguada, aunque no fuese nada más, que para demostrarle a su mujer, que un hombre siempre es un hombre, aunque su mujer le pegue, le engañe y le convierta en cabrón por considerarle baldrayu (cobarde). Pero lo que no pudo imaginar Graciano, era que la Manola no se amilanaba ante nada ni nadie, y para demostrárselo, dio un paso hacia atrás para dejar trecho de combate, y enarbolando su focetina (hoz) en el aire, apurrióye (diole) con ella un fuerte y certero golpe en su cabeza, que hizo que el pobre pedáneo se esmurgazara (se cayera) en el santo suelo privado del conocimiento, manando un remexu (un chorro) de sangre, por una mancaúra (herida) que le había nacido repentinamente en el canto una vidatcha (sién). Y así en esta ridícula y dolorosa postura, atendido por su mujer ante la cual el Graciano pretendía convertirse en un héroe, le dejaron las Xabarceiras, que colaron (marcharon) de su casa, perseguidas de cerca por el rencoroso perro de Graciano, que les ladraba enfadado, más por el golpetazo que a él le habían apurriu (dado), que por el que le allantaron (dicran) en el pericote (alto) de la mollera de su amo. Amanicomionáes fasta ‘l más espurrir y'encoyer (enloquecidas hasta el más estirarse y encogerse), Ilegaron las Xabarceiras a su casa guiadas por el mismo espíritu de lucha que en ellas no cejaría hasta que no pudiesen dar con los gitanos, aunque menester fuérales perseguirlos hasta los quintos infiernos, y para sacarlos de este antro, con el fin de conseguir lo que les pertenecía, estaban decididamente dispuestas a partirle los cuernos al propio diablo lo mismo que terminaban de hacer con el pedáneo Graciano. Así pues, sin perder ni tan sólo un minuto de tiempo, sacaron de la cuadra el cadarmoúxu (cadavérico) burro de Pascualón el gitano, y la Venancia tirando del ronzal, con tal xuxeante llixa (crecida fuerza) que si pudiese le llevaría arrastrando, y su hermana Manola apuxada (soplada) por un demonio con peor genio aun, iba detrás del desventurado pollino apurriénduye (atizándole) sin descanso barganazu tras barganazu (palo tras de palo), encima del llombu (lomo) del pobre y descuaxaringuetáu (deshecho) pollino, para que caminase con prisa, y tal hacía la desdichada bestia, y no tanto por huir de los palos a los cuales ya debía de estar bien acostumbrado, sino por intentar aflojar el dogal del que tiraba Venancia, y así de esta forma y siempre en pos de los gitanos, se dirigían a la Villa donde aquel día había mercado. Hicieron entrada en el mercado las Xabarceiras arremexandu (remojadas) en sudor, producido por el cansancio de la larga caminata, y por la desmesurada rabia que a entrambas y dos las atenazaba. Y mismamente al lado de la fragua del ferreiru (herrero) que aquel día tenía endemasía trabajo, agüeyarun (avistaron) a la Facunda, y al lado de ella muy sonriente y gozoso se encontraba el gitano, que tampoco perdía su tiempo, pues ya estaba tratando de venderla o de cambiarla a un paisano que en la sazón la estaba registrando, pero plantándose la Manola delante de Pascualón, le dijo con el hambre retratada en sus ojos de atizarle un par de focetazus: ¿Qué barro me has espetado en el trato so ladrón? ¡Haz el favor de devolverme ahora mismo mi pollina, así como los dineros que me arraguñaste (arañaste), si quieres que este espineroso y mentecato trato que conmigo has hecho, tan sólo se quede en un inolvidable enfado! Pascualón no le hizo mucho caso a las palabras rogativas de la Manola, y así empujándola para un lado con cierto desprecio, a la par que la miraba amenazadoramente le dijo: ¡Quítese delante de mi vista mujeraca de los infiernos, y deje ya de molestarme en mi trabajo, y no olvide nunca, que el que hace un trato con Pascualón, lo tiene hecho para ciento y un años, y ahora lárguese y déjeme tranquilo, que estoy en buenos tratos con este paisano! Nunca peor hiciera el gitano en toda su existencia, pues antes de que se percatase del peligro que le rondaba, la foicina (hoz) de la Manola caía sobre su cabeza con la fuerza de un rayo, escantoyándoila (hiriéndosela) por un par de xeitus (sitios), que hicieron que Pascualón sin gurniar (decir) palabra, se enclicara (se cayera) en el enllordiáu (sucio) suelo, falto de sus sentidos, y alumbrando tanta sangre por sus heridas como un gochu (cerdo) cuando lo están achuquinandu (matando). Nisti telar atopábase (de esta forma se encontraba) Pascualón, con el cerebro escosáu (seco) d'afechu (del todo), por mor de aquel inesperado golpetazo, que le había llegado de manos de quien él menos esperaba, cuando Antonio, un guardia civil del cuartelillo de la Villa, que había presenciado todo el achuquinante xocesu (sangriento suceso), por encontrarse este guardia al lado de la ferrería, enzolánduse fatáus de culetinus de xidre, (bebiendo copiosos vasos de sidra), en amigable compañía con unos paisanos, en el chigrín (bar) de la Faba Prieta (la Haba Negra). Por eso, cuando vio esmurgazarse (caerse) en el suelo por mor del focetazu que le allumara (alumbrara) la Manola al foin del gitano, fue el guardia acochetráu (acelerado, rápido) al lugar del amagüestu (la quema), con el buen fin de encaxinar (encajar) el orden en aquel descalabramiento, nada más que el guardia llegó, afogárunse lus aburióxus (se ahogaron los ardientes) ánimos de otros gitanos, que lleldáus (hechos) dentro de una folixa (bronca) engafuróuxa (envenenada), intentaban acorralar a las dos Xabarceiras, que ya en la sazón se habían aferronáu (cojido) a la Facunda, y dejado libre al jumento del gitano. Mientras tanto, el herido de Pascualón ayudado por el guardia y por otros gitanos, que aun seguían con voces enardecidas maldiciendo y amenazando a las Xabarceiras, como cuento, se puso Pascualón en pie aun medio temblando al volver del desmayo, y con todo su rostro plagado de escandalosa sangre, demostrando que fuera del dolor que pudiera sufrir, el condenado no estaba en trance de mayores males en su cuerpo, no así en sus intereses como veremos seguidamente. «UN XUEZ D’ESQUILONA» (UN JUEZ DE CAMPANILLAS) Era el señor Juan Antonio un falangista digno de ser emulado por el más honrado servidor bien fuese Roxu (Rojo) Prietu (Negro) o Amarietchu (amarillo), era en verdad un hombre Joseantoniano que sin llevar camisa azul con el yugo y las flechas bordados en la pechera, como muchos otros pingayus (pingajos) que yo he conocido, que siempre iban uniformados con su camisa azul y corbata negra, dándoselas en todo momento de buenos falangistas, y no siendo nada más que unos verdaderos mierdas. El señor Juan Antonio era un hombre que llevaba siempre prendido en su espíritu los Nobles y Hermosos Credos de la Falange, con sus Humanidades y Libertades manifiestas, y los sabía cumplir porque los había aprendido en derechura, tal como el Mártir de su Fundador los había creado, para el bien de la Patria y de todos sus hijos. ¡Qué poco sabía José Antonio, que su Maravillosa Doctrina iba a ser manejada por algunos hombres, que cometerían con Ella verdaderos asesinatos y atropellos de toda índole. Pero dejando esto de lo que trataré algún día con mejor cuidado, y acogiéndome al hilo de la historia de la que estoy tratando, diré, que el juez de la Villa era este Caballero, que vivía al lado del mercado, y que era un hombre muy justo, amigo de los razonamientos, inteligente y también un campesino que amorosamente trabajaba sus campos. Cuanto yo, que cuando aquella gresca estaba con su apogeo, salió el juez de su casa para percatarse de aquel ardoroso tiberio (lío que se amagostaba (quemaba) frente a la puerta de su morada, y cuando vio que era un gitano el causante del sangriento escándalo que se enseñaba, díjole al guardia con ardientes deseos de hacer la Justicia en aquel endubiérchu (enredo). ¡Antonio, hágame usted el favor de llevar ahora mismo hasta el Juzgado, a todas las gentes que dieron vida a esa sangrienta engarradiétcha (pelea), para encalducar la xusticia que anda escosá 'n dalgún d'echu (hacer la Justicia que anda seca en alguno de ellos). Así que las Xabarceiras y el escantoyáu (herido) Pascualón hiciéronse presentes en el Juzgado, ante los escrutadores ojos del señor juez, pusiéronse los tres al mismo tiempo a hablar en su defensa, acusándose los unos a los otros dentro de un rosario de palabras injuriosas y amenazantes, que de nuevo los ponía en el atajo de volver a engarrapolarse (pelearse). Pero el señor Juan Antonio fiel repartidor de la Justicia, aporreó con sus nervudas y fuertes manos un mazazo encima de la mesa, que por muy poco la desarma en un montón de astillas, ya que era el juez un bigardón (mozarro) de más de dos metros de estatura, tan fuerte y resistente como una montaña. Y al parejo que tal golpe sacudía, dijo engrifandu (arrugando) su hocico al lar del enfado: ¡Hágamne el favor, y procuren que no tenga que llamarles de nuevo la atención, de hablar tan sólo el que yo le pregunte! Y al decir esto, miró tan condenadoramente al gitano, que éste, que se sabía culpable de muchos engañosos tratos que había efectuado en todo aquel concejo, no pudo menos que ya considerarse culpable, antes de que el juicio comenzara. ¡Vamos a ver Manola, hoy como no tengo mucha prisa ya que el llabor (labor) no me apremia, cuéntame tú la primera con toda clase de pelos y señales, lo que te ha sucedido, para que le escantoyaras (deshicieras) la mollera a este paisano, del que ya tengo oídas que no es la primera rapiega qu'esfuecha (zorra que despelleja) ni tampoco será la última, porque el que fai 'n maniegu fai 'n cientu, dandoi banietches ya tiempu! (el que hace un cesto hace un ciento, si se le da, varas y tiempo). ¡No fue solamente este condenado y útre de xitanu (buitre de gitano) el que salió amatauriáu (con heridas) de este asunto escontramundiáu enrevesado), que prestase usted con tan buen tino a escantexayu (arreglarlo) señor xuez (juez). Pues también al pedáneo de la mi aldeina me vi en la apremiante necesidad d'apurriye (de darle) un par de galgazus (estacazos) en mitad de la cabeza de magüetu (bestia) que tiene, por el no querer acaidonar (dirigir) la justicia en el camino de la razón, como corresponde a su condición y obligación de alcalde del chugar! (lugar). ¡Por la Virxen (Virgen) de los Remedios Manola, no vaigues (vayas) a decirme que por mor de este foín (ladrón) de gitano, tuviste que fendeye (partirle) la cabeza al pobre Graciano!, dijo el juez alegrando su rostro dentro de una llixerina (ligera) risa. ¡Sí señor juez, así ha sucedido! Afirmó la Manola, y seguido le contó todo el suceso desfigurándole y haciéndole más rentable a su favor. El juez casi sin poder detener la risa que le regocijaba su espíritu natural y noble, dijo intentando enmarcar en su rostro la seriedad que no era capaz de hacer: ¡Has hecho muy bien Manola, pues yo entiendo, que el que tiene el delicado oficio d'encaidonar (de dirigir) la justicia, y traiciona tan derecho menester, debe de ser castigado con más entaine (fuerza), que aquellas otras personas, que tienen la obligación de la ley obedecer. Así pues, si en mis manos estuviera te premiaría, por la valentía que has usado al defender la justicia y la libertad de tus intereses! ¡Y ahora... sigue, sigue Manola, y cuéntame todo el suceso en sin mucitche (ordeñarle) ni una migátchina (migaja), que me presta mucho mióu nena (que me agrada mucho mujer). ¡Escúcheme bien señor juez, y júrole por adelantado que cuanto le voy a decir, no se xebra (marcha) de la verdad en nada, y todo ello no es nada bueno ni para mis intereses que han quedado esgazáus d'afechu (rotos del todo), ni tampoco para este gitanu que vé usted aquí tan humildemente con la cabeza gacha, queriendo dar a entender que no ha roto en toda su vida un mal plato, y lleva desde que ha nacido viviendo a cuenta de sus bien urdidos tratos, que tal parece que para industriarlos le ayuda en todo momento la brujería o el mismo diablo! ¡Verá usted señor juez! —Ayer cuando el sol se esfumía (marchaba) por detrás del penón (peña) picutrera (sierra de las águilas), que es la hora d’atapecer (oscurecer) la tarde, llegó este llimiagu (baboso) de gitano a caballo de su adefexu de pollín hasta la misma puerta de mi casa con mires de tentarme la necesidad que me arretrigaba, porque usted bien sabe que nosotras nos dedicamos a correr (vender) la fruta, por todas las romerías y lugares de los tres conceyus y de esta manera nos ganamos nuestra vida muy decente y honradamente, pues como le estoy diciendo, no sé cómo este condenado se enteró que la nuestra pollina estaba próxima a parir, y claro, al encontrarse la probitina en tal estado, no nos podía servir para nuestro trabajo, por eso, tentadas por el embrujo, la engañadora palabra y la buena presencia que en aquel momento se ensenoraba en el pollín de este fartonzón (comedor), enguedeyóume (me enredó) este bruxu (brujo) de gitano, con el endemoniado trato que conmigo hizo, que si tarda mucho tiempo en deshacerse de nuevo, se me va escosar el xuiciu (secar el juicio), y va a dexame Ies caxierches del celebru tan enxenebráes d'entendedeiras, que vóu bazcuchame abondu más cedu de lu qu'usté cunta na mesma amanicomiaúra (dejarme los sesos del cerebro tan fríos de entendimientos, que se me van a vertir mucho más temprano de lo que usted piensa en el mismo manicomio). —El caso fue señor juez, que el burro que traía este foinacu (ladronzuelo) de gitano, estaba en conciencia de él bien preparado, para dejarme a mi despreparada de intereses, pues el pollicaco con un fatáu de caxilonainus (montón de cajilones) de marrasquino que le daban calor y fuerza a su banduévu (panza), hacían de él por el motivo de la alegre tarrasca que lu encibiechaba (borrachera que lo trenzaba), un burrón con buena llixa ya xuxeáu xeniu (fuerza y crecido genio). Y por si fuese poco esto que le cuento, todavía para que el pollino mejor se dibujase, llantárale este achuquinador de gitano, una rabiosa guindilla por debajo de la cola, mismamente dentro del oscuro agujero que alumbra el recimo de los hediondos cagayones, según descubrí yo misma hoy por la mañana justamente cuando ya era demasiado tarde. Y todavía por si estas dos demoníacas trampas no fuesen suficiente este banduerru (indeseable) de gitano, de tal manera me dibujó su jumento que desatinada me trae en este juicio, que me hizo de él un semeyu (retrato) que yo papéilu (creílo) entero, y consideré al pollín como el mejor burro de toda la burrería de gitanacus y aldeanos. Por esto señor juez, le di al cambio de tan falsa y ençañadora presea, la mi pollina Facunda y sesenta pesetas encima, y con estas prendas en nada faisas, xebróuxe (marchose) de mi vera este maldito gitano, tirando del ramal de la mi Facunda, que no quería la probitina del mi lado marcharse, quizás porque presintiera al ser más lista que yo, en la triste desgracia que me dejaba este baldrayu (cobarde) de gitano, que se alejaba de mi casa haciendo que ruxeran (sonaran) los mis dineros en su bolsillo, a la par que se iba riendo de gozo y alegría por la causa del betcháu (rico) negocio que encima de mi pobreza hiciera este desalmado de gitano. Pascualón que ya tenía lleldáu (hecho) en su pensamiento axuquerándose (apoyándose) en las anabayáes güeyáes (acuchillantes miradas) que le dirigía insistentemente el juez que aquel juicio lo tenía bien perdido, cuando escuchó a la Manola decir que le había entregado sesenta pesetas, puso el glayíu (grito) en el cielo jurándole al juez por el Cristo de los gitanos y la Virgen de los cristianos, que la Manola estaba mintiendo, pues tan sólo le había dado sesenta reales. El juez, escuchó por breves momentos a Pascualón en su defensa, y después poniéndose en pie y mirándole acusadoramente desde su montañosa humanidad, a la par que señalándole con su dedo índice que era más grueso que la muñeca del gitano, le dijo con palabras que marcaban el denodado desprecio que sentía hacia estas pobres y desdichadas gentes: ¡Sesenta reales por cuatro lados, que hacen justamente lo que le arraguñaste (arañaste, robaste) a esta desventurada muyerina. No me cave la menor duda que yo os conozco muy bien, ya que siendo yo niño otros gitanos como tu también engañaron a mi padre, por eso puedo juzgarte con propiedad y conocimiento de causa, porque sé que no vivís nada más que de el timo y del engaño y de vuestras cestas, que mientras las tejéis pensáis en la forma de hacer vuestras trapisondas cada día con mejor cuidado! Díjole el juez encabronáu (enfadado) en tal postura que sus mejillas se le pusieron del mismo color de las brasas, en el lleldar que no le quitaba los ojos de encima, mirando tan condenadoramente al esquelético rostro del gitano, que iba ser en parte engañado lo mismo que el señor juez, por la paraximesqueira de la Manola. ¡Pero señor juez, habló enloquecido en su defensa el pobre Pascualón, a la par que a sus ojos vivarachos afloraban unas rebeldes lágrimas que tal vez fuesen fruto de la rabia que le producía el ser tan miserablemente robado por aquella aldeana de los infiernos que él en un principio pensaba que era la mujer más tarangona (tonta, imbécil) que había conocido en su vida de bien urdidos timos y enredosos tratos. ¡Pero señor juez! ¡Sesenta pesetas no las he tenido yo juntas desde que baltiarun (tiraron) la República, donde el pobre podía vivir con más libertad, y con más justicia que usted a mi me está haciendo! ¿No comprende usted señor juez, que con sesenta pesetas hoy día se compra un buen burro y aun sobra dinero? ¡Lo que yo comprendo muy bien es que eres un redomado timador y un despreciable ladrón de cuerpo entero, y como no me puedes demostrar con personas de orden y honradez lo contrario, le has de pagar en media hora los dineros que le has timado a esta pobre mujer, y le devuelves su pollina, que ella con buen contento te hará entrega de tu jumento, y tu harás con esté difunto viviente, lo que ahora como final de sentencia yo te dictaré! ¡Cómo este pollín que nos trae en discordia ya no está para hacer ninguna clase de trabajo, y sabiendo todos los que por ser gentes del campo entendemos de animales, que a un burro; es la leche que se le puede ordeñar, que no es otra que su trabajo, yo como juez de este Juzgado, de la muy noble y astur Villa, te condeno a ti, que te llaman todos Pascualón el gitano, y yo te llamaría Pascualín el de los sucios enredos, a que me traigas ante mi presencia, el pellejo de este jumento, y de esta forma sencilla y eficiente, se atajará de una vez por todas el mal por su comienzo, y no ha de ser jamás este pollino equivocador de nadie más! ¡Y que quede bien entendido, que si te xebras de este concejo, sin traerme antes el pellejo del tu jumento, mandaré a los civiles que te persigan hasta que den contigo, y les ordenaré que bien atado te conduzcan ante mi presencia, y aquí, con estas mis manos que no fueron hechas para manejar una pluma, ni menos para detenerse en ningún papeleo, a los cuales yo considero innecesarios cuando la justicia está tan clara como la luz de este hermoso día, como te digo Pascualín de los enredos, con estas mis manos, que saben muy bien manejar el arado, el guarabeñu (guadaña) y la fexoria (azada), para trabajar dentro de la honradez con muchos sudores y esfuerzos la tierra, con estas mis manos que fueron capaces de empuñar un fusil, y luchar sin rencor ni miedo en defensa de unos derechos humanos a los cuales yo considero justos, dentro de la mermada justicia que los hombres sabemos hacernos, con estas mis manos yo te digo Pascualín de los enredos, que l'arrabucaré (le quitaré) el peyeyu (pellejo) al tu jumento, en el preciso momento que haré lo mismo con el tuyo propio, y de esta sencilla manera, libraré a la sociedad de un pioyón (piojo), que al igual que hay muchos que con libertad campean y viven sin doblar el renaz (espinazo) a cuenta del sudor ajeno! Ante la firme sentencia de aquel juez, que maneja las leyes con la misma fuerza y natural justicia con que empuñabá el llabiegu (arado) para arrancarle a la tierra el justo 'precio de su trabajo quedó Pascualón en lo más bajo de sus sufrimientos y las Xabarceiras en lo más alto de sus alegrías, porque habían conseguido con su lucha desesperante y fiera, una victoria que a fuer de verdad, en una parte no era justicia. Sin embargo Pascualón, tras quedarse unos momentos silencioso y meditabundo, díjole a la postre al juez sin ápice de miedo y con la valentía que le azuzaba, al sentirse timado por aquellas mentecatas dentro de la ley y en el mismo limo que él había pensado que les había hecho: ¡Bien está señor juez, que le devuelva a estas paisanacas su pollina Facunda, también entro en sacrificar a mi burro y traerle su pellejo, no me opongo a pagarles los sesenta reales que en el desastroso trato que con estas hijas de satanás hice, que a cambio de mi jumento ellas me han entregado, pero por lo que sí protesto, es por las cuarenta y cinco pesetas de más que tengo que pagarles, y considero que esto es el timo más vergonzoso que jamás le han dado a ninguno de mi clase. Así que… señor juez supuesto que es usted hombre justicioso, le pido que atienda mis honrosas razones, y haga la Justicia sin que ninguno de ella tengamos que avergonzarnos! ¡Yo no sé Pascualín de los enredos, timador de poca monta y menos clase lo que Dios debe saber en las verdades, yo no sé si tu has cobrado lo que dices, o si ellas han pagado lo que afirman, yo soy hombre y como tal no he de avalarme en errores que se xebran de mi alcance, sólo sé que yo he dictado justicia ateniéndome a los hechos que se nombran, y hecho está que tu eres el culpable, y suerte tienes que estas buenas paisaninas, no te hubieran reclamado ciento veinte veces más crecidos, esos dichosos sesenta reales porque si así fuese, no tendrías más remedio, que sin más protestas abonarles! Todos en mi aldea aquella tarde, esperábamos con marcado disimulo, y satisfactoria alegría, que retornaran de la Villa las despreciables Xabarceiras, por el Humano hecho de reírnos y mofarnos de su desgracia, y creo que todos teníamos creído, que iban a retornar otra vez con aquel moribundo pollino, a no ser, que a fuerza de barganazus (estacazos) le hubiesen achuquináu (asesinado) en el camino. Así pues, los vecinos se repartían haciéndose que trabajaban, por las diferentes huertas colindantes con el camino por donde ellas tendrían que regresar, y algunos chiquillos dentro de las malsanas intenciones de guasearnos de ellas por adelantado, fuimos a su encuentro en un trayecto de más de tres kilómetros, para entrar escoltándolas en la aldea, haciendo verbena a la fiesta que teníamos acordado prepararles. Al fin las vimos retornar, y cuánto desprecio, ansias de sátira y risa sentíamos por ellas, tornose de pronto en respetuosa admiración, pues atónitos pudimos comprobar, que no sólo traían con ellas a su burra Facunda, sino que al lado de ésta traían un estupendo pollino que habían mercado con los dineros que supieron sacarle al avispado gitano, demostrándonos a todos, que el vencedor aunque odiado y despreciado por ser en demasía nefastoso, siempre es admirado y temido, ante el temor de por él, ser humillado y avasallado. Esta es una condición de la cobarde masa Humana, que al vencido aunque éste sea caballeroso y honrado, le solemos despreciar terminando de aniquilarlo, mientras que al vencedor, aunque sea lo más despreciable que imaginarse puede, le cubrimos su camino de rosas y de regalos.
    ————————
    Axabarciar, entiéndese por vender, tratar, comerciar a pequeña escala, con frutas, huevos, gallinas, etc., etc., etc.

    Primer Diccionario Enciclopédicu de la Llingua Asturiana > axabarciar

  • 19 ♦ right

    ♦ right (1) /raɪt/
    a.
    1 giusto; esatto: The right answer is yes, la risposta giusta (o esatta) è sì; What is the right time?, qual è l'ora esatta?; That's right!, giusto! (o esatto!); Let me get this right: you want to leave school and find a job?, fammi capire bene: vuoi lasciare la scuola e trovarti un lavoro?; Is this the right train for Chester?, è il treno giusto per Chester, questo?; Is this the right way for Oxford Circus?, è giusto di qua per Oxford Circus? NOTA D'USO: - ragione-
    2 giusto; corretto ( moralmente): It is not right of you to blame her, non è giusto che tu dia la colpa a lei; You did the right thing by telling her the truth, hai fatto bene a dirle la verità; It's ( only) right to let him know, è (più che) giusto farglielo sapere; It is ( only) right that they should pay for it, è (più che) giusto che paghino per questo
    3 ( di persona) che ha ragione; che fa bene: You were right in refusing his offer, hai fatto bene a rifiutare la sua offerta; You were right about him, avevi ragione sul suo conto; Time will prove me right, il tempo mi darà ragione
    4 a posto; normale: I don't feel right, non mi sento bene; She doesn't look quite right, non sembra che stia molto bene; Something's not right here, c'è qualcosa che non va qui; She had a Caesarean because the baby wasn't in the right position, ha avuto un cesareo perché il bambino non era nella posizione giusta; to put sb. right, rimettere in sesto: Five days' rest will put you right, cinque giorni di riposo ti rimetteranno in salute; Put the clock right!, metti l'orologio all'ora giusta!
    5 destro; di destra: Show me your right hand, mostrami la mano destra; a right glove, un guanto destro; the right side of the house, il lato destro della casa; ( boxe) a right hook, un gancio destro; «No right turn» ( cartello), «divieto di svolta a destra»
    6 giusto; adatto: This is the right time to tell him, questo è il momento giusto per dirglielo; at the right moment, al momento giusto (o opportuno); He is the right man in the right place, è l'uomo giusto al posto giusto; She's not right for you, lei non fa per te; He knows the right people, conosce le persone giuste (o la gente che conta)
    7 (fam., ingl.) vero; vero e proprio: He's a right idiot, è un vero idiota; a right fool, un perfetto stupido; DIALOGO → - Building work- The house is in a right mess, la casa è nel caos totale
    ● (mecc.) right-and-left screw, vite con filettatura doppia □ ( sport) a right-and-left shot, una doppietta ( due fucilate dalle due canne) □ (geom.) right angle, angolo retto □ a right-angled bend, una curva ad angolo retto □ (geom.) a right-angled triangle, un triangolo rettangolo □ (fig.) to give one's right arm, dare qualsiasi cosa: I'd give my right arm to marry her, darei qualsiasi cosa pur di sposarla □ (fam.) (as) right as rain, che sta benissimo; in perfetta salute □ ( calcio, ecc.) right back, terzino destro □ ( rugby) right centre, trequarti centrodestra ( giocatore) □ (comput.) right click, clic destro ( del mouse) □ ( baseball) right fielder, esterno destro □ right foot, piede destro; ( sport) destro □ ( calcio, ecc.) right-foot, di destro: a right-foot cross, un cross di destro □ right-footed, di destro; ( di un giocatore) che usa (solo) il piede destro □ ( sport) right footer, chi calcia di destro; ( calcio, ecc.) destro (il tiro) □ ( calcio, ecc.) right half (o halfback), mediano (o laterale) destro □ at (o on, to) one's right hand, alla propria destra, a destra □ to be at sb. 's right hand, essere alla destra di q.; (fig.) essere il braccio destro di q. right-hand, destro, (che sta) a destra, di destra: the right-hand side of the canal, il lato destro del canale; a right-hand bend, una curva a destra; (autom.) right-hand drive (o steering) guida a destra; (fig.) the right-hand man, il braccio destro (di q.); right-hand screw, vite destrorsa; vite con la filettatura destra; ( calcio, ecc.) the right-hand post, il palo di destra ( della porta) □ right-handed, destrimano, che usa la mano destra; ( di un colpo, lancio, ecc.) di destro; (tecn.) destrorso, in senso orario; ( slang USA) eterosessuale: a right-handed blow, un colpo con la destra; ( boxe) un destro □ (mat.) right-handed system, sistema di riferimento destrorso □ right-handed rotation, rotazione in senso orario □ right-handedness, l'essere destrimano, uso della mano destra □ right-hander, destrimano, persona che si serve della mano destra; ( boxe) pugile che porta i colpi col destro; ( anche) destro ( pugno) □ the right heir, l'erede legittimo □ (fam.) not right in the (o in one's) head, non sano di mente; che non ha la testa a posto (fam.) □ (fin.) rights issue, emissione (di azioni) riservata agli azionisti □ (geom.) right-lined, rettilineo □ ( calcio, ecc.) right midfield, settore destro del centrocampo □ ( calcio) right midfielder, centrocampista di destra □ right-minded, equanime; onesto; giusto; ragionevole; retto □ right-mindedness, equanimità; onestà □ (polit.) right-of-centre, di centrodestra □ (fin.) rights offering = rights issue ► sopra □ (fam.) right on, sinistroide; ( USA) giusto, esatto: a right-on journalist, un giornalista sinistroide; She's very right on, si atteggia a intellettuale di sinistra □ (comput.) right shift, scorrimento a destra □ the right side, il verso giusto; il diritto ( di una stoffa, ecc.) □ right side out, al diritto: Your jumper isn't right side out, il tuo golf non è al diritto □ right side up, dritto; non capovolto; a testa in su: In the canal beside the road, right side up, rested a car, nel canale accanto alla strada c'era, dritta, un'auto □ right-thinking, assennato; giudizioso □ ( USA) right triangle = right-angled triangle ► sopra □ right wing, ala destra ( di un esercito, di un partito, ecc.); ( sport: calcio, hockey, ecc.) ala destra, fascia destra ( la posizione); ala destra ( il giocatore); ( rugby) trequarti ala destra □ (polit.) right-wing, di destra; destrorso (spreg.): right-wing extremist, estremista di destra □ right-winger, (polit.) uomo di destra; destrorso (spreg.); ( sport) ala destra ( il giocatore) □ all right, d'accordo; bene ( anche di salute): Is he feeling all right now?, sta bene ora? □ All right!, benissimo! □ not to be in one's right mind (o right senses), non essere sano di mente; non avere la testa a posto □ (fig.) to get on the right side of sb., ingraziarsi q. to keep on the right side of the law, rispettare la legge □ (fam.) Mr Right, l'uomo giusto ( per una donna); (il mio, tuo, ecc.) «lui» □ (fam.) Miss Right, la donna giusta ( per un uomo); (la mia, tua, ecc.) «lei» □ to be on the right side of fifty, essere al di sotto della cinquantina; avere meno di 50 anni □ to set right = to put right ► sopra □ to set (o to put) oneself right with sb., giustificarsi, spiegarsi con q. to stay on the right side of sb., tenersi buono q.Right you are!, (fam.) Right oh!righto □ «Thank you!» «That's all right!», «grazie!» «figurati! (o non c'è di che!)» □ All's right with the world, tutto va nel migliore dei modi.
    ♦ right (2) /raɪt/
    n.
    1 [u] (il) giusto; (il) bene: to know right from wrong, distinguere il bene dal male; right and wrong, il bene e il male; ciò che è giusto e ciò che è sbagliato; to be in the right, essere nel giusto; aver ragione
    2 (leg.) diritto; rights and duties, diritti e doveri; He has no right to bully you like that, non ha il diritto di fare il prepotente con te in questo modo; by right (o as of right) di diritto; I am claiming back what was mine by right, chiedo che mi sia restituito quello che era mio di diritto; by right of, per diritto di; What gives you the right to judge me?, che cosa ti dà il diritto di giudicarmi?; legal rights, diritti riconosciuti dalla legge; constitutional rights, diritti costituzionali; equal rights, pari diritti; inalienable rights, diritti inalienabili; the right to work, il diritto al lavoro; right of access, diritto di passaggio; right of association, diritto di associazione; to have a right [every right] to do st., avere il diritto [tutto il diritto] di fare qc.; Rights Management ServicesRMS®; to assert (o to stand on) one's rights, difendere i propri diritti; to exercise one's rights, esercitare i propri diritti; to renounce (o to waive) a right, rinunciare a un diritto
    3 [u] lato destro; (la) destra; (la) mano destra: to keep to the right, tenere la destra; to turn to the right, svoltare a destra; I parked my car on the right of the street, ho parcheggiato sul lato destro della strada; The woman on his right is his wife, la donna alla sua destra è sua moglie
    4 svolta a destra: to take [o make] a right, svoltare a destra
    5 (pl., leg.) diritti ( di opera): the rights to a book, i diritti su un libro
    6 ( boxe) destro: a beautiful right, un bel destro; a straight right, un diretto destro
    7 (mil.) ala destra; fianco destro
    8 (polit.) destra: The voters have moved to the right, l'elettorato si è spostato a destra; the Right, la destra; a member of the Right, un esponente della destra; ( USA) the New Right, la nuova destra; the extreme (o far) right, l'estrema destra
    ● ( boxe) a right-and-left, un destro doppiato da un sinistro □ (fam.) the right to hire and fire, il diritto di assumere e di licenziare □ (leg.) right in action, diritto immateriale □ (leg.) right in personam, diritto di credito □ (leg.) right in rem, diritto materiale □ (leg.) right of action, diritto di agire in giudizio □ (leg.) right of common, diritto di far uso di un terreno della comunità □ (leg.) right of pre-emption, diritto di prelazione □ (leg.) right of redemption, diritto di riscatto □ (leg.) right of search, diritto di perquisizione ( di una nave in alto mare) □ right of way, (autom.) (diritto di) precedenza; (leg.) diritto (o servitù) di passaggio □ right-to-life, (polit., di un movimento, ecc.) per il diritto alla vita; antiabortista □ right-to-lifer, (polit.) antiabortista; sostenitore del diritto alla vita □ by rights, secondo giustizia; per essere giusti: By rights, he should have won the race, sarebbe stato giusto che vincesse lui la corsa □ to do right by sb., render giustizia a q. in one's own right, di diritto; per diritto di nascita; (fig.) per i propri meriti □ to be within one's rights ( to do st.) –: You are within your rights to ask for a refund, è legittimo da parte tua chiedere un rimborso □ to set (o to put) st. to rights, sistemare qc.; mettere a posto qc.: He'll put the country to rights, rimetterà a posto il Paese □ to set (o to put) sb. to rights, rimettere in sesto q.to take the first [second, ecc.] right, prendere la prima [la seconda, ecc.] a destra □ women's rights, i diritti delle donne.
    ♦ right (3) /raɪt/
    avv.
    1 esattamente; proprio: Put it right in the middle, mettilo esattamente nel centro (o proprio nel mezzo); right here, proprio qui; You're right on time, sei puntualissimo
    2 bene; correttamente: Everything seems to go right with him, sembra che tutto gli vada bene; If I remember right, se ben ricordo; You did right to tell me, hai fatto bene a dirmelo; to guess right, indovinare; He guessed right the first time, ha indovinato subito
    3 a destra ( anche polit.); a dritta (lett. o naut.): to turn [to look] right, girare [guardare] a destra
    4 immediatamente; subito: DIALOGO → - Ordering food 1- I'll be right back, torno subito; I'm going right home, vado dritto a casa; right after [before], subito dopo [prima]; I'll be right with you, sono subito da Lei
    5 completamente; del tutto: He turned right around, si è girato completamente; It put me right off my food, mi ha fatto passare del tutto l'appetito; right through [up, down, ecc.] The bullet went right through his arm, la pallottola gli ha attraversato il braccio da una parte all'altra; The cafeteria is right down the stairs, il bar è proprio in fondo alle scale
    6 rettamente; onestamente: to act right, agire rettamente; to live right, vivere onestamente
    7 (antiq.) molto; proprio: I'm right glad to see you, sono proprio contento di vederti
    right along = right on ► sotto □ right and left, a destra e a sinistra; a destra e a manca; da tutte le parti □ right away, immediatamente □ (fam.) right-down clever, bravissimo □ (fam.) a right-down rascal, un furfante matricolato □ right enough, certo; effettivamente □ Right Honourablehonourable □ right, left and centre = right and left ► sopra □ right now, proprio adesso; immediatamente: What are you doing right now?, cosa stai facendo in questo preciso momento?; Come here right now!, vieni qui subito! □ (fam.) right off (o right off the bat), subito; immediatamente; per primo □ right on, senza interruzione; continuamente □ right or wrong, a ragione o a torto □ ( di vescovo) Right Reverend, reverendissimo □ it serves you [him, her, ecc.] right, ti [gli, le, ecc.] sta bene □ (mil.) Right turn!, fianco destr!; fronte a destr! □ Let me tell you right here that…, lascia che ti dica subito che…; ti dico subito che… □ ( USA) Come right in, avanti!; entra pure! □ ( di soldati in parata) Eyes right!, attenti a destr!
    ♦ right (4) /raɪt/
    inter.
    1 (all'inizio di una frase) bene; allora: Right! let's start again!, bene, ricominciamo
    2 (= all right) (va) bene; d'accordo; (iron.) come no?: «Come tomorrow» «Right! What time?» «Vieni domani» «Bene! a che ora?»; «I told you the truth» «Yeah, right! You really expect me to believe that?», «ti ho detto la verità» «sì, come no? ti aspetti davvero che io ci creda?»
    3 giusto; vero: I think we all agree about it, right?, penso che siamo tutti d'accordo, giusto? quite right!, proprio così!; esatto!
    ● (fam.) too right!, giustissimo! □ (fam.) right on!, bravo!; sono d'accordissimo!
    (to) right /raɪt/
    v. t.
    raddrizzare ( anche fig.): We righted the boat and started rowing, abbiamo raddrizzato la barca e abbiamo cominciato a remare; to right a wrong, raddrizzare un torto; to right an injustice, riparare un'ingiustizia
    to right itself, raddrizzarsi, aggiustarsi: Let's hope things will right themselves in the end, speriamo che tutto s'aggiusti (da sé) alla fine!

    English-Italian dictionary > ♦ right

  • 20 back

    bæk
    1. noun
    1) (in man, the part of the body from the neck to the bottom of the spine: She lay on her back.) espalda
    2) (in animals, the upper part of the body: She put the saddle on the horse's back.) lomo
    3) (that part of anything opposite to or furthest from the front: the back of the house; She sat at the back of the hall.) parte trasera, fondo
    4) (in football, hockey etc a player who plays behind the forwards.) defensa

    2. adjective
    (of or at the back: the back door.) de detrás, trasero

    3. adverb
    1) (to, or at, the place or person from which a person or thing came: I went back to the shop; He gave the car back to its owner.) de vuelta
    2) (away (from something); not near (something): Move back! Let the ambulance get to the injured man; Keep back from me or I'll hit you!) hacia atrás, para atrás
    3) (towards the back (of something): Sit back in your chair.) hacia atrás, para atrás
    4) (in return; in response to: When the teacher is scolding you, don't answer back.) de vuelta
    5) (to, or in, the past: Think back to your childhood.) atrás

    4. verb
    1) (to (cause to) move backwards: He backed (his car) out of the garage.) dar marcha atrás, mover hacia atrás
    2) (to help or support: Will you back me against the others?) apoyar
    3) (to bet or gamble on: I backed your horse to win.) apostar a
    - backbite
    - backbiting
    - backbone
    - backbreaking
    - backdate
    - backfire
    - background
    - backhand

    5. adverb
    (using backhand: She played the stroke backhand; She writes backhand.) del revés; con el dorso de la mano
    - back-number
    - backpack
    - backpacking: go backpacking
    - backpacker
    - backside
    - backslash
    - backstroke
    - backup
    - backwash
    - backwater
    - backyard
    - back down
    - back of
    - back on to
    - back out
    - back up
    - have one's back to the wall
    - put someone's back up
    - take a back seat

    back1 adj trasero / de atrás
    back2 adv
    1. atrás / hacia atrás
    stand back! ¡atrás! / ¡apártate!
    2. de vuelta
    3. hace
    that was years back! ¡eso fue hace años!
    we met back in 1983 nos conocimos en 1983 back también combina con muchos verbos. Aquí tienes algunos ejemplos
    back3 n
    1. espalda
    lie on your back échate de espaldas / échate boca arriba
    2. dorso / revés
    3. parte de atrás / fondo
    can you hear me at the back? ¿me escucháis al fondo?
    back4 vb
    1. apoyar / respaldar
    2. dar marcha atrás
    he backed the car into the garage metió el coche en el garaje de culo / metió el coche en el garaje dando marcha atrás
    tr[bæk]
    1 (of person) espalda
    2 (of animal, book) lomo
    3 (of chair) respaldo
    4 (of hand) dorso
    5 (of knife, sword) canto
    6 (of coin, medal) reverso
    7 (of cheque) dorso
    8 (of stage, room, cupboard) fondo
    1 trasero,-a, de atrás
    1 (at the rear) atrás; (towards the rear) hacia atrás; (time) hace
    1 (support) apoyar, respaldar
    2 (finance) financiar
    3 (bet on) apostar por
    \
    SMALLIDIOMATIC EXPRESSION/SMALL
    back to back espalda con espalda
    back to front al revés
    to answer back replicar
    to be back estar de vuelta
    to be glad to see the back of somebody estar contento de haberse quitado a alguien de encima
    to carry on one's back llevar a cuestas
    to fall on one's back caerse de espaldas
    to have somebody on one's back tener a alguien encima
    to come back / go back volver
    to get somebody's back up mosquear a alguien
    to get off somebody's back dejar de fastidiar a alguien
    to hit back devolver el golpe 2 figurative use contestar a una acusación
    to have one's back to the wall figurative use estar entre la espada y la pared
    to lie on one's back estar acostado,-a boca arriba
    to give back devolver
    to put back volver a guardar en su sitio
    to phone back volver a llamar
    to stand back apartarse
    to turn one's back on somebody volver la espalda a alguien
    back copy número retrasado
    back door puerta trasera
    back number número atrasado
    back row última fila
    back seat asiento de atrás
    back street callejuela
    back wheel rueda trasera
    short back and sides corte nombre masculino de pelo casi al rape
    back ['bæk] vt
    1) or to back up support: apoyar, respaldar
    2) or to back up reverse: darle marcha atrás a (un vehículo)
    3) : estar detrás de, formar el fondo de
    trees back the garden: unos árboles están detrás del jardín
    back vi
    1) or to back up : retroceder
    2)
    to back away : echarse atrás
    3)
    to back downor to back out : volverse atrás, echarse para atrás
    back adv
    1) : atrás, hacia atrás, detrás
    to move back: moverse atrás
    back and forth: de acá para allá
    2) ago: atrás, antes, ya
    some years back: unos años atrás, ya unos años
    10 months back: hace diez meses
    3) : de vuelta, de regreso
    we're back: estamos de vuelta
    she ran back: volvió corriendo
    to call back: llamar de nuevo
    back adj
    1) rear: de atrás, posterior, trasero
    2) overdue: atrasado
    3)
    back pay : atrasos mpl
    back n
    1) : espalda f (de un ser humano), lomo m (de un animal)
    2) : respaldo m (de una silla), espalda f (de ropa)
    3) reverse: reverso m, dorso m, revés m
    4) rear: fondo m, parte f de atrás
    5) : defensa mf (en deportes)
    adj.
    posterior adj.
    trasero, -a adj.
    adv.
    atrás adv.
    detrás adv.
    redro adv.
    n.
    atrás s.m.
    costilla s.f.
    dorso s.m.
    envés s.m.
    espalda s.f.
    espaldar s.m.
    fondo s.m.
    lomo s.m.
    respaldo s.m.
    reverso s.m.
    revés s.m.
    trasera s.f.
    v.
    apadrinar v.
    mover hacia atrás v.
    respaldar v.
    bæk
    I
    1) c ( Anat) ( of human) espalda f; ( of animal) lomo m

    behind somebody's back: they laugh at him behind his back se ríen de él a sus espaldas; to be on somebody's back (colloq) estarle* encima a alguien; get off my back! déjame en paz (fam); to break the back of something hacer* la parte más difícil/la mayor parte de algo; to get o put somebody's back up (colloq) irritar a alguien; to put one's back into something poner* empeño en algo; to turn one's back on somebody — volverle* la espalda a alguien; scratch II d)

    2) c
    a) ( of chair) respaldo m; (of dress, jacket) espalda f; (of electrical appliance, watch) tapa f
    b) (reverse side - of envelope, photo) dorso m, revés m; (- of head) parte f posterior or de atrás; (- of hand) dorso m
    c)

    back to front: your sweater is on back to front — te has puesto el suéter al revés; hand I 2)

    3) c u ( rear part)

    I'll sit in the back — ( of car) yo me siento detrás or (en el asiento de) atrás

    (in) back of the sofa — (AmE) detrás del sofá

    he's out back in the yard — (AmE) está en el patio, al fondo

    4) c ( Sport) defensa mf, zaguero, -ra m,f

    II
    adjective (before n, no comp)
    1) ( at rear) trasero, de atrás

    back number o issue — número m atrasado

    back payatrasos mpl


    III
    1) (indicating return, repetition)

    meanwhile, back at the house... — mientras tanto, en la casa...

    to run/fly back — volver* corriendo/en avión

    they had us back the following week — nos devolvieron la invitación la semana siguiente; see also go, take back

    2) (in reply, reprisal)
    3)
    a) ( backward)
    b) ( toward the rear) atrás

    we can't hear you back here — aquí atrás no te oímos; see also hold, keep back

    4) (in, into the past)
    5)

    back and forth — = backward(s) and forward(s): see backward II d)


    IV
    1.
    1)
    a) \<\<person/decision\>\> respaldar, apoyar
    b) ( bet money on) \<\<horse/winner\>\> apostar* por
    2) ( reverse)
    4) ( Mus) acompañar

    2.
    vi \<\<vehicle/driver\>\> dar* marcha atrás, echar or meter reversa (Col, Méx)
    Phrasal Verbs:
    [bæk] When back is an element in a phrasal verb, eg come back, go back, put back, look up the verb.
    1. NOUN
    1) (=part of body)
    a) [of person] espalda f; [of animal] lomo m

    I've got a bad back — tengo la espalda mal, tengo un problema de espalda

    to shoot sb in the back — disparar a algn por la espalda

    he was lying on his back — estaba tumbado boca arriba

    to carry sth/sb on one's back — llevar algo/a algn a la espalda

    to have one's back to sth/sb — estar de espaldas a algo/algn

    b)
    - break the back of sth
    - get off sb's back
    - get sb's back up
    - live off the back of sb
    - be on sb's back
    - put one's back into sth
    - put one's back into doing sth
    - put sb's back up

    to see the back of sb —

    - have one's back to the wall
    flat I, 1., 1), stab 1., 1)
    2) (=reverse side) [of cheque, envelope] dorso m, revés m; [of hand] dorso m; [of head] parte f de atrás, parte f posterior more frm; [of dress] espalda f; [of medal] reverso m

    to know sth like the back of one's hand —

    3) (=rear) [of room, hall] fondo m; [of chair] respaldo m; [of car] parte f trasera, parte f de atrás; [of book] (=back cover) tapa f posterior; (=spine) lomo m

    there was damage to the back of the carla parte trasera or de atrás del coche resultó dañada

    at the back (of) — [+ building] en la parte de atrás (de); [+ cupboard, hall, stage] en el fondo (de)

    be quiet at the back! — ¡los de atrás guarden silencio!

    they sat at the back of the bus — se sentaron en la parte de atrás del autobús, se sentaron al fondo del autobús

    the ship broke its back — el barco se partió por la mitad

    back to frontal revés

    in back of the house — (US) detrás de la casa

    the toilet's out the back — el baño está fuera en la parte de atrás

    they keep the car round the back — dejan el coche detrás de la casa

    beyond 2., mind 1., 1)
    4) (Sport) (=defender) defensa mf

    the team is weak at the back — la defensa del equipo es débil

    left back — defensa mf izquierdo/a

    right back — defensa mf derecho/a

    2. ADVERB
    1) (in space) atrás

    stand back! — ¡atrás!

    keep (well) back!(=out of danger) ¡quédate ahí atrás!

    keep back!(=don't come near me) ¡no te acerques!

    meanwhile, back in London/back at the airport — mientras, en Londres/en el aeropuerto

    back and forthde acá para allá

    to go back and forth[person] ir de acá para allá

    back from the road — apartado de la carretera

    it all started back in 1980 — todo empezó ya en 1980, todo empezó allá en 1980 liter

    3) (=returned)

    to be back — volver

    when/what time will you be back? — ¿cuándo/a qué hora vuelves?, ¿cuándo/a qué hora estarás de vuelta?

    he's not back yet — aún no ha vuelto, aún no está de vuelta

    black is back (in fashion) — vuelve (a estar de moda) el negro, se vuelve a llevar el negro

    he went to Paris and back — fue a París y volvió

    she's now back at work — ya ha vuelto al trabajo

    I'll be back by 6 — estaré de vuelta para las 6

    I'd like it back — quiero que me lo devuelvan

    full satisfaction or your money back — si no está totalmente satisfecho, le devolvemos el dinero

    everything is back to normal — todo ha vuelto a la normalidad

    I want it back — quiero que me lo devuelvan

    hit back
    3. TRANSITIVE VERB
    1) (=reverse) [+ vehicle] dar marcha atrás a
    2) (=support)
    a) (=back up) [+ plan, person] apoyar
    b) (=finance) [+ person, enterprise] financiar
    c) (Mus) [+ singer] acompañar
    3) (=bet on) [+ horse] apostar por

    to back the wrong horse — (lit) apostar por el caballo perdedor

    Russia backed the wrong horse in him — (fig) Rusia se ha equivocado al apoyar a él

    to back a winner — (lit) apostar por el ganador

    he is confident that he's backing a winner — (fig) (person) está seguro de que está dando su apoyo a un ganador; (idea, project) está seguro de que va a funcionar bien

    4) (=attach backing to) [+ rug, quilt] forrar
    4. INTRANSITIVE VERB
    1) [person]
    a) (in car) dar marcha atrás
    b) (=step backwards) echarse hacia atrás, retroceder

    he backed into a table — se echó hacia atrás y se dio con una mesa, retrocedió y se dio con una mesa

    2) (=change direction) [wind] cambiar de dirección (en sentido contrario a las agujas del reloj)
    5. ADJECTIVE
    1) (=rear) [leg, pocket, wheel] de atrás, trasero
    2) (=previous, overdue) [rent, tax, issue] atrasado
    6.
    COMPOUNDS

    back alley Ncallejuela f (que recorre la parte de atrás de una hilera de casas)

    back boiler Ncaldera f pequeña (detrás de una chimenea)

    back burner Nquemador m de detrás

    - put sth on the back burner

    back catalogue N — (Mus) catálogo m de grabaciones discográficas

    back copy N — (Press) número m atrasado

    the back country N(US) zona f rural (con muy baja densidad de población)

    back-country

    back door Npuerta f trasera

    - do sth by or through the back door

    back flip Nvoltereta f hacia atrás

    back formation N — (Ling) derivación f regresiva

    back garden N(Brit) jardín m trasero

    back lot N — (Cine) exteriores mpl (del estudio); [of house, hotel, company premises] solar m trasero

    back marker N(Brit) (Sport) competidor(a) m / f rezagado(-a)

    back matter N[of book] apéndices mpl

    back number N[of magazine, newspaper] número m atrasado

    back pain Ndolor m de espalda, dolor m lumbar

    back passage N(Brit) euph recto m

    back road Ncarretera f comarcal, carretera f secundaria

    back room Ncuarto m interior; (fig) lugar donde se hacen investigaciones secretas

    back rub N(=massage) masaje m en la espalda

    to give sb a back rub — masajearle la espalda a algn, darle un masaje a algn en la espalda

    back seat Nasiento m trasero, asiento m de atrás

    - take a back seat

    back somersault Nsalto m mortal hacia atrás

    back stop N — (Sport) red que se coloca alrededor de una cancha para impedir que se escapen las pelotas

    back talk * N (US)= backchat

    back tooth Nmuela f

    back view N

    the back view of the hotel is very impressive — el hotel visto desde atrás es impresionante, la parte de atrás del hotel es impresionante

    back vowel N — (Ling) vocal f posterior

    * * *
    [bæk]
    I
    1) c ( Anat) ( of human) espalda f; ( of animal) lomo m

    behind somebody's back: they laugh at him behind his back se ríen de él a sus espaldas; to be on somebody's back (colloq) estarle* encima a alguien; get off my back! déjame en paz (fam); to break the back of something hacer* la parte más difícil/la mayor parte de algo; to get o put somebody's back up (colloq) irritar a alguien; to put one's back into something poner* empeño en algo; to turn one's back on somebody — volverle* la espalda a alguien; scratch II d)

    2) c
    a) ( of chair) respaldo m; (of dress, jacket) espalda f; (of electrical appliance, watch) tapa f
    b) (reverse side - of envelope, photo) dorso m, revés m; (- of head) parte f posterior or de atrás; (- of hand) dorso m
    c)

    back to front: your sweater is on back to front — te has puesto el suéter al revés; hand I 2)

    3) c u ( rear part)

    I'll sit in the back — ( of car) yo me siento detrás or (en el asiento de) atrás

    (in) back of the sofa — (AmE) detrás del sofá

    he's out back in the yard — (AmE) está en el patio, al fondo

    4) c ( Sport) defensa mf, zaguero, -ra m,f

    II
    adjective (before n, no comp)
    1) ( at rear) trasero, de atrás

    back number o issue — número m atrasado

    back payatrasos mpl


    III
    1) (indicating return, repetition)

    meanwhile, back at the house... — mientras tanto, en la casa...

    to run/fly back — volver* corriendo/en avión

    they had us back the following week — nos devolvieron la invitación la semana siguiente; see also go, take back

    2) (in reply, reprisal)
    3)
    a) ( backward)
    b) ( toward the rear) atrás

    we can't hear you back here — aquí atrás no te oímos; see also hold, keep back

    4) (in, into the past)
    5)

    back and forth — = backward(s) and forward(s): see backward II d)


    IV
    1.
    1)
    a) \<\<person/decision\>\> respaldar, apoyar
    b) ( bet money on) \<\<horse/winner\>\> apostar* por
    2) ( reverse)
    4) ( Mus) acompañar

    2.
    vi \<\<vehicle/driver\>\> dar* marcha atrás, echar or meter reversa (Col, Méx)
    Phrasal Verbs:

    English-spanish dictionary > back

См. также в других словарях:

  • Historia del mundo Warcraft — La siguiente, es un resumen sobre los hechos que suceden en la saga de videojuegos de estrategia Warcraft. Para mayor información, véase el artículo principal. Contenido 1 Los orígenes 1.1 Génesis Universal Del universo 1.2 Sargeras y la traición …   Wikipedia Español

  • potere — 1po·té·re v.tr. e intr. (io pòsso) FO I. v.tr., come verbo modale, seguito da un verbo all infinito I 1. avere la possibilità, i mezzi, l opportunità, la forza o la capacità di fare qcs.: posso uscire alle sette, l albergo può ospitare cento… …   Dizionario italiano

  • contrario — (Del lat. contrarius.) ► adjetivo/ sustantivo 1 Que es opuesto o totalmente diferente a otra cosa: ■ la puerta se abre por el lado contrario. SINÓNIMO distinto ANTÓNIMO igual ► adjetivo 2 Se aplica al movimiento que sigue la misma trayectoria a… …   Enciclopedia Universal

  • antes — (Del lat. ante, antes de.) ► adverbio 1 Hace rato, hace tiempo: ■ ya te lo dije antes. ANTÓNIMO después 2 Con anterioridad, atrás en el tiempo: ■ meses antes había comprado un piso. ANTÓNIMO después 3 En lugar anter …   Enciclopedia Universal

  • Catálogo de obras de Alessandro Scarlatti — Anexo:Catálogo de obras de Alessandro Scarlatti Saltar a navegación, búsqueda Alessandro Scarlatti Contenido 1 Catálogo de obras de Alessandro Scarlatti 1.1 Óperas 1.2 Serenatas …   Wikipedia Español

  • Cimetière militaire de la colline Sant'Elia — 45°51′5.59″N 13°29′22.49″E / 45.8515528, 13.4895806 …   Wikipédia en Français

  • Alessandro Scarlatti — Nacimiento …   Wikipedia Español

  • Yo soy huancaíno — es una pieza musical del género huayno creada por el músico peruano Zenobio Dagha Sapaico e interpretada por Víctor Alberto Gil Mallma, el Picaflor de los Andes. Esta canción es un símbolo de identidad entre los huancaíno.[1] Su melodía y letras… …   Wikipedia Español

  • Napoleón Bonaparte — «Napoleón» redirige aquí. Para otras acepciones, véase Napoleón (desambiguación). Napoleón I Emperador de los franceses, Rey de Italia, Protector de la Confederación del Rin Napoleón en su estudio de las …   Wikipedia Español

  • Miguel de Cervantes — «Cervantes» redirige aquí. Para otras acepciones, véase Cervantes (desambiguación). Miguel de Cervantes …   Wikipedia Español

  • Punto — (Del lat. punctum.) ► sustantivo masculino 1 Señal o dibujo redondeado y pequeño, perceptible en una superficie: ■ la línea de puntos divide ambos párrafos. SINÓNIMO pinta mota 2 GRAMÁTICA Signo ortográfico consistente en una pequeña marca… …   Enciclopedia Universal

Поделиться ссылкой на выделенное

Прямая ссылка:
Нажмите правой клавишей мыши и выберите «Копировать ссылку»